Buonasera, sono una donna di 66 anni sposta da ormai 47 anni. Mio marito di 68 anni da qualche anno

19 risposte
Buonasera, sono una donna di 66 anni sposta da ormai 47 anni. Mio marito di 68 anni da qualche anno è malato di Bpco ed è cardiopatico con attesa di essere operato alla carotide,dopo uno stent coronarico.Ma il problema maggiore è diventato il suo comportamento astioso verso di me,secondo lui che ha avuto la sfortuna d'incontrare, e adesso si è completamente chiuso in un mutismo totale accusandomi di essere falsa e fintamente preoccupata del suo stato di salute. È sempre stato una persona generosa e buona,adesso è sempre di malumore ,ma però io ho scoperto di stare bene comunque,forse ancora di più, perché mi sento libera di decidere per me ,senza dover sempre mediare o cercare di accontentarlo,senza riuscirci. Mi sento nuovamente autonoma e libera,sono veramente un'egoista,come lui dice?grazie Ines
Salve Ines, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Gentilissima, forse se oggi si sente nuovamente autonoma e libera è perchè nei suoi 47 anni di matrimonio non lo è stata, non è così? Questo non significa che nel suo matrimonio non ci siano state delle cose belle ma per un qualche motivo, che qui non ci è dato sapere, la sua sensazione di essere libera e autonoma ne ha sofferto. Sentirsi liberi e autonomi è un diritto di tutti, capisco che scoprirli adesso, grazie ai problemi di salute di suo marito, non sembra il momento migliore, ma se li goda lo stesso meglio che riesce. Non è questo a spingere suo marito a essere così ostile verso di lei ma la sua salute che lo rende arrabbiato e forse depresso. Resto a disposizione se lo desidera e la saluto cordialmente, dott.ssa Manuela Leonessa
Buonasera, non credo lei sia egoista. Probabilmente, nonostante il fatto che suo marito tempo fa sia stato sempre una persona generosa e buona, come lei stessa scrive, lei sta sperimentando "qui ed ora" delle libertà, che in passato non ha potuto provare, forse perché inserita in un rapporto di coppia caratterizzato da alcune rigidità. Pertanto non si senta in colpa, per ciò che sta provando e, qualora i vissuti di colpa perdurassero, consideri un supporto psicologico, purché accogliente e non giudicante nei confronti dei suoi vissuti psichici, perché potrebbe esserle d'aiuto durante questo periodo della vita che, vissuti di libertà a parte, non è un periodo facile, viste le criticità mediche, che interessano suo marito.
Cordialmente,
M.M.
Buongiorno Ines,
grazie di aver condiviso la sua esperienza.
In un matrimonio sano bisognerebbe sempre sentirsi autonomi e liberi, perché prima di essere una coppia si è degli individui singoli. Pretendere autonomia e libertà è naturale e non si tratta di egoismo nel senso negativo del termine. Si tratta piuttosto di cercare finalmente ciò che le è mancato fino ad ora.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Ferrucci
Mi sembra di capire che la situazione sia cambiata in seguito alle complicazioni mediche e che prima le cose fossero diametralmente opposte. Dunque probabilmente c'è una causa organica di cui suo marito non può essere consapevole e da cui lei deve riuscire a distaccarsi. Quindi la risposta è no, non è una persona egoista, sta solo cercando di farsene una ragione.
Cara utente, prendersi cura di se stessa ed essere sereni non è mai un comportamento egoista! Un atteggiamento positivo verso se stessa e la vita probabilmente è anche una risorsa con cui affronta la malattia e il cambiamento di suo marito e pertanto utile anche lui.
Immagino non sia per niente semplice affrontare la sua situazione e tutta la miriade di emozioni correlate. Non esiti a chiedere un supporto se dovesse sentirne la necessità. In bocca al lupo.
Cara Ines, mi dispiace sentire che stai affrontando una situazione difficile con tuo marito. È comprensibile che il suo stato di salute possa influire sul suo umore e comportamento, specialmente considerando le condizioni mediche che sta affrontando.

Tuttavia, è importante anche considerare il tuo benessere e la tua felicità. Non è egoistico prendersi cura di te stessa e cercare una certa libertà e autonomia nella tua vita. Ognuno di noi ha bisogni e desideri personali che vanno oltre le dinamiche di una relazione, e non dovresti sentirti in colpa per cercare il tuo benessere.

È possibile che il cambiamento nel comportamento di tuo marito sia dovuto alle sfide che sta affrontando a livello di salute e alle emozioni che può provare a causa di ciò. Tuttavia, è importante che tu mantenga una comunicazione aperta con lui, cercando di comprenderlo e di esprimere i tuoi sentimenti in modo rispettoso. Potrebbe essere utile coinvolgere un mediatore o un consulente di coppia per aiutare a gestire le tensioni nella vostra relazione e facilitare la comunicazione.

Allo stesso tempo, è importante che tu continui a prenderti cura di te stessa. Cerca di mantenere una rete di supporto con amici e familiari, coltiva gli interessi personali e prenditi del tempo per te stessa. Se necessario, potresti anche considerare di cercare supporto psicologico per affrontare le sfide emotive che stai attraversando.

Ricorda che è normale provare una gamma di emozioni in una situazione complessa come questa. Non sei egoista per cercare la tua felicità e il tuo benessere personale. Cerca di trovare un equilibrio tra le tue esigenze e quelle di tuo marito, cercando di stabilire una comunicazione aperta e rispettosa.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno. Se desiderasse condividere la sua esperienza e lasciare una recensione sul mio profilo, sarebbe molto apprezzato. Le recensioni positive mi aiutano a migliorare e a fornire supporto a più persone come lei.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione con me, e spero di sentirla presto!
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Salve,
lei è portatrice di una istanza di coppia, ed è in un percorso di coppia che potrebbe affrontare le problematiche qui esposte. Ne parli anche con suo marito, vi aiuterebbe a ritrovare un equilibrio perduto.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, da quello che leggo la situazione si è modificata nel tempo, specialmente dopo che suo marito si è ammalato. Non definirei egoista riscoprire la propria individualità, anche all'interno di una coppia si è sempre due individui distinti con i propri bisogni e desideri. Al contempo, chiederei un consulto psichiatrico per suo marito, per approfondire il cambiamento avvenuto in suo marito connotato da una forte sospettosità e malumore.
Cordiali saluti, dott.ssa Dafne Devetta
Salve, non conoscendovi personalmente e non avendo dati non posso darle una risposta definitiva. Tuttavia non sia così severa con se stessa e non cada nella trappola dei sensi di colpa, spazio che non aiuta lei e ancor meno suo marito visto il delicato momento. Non c'è nulla di male nel sentirsi meglio in una nuova dimensione emotiva e questo non rinnega il suo passato e ancor meno è una critica verso chi ha accompagnato la nostra strada in passato. Le consiglio un colloquio terapeutico per affrontare il momento difficile che sta vivendo suo marito e acquisire gli strumenti necessari per rispettare anche le sue esigenze. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, credo personalmente che dovrebbe essere più indulgente verso se stessa e non giudicarsi per questa ritrovata libertà. Probabilmente suo marito ha delle proprie difficoltà nell'affrontare il suo stato di salute e non riuscendo forse sta riversando rabbia, frustrazione e dolore su di lei. Forse lui avrebbe bisogno di un sostegno psicoterapeutico per vivere meglio tali eventi di vita. Tornando invece a lei ribadisco di non giudicarsi e se desidera potrebbe iniziare un percorso psicoterapeutico per lasciar emergere tutti i suoi vissuti che sembra siano rimasti chiusi in lei per molto tempo. A disposizione, invio cordiali saluti. Dott.ssa Domigno
Buongiorno Ines, mi spiace per la situazione difficile che sta attraversando. Dalle sue parole mi sembra possibile scorgere la voglia di scoprire da cosa dipende questa nuova sensazione di libertà e di scoprire dove la porterà. Anche se è difficile da credere, soprattutto quando ci troviamo all'interno di situazioni faticose, le assicuro che ascoltarsi e ascoltare i propri desideri non è un atto di egoismo, ma di profonda cura verso se stessi.
A disposizione, dott.ssa Rossi Martina
Cara Utente, mi dispiace molto per la situazione complessa che sta attraversando.
Nella richiesta che pone ci sono diversi elementi che meriterebbero senz'altro di attenzione. Da quanto ho compreso si trova a vivere questa nuova sensazione di libertà che la fa stare bene, ciò forse è una novità rispetto a tutti questi anno di matrimonio.
Potrebbe essere utile e prezioso esplorare il suo vissuto all'interno di un percorso psicologico.
Rimango a disposizione,anche online, e le auguro una buona giornata
Dott.ssa Beatrice Taveggia
Buongiorno Ines, è comprensibile che tu ti senta confusa e preoccupata riguardo al comportamento astioso di tuo marito. Tuttavia, è importante anche considerare i tuoi bisogni e il tuo benessere personale. È positivo che tu stia trovando una maggiore autonomia e libertà nella situazione attuale, ma potrebbe essere utile anche esplorare questi sentimenti con un professionista per comprendere meglio come gestire la situazione e le tue emozioni. Non sei egoista per prenderti cura di te stessa, ma è importante anche cercare di mantenere un equilibrio nella relazione e trovare modi per comunicare apertamente con tuo marito.

Rimango a disposizione per un ulteriore confronto.
Saluti,
Dott.ssa Francesca Gottofredi
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Gentile signora Ines, mi spiace molto per le condizioni di salute di suo marito. il suo stato di salute sta incidendo in modo significativo sul suo umore e sui pensieri che ad esso si agganciano. E' molto probabile che l'elaborazione della perdita del proprio stato di salute abbia subito qualche intoppo e si sia cronicizzato in una fase rabbiosa. Purtroppo se la sta prendendo con lei, come succede in questi casi, si va alla ricerca di un bersaglio e spesso è una o più persone vicine o sono i medici, o a volte se stessi, provando e generando molta sofferenza.
in questa situazione potrebbe essere utile un percorso di coppia in cui affrontare insieme questo processo di accettazione.
Per quanto riguarda il suo cercare benessere senza tentare di coinvolgerlo, trova risposta nelle sue stesse parole: ha tentato troppe volte inutilmente e questo l'ha scoraggiata e spinta a cercare comunque una fonte di benessere in autonomia. Anche questo aspetto potrebbe essere affrontato in un percorso clinico. i sensi di colpa che lei prova sono frutto di un legame profondo e complicato, ma anche dei suoi vissuti e valori più profondi, che in tale situazione, se elaborati, la potrebbero aiutare a ritrovare un equilibrio più sereno.
Buona giornata. Dott.ssa Paola Baldo
Capisco la tua situazione. È comprensibile che tu ti senta frustrata e confusa.

Il comportamento del tuo marito è probabilmente dovuto alla sua malattia e alla paura della morte. È possibile che si senta vulnerabile e che abbia bisogno di esprimere la sua rabbia e frustrazione.

D'altra parte, è anche comprensibile che tu ti senta meglio quando non hai bisogno di preoccuparti del suo umore. È importante che tu ti prenda cura di te stessa e del tuo benessere.

È difficile dire se tu sia egoista o meno. L'unica persona che può rispondere a questa domanda sei tu.

Tuttavia, è importante riflettere sul fatto che il tuo marito sta attraversando un periodo difficile. È importante provare compassione per lui e cercare di capire cosa sta passando.

Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti a gestire la situazione:

Parla con tuo marito del suo comportamento. Cerca di capire cosa sta provando e perché si sta comportando in quel modo.
Offrigli il tuo sostegno e comprensione. Fagli sapere che sei lì per lui, anche se non sei d'accordo con il suo comportamento.
Prenditi del tempo per te stessa. Fai cose che ti fanno stare bene e che ti aiutano a rilassarti.
Se pensi che il comportamento del tuo marito sia troppo difficile da gestire, potresti considerare di chiedere aiuto a un professionista. Un terapista può aiutarvi a comunicare meglio e a trovare modi per affrontare la situazione.

In ogni caso, è importante che tu ti ricordi che non sei sola. Ci sono persone che si preoccupano di te e che ti vogliono aiutare.
Gentile utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo, purtroppo quando si vivono dinamiche di coppia di questo genere, è difficile separarsi dall'altro, però è necessario che lei pensi alla sua vita. Gli sta vicino e mi creda, è tutto quello che può fare, sono sicuro che suo marito lo sa ma vivendo in mezzo a tutti questi eventi è turbato e probabilmente reagisce così ma lei assolutamente non si senta in colpa e se qualche volta le viene in mente di farsi una passeggiata, una camminata con le amiche o un'uscita la faccia perché stare sempre in casa e rimarginare su ciò che state vivendo, non le fa bene.
Le auguro buone cose e spero che l'operazione di suo marito possa andare bene.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere altre domande, o desiderasse ricevere ulteriori informazioni, non esiti e chiedere.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Gentile Ines, la ringrazio per aver condiviso la sua situazione. Comprendo quanto possa essere difficile affrontare il cambiamento nel comportamento di suo marito, soprattutto in un contesto di malattia. È importante considerare che tali condizioni non influenzano solo il corpo, ma anche l'umore e le relazioni. Il malessere fisico può spesso portare a sentimenti di frustrazione, rabbia e chiusura, e purtroppo queste emozioni vengono talvolta riversate sulle persone più vicine, come nel suo caso. Il fatto che lei si senta più libera e autonoma non è segno di egoismo. Dopo anni in cui si è presa cura degli altri e ha mediato tra i bisogni suoi e quelli di suo marito, è naturale e umano che senta il desiderio di ritrovare se stessa e uno spazio personale. Questo non significa che lei non tenga a suo marito o che non sia realmente preoccupata per lui, ma semplicemente che sta riconoscendo il valore del suo benessere personale, che è altrettanto importante. Le sue emozioni di sollievo e libertà non annullano la cura che prova per lui. Spesso, quando ci dedichiamo tanto agli altri, rischiamo di dimenticare i nostri bisogni, e ritrovarli può essere fonte di sollievo. Questo non è egoismo, ma un atto di rispetto verso se stessa. Le accuse che suo marito le rivolge, probabilmente frutto della sua sofferenza, possono farla sentire in colpa, ma è fondamentale che lei riconosca il proprio diritto a prendersi cura di sé. Potrebbe essere utile cercare un modo di comunicare con lui, anche se ora sembra chiuso nel mutismo e nella rabbia. Tuttavia, è altrettanto importante che lei non trascuri il proprio benessere emotivo e psicologico. Se dovesse sentirsi sopraffatta da questa situazione, potrebbe trovare utile parlare con un professionista per ricevere supporto e orientamento nel gestire al meglio queste difficili dinamiche. Non c'è nulla di egoistico nel voler vivere con maggiore autonomia; prendersi cura di sé è fondamentale, soprattutto in situazioni complesse come quella che sta vivendo. Dott. Andrea Boggero

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