Buonasera,sono un ragazzo che ha sempre sofferto di ansia sin da piccolo a causa di traumi e morte d

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Buonasera,sono un ragazzo che ha sempre sofferto di ansia sin da piccolo a causa di traumi e morte di parenti,divento ipocondriaco sin da bambino,successivamente quando ho 15 anni sperimento nel bel mezzo di una passeggiata una sensazione di sentirsi fuori dalla realtà e non riconoscere niente come familiare,cioè capivo e tutto però mi sembra tutto strano,la normalità la realtà mi sembrava strana ed allora non esco più di casa per un anno,quando sotto consiglio di un amico inizio palestra da lì mi appassiono e senza che me ne accorgessi passa tutto quanto,torna la normalità mi appassiono sempre di più alla palestra tanto da diventare istruttore e fare anche gare di bodybuilding fino a quando per vari motivi la palestra comincia a non piacermi più e questa mia passione,e il mio scopk di vita svanisce,continuo a lavorare con mio padre però non c’è niente più che mi appassiona o che mi piace,ad un certo punto a marzo 2024 viene diagnosticato un tumore all intestino a mia madre,e qualche giorno dopo torna quella sensazione che era sparita per così tanto tempo ma dura solo qualche ora e poi passa,nel frattempo per rilassarmi siccome la situazione di mia madre mi aveva devastato nel mio inconscio,fumo di tanto in tanto erba o hashish(premetto che io non sono né bevitore di alcol né fumatore di sigarette),un giorno in cui ero turbato vado a ballare in discoteca ed allora per cercare di distrarre la testa dalla situazione fumo hashtag e bevo e praticamente nel giro di un ora mi viene un attacco di panico e sensazione fortissima di essere fuori da realtà e sensazione di panico immotivata,vado a dormire e il giorno dopo ero stordito e poi mi passo un pochino per qualche giorno,successivamente giorni dopo che per altri motivi non ho lavorato,li passo praticamente sul divano con lo smartphone e immerso nei pensieri tanto da cominciare a dubitare della realtà a chiedermi perché esisto chi mi ha creato,come è possibile che esistiamo,che c’è dopo la morte e che senso ha vivere per morire,insomma sviluppo questa ossessione per le domande esistenziali,e nel voler sapere se c’è vita al di fuori della terra,oppure guardo i video dello spazio e mi convinco sempre più che non possiamo essere soli,e vedere quei video mi impressiona molto pensare all’universo e tutto quello che dietro tanto da farmi venire attacchi di panico e tristezza solo al pensiero,sono bloccato in questo loop da 4 mesi sono andato da una psicologa ma non mi ha aiutato non so più cosa fare,la sensazione di derealizzazione e depersonalizzazione sta prendendo il sopravvento non vedo i motivi per cui l’umano vive,mi sembra strano tutto,rimurgino su ogni cosa voglio sempre sapere il perché di tutto anche di cose assurde mi chiedo il come e perché all’infinito,vorrei tornare alla mia vita normale all’essere un ragazzo spensierato e con tanta voglia di vivere come lo ero prima,vi prego ditemi un vostro parere ne ho tanto bisogn,ho paura che la mia vita rimarrà così per sempre.. che ne pensate?
Dalla sua condivisione emergono esperienze profondamente complesse e destabilizzanti. Le sensazioni di distacco dalla realtà e i pensieri ricorrenti sull'esistenza e sul significato della vita possono essere estremamente spaventosi, e comprendo quanto possa sentirsi smarrito in questo momento. È evidente che lei stia cercando di tornare a una vita più serena e stabile, e il fatto che stia riconoscendo questo bisogno è già un segno di grande consapevolezza. La ricerca di risposte a domande esistenziali è una parte naturale dell'esperienza umana, ma può diventare schiacciante se affrontata senza un adeguato supporto. Le sue sensazioni di distacco potrebbero essere una risposta a un carico emotivo eccessivo o a esperienze che, in questo momento, risultano difficili da gestire. In questo senso, potrebbe essere utile esplorare queste emozioni in un contesto sicuro e guidato, come una terapia, dove potrebbe sentirsi compreso e supportato senza il peso di dover trovare subito una risposta. Il suo desiderio di tornare alla "normalità" è comprensibile, ma tenga presente che non è necessario affrontare tutto questo da solo. Con l'aiuto adeguato, è possibile trovare gli strumenti per affrontare queste sfide e lavorare verso una maggiore serenità. Cordiali saluti

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Scrivere tutti i particolari della propria sofferenza, i lutti, le malattie, cercare di mettere in ordine pensieri e sentimenti sulla base di un semplice diario nel tempo, non è sufficiente per trovare pace. Il controllo, il ricordo, l'elencazione delle perdite ha sicuramente un senso ma deve essere fatto con la colorazione emotiva ed affettiva. Se manca questa, i ricordi rischiano di diventare una pesante zavorra che non aiuta a capire e a capirsi.
Maria Grazia Antinori, Roma
Mi dispiace molto per quello che sta attraversando, comprendo quanto possa essere difficile convivere con l'ansia, la derealizzazione e il peso di queste domande esistenziali. La sensazione di estraneità dalla realtà e i pensieri ossessivi possono essere davvero destabilizzanti, specialmente quando si è già vulnerabili a causa di eventi traumatici, come la malattia di una persona cara.

Dal suo racconto, sembra che la derealizzazione e depersonalizzazione siano state una reazione a periodi di forte stress e ansia, accentuati da eventi difficili nella sua vita personale. Questi sintomi spesso possono essere un meccanismo di difesa del cervello, una sorta di "distacco" dalla realtà per cercare di proteggersi dal dolore emotivo. Tuttavia, il continuo rimuginare e il desiderio di trovare risposte a domande esistenziali profonde sembrano alimentare questa sensazione di distacco, contribuendo a creare un circolo vizioso.

Capisco anche il suo desiderio di tornare a una vita più leggera e spensierata. Il primo passo potrebbe essere riconoscere che queste sensazioni, per quanto angoscianti, sono sintomi dell'ansia e della derealizzazione e non rappresentano una realtà immutabile. C'è speranza e ci sono molte strade che può percorrere per uscire da questo stato.

Può essere utile esplorare un percorso di terapia più mirato con qualche tecnica come la *mindfulness* o altre strategie di gestione dell'ansia che possono aiutarla a rimanere ancorato al presente, riducendo la sensazione di distacco dalla realtà.

Se sente che le esperienze passate di terapia non hanno dato i risultati sperati, non si scoraggi: a volte è necessario trovare il terapeuta o l'approccio giusto per sé. Se lo desidera, potrei anche offrirle il mio supporto come psicologa per lavorare insieme su queste difficoltà.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.

Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.

Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.

Resto a disposizione, anche online.

Cordialmente, dott FDL

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