Buonasera,Sono una donna di quasi 48 anno. Durante tutta la mia vita ho sofferto di depressione pi

15 risposte
Buonasera,
Sono una donna di quasi 48 anno. Durante tutta la mia vita ho sofferto di depressione piu o meno profonda. É una tristezza profonda e una sensazione di contonua inadeguatezza che non mi abbandona da quando ero piccola.
Ho fatto dei periodi di trattamento psicologico che non hanno dato grandi risultati e hl lresso per un po antidepressivi che mi hanno aiutato a uscire dal buio, ma che non hanno portatl neanch eloro soluzione a lungo andare.
Mi cgiedevo se fosse utile fare degli analisi per misurare i livelli dei neurotrasmettitori per capire se non é un problema organico che può essere risolto con la medicazione giusta. Ho chiesto al mio medico di base e mi ha detto che non ha senso farli. Voi cosa ne pensate? Potrebbe darmi delle risposte che mi guidino verso una terapia che mi faccia vivere meglio? A chi dovrei rivolgermj per farmeli prescrive ?
Grazie infinite

Nelia
Buongiorno Signora, penso che per cercare di risolvere la sua depressione cronica sia utile una gestione completa affidandosi ad uno specialista per una terapia farmacologica integrata con un intervento psicoterapeutico e aggiungendo della sana attività sportiva. Per il dosaggio dei neurotrasmettitori concordo in prima battuta con il suo medico di base.

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Cara Nella : il suo caso desta interessa e partecipazione anche per la dignità e la pacatezza con cui scrive . A tutti oggi la depressione endogena resta un problema serio la cui definizione biochimica è ancora imprecisa e attualmente non vi sono veri Markers utilizzabili . Dal suo scritto si capisce che lei ha fatto un percorso psicoterapeutico e che intelligente e l’intelligenza può anche essere una risorsa importante ... Le terapie con psicofarmaci sono attualmente molte e varie . Anche con antirpilettici come stabilizzatori d umore il rapporto col medico è essenziale ed il consiglio di fare vita attiva e sport e vita sociale mi sembra importante . Poco dice della sua situazione. Sociale e familiare ma è un punto cruciale da discutere con chi la segue . Alla sua età una donna e ‘ ancora giovane . Auguri
Gent. Le Nella, un approccio integrato (psicologico - farmacologico - fisico-comportamentale - sociale) è l'unico rimedio per affrontare uno stato depressivo cronico. Purtroppo non sempre si riesce al primo colpo ad individuare la giusta terapia sia terapeutica sia farmacologica.
Il mio consiglio non abbandoni l'intervento di base clinico psicologico insieme a quello farmacologico continui a cercare fino a quando troverà la cura che dia i giusti effetti per Lei. L'individuazione di un appropriato approccio psicologico per ogni singola persona richiede spesso la stessa ricerca che si impiega per quella medica. Pertanto non abbandoni ma continui.
Se dovesse avere bisogno di confronto o chiarimenti può scrivermi in privato.

Cordiali saluti
Buongiorno. Concordo con i colleghi. Trovare la cura giusta è difficile, forse è più facile trovare vari aggiustamenti, infatti ogni periodo di vita rischia di risollecitare lo schema depressivo rabbia-senso di impotenza-senso di colpa-rabbia etc etc. Provi, se mai fatto, e se ha possibilità in zona, a rivolgersi ad un centro di cura per la depressione, dove trovare entrambi gli specialisti
Buongiorno,ho letto attentamente..2 cose mi hanno colpita:la sua tristezza che risale all'infanzia e su cio'mi ragguaglierei con lei per un approfondimento.
La definizione che lei da della sua condizione...più o meno depressa.Se lei è stata "diagnosticata"come depressa grave allora deve ricorrere per forza di cose ad una terapia corretta da uno psichiatra.Se invece il suo problema è più di tipo ,mi passi il termine ,esistenziale allora la strada da percorrere è quella di una terapia che sappia accogliere le sue fragilità,la sua ipersensibilità ad eventi della vita che lei ha attraversato.Spero in qualche modo d'essele stata utile erimango a sua disposizione anche solo..per un dialogo. Maria Luisa Tosi
Salve, vorrei consigliarle di non perdere la volontà, di trovare la terapia giusta per lei. Si affidi ad un bravo psichiatra per una cura farmacologica sicuramente per il suo trascorso di depressione dovrà continuare a prenderli. Inoltre le consiglio di cercare una terapeuta EMDR, dove si lavora molto sulla fase dell'attaccamento con la figura materna, infatti lei nella sua domanda scrive di inadeguatezza e profonda tristezza che risale alla sua infanzia. Con questo tipo di terapia il terapeuta esegue una stimolazione oculare da destra verso sinistra, si rievocano gli eventi passati e man mano che si va avanti si ricorda l'evento, ma si percepisce che fa parte del passato e le sensazioni negative si riducano di intensità, è una terapia efficace ho avuto grandi successi con i miei pazienti. Se desidera altre delucidazioni mi può contattare on-line, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli
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Buongiorno, studi sui neurotrasmettitori nell'ambito della depressione sono stati fatti alcuni decenni orsono,
si stanno facendo da tempo altri studi sulle alterazioni biochimiche e strutturali nei depressi, la causa della malattia depressiva endogena resta ignota, la diagnosi
ancora oggi si fa valutando i sintomi clinici, le possibilità di cura farmacologica sono numerose, possono essere combinate alla psicoterapia, lei è intelligente e potrebbe trarne giovamento; sarebbe interessante sapere se concorrano fattori ambientali a determinare il suo malessere.
La saluto cordialmente e resto a disposizione.
Buonasera Nella,
il consiglio che posso darle e' di scegliere ed affidarsi ad uno specialista che possa inquadrare bene la sua storia e la sua sintomatologia e cosi' impostarle una terapia farmacologica personalizzata e magari anche un sostegno psicologico
Salve Nella. Sarebbe molto utile che lei si rivolgesse ad uno psichiatra e ad uno psicoterapeuta in modo tale da avere due stretefie di cura che funzionino in sinergia. In base alla sua problematica saranno più indicati alcuni specialisti rispetto ad altri. Non demorda, cerchi la via della guarigione. Un caro saluto
Buongiorno sig.ra Nella, concordo con i miei colleghi: la depressione è un disturbo complesso, che richiede un'intervento sinergico ed integrato. Da un lato dovrebbe affidarsi ad un buon neuropsichiatra, sicuramente una figura professionale più specializzata del medico di base sulla cura farmacologica e in contemporanea intraprendere un percorso psicoterapico che la sostenga e che favorisca una comprensione e un'elaborazione dei suoi vissuti emotivi e delle sue esperienza di vita.
Saluti
Buonasera Signora,
può escludere con il suo Medico di famiglia cause organiche, se non è già stato fatto, come ad esempio una funzionalità tiroidea alterata.

In ausilio alla terapia farmacologica può provare un percorso di terapia E.M.D.R.
Trova tutte le informazioni sul sito ufficiale ww.emdr.it come l'elenco di terapeuti abilitati nella sua zona.

Non perda la speranza.
Cordialmente
Buonasera, credo che la sua domanda ed il modo di porla abbiano colpito tutti noi. “Vivere meglio”, come dice lei, racchiude una serie di fattori che dovrebbero essere a disposizione di tutti. In alcuni casi vanno cercati come lei sta facendo, ma penso sia più rispettoso per se stessa dedicarsi alla ricerca, insieme al suo psichiatra, della terapia farmacologica giusta (ce ne sono tante e spesso va trovata la combinazione vincente, spesso sono necessari diversi tentativi), ma soprattutto di un tempo per ascoltare se stessa e la sua storia. Integri le due cose e si prenda il diritto ad una vita piena.
Marta Calderaro
Cara Nelia,
come già anticipato da altri colleghi in questi casi un approccio integrato può essere la strada migliore da percorrere. Il trattamento farmacologico insieme ad un percorso di sostegno psicologico/psicoterapico è ciò che le consiglio. Non demorda, capisco possano essere percorsi lunghi, ma piano piano può davvero stare meglio. Mi sembra avere volontà di raggiungere questo obiettivo, e questo conta moltissimo!
Un caro saluto
Dott.ssa Andrea Carta
Cara Nelia Le scrivo per invitarla a non demordere, da quello che scrive sembra essere una persona che non molla. Penso possa esserLe utile abbinare una terapia farmacologica con un percorso di psicoterapia. Ci sono degli studi che dimostrano che fare attività fisica, come per esempio il camminare con passo spedito, aiuta a sentirsi meglio.Forse fino ad oggi non ha ancora trovato un percorso efficace per Lei ma non rinunci a cercarlo. Saluti dott.ssa Carmen Scantamburlo
Buonasera, si affidi ad un professionista che possa trattare la sua sintomatologia con un approccio integrato (psicoterapia e terapia farmacologica).
Cordialmente Dott.ssa Stefania Romanelli

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