Buonasera, sono una donna di 35 anni, un anno fa circa sono rimasta incinta proprio all inizio del c

17 risposte
Buonasera, sono una donna di 35 anni, un anno fa circa sono rimasta incinta proprio all inizio del covid ho avuto un forte stress dovuto dal fatto che mi trovavo all estero e non riuscivo a tornare in Italia,inoltre avevo il terrore di prendere il covid,all improvviso ho iniziato ad avere il respiro affannoso e tutt ora ce l ho; tornata in Italia ho fatto tante visite , esami del sangue, rx torace, elettrocardiogramma ecc... tutto negativo, il respiro affannoso tutti i giorni , ho preso la valeriana e col tempo sono stata meglio, ma non benissimo, adesso ancora ho questo respiro e uso il minias gocce che mi fa stare meglio per mezza giornata, ( allatto) stasera sono andata al ristorante e ho avuto una forte agitazione, respiravo male fame d aria, tremavo, fascicolazioni in tutto il corpo, le dita della mano tremavano, il mio bimbo piangeva perché voleva stare in braccio e io non riuscivo a stare calma, ho notato che inizio ad avere questa agitazione ogni volta che ho una conversazione sopratutto se si parla di problemi o covid o malattie in generale, ( sono ipocondriaca) non so piu cosa fare non voglio essere schiava del minias, i miei sintomi sono vertigini a volte, respiro affannoso, tremori a volte all occhio o bocca, fascicolazioni. Potreste darmi un parere? grazie
Salve, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Ha fatto bene a fare le visite mediche per escludere qualsiasi problema di natura organica. Inoltre, credo che possa esserle d’aiuto un consulto psicologico per fare un po’ di chiarezza interiore.
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Buonasera,
La sintomatologia ansiosa che si attiva ogni qualvolta si trova in una condizione di rischio reale o immaginato e/o costretta-limitata potrebbe essere stata attivata dalla paura per la propria incolumità e quella del bambino/a nel periodo pandemico. Tale condizione rientra a tutti gli effetti in quello che possiamo definire trauma. Per non essere a vita schiava di ansiolitici potrebbe provare a contattare uno psicoterapeuta specializzato in emdr (è il mio personale consiglio) per risolvere il problema alla radice. Un caro saluto
Cara Utente, da ciò che descrive nell' ultimo periodo è stata sicuramente esposta a forti emozioni, belle anche, come la nascita del suo bambino. Questo turbinio di emozioni a volte è difficile controllarlo soprattutto se in un contesto caratterizzato da forti incertezze e dubbi quale quello della pandemia. Le fragilità di ognuno in questo periodo storico hanno trovato terreno fertile.
Ha fatto bene ad escludere nature organiche forse non le resta che affidare le proprie paure ad un percorso terapeutico.
Un caro saluto
Dott.ssa Scaglione
Gentilissima trovi una brava collega nella sua zona che possa aiutarla, e' importante, dalla sua salute dipende la salute della sua creatura, resto a disposizione, un caro saluto dott.ssa Laura Prosdocimo
Gentile utente di mio dottore,
I sintomi da lei descritti sono l espressione di un disturbo d' ansia. Quest ultimo puo esser trattato attraverso l ausilio della psicoterapia. Un percorso psicoterapico potrà aiutarla meglio a comprendere cosa stia accadendo in questo momento particolare della sua vita e che funzione ricopre il malessere da lei descritto. L ansia è un campanello di allarme di cui bisogna tenere conto. Contatti quanto prima uno specialista.
Cordiali saluti
Dottor Diego Ferrara
Salve. Valuti la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico, preferibilmente di tipo corporeo per poter lavorare sull'integrazione psicocorporea per affrontare i suoi problemi che, escluse cause organiche, sono di origine psicologica. Lavorando sulle sensazioni corporee causate dalle paure, elaborando e vivendo le emozioni che sono alla base del problema, stimolando la fiducia in sé sentendo che può fidarsi del suo corpo e lasciarsi andare, pian piano la situazione potrà migliorare. Distinti saluti
Cara utente, lei ha vissuto un periodo altamente stressante proprio in un momento delicato della sua vita, come quello della gravidanza e poi nascita del suo bimbo. Già di per sè, sono eventi che stravolgono la routine e richiedono un nuovo assestamento, in più si è trovata a viverlo in solitudine ed è cresciuto dentro di lei il segnale di "allarme" che ancora, ohimè, si porta dietro.
Il farmaco l'aiuta, ma non ne toglie la causa.
Dovrebbe provare con EMDR, particolarmente risolutivo nei casi di traumi e eventi altamente stressanti. Se ha bisogno di altre info, chieda pure. Ma in ogni caso intraprenda un percorso psicologico perchè queste sono situazioni gestibilissime, che si risolvono. Ma se non curate, si possono cronicizzare e creare a catena, altri problemi.
Senza considerare che il suo bimbo, ora dipende in tutto e per tutto da lei, quindi risente del suo stato ansioso e instabile.
In bocca al lupo. Un caro saluto.
Gentile utente,quello che lei descrive sembra ricondurre ad una sintomatologia ansiosa.La gravidanza e la nascita di un bambino sono di per sé eventi cruciali,densi di emozioni,di ambivalenze,paure,gioie..in questo periodo storico la questione covid e sicurezza personale sembrano essersi sovrapposte per lei a questo grande meraviglioso ma anche delicato sconvolgimento che è diventare madre.A volte anche semplicemente avere uno spazio di confronto e di ascolto può essere di grande aiuto,penso sinceramente che ne trarrebbe beneficio.Un caro saluto
Gentile utente, la situazione che ha descritto, le vicende che ha affrontato, anche connesse all'emergenza sanitaria, sembrano essere state fonte di grande fatica emotiva e stress. Può capitare a volte che forti emozioni, magari non del tutto riconosciute o accettate, possano portare all'insorgere di sintomi di vario genere che nel suo caso sembrano connotati in particolare in senso ansiogeno. Credo che nel suo desiderio di "non essere schiava" di queste manifestazioni ansiose e somatiche ci sia la chiave per ripartire, a volte però da soli è più difficile. Potrebbe essere davvero utile pensare di chiedere l'appoggio e la guida di un professionista. Valuti la possibilità di intraprendere un percorso di psicoterapia.
Cordialmente,
dott.ssa Giulia Franco
Se ha già escluso con le visite mediche problemi di natura organica, direi che incontrare un professionista psico la potrebbe aiutare come le suggerivano anche le/i colleghe/i
Cara signora, da quanto lei racconta sembra evidente la presenza di un disturbo di ansia, curato farmacologicamente. Attenzione però, il farmaco cura il sintomo ma non la radice del problema, quali sono le vere ragioni per cui in alcuni luoghi e contesti continuano a scatenarsi questi sintomi? Provi a parlare anche con uno psicoterapeuta che possa aiutarla a risolvere il problema alla radice e non solo in superficie. Un caro saluto Floriana Guccione
Buongiorno, credo la situazione che stia vivendo sia molto faticosa e onerosa per lei. Il cambiamento di scenario dovuto alla pandemia hanno ingenerato un forte stress. Unitamente a questo il personale cambiamento della sua vita familiare dovuto alla nascita del suo bimbo le hanno richiesto l'impiego di molte risorse. Credo sia importante si conceda del tempo e si permetta di accedere ad uno spazio di riflessione e di condivisione dove "lavorare" le grandi emozioni che l'hanno attraversata in questo anno. Un percorso terapeutico potrebbe aiutarla nel gestire e dare senso ai sintomi e alle paure che prova, rimettendoli in ordine. Le auguro un buon percorso. Un caro saluto. Elisabetta Gagliardi
Gentile Signora, sulla base delle sue indicazioni si deve rivolgere l'attenzione sui fattori psicologici. Pertanto può essere utile per lei contattare uno psicoterapeuta per confermare l'ipotesi relativa ai fattori psicologici e approfondire le relative tematiche. Sicuramente su questo sito può facilmente trovare un serio professionista. Un cordiale saluto
Buongiorno ,quest' ansia che descrive è comprensibile anche alla luce del traumatico periodo Covid e della minaccia che lei sente per se e per il suo bimbo Un momento di fragilità che può essere collocato all interno della sua storia personale attraverso percorso psicologico .Sono sicura che ha le risorse per risolvere positivamente questa fase ,l importante è non indugiare nella richiesta di aiuto psicologico .Un caro augurio Dottssa Luciana Harari
Gentile Signora, i sintomi ansiosi che lei descrive si sono manifestati o si sono accentuati (dice di essere ipocondriaca) con la pandemia e in concomitanza della gravidanza che innesca un senso maggiore di protezione per sé ed il suo piccolo. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per avere supporto e cercare soluzioni al suo vissuto emotivo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, per capire meglio il suo disturbo e fornirle un consiglio avrei bisogno di sapere da lei altre informazioni circa le sue relazioni con il suo partner e con la famiglia di origine.
In ogni caso sarebbe consigliata una psicoterapia familiare magari affiancata da tecniche di E.M.D.R di rielaborazione e desensibilizzazione di piccoli e grandi traumi.
Buona giornata Dott.sa Luisa Anibaldi e Dott. Raffaello Di Monte
Buonasera, trovarsi ad affrontare un passaggio importante come quello della gravidanza, sola e senza poter tornare in un luogo rassicurante, è stata un'esperienza traumatica, accentuata poi dalla paura di contrarre il virus. Penso che sia importante che lei possa elaborare i suoi vissuti e le sue paure legate a quel periodo in modo da riattivare un tempo che sembra essersi bloccato, un percorso psicoterapeutico potrebbe sicuramente aiutarla in questo.

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