Buonasera, Sono una donna di 36 anni e credo di avere problemi di coppia. Mio marito sposato da 14

21 risposte
Buonasera,
Sono una donna di 36 anni e credo di avere problemi di coppia.
Mio marito sposato da 14 anni soprattutto nell'ultimo periodo forse a causa del lavoro perso si comporta criticandomi spesso, spesso scatta dicendo che lo provocò certe volte i litigi sono aspri, di rado violenti da parte sua. Io ne esco da tutto cio' provata psicologicamente e irritata, purtroppo non ho amicizie con cui parlare di ciò.
Pensavo a una terapia di coppia ma mio marito non è disponibile a fare oppure individuale solo io ma dovrei farla di nascosto perché mio marito non vedrebbe bene la cosa. Non so che fare?
Preciso io al momento lavoro e lui purtroppo no ma si occupa della casa anche lui certe volte anche più di me perché non gli va bene come pulisco es.
Grazie
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Comprendo la sua sofferenza in merito alla situazione di cui scrive e credo abbia fatto bene a proporre a suo marito un intervento del genere; ha provato comunque ad esporre in maniera chiara e sincera i suoi pensieri e stati emotivi connessi a questa situazione? Comunque, sarebbe controproducente forzarlo ad intraprendere un percorso di coppia pertanto qualora lui risultasse irremovibile nella scelta, credo che un percorso solo per lei possa comunque essere un soluzione efficace per elaborare i vissuti emotivi connessi a questa situazione e trovare strategie utili per fronteggiarla.
Cordialmente, dott. FDL

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Buonasera cara utente, mi rendo conto della difficoltà della sua situazione. Purtroppo la psicoterapia funziona solo se scelta liberamente dalle persone per cui, anche se paradossalmente, riuscisse a costringere suo marito a fare una terapia di coppia sarebbe solo uno spreco di tempo e di denaro.
Per lei invece sarebbe molto utile iniziare un percorso individuale nell’ambito del quale esplorare e capire i suoi vissuti e le conseguenze emotive della situazione che sta vivendo.
Una volta fatta chiarezza dentro di sé potrà poi esprimere con maggiore serenità a suo marito il suo sentire e la sofferenza che le causano i vostri litigi.
Spero di esserle stata di aiuto, altrimenti non esiti a contattarmi.
Un caro saluto.
Daniela Benvenuti
Buonasera Signora,
difronte ad un disagio di questa natura credo che le possa essere utile intraprendere un percorso di psicoterapia individuale nell'ambito del quale potrà riflettere in maniera più consapevole sugli aspetti difunzionali della sua relazione e comprendere come meglio gestirli.
Il lavoro su se stessi è sempre utile. Rispetto al fatto di andare di nascosto in terapia...credo sarà un interessante argomento di cui discutere con il suo terapeuta!
La saluto cordialmente.
Dr.ssa Manola Tognellini
Salve.
La sofferenza e il disagio che lei esprime mi sembra che derivi prevalentemente dalla situazione di suo marito che ha perso il lavoro.
Se così fosse, non credo che sia necessaria una terapia di coppia, principalmente perché lui non è motivato ma anche perché il problema non è con lei ma con se stesso. Non è semplice per chi perde il lavoro accettare di essere improduttivo, soprattutto per un uomo. Ma sarà lui a valutare se è il caso di farsi aiutare per questo.
Invece sarebbe utile che lei intraprenda un percorso che la possa aiutare a capire come affrontare la situazione vedendola sotto più punti di vista.
Sono disponibile per approfondimenti, anche on line.
Distinti saluti
La coppia è un sistema complesso fatto di equilibri che si rinnovano nel tempo e si modificano sia a causa di fattori interni sia da fattori esterni. la perdita del lavoro rappresenta uno stressor esterno soprattutto se comporta la necessità di rinnovarsi in un ruolo nuovo (gestire la casa...occuparsi delle faccende). La rabbia e il senso di ingiustizia se non accettati o elaborati spesso spesso vengono riversati sul partner generando conflitti inasprendo il legame. Credo che possa essere utile affrontare con suo marito in un dialogo aperto e sincero lil significato che per lui assume l'aver perso il lavoro, come vive emotivamente il doversi occupare delle faccende domestiche e soprattutto cosa prova nel vederla uscire ogni giorni per recarsi al lavoro...potrebbe essere un buon punto di partenza. Serena giornata
buongiorno, la perdita del lavoro è sicuramente una situazione di grande stress che facilmente si ripercuote nelle relazioni specialmente quelle intime. La frustrazione e il senso di fallimento possono acuire altri malesseri già esistenti. Anche se suo marito non vuole un aiuto per la copia, se lei è motivata dovrebbe invece intraprenderla, ma non di nascosto. Se già non si può permettere di decidere di chiedere un aiuto è evidente che ci siano altri problemi nella vostra coppia. Un cordiale saluto. Dott. Roberto Pitzalis
PERDERE IL LAVORO É MOLTO STRESSANTE SPECIE PER UN UOMO .PER INTRAPRENDERE UN PERCORSO OCCORRE AVERE GRANDE MOTIVAZIONE . SE SUO MARITO NONN LA MANIFESTA INTANTO SI FACCIA AIUTARE LEI . INIZIARE UN PERCORSO LA SOSTERRA' IN QUESTO MOMENTO NON SEMPLICE
Buongiorno, la sua situazione è frustrante, è necessario non farla diventare una routine. Questo momento socialmente difficile porta molte persone a sfogare la.proproa rabbia e frustrazione con chi ci è vicino, ma il rischio è che poi il rapporto si cronicizzi con queste modalità svalutanti. Se lei ritiene di non meritare questo e sente di voler intraprendere un percorso psicoterapeutico per farsi aiutare, non esiti, è la sua vita e ognuno merita di stare bene, compresa lei!!! Sono a disposizione
Un saluto claudia m
Buonasera Gentile Utente,
mi spiace per quanto descritto, la frustrazione è tangibile e sicuramente acuita dalla situazione familiare ma anche generale, come detto in precedenza dai colleghi è sicuramente valido il suggerimento di iniziare un percorso terapeutico anche individuale..il benessere del singolo è fondamentale e incide alla lunga anche sul gruppo familiare,
le porgo i miei più cordiali Saluti
Dott.ssa Meloni Federica Maura
Buonasera.
Mi sembra che le sia abbastanza chiaro che si sta innescando un'escalation di problemi di coppia. Certamente sarebbe meglio che si affrontasse in un percorso di coppia, ma ritengo che possa essere importante anche cominciare a fare un lavoro individuale che possa cominciare a disinnescare alcune dinamiche. Potrebbe essere utile per abbassare la tensione e trovare la strada migliore per proporre un percorso di coppia a suo marito.
Spero di esserle stata utile.

Buongiorno, la perdita di lavoro è un evento sicuramente stressante ed è normale che a periodi di questo tipo ognuno di noi risponda con le proprie modalità, ma comportamenti di violenza verbale e fisica non dovrebbero comunque essere giustificati. Stante la reticenza di suo marito nell'intraprendere un percorso di coppia, potrebbe essere fruttuoso per lei intraprendere un percorso individuale, che l'aiuterebbe anche solo nel sapere di avere un proprio spazio di sfogo e di ascolto.
Visto, da quanto capisco, il periodo difficile anche rispetto alla componente economica, potrebbe esserle utile rivolgersi al Consultorio ASL più vicino a lei. Si informi con il suo medico curante, spesso la prestazione è gratuita e non necessita di impegnativa.
dott. De Rosa Saccone
Buongiorno, credo di capire che anche lei riconosce la necessità di rivolgersi ad un professionista per se stessa. Questa decisione riguarda un suo bisogno e come tale può essere espresso a suo marito. Ha mai avuto la possibilità di esprimere i suoi bisogni senza per questo sentirsi colpevole?
Buona sera, in situazioni di forte disagio nonchè durature nel tempo sarebbe importante rivolgersi ad uno specialista per poter meglio comprendere ed elaborare questa sua problemtica. Preferibilmente le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta così che possa intraprendere un percorso di terapia anche in videochiamata WhatsApp. Cordiali saluti, Dott.ssa Beatrice Planas. Psicologa psicoterapeuta per consulenze online
Buongiorno signora, nel leggere le sue parole provo un gran dispiacere e immagino da quello che dice una profonda solitudine in questo momento. Tuttavia mi conforta il pensiero che lei stessa stia contattando la consapevolezza di una richiesta di aiuto. Questo, a mio, avviso, è già l'inizio di un cambiamento o quanto meno di avere l'intenzione di non continuare a vivere in una situazione che ci crea sofferenza. Rispetto alla sua idea di intraprendere un percorso psicoterapeutico, mi sento di incoraggiarla, in quanto credo che possa aiutarla a capire e a comprendere le motivazioni che sottostanno ai suoi comportamenti e alle sue scelte. Mi chiedo ad esempio cosa si cela dietro la difficoltà di esprimere al proprio compagno il desiderio di fare un percorso individuale o semplicemente di fare ciò che desidera fare. Sarebbe per lei interessante scoprire, capire, contattare quello che prova e provare a dargli un senso.
Cordiali saluti,
Rosella Pettinari
Buongiorno signora, mi rendo conto della sofferenza espressa e del conflitto in atto tra il bisogno di prendersi cura di sé e della coppia, e la mancata legittimazione nel farlo. Credo che sarebbe molto utile per lei intraprendere un percorso psicologico, che l'aiuti a prendere maggiore consapevolezza di ciò che sta accadendo e allo stesso tempo adottare strategie utili di risoluzione. Si prenda il permesso di avere cura di sé e di porsi come priorità di se stessa. Cordiali saluti
Dott.ssa Martina Russo
Buongiorno signora, la situazione che descrive è sicuramente molto pesante da vivere. La perdita di lavoro di suo marito potrebbe aver cambiato un po' gli equilibri nella vostra famiglia e averlo messo in una posizione molto difficile. Non entro in merito nelle possibilità perchè non è questa la sede e non mi permetterei di fare ipotesi infondate su poche informazioni. Quello che posso dirle in questa circostanza è di valutare bene come prendersi cura di sè e come spiegare a suo marito l'importanza per lei e per voi come coppia di stare meglio. Tutto si può superare! Se lui non è disponibile ad un percorso anche lei da sola può aiutare entrambi a riequilibrare le cose.
Vi auguro il meglio e di tornare ad essere felici insieme, con più consapevolezza del vostro rapporto e di voi stessi.
Resto a sua disposizione,
Dott.ssa Elisa Brembilla
Salve, sicuramente è controproducente obbligare una persona a intraprendere un percorso di psicoterapia. Credo però che sia importante per lei ritagliarsi uno spazio per se stessa per trovare le risposte che cerca.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buongiorno, il mio punto di vista è che una terapia di coppia raramente è condivisa da entrambi come motivazione e desiderio di ripristinare il rapporto, la situazione è molto spesso sbilanciata in tal senso.
Però non è possibile costringere l'altro ad una terapia di coppia.
Inoltre la mia visione di terapia di coppia è quella che permette ad entrambi di evolvere individualmente attraverso il dispositivo relazionale di coppia, non necessariamente l'obiettivo deve essere quello di "salvare il rapporto".
Proprio in tal senso ritengo preziosa questa opportunità per lei, ovvero l'opportunità di intraprendere un percorso individuale a partire da questa difficoltà di coppia. Soprattutto per avere il giusto equipaggiamento per interpretare al meglio le reazioni di suo marito, sicuramente frustrato per la perdita del lavoro.
Anzi aggiungo, con forza e risolutezza, che la prima forma di terapia per lei è quella di non permettere a suo marito di limitare le sue scelte così tanto da dover fare di nascosto una cosa così bella e giusta come un percorso individuale di autoconoscenza.
Un caro saluto,

Walter Sammi
Gentile utente di mio dottore,
mi ha colpito quando dice: “credo di avere problemi di coppia” come a voler sottolineare un suo bisogno, quello di uno Spazio per se stessa, celato dietro alla richiesta di una terapia di coppia.
D’altro canto, riscontro che ci siano tutti i presupposti per una terapia di coppia, dato il momento di Crisi che state vivendo e che rappresenta una vera e propria Risorsa per voi nella misura in cui vi da la possibilità di poter lavorare sui vostri vissuti, come individui, come coppia.
Al momento possiamo solo lavorare con quello che abbiamo e mi sembra che suo marito non si sia reso disponibile per un percorso psicologico.
Può farlo lei qualora ne paventasse il bisogno.
Resto a sua disposizione per qualsiasi chiarimento. Saluti,
Dottore Diego Ferrara
Salve, penso che la sua intuizione di iniziare un percorso sia buona, valuterà poi con il professionista che sceglierà come gestire la difficoltà che descrive
Saluti
Massimiliano
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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