Buonasera, sono una donna di 38 anni dopo una relazione importante e serena durata 4 anni, la mia co
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Buonasera, sono una donna di 38 anni dopo una relazione importante e serena durata 4 anni, la mia compagna - lei ha 30 anni, ha deciso di prendersi del tempo per capire i suoi sentimenti. Ho cercato di essere comprensiva e razionale ma in alcune occasioni penso di averle fatto pesare l’intensità dei miei sentimenti: la pura di perderla, il senso di vuoto, l’amore, la tristezza, la gelosia. Non ho mai perso il controllo, non ho mai fatto cose folli o scenate, ma non sono nemmeno riuscita a staccarmi drasticamente senza manifestare le mie emozioni. Ci siamo viste solo due volte in tre mesi, poche chiamate ma spesso ho sentito il bisogno di scriverle per chiarire o esprimere il mio amore.
Così facendo temo di aver peggiorato la situazione e di averla allontana oltremodo.
Vorrei riuscire ad essere sempre oggettiva, lucida e comprensiva ma a volte difficile, spesso il senso di abbandona ha la meglio.
Vorrei capire se il mio modo di affrontare questa situazione rientra in un comportamento “normale” oppure è sintomatico di un problema più grande.
Inizierò un percorso con un terapeuta, sono in fase di ricerca perché il mio solito psicologo, con cui avevo interrotto temporaneamente la terapia, adesso segue la mia ex e non può seguirci entrambe. Sto provando a migliorare il mio modo di affrontare una rottura ma spesso è difficile accettare di buon grado una separazione.
Grazie.
Così facendo temo di aver peggiorato la situazione e di averla allontana oltremodo.
Vorrei riuscire ad essere sempre oggettiva, lucida e comprensiva ma a volte difficile, spesso il senso di abbandona ha la meglio.
Vorrei capire se il mio modo di affrontare questa situazione rientra in un comportamento “normale” oppure è sintomatico di un problema più grande.
Inizierò un percorso con un terapeuta, sono in fase di ricerca perché il mio solito psicologo, con cui avevo interrotto temporaneamente la terapia, adesso segue la mia ex e non può seguirci entrambe. Sto provando a migliorare il mio modo di affrontare una rottura ma spesso è difficile accettare di buon grado una separazione.
Grazie.
Buonasera, mi dispiace molto della sua situazione e la ringrazio tanto di aver condiviso con noi il suo vissuto. La fine di una relazione è sempre un momento difficile da affrontare dal punto di vista personale. La razionalità perde di significato di fronte alle emozioni e ai sentimenti. Tuttavia la percepisco molto lucida nel descrivere la situazione ed è più che apprezzabile la sua intenzione di intraprendere un percorso psicoterapeutico. Con Il professionista a cui si è rivolta potrà approfondire ulteriormente i suoi vissuti ed elaborare strategie utili a stare meglio. Le auguro vivamente di trovare la serenità. Rimango a disposizione. Dott.ssa Veronica Savio
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Gentilissima buongiorno, l'interruzione di un rapporto può destabilizzare in maniera importante, soprattutto perché la relazione sospesa impedisce di capire dove ci dobbiamo collocare. Capisco il suo disorientamento ma proprio perché questo periodo non ha ancora preso una direzione precisa sarebbe importante che lei prendesse del tempo da dedicare solo a se. Cosa le serve per affrontare al meglio la rottura? Equilibrio, le serve soprattutto equilibrio. Si chieda dov'è e dove vuole arrivare, si chieda soprattutto come ci vuole arrivare e che cosa le serve per realizzare ciò. L'idea di un sostegno psicologico in questa fase di fragilità sarà un aiuto importante. Resto a disposizione e la saluto cordialmente, dott.ssa Manuela Leonessa
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentilissima, per comprendere se tutto ciò è "normale" o meno appunto dovrebbe ricorrere all'aiuto di uno psicoterapeuta, quindi fissare un appuntamento con un professionista per una prima visita. In questa potreste andare a sondare il problema nella sua complessità e andare a stabilire degli obiettivi di lavoro, per poi impostare un percorso che la possa aiutare a star meglio e a superare questa fase di distacco. Cordiali Saluti, Paolo Mirri
Buonasera. Cercare di far fronte a dei problemi inerenti alla coppia è fisiologico, e muoversi in tal senso può funzionare oppure può fare più danni della grandine, ma ciò è soggettivo.
Per questo iniziare un percorso psicologico può essere utile, anche in virtù di eventuali approfondimenti in merito e per capire che tipo di lavoro è possibile fare.
Resto a disposizione sia in presenza che online.
Dott. Fabio Sebastiano Bellasio
Per questo iniziare un percorso psicologico può essere utile, anche in virtù di eventuali approfondimenti in merito e per capire che tipo di lavoro è possibile fare.
Resto a disposizione sia in presenza che online.
Dott. Fabio Sebastiano Bellasio
Gentilissima
Senso di vuoto, gelosia, amore, tristezza… emozioni e sentimenti potentissimi, faticosi, che necessitano di essere incanalati, gestiti, digeriti uno ad uno. Il percorso di psicoterapia la aiuterà molto in tutto ciò, potrà percepire l’alleggerirsi di questo carico grazie alla presenza “di altre due mani” che la aiutino a sostenerlo. La perdita di un legame d’amore equivale a un lutto. Non esiti a iniziare. Un caro saluto
Senso di vuoto, gelosia, amore, tristezza… emozioni e sentimenti potentissimi, faticosi, che necessitano di essere incanalati, gestiti, digeriti uno ad uno. Il percorso di psicoterapia la aiuterà molto in tutto ciò, potrà percepire l’alleggerirsi di questo carico grazie alla presenza “di altre due mani” che la aiutino a sostenerlo. La perdita di un legame d’amore equivale a un lutto. Non esiti a iniziare. Un caro saluto
Carissima, mi colpisce il tuo interrogarti sulla "normalità" di quello che provi. Ognuno vive i propri sentimenti e il proprio dolore in maniera unica e ugualmente meritevole di attenzione. Una rottura implica sempre una crisi: è un rimettersi in discussione, inevitabilmente. Tu lo stai facendo con grande coraggio, anche solo scrivendo qui, e questo la dice lunga sulla tua capacità introspettiva e sulla forza d'animo che sicuramente ti caratterizza. Ti auguro di trovare il professionista adatto a te e di affrontare questa nuova sfida con fiducia. Sono certa che ne uscirai vincente, in ogni caso. Un caro abbraccio!
Cara utente, tutto ciò che lei sente e prova sono emozioni normali a seguito di una rottura relazionale. Quando una relazione finisce ci sentiamo in una lavatrice di emozioni. Mi colpisce che lei chieda a noi se è stata esagerata, lei si è sentita così, esagerata? Come avrebbe preferito gestire questa cosa? O come vorrebbe oggi gestire questa rottura? Elaborare tali vissuti in terapia potrebbe essere la cosa più giusta per lei. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buonasera, grazie per la sua condivisione. Mi rendo conto di quanto possa essere difficile per lei questa situazione, ma le vorrei restituire una nota positiva: si sta attivando per intervenire per il suo benessere su qualcosa che la fa star male. Credo che questo sia per lei un ottimo punto di partenza per iniziare a comprendere il suo funzionamento all' interno delle relazioni e trarne giovamento per le relazioni future. Non si colpevolizzi per le sue modalità, non ne esistono di migliori/peggiori: ognuno ha il suo modo di stare in relazione con gli strumenti che conosce. In questo ambito le difficoltà sono molteplici soprattutto nei casi di un dolore come quello della rottura. Le auguro un grande in bocca al lupo in questo suo nuovo percorso che mi auguro le porterà tanti benefici e nuove consapevolezze. Un caro saluto
Gent.ma, un lavoro psicoterapeutico può sicuramente aiutarla a capire e vivere meglio i suoi sentimenti, a trasformare il dolore per l’esperienza della delusione a cui accenna e i motivi dell’interruzione della precedente terapia, oltre che a ritrovare la via per vivere in modo più soddisfacente la sua vita. SG
Buongiorno, lei si interroga e quindi ci interroga sul se il suo comportamento sia “normale” o meno. Siamo esseri umani, soggetti dotati di una unicità che esula da codificazioni dell’ordine del “normale” almeno così come lei lo mette in questione. Le circostanze attuali paiono causarle turbamento, la sua narrazione è ricca di spunti e dice molto in tal senso. Le relazioni amorose aprono e riaprono temi molto profondi. Tentare di intercettare di continuo ciò che l’Altro potrebbe volere crea uno stress significativo e non esclude l’’imprevedibilità del comportamento altrui. Ha già maturato l’idea di un percorso professionale, le auguro il meglio e che questa contingenza possa essere la ferita/feritoia attraverso cui acquistare e riacquistare le risorse che oggi invoca. Un saluto cordiale
Gentile utente, leggendo il suo racconto mi ha stupita la sua volontà di essere oggettiva, di distaccarsi nascondendo le proprie emozioni e mi sono chiesta come mai per lei fosse così importante. L'interruzione di un rapporto è sempre impattante ed è più che sano e normale esprimere le proprie emozioni, così come è molto difficile (e non necessario direi) essere oggettivi. Forse potrebbe pensare di affrontare questo percorso partendo proprio dalla validazione di ciò che prova, pensa e fa senza giudizio, al fine di conoscersi, comprendersi e di conseguenza capire come attraversare al meglio questa difficile situazione. Resto a sua disposizione e le auguro di ritrovare presto la serenità. Un saluto!
Buonasera, le comprendo il dolore e la confusione che sta vivendo in seguito alla fine della sua relazione. È normale provare una gamma di emozioni intense in una situazione del genere, come la paura di perderla, il senso di vuoto, l'amore, la tristezza e la gelosia. È importante riconoscere che ognuno affronta una separazione in modo diverso e non esiste un modo "normale" di reagire. Tuttavia, se queste emozioni stanno influenzando negativamente la sua capacità di funzionare quotidianamente, potrebbe essere utile considerare un percorso terapeutico. Un terapeuta può aiutarla a esplorare e comprendere meglio le sue emozioni, fornendo un supporto professionale durante questo periodo difficile. Anche se il suo ex psicologo non può seguirvi entrambe, la ricerca di un nuovo terapeuta può essere un passo importante per affrontare la separazione e sviluppare strategie per accettarla. Ricordi di prendersi cura di sé stessa e di essere paziente con il processo di guarigione.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Buongiorno, dopo la fine di una relazione importante può succedere di condividere con il partner i propri sentimenti in maniera intensa e di non riuscire a staccarsi in maniera drastica. La sua reazione è normale, umana. Lei però mi pare che voglia essere sempre lucida, oggettiva e comprensiva. La parte che mi colpisce è proprio questa, perchè sembra essere presente una parte importante che giudica e mette in dubbio il proprio comportamento laddove questo non sia congruo con le sue aspettative. Questo potrebbe essere il punto dal quale iniziare. Saluti Dott.ssa Angela Correggia
Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi una parte così importante di sè. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso non solo alla fine di un rapporto per lei così importante, ma anche legato al timore di aver attuato alcuni comportamenti che hanno allontanato l'altra persona.
Sono felice di sapere che sta cercando una figura professionale con cui strutturare un lavoro su di sè, posto il fatto che lei e lei soltanto può decidere in che direzione far proseguire questo rapporto e la sua vita.
Le auguro di trovare al più presto le risposte che cerca.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Sono felice di sapere che sta cercando una figura professionale con cui strutturare un lavoro su di sè, posto il fatto che lei e lei soltanto può decidere in che direzione far proseguire questo rapporto e la sua vita.
Le auguro di trovare al più presto le risposte che cerca.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Gentile Utente,
grazie per la condivisione.
Nelle relazioni d'amore mettiamo in gioco tutti noi stessi, ci sperimentiamo, ci troviamo fragili, non sappiamo cosa fare. Non giudichi il suo comportamento, richiedere e dimostrare amore non è qualcosa di "sbagliato". Né i sentimenti vanno messi a tacere attraverso la logica. Bisogna piuttosto imparare ad esplorarli, renderli consapevoli, vedere da dove provengono certi schemi (come l'abbandono di cui parla) e a che finalità tendono.
Sono a disposizione qualora volesse approfondire il discorso in questo senso, mi contatti pure.
Un caro saluto,
Dott.ssa Laura Paulucci
grazie per la condivisione.
Nelle relazioni d'amore mettiamo in gioco tutti noi stessi, ci sperimentiamo, ci troviamo fragili, non sappiamo cosa fare. Non giudichi il suo comportamento, richiedere e dimostrare amore non è qualcosa di "sbagliato". Né i sentimenti vanno messi a tacere attraverso la logica. Bisogna piuttosto imparare ad esplorarli, renderli consapevoli, vedere da dove provengono certi schemi (come l'abbandono di cui parla) e a che finalità tendono.
Sono a disposizione qualora volesse approfondire il discorso in questo senso, mi contatti pure.
Un caro saluto,
Dott.ssa Laura Paulucci
Gentile utente, innanzitutto mi dispiace per il momento di difficoltà che sta affrontando. Comprendo che la fine di un rapporto così importante possa destabilizzare e mandare in confusione. Credo sia importante prendersi il proprio tempo, in queste situazioni, accettando di non essere sempre oggettivi e lucidi, come ha detto lei, perchè l'amore non è così. Spero che possa scegliere la strada migliore per lei, si ascolti e non sbaglierà. Un caro saluto. Dott. Lorenzo Biagioni
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Buonasera a lei.
Ogni separazione richiede una fase di assestamento, un tempo "normale" per sentire quello che la mente e il corpo ci comunicano. Talvolta non è semplice stare con quello che ci arriva.
Sente più rabbia o colpa per quello che è accaduto? Cosa ha perso di sé insieme alla fine di questa relazione? E con cosa è rimasta?
Un caro saluto, Giovanni.
Ogni separazione richiede una fase di assestamento, un tempo "normale" per sentire quello che la mente e il corpo ci comunicano. Talvolta non è semplice stare con quello che ci arriva.
Sente più rabbia o colpa per quello che è accaduto? Cosa ha perso di sé insieme alla fine di questa relazione? E con cosa è rimasta?
Un caro saluto, Giovanni.
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