Buonasera,Sono un ragazzo di 22 anni si da quando ero bambino mi è stato diagnosticato un soffio i

4 risposte
Buonasera,
Sono un ragazzo di 22 anni si da quando ero bambino mi è stato diagnosticato un soffio innocente al cuore con delle extrasistoli. Premetto che soffro d’ansia e faccio scarsa attività fisica, qualche mese fa mi è capitato che durante le occasionali partite di calcio tra amici, mi stancavo subito dopo 5 minuti di corsa e dopo essere tornato a casa, per circa una 24 ore, avvertivo i battiti del cuore, abbastanza accelerati.
Così ho deciso di farmi prescrivere alcuni esami come: Eco Doppler - ECG da sforzo - Holter.

A seguito riporto le rispettive conclusioni dei vari esiti:

ECG da sforzo:

Test ergometrico massimale per FC, interrotto a 125 Watt per esaurimento muscolare. Al carico raggiunto non franche modificazioni del tratto ST/T rispetto al basale. Sporadici BEV isolati durante l’esame. Si segnala tachicardia sinusale già in basale con lento e scarso recupero cronotropo.

Eco Doppler:

Situa Solitus
Concordanza AV e VA
Normale funzione biventricolare
FES: 68%
Valvola Aortita Tricuspidata
Prolasso di entrambi i lembi con insufficienza minima
Sezioni Destre Normali
Non evidenziabili Shunt con metodica TTe Basale (setto destro convesso)
Assenza di versamento pericardico

Holter:

Ritmo Sinusale condotto con BBDx focale, normofrequente
Non aritmie sopraventricolari
Frequenti extrasistole ventricolari isolate, monomorfe (BBSx+DAI); 3 Coppie
Alcuni episodi di BAV di 2 grado tipo Mobiltz 1 in orario notturno, condizionanti pausa massima di 2,08 s alle ore 05:02.
Alterazioni aspecifiche della ripolarizzazione ventricolare.
Nulla da segnalare in corrispondenza dei sintomi riferiti in diario.


Domande:
Devo preoccuparmi? Dovrò sottopormi a qualche terapia (solo farmacologica spero)?

Se avete bisogno anche dei dati esatti, posso fornirli.
Grazie mille per l’aiuto e la pazienza.
Buonasera, inizio a rispondere subito alla sua domanda..non si deve preoccupare! Gli accertamenti che ha eseguito hanno documentato l'assenza di una patologia strutturale cardiaca significativa, identificando solo un prolasso della valvola mitrale con un'insufficienza valvolare di grado minimo, quindi con nessun impatto funzionale. Spesso al prolasso mitralico si associano fenomeni aritmici come l'extrasistolia ventricolare che le è stata riscontrata all'Holter, ma nella maggiorparte dei casi le extrasistoli sono asintomatiche e senza particolare significato clinico. Certamente per poter valutare meglio la situazione sarebbe utile vedere il suo ECG, sapere esattamente quante extrasistoli sono state registrate all'Holter e se nel corso della prova da sforzo sono comparse durante l'esercizio o invece erano presenti prima a riposo e poi ancora nel recupero. Del resto i sintomi da lei descritti dopo l'attività fisica, fanno pensare più ad una tachicardia sinusale in risposta allo sforzo in un soggetto non allenato che non a fasi sostenute di extrasistolia. In linea di massima, sulle basi delle informazioni che ci ha dato, non è necessaria al momento alcuna terapia farmacologica, ne per il prolasso, visto che l'insufficienza valvolare è minima, ne per le extrasistoli ( a meno che non siano particolarmente numerose all'Holter o si correlino a dei sintomi ben precisi). Deve però ricordare che è opportuno eseguire periodicamente degli ecocardiogrammi per monitorare l'evoluzione dell'insufficienza mitralica nel tempo e che in caso di interventi odontoiatrici, endoscopici o chirurgici dovrà fare la profilassi dell'endocardite batterica con una terapia antibiotica specifica. Cordiali saluti.

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Patologie strutturali del cuore non sono state rilevate agli esami strumentali fin qui eseguiti. In linea di massima direi di stare tranquillo. Bisognerebbe comunque sapere quante extrasistoli ventricolari sono state rilevate all'holter e se sono spesso da lei avvertite. In poche parole se sono sintomatiche o meno. Nel caso fossero frequenti ed a maggior ragione fortemente sintomatiche, potrebbe essere presa in considerazione una terapia con betabloccanti e comunque approfondire con l'esecuzione di una risonanza magnetica cardiaca. A volte, infatti, una miocardite o zone di miocardite focale possono essere responsabili in cuori apparentemente sani di extrasistolia ventricolare.
Buonasera, per quanto riguarda le extrasistoli isolate durante il test da sforzo non viene precisato se siano emerse al picco dello sforzo o meno e suppongo che se non è stato precisato è proprio perché sono comparse in una fase precedente allo sforzo massimo; l’ecocardiogramma è assolutamente normale, il prolasso può essere seguito nel tempo facendo un ecocardiogramma ogni 2-3 anni; per quanto riguarda l’holter bisognerebbe quantificare l’attività ectopica ventricolare e capire quante sono ed in che fasi è più frequente, mentre il BAV notturno non ha alcuna rilevanza da un punto di vista clinico.
Cordiali saluti.
Buongiorno,
per rispondere alla sua domanda, non si deve preoccupare ma le consiglierei di fare una valutazione clinica ambulatoriale portando tutti gli esami per avere la risposta alla seconda domanda. Per sapere se ha bisogno di terapia e/o controlli successivi bisognerebbe visionare gli esami che ha eseguito (che sono sostanzialmente nei limiti, unica cosa per l'Holter la definizione di "frequentissime extrasistoli" è piuttosto arbitraria e non da l'idea di quante siano effettivamente nelle 24 ore) e sicuramente se fosse mio paziente le farei altre domande circa i suoi sintomi e la tolleranza all'esercizio e su quando, se li avverte, sono più forti i sintomi. Inoltre sarebbe utile anche avere indicazioni circa la sua storia famigliare, personale medica e farmacologica.

insomma per conlcludere le consiglio di consultare un cardiologo che possa approfondire con una anamnesi accurata e una visita la sua condizione attuale. e possa quindi anche rassicurarla adeguatamente sul suo stato di salute.

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