Buonasera, sono reduce della fine di una relazione di due anni con un uomo che sembra avere tratti d

21 risposte
Buonasera, sono reduce della fine di una relazione di due anni con un uomo che sembra avere tratti di personalità borderline; una relazione iniziata dopo un corteggiamento durato mesi durante i quali sembrava di aver trovato l'uomo perfetto; inizialmente c'era semplicemente una fortissima intesa intellettuale; gusti combacianti, interessi, idee. Tutto!! Da qui all'iniziare una relazione a tutti gli effetti il passo è stato breve. La magia è durata circa un anno e mezzo...poi qualcosa è iniziato a cambiare...sparizioni da parte sua immotivate, per poi tornare dopo un paio di giorni come se niente fosse, anche se durante quei giorni non rispondeva al telefono, agli sms, alle mie richieste di spiegazioni...silenzio assoluto!! Poi, dopo qualche giorno di silenzio assoluto tornava a farsi sentire senza alcuna spiegazione delle sue sparizioni, Tornava ad essere l'uomo affettuoso ...ma sempre meno, anche se continuava a dire di amarmi alla follia, che vedeva il mondo attraverso me. Ho subito per molti mesi atti di rabbia immotivata per motivi inesistenti o futili, e ritorni affettuosi , per poi ripetere questi comportamenti sempre più spesso. Dopo circa sei mesi di atteggiamenti destabilizzanti da parte sua che mi hanno causato un forte malessere, portandomi sempre di più a un svalutazione di me stessa, nonostante io fossi una donna forte e con una buonissima posizione professionale, così come lui, ho deciso di chiedere per l'ennesima volta dei chiarimenti sui suoi comportamenti che non combaciavano oramai più con le sue parole. Diceva di amarmi ma poi ogni suo atteggiamento contraddiceva le sue parole. Una volta chiusa la relazione essendo profondamente innamorata di lui provo ,dopo pochi ,giorni a parlare con lui, ma lui non accetta alcun contatto, tutto l'amore travolgente sembra svanito nel nulla, all'improvviso ma si vendica accusandomi di averlo abbandonato... mi danneggia in modo pesantissimo professionalmente svalutandomi, mentre lui...ha già rivolto la sua attenzione verso un' altra persona, lasciando però che la sua azienda a cui ha, dedicato tutta la sua vita vada alla deriva. Sembra essere impazzito. L'uomo che avevo conosciuto era completamente sparito, al suo posto una persona cattiva, arrogante e vendicativa. Ora mi trovo in una condizione di forte malessere emotivo, insicurezza e fortemente depressa. Non riesco a riprendermi la mia vita. Chiedo a voi, posso aver avuto a che fare con un borderline o comunque con un uomo con un disturbo della personalità? Cosa posso fare per uscire da questo forte malessere che sta condizionando tutta la mia vita? Grazie mille
Salve, mi dispiace per il disagio che sta provando questo periodo. Scrive di sentirsi profondamente insicura e destabilizzata, quindi credo che un percorso psicologico possa aiutarla a ritrovare la serenità perduta. Inoltre, si hanno troppi pochi elementi per poterle dare una risposta certa, ma con un consulto psicologico potrebbe trovare le risposte che cerca.
Buona giornata.
Dott. Fiori

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Gentile utente mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Credo che capire se il suo ex compagno abbia un disturbo di personalità l'aiuterebbe a comprendere meglio cosa è successo nella vostra relazione, ma non allevierebbe il suo malessere.
Valuti la possibilità di iniziare un percorso di psicoterapia per concentrarsi su di sè, elaborare al meglio la separazione da questo uomo e ritrovare la serenità persa.
Le mando un caro saluto
Dott.ssa Anna Tomaciello
Cara utente, la storia che ha raccontato qui sembra sia stata per lei complicata e piena di ambivalenze, si percepisce inoltre la voglia di comprendere meglio cosa sia successo e di riuscire farsi forza per chiudere in maniera definitiva questo doloroso capitolo della sua vita. Credo che un percorso psicoterapeutico potrà aiutarla ad elaborare quello che è accaduto così come le dinamiche sottostanti che hanno contribuito a mantenere in vita la relazione, ritrovando gradualmente le risorse adeguate per ripartire. Un cordiale saluto. Dott.ssa Georgia Silvi
Salve. Non ha importanza capire il suo ex compagno. È importante che inizi a pensare a sé. Si conceda la possibilità di ricavarsi uno spazio suo, in un percorso psicoterapeutico che possa darle la possibilità di vivere ed esprimere le emozioni collegate al vissuto di questo momento della sua vita. Distinti saluti
Buonasera, ovviamente il suo ex ha un disturbo di personalità che ricade pesantemente sull'affettivita', ma più che conoscere la diagnosi le serve elaborare il malessere che stare a contatto con una persona disturbata le ha causato. Urge elaborare il vissuto e la fine della relazione attraverso un percorso psicologico. Cordialmente, dr.ssa Daniela Benvenuti
Buonasera, quando si ha a che fare con un partner con disturbo di personalità, spesso il vissuto è quello di una forte confusione, perchè manca una coerenza, vi è spesso distonia tra il dire e il fare, e soprattutto tutta l'incoerenza viene proiettata sull'altro, che spesso rimane ad interrogarsi su cosa ha sbagliato. Nel suo caso, mi sembra abbia, almeno razionalmente, chiara la dinamica dei comportamenti e questo è il primo passo per uscire da questa storia, anche se a livello affettivo la sofferenza non è del tutto elaborata. Potrebbe prendere in esame un eventuale percorso psicoterapeutico per intraprendere questa elaborazione con l'aiuto di un professionista per uscirne prima. Un cordiale saluto.
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Buonasera, quando nei rapporti c'è di mezzo il coinvolgimento intellettuale oltre che la sfera sessuale tutto si fa più complicato. Adesso tocca ricostruirsi e riprendere in mano il senso di ciò che ha vissuto in questi anni. L'aspetto più difficile è accettare l'idea che dopo un intenso coinvolgimento oggi il suo ex si comporti come un estraneo. Lei ha amato la sua personalità a prescindere dalla patologia e partirei da qui! Riprendere consapevolezza del mondo delle relazioni per ricostruirsi per abbandonare questa sensazione di malessere che si sta trascinando dietro. Mi sento di sostenerla in questo breve percorso. Saluti
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Buonasera, da ciò che scrive nella sua domanda si percepisce chiaramente, che la persona di cui si era innamorata, è una persona con un disturbo di personalità. Sicuramente l'ha fatta molto soffrire, ed è per questo che dovrebbe intraprendere una psicoterapia per poter elaborare il perchè si è legata ad un uomo così disturbato ed il motivo xchè ha sopportato i comportamenti così distruttivi che metteva in atto nei suoi confronti, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Gentile utente, cercare una diagnosi per il suo compagno la aiuterebbe a dare un senso ai suoi comportamenti ma non ad alleviare il suo dolore. Le consiglio un percorso di psicoterapia dove portare i suoi vissuti e comprendere cosa di lui ancora la tiene legata nonostante il malessere accumulato. La saluto cordialmente, Dott.ssa Paola Trombini
Buongiorno ,comprendo il suo dolore ed i suoi interrogativi sospesi.Ha accettato una situazione affettiva profondamente ambivalente nell' attesa forse di un cambiamento e di una stabilità affettiva ,finalmente è riuscita a staccarsi con grande fatica.Ora è il momento di elaborare e comprendere non solo la personalità disturbata del suo compagno ma tutto quello che è accaduto a lei internamente in questa fase della sua vita e le ferite che tutto ora comporta.Le consiglierei un percorso psicologico che dia un senso a questa traumatica esperienza e che le faccia ritrovare la fiducia nelle sue risorse .Un caro saluto dottssa Luciana Harari
Gentile Signora per quale motivo è utile per lei spostare la sua attenzione sulla questione "posso aver avuto a che fare con un borderline o comunque con un uomo con un disturbo della personalità?" quando lei vive "una condizione di forte malessere emotivo, insicurezza e fortemente depressa. Non riesco a riprendermi la mia vita". Ovviamente la scelta è solo sua se lei desidera continuare a ragionare su chi sia l'altro nessuno può impedirle di farlo ma questo le porta via tempe e risorse che potrebbe investire su se stessa. Dalla sua nota non sembra che sia una buona cosa per lei provare insicurezza e malessere. Allora il "Cosa posso fare per uscire da questo forte malessere che sta condizionando tutta la mia vita?" può essere parafrasato con "cosa posso fare per me?" Una delle possibilità rimanda a chiedere un consulto con uno specialista con cui per prima cosa valutare la sua situazione e successivamente concordare le eventuali o ulteriori attività. La conoscenza dei nostri modi e dei nostri affetti su cui ci soffermiamo poco e che ormai diamo per scontato ci permette di modificare i nostri equilibri e quindi anche il nostro modo di vivere la realtà interna ed esterna. Di solito questo consente alle persone di avere più alternative e di conoscere approfonditamente il perché di talune situazioni. Ora la scelta è sua. Un cordiale saluto
Gentile utente di mio dottore,
la fine di una relazione è sempre qualcosa di molto difficile da elaborare. La perdita della persona amata, e della sua stessa immagine costruita dentro di sé può esser paragonato ad un lutto. Questo potrebbe aver determinato in lei lo sviluppo di una depressione reattiva. Ha perso di vista se stessa, questo anche in virtù di una relazione poco sana di cui ha fatto parte. Sarebbe opportuno chiedere supporto ad uno specialista, con l' obiettivo di ritrovare se stessa e parti di se ad oggi distrutte dalla relazione. Inizi quanto prima una psicoterapia, vedra potrà ritrovare un benessere più a lungo termine.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, attribuire un etichetta diagnostica al comportamento del suo ex compagno non la solleverà dal suo malessere. Le consiglio di intraprendere un percorso terapeutico che in breve tempo possa aiutarla a rialzarsi e a riprendere in mano la sua vita.
Sono a disposizione qualora volesse ricevere maggiori informazioni, mi farebbe piacere poterla aiutare.
Un caro saluto. Dott.ssa Denise Raccis
Buongiorno, dalla sua narrazione si evince il dolore che sta sperimentando in questo delicato momento della sua vita.
Nonostante sia stato difficile è riuscita a tirarsi fuori da una relazione disfunzionale.
Ritengo utile in questa fase poter ricevere supporto all'interno di un percorso psicoterapeutico con l'obiettivo di aumentare i gradi di benessere e libertà emotiva. E' importante che riacquisisca una centralità, che si prenda cura di sé, passando anche attraverso la comprensione delle dinamiche che l'hanno coinvolta.
Rimango a disposizione per eventuali approfondimenti.
Un caro saluto
Dott.ssa Alessia Vecchio
Gentile utente, credo che sia utile per lei, in questa fase, farsi aiutare per ricostruire in primis la sua autostima e riprendersi in mano la propria vita, che deve dipendere da lei e da nessun altro. Spesso l'autostima viene minata all'interno di rapporti di coppia disfunzionali per problematiche di entrambi gli attori. Un percorso psicoterapico potrà aiutarla a ritrovare se stessa.
Cordiali saluti Dott Chiara P Papi
Buonasera, sì è possibile ma non credo che apporre un'etichetta diagnostica possa esserle utile a meno che, dietro questa ricerca di spiegazioni, non si nasconda il desiderio di dare coerenza fuori per trovare il motivo alla sua scelta. Mi pare che questa relazione le abbia creato dubbi sulle sue capacità. Le consiglio vivamente di riprendere in mano il suo cammino e contattare una o uno psicoterapeuta prima possibile. Deprimersi spesso è il modo di buttarsi addosso rabbia repressa o sentimenti negativi che di certo non aiutano a ricostruirsi una vita. Se non è possibile cambiare il passato, può di certo migliorare il suo futuro.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
gentile utente si definisce una donna forte con una buonissima posizione professionale, eppure il comportamento ambivalente e imprevedibile di quest'uomo l hanno indotta ad autosvalutarsi, a sentirsi insicura, depressa, ho l'impressione che non riesca ad essere obiettiva che abbia bisogno di proteggere l'immagine idealizzata di questa relazione e della persona amata, in qualche modo ne giustifica il comportamento attribuendolo ad un problema di personalità che definisce borderline, di fatto deresponsabilizzandolo. Nello stesso tempo sembra non riuscire ad esprimere una lecita rabbia verso questa persona per la sofferenza che le ha procurato rivolgendola piuttosto contro se stessa. Non ho dubbi che sia una una persona forte ma come tutti ha dei punti deboli e questa relazione sembra averli messi a nudo. Sono solo degli input che la invito ad approfondire attraverso una consulenza psicologica che la supporti in questo momento difficile e la aiuti a trasformare questa crisi in un opportunità di crescita personale. un caro saluto
Buona sera, grazie per aver condiviso con noi le sue difficoltà. La sua storia e i suoi vissuti necessiterebbero sicuramente di essere ascoltati in un contesto appropriato in quanto ci sono vari aspetti da approfondire. Attraverso un percorso di psicoterapia avrà la possibilità di conoscersi meglio, di elaborare esperienze e acquisire strategie e competenze utili al fine di fronteggiare le difficoltà. Attraverso una buona alleanza terapeutica, avrà modo di mettersi a nudo con il suo terapeuta per riuscire a mettere in atto un reale cambiamento. Io sono a disposizione anche per consulenze online. Si dia la possibilità di volersi bene, di chiarire il suo vissuto e le situazioni che vive. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, un caro saluto. Dott.ssa Chiara De Battisti
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Cara signora, ha vissuto una situazione molto confusiva. Il comportamento del suo compagno è stato tutt’altro che prevedibile e stabile. Mi sembra comprensibile che voglia capirci qualcosa, trovare delle risposte su quell’uomo, delle certezze nella confusione. Tanto più che in tutto questo in gioco c’è l’amore, specialmente il suo per quest’uomo. Tutto ciò la lasciata molto sofferente e in crisi. Tuttavia interrogarsi per capire il suo compagno non è ciò di cui necessità, bensì occuparsi del proprio malessere. Ovvero sia ciò che potrebbe fare è dedicare del tempo a sè attraverso una psicoterapia per ricucire lo strappo che questa esperienza le ha inferto. Un saluto
Gentile utente, la sua storia racconta di una ferita che le è stata inferta profondissima. Purtroppo può accadere di essere affascinati da personalità molto seducenti, caratterizzate da iniziali, intense, manifestazioni d’amore, che in qualche modo possono compensare e lenire precedenti bisogni, poco soddisfatti. Quando ci si accorge che l’intensità emotiva di tali partner va colorandosi di tinte negative e dolorose, spesso il coinvolgimento ormai è tale, da rimanere incastrati in una relazione frustrante, infelice, francamente dolorosa. Può esserle utile comprendere quali siano state le sue di dinamiche personali che l’abbiano spinta a legarsi a tale partner, per prevenire future relazioni disfunzionali, ricostruire il suo sé destabilizzato e ferito, ristrutturarsi e costruire confini sani.
Cordialmente,
Dott.ssa Annamaria Pipitó.
Gentile utente, di fronte ad atteggiamenti che definisce destabilizzanti comprendo la sua richiesta di incanalare le sue informazioni in un'etichetta diagnostica, ma al di fuori della clinica, un'etichetta potrebbe esser solo un'etichetta... Ciò che invece conta tenere ben a mente, da partner, è che i comportamenti di questa persona non la fanno star bene e durano da molto tempo... e nonostante questo per lei non sia facile chiudere con lui. Le suggerisco, piuttosto, di chiedersi cosa la lega a una persona che la fa soffrire, all'interno di un percorso psicoterapico, in cui comprendere le proprie dinamiche relazionali e porre le basi per rapporti di coppia più funzionali e sereni.
In bocca al lupo!

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