Buonasera, sono mamma di un bimbo di 8 anni, che ha intrapreso un percorso logopedico per la balbuzi
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Buonasera, sono mamma di un bimbo di 8 anni, che ha intrapreso un percorso logopedico per la balbuzie.
Da quando lo ha intrapreso ci sono stati giorni di miglioramento, ma giorni di regressione e peggioramento.
Noi facciamo gli esercizi che la logopedista ci dà, ma non capisco se siano giusti per lui.
Vi pongo una domanda, alla quale non so trovare una risposta, solitamente per trattare la balbuzie quanto tempo ci vuole? Gli esercizi hanno effetto fin da subito? La balbuzie si risolve o resta comunque ma di lieve intensità? Infine, come posso sapere che questo metodo va bene o è meglio affiancare uno psicoterapeuta?
Grazie per il vostro tempo.
Da quando lo ha intrapreso ci sono stati giorni di miglioramento, ma giorni di regressione e peggioramento.
Noi facciamo gli esercizi che la logopedista ci dà, ma non capisco se siano giusti per lui.
Vi pongo una domanda, alla quale non so trovare una risposta, solitamente per trattare la balbuzie quanto tempo ci vuole? Gli esercizi hanno effetto fin da subito? La balbuzie si risolve o resta comunque ma di lieve intensità? Infine, come posso sapere che questo metodo va bene o è meglio affiancare uno psicoterapeuta?
Grazie per il vostro tempo.
Gentile signora, non esistono esercizi giusti o sbagliati in assoluto ma esercizi utili e proficui per un paziente. Se lei non vede miglioramenti le consiglio di chiedere un secondo parere. Per quanto riguarda le altre due domande , le posso dire che in alcuni casi la balbuzie può ripresentarsi in alcune situazioni (stress, malattia, squilibri emotivi ) ma può anche guarire. La figura dello psicoterapeuta può essere utile solo se la balbuzie ha avuto anche un effetto di disagio psicologico : in altre parole lo psicologo può intervenire sugli effetti ma non sulle cause. Un caro saluto Daniela Barberini
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Buonasera, nella domanda non ha specificato da quanto tempo suo figlio ha intrapreso il percorso logopedico... certo è che se gli esercizi vengono applicati correttamente è possibile poter arrivare a compensare la disfluenza.
Per quanto riguarda il resto Le consiglio di parlarne con la collega interessata al fine di ristabilire la fiducia nel suo operato.
Affiancare la figura di uno psicologo è possibile ma non è assolutamente da sostituirsi al trattamento logopedico,
cordialmente
Francesca Nasuti
Per quanto riguarda il resto Le consiglio di parlarne con la collega interessata al fine di ristabilire la fiducia nel suo operato.
Affiancare la figura di uno psicologo è possibile ma non è assolutamente da sostituirsi al trattamento logopedico,
cordialmente
Francesca Nasuti
Salve, la balbuzie è legata ad aspetti emotivi pertanto se suo figlio in momenti di stress, stanchezza o altro sembra regredire è normale. Le consiglio un colloquio con la collega in cui esporre i suoi dubbi in modo che possa chiarirle. In lavoro sempre in collaborazione con una psicoterapeuta, almeno per una valutazione, in modo che i bambini possano imparare a gestire le situazioni emotivamente più stressanti e poter applicare così le tecniche logopediche.
Cari saluti
Alessia Daini
Cari saluti
Alessia Daini
Buongiorno,
innanzitutto ci tengo a precisare che la balbuzie non è una malattia, perciò non esiste una medicina che possa eliminarla.
Sicuramente, attraverso una presa in carico da parte di professionisti della fluenza verbale, è possibile imparare a gestirla e a ridurla.
Le linee guida ci dicono che i percorsi più indicati per la balbuzie sono quello logopedico e quello di psicoterapia cognitivo-comportamentale.
La durata della presa in carico di un soggetto con balbuzie è molto variabile in quanto dipende da molti fattori (frequenza, intensità, durata della balbuzie, aspetti emotivi correlati ecc..).
A mio avviso, è possibile interrompere o ridurre il percorso intrapreso in accordo con il professionista, quando gli obiettivi stabiliti sono stati raggiunti.
Le ricordo che il principale traguardo è il BENESSERE del bambino e della sua famiglia.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott.ssa Elena Benaglio
innanzitutto ci tengo a precisare che la balbuzie non è una malattia, perciò non esiste una medicina che possa eliminarla.
Sicuramente, attraverso una presa in carico da parte di professionisti della fluenza verbale, è possibile imparare a gestirla e a ridurla.
Le linee guida ci dicono che i percorsi più indicati per la balbuzie sono quello logopedico e quello di psicoterapia cognitivo-comportamentale.
La durata della presa in carico di un soggetto con balbuzie è molto variabile in quanto dipende da molti fattori (frequenza, intensità, durata della balbuzie, aspetti emotivi correlati ecc..).
A mio avviso, è possibile interrompere o ridurre il percorso intrapreso in accordo con il professionista, quando gli obiettivi stabiliti sono stati raggiunti.
Le ricordo che il principale traguardo è il BENESSERE del bambino e della sua famiglia.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott.ssa Elena Benaglio
Buonasera,
Quando si parla di balbuzie vanno considerati diversi aspetti. Innanzitutto, è sempre bene tenere a mente che dalla balbuzie non si guarisce, poiché non è una malattia, ma si deve imparare a gestirla. Vien da se che in alcune situazioni possa risultare più complicato riuscire ad essere fluenti anche per i migliori (situazioni legate a stress, ansia da prestazione, malattia, stanchezza).
Le consiglio di parlarne con il/la collega che ha in carico il bambino e di esprimere eventuali perplessità e discutere anche della possibilità di introdurre una figura come lo psicologo per avere una visione e un approccio a 360gradi.
A presto,
Dott. Alessio Mirabelli
Quando si parla di balbuzie vanno considerati diversi aspetti. Innanzitutto, è sempre bene tenere a mente che dalla balbuzie non si guarisce, poiché non è una malattia, ma si deve imparare a gestirla. Vien da se che in alcune situazioni possa risultare più complicato riuscire ad essere fluenti anche per i migliori (situazioni legate a stress, ansia da prestazione, malattia, stanchezza).
Le consiglio di parlarne con il/la collega che ha in carico il bambino e di esprimere eventuali perplessità e discutere anche della possibilità di introdurre una figura come lo psicologo per avere una visione e un approccio a 360gradi.
A presto,
Dott. Alessio Mirabelli
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