Buonasera, sono la madre di un’adolescente di 17 anni, e negli ultimi anni stiamo oltrepassando un p

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Buonasera, sono la madre di un’adolescente di 17 anni, e negli ultimi anni stiamo oltrepassando un periodo molto buio e che sta avvilendo sia me, lei che tutta la nostra famiglia. È da sempre una ragazza molto timida, chiusa, con difficoltà a relazionarsi con gli altri, pertanto ha lasciato la scuola in seguito allo stress della routine/dei compagni che la opprimeva. Ha sofferto di bullismo un paio di anni fa, questo ha sicuramente influito sul suo comportamento, e da anni siamo anche in cura da vari psicologi e psicoterapeuti che però sembrano non star dando i loro frutti. Le è stato diagnosticato un disturbo d’ansia generalizzato e soffre di attacchi di panico da quando era piccola, circa da 7 anni. Scrivo qui perché sono disperata, non riesco più a vedere mia figlia chiusa in casa tutti i giorni, senza mai uscire, senza avere contatti sociali con nessuno e con un umore che ahimè (nonostante non sia sua la colpa) ruba energie a me e a suo padre, avvilendoci entrambi. Mi fa male vederla così, purtroppo mi trovo molto spesso a fare caso ai suoi coetanei che, per quanto vedo, hanno un percorso di vita regolare e fanno quello che una persona della loro età deve/può fare, come andare a scuola, studiare, uscire, fare sport… Io e mio marito non siamo mai stati genitori severi, non abbiamo mai preteso che nostra figlia riportasse il 10 a casa, ci bastava la sufficienza e sapere che avrebbe superato l’anno scolastico; dimenticavo di dirvi che è già stata bocciata due volte…
Il suo comportamento negli ultimi mesi è peggiorato nettamente, non esce mai dalla sua stanza se non per pranzare e cenare, ha attacchi di rabbia continui e risponde molto male a me e a sua sorella. Non ha mai un sorriso sul volto, ogni volta che la guardo la vedo con lo sguardo fisso nel vuoto e una faccia spenta, a volte come se fosse sul punto di piangere. È contraddittoria in quello che dice, le nostre discussioni sono molto frequenti e ogni volta non c’è mai verso di parlarle o farle cambiare idea, tant’è che urla, alza la voce, sbatte la porta e si rinchiude tutto il giorno nella sua stanza.
Vorrei avere un parere esterno e obiettivo da parte di qualcuno, non posso più andare avanti così perché continuando per questa strada rischio di ammalarmi anch’io.
Vi ringrazio in anticipo, sarei grata di una vostra risposta perché mi aiuterebbe a centrare meglio la situazione;
Cordiali Saluti.
Salve signora, Mi spiace molto per la situazione che descrive perché posso comprendere il disagio connesso. Ritengo fondamentale, nonostante i tentativi precedenti non siano andati a buon fine, proseguire con la psicoterapia Affinché si possa esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e si possa aiutare la ragazza a trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione si irrigidisca ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutare la ragazza ma anche l'intero sistema familiare ad individuare Quei pensieri disfunzionali che impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto. Resta a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno signora, le consiglio di rivolgersi a un professionista per affrontare la situazione e imparare, forse, a vederla da altri punti di vista. Sicuramente potrà aiutarla a sviluppare modi di interagire più funzionali, oltre che sostenerla nel suo disagio e imparare/riuscire a capire di più cosa sta accadendo a sua figlia. Può capitare che i figli si "prendano carico" del disagio inespresso di una famiglia, o che siano sopraffatti da dinamiche/atteggiamenti che per gli altri membri del gruppo sono normali. Chissà che sua figlia non possa cominciare a vederla come un'alleata, la sua sofferenza sembra molto forte e la sensazione è che si senta molto sola. Le auguro il meglio.
Buon pomeriggio gentile signora, mi dispiace per ciò che sta vivendo. Le consiglio, qualora suo marito e le sue figlie siano d'accordo, di iniziare una terapia familiare con uno specialista di orientamento sistemico- relazionale, per risolvere le complesse dinamiche relazionali che causano sofferenza a tutti i membri della famiglia, in cui si è bloccata la comunicazione e si sono irrigiditi i ruoli esasperando le tensioni familiari. Il fine della terapia è risolvere il malessere familiare. Una famiglia è sempre legata da un vincolo affettivo, per cui i membri sono intimamente legati sia nelle gioie che nelle sofferenze vissute. Sono a disposizione, anche online. Buona serata, dottoressa Nibbioli.
Gentile mamma, le sono vicina in questo momento così delicato per lei e per tutta la sua famiglia. L’adolescenziale segna in ognuno di noi momenti di grandi cambiamenti, i quali spesso facciamo fatica a gestire. Il disagio che sua figlia sta manifestando nasconde un grande dolore, che sarebbe prezioso venisse approfondito. Non perda la speranza, sono più che sicura che con il giusto specialista la situazione piano piano migliorerà.

Con affetto
Denise
Buongiorno signora,
per quanto sia vero che ci sono in giro tanti 17enni che si comportano in modo "regolare" come dice, è altrettanto vero che tantissimi adolescenti soffrono in modi che difficilmente i familiari comprendono, sebbene siano le persone che più li amano.
Tra i percorsi che avete intrapreso vi è stato un percorso familiare? Come già qualcun altro le suggeriva, sono quelli che più spesso sono d'aiuto in queste situazioni, dove anche le altre relazioni rischiano di essere fagocitate (tra sorelle, tra genitori e figli, tra lei e suo marito provati dalla situazione, ecc).
Mi permetta quindi di consigliarle vivamente un percorso con questo orientamento.
Sono a disposizione, anche solo per una consulenza orientativa e invio presso un professionista della vostra zona in grado di supportarvi al meglio, qualora il percorso attuale non stia già coinvolgendo voi tutti.
Un caro saluto, dott.ssa Sara Gigli
Gentile utente,
leggendo il suo racconto sembra che l'aria che si respira nella sua famiglia sia davvero molto tesa e pesante. La sua difficoltà in quanto genitore è tangibile e posso ben comprendere il suo grado di frustrazione. Quello che mi sento di consigliarle è di rivolgervi ad un terapeuta sistemico relazionale che riuscirà a prendere in carico la situazione nella maniera più adeguata. L'orientamento sistemico infatti è l'unico che permette di lavorare, laddove ce ne fosse il bisogno, con l'intera famiglia. Lei ha descritto una serie di elementi per nulla trascurabili, anzi piuttosto significativi che meritano un adeguato approfondimento. Le auguro di trovare il giusto professionista che saprà guidarvi in questo percorso.
Buona fortuna. Dr.ssa Giulia Pacifico
Gentile signora, è evidente che questa situazione crei una sofferenza in lei e la sua famiglia. Questa chiusura e queste esplosioni di rabbia di sua figlia potrebbero riflettere un malessere ed essere sintomi di un disagio che appartiene non solo a lei ma all'intero sistema familiare. Lei e suo marito, avete bisogno di un adeguato supporto psicologico per affrontare al meglio questa situazione così difficile.
Per eventuali approfondimenti riguardo la situazione da lei descritta, rimango a disposizione.
Un saluto,
Dott.ssa Dafne Zikos
In
Gentilissima Signora,
sento forte il suo dolore e il suo disorientamento.
Purtroppo la fase dell'adolescenza è sempre faticosa e comporta un riassestamento degli equilibri personali e familiari. Frequentemente, per tanti motivi, alcuni ragazzi affrontano delle criticità maggiori. In questi casi è l'intera famiglia a soffrire e, allo stesso tempo, può essere essa stessa parte del problema. Allora diventa necessario fare un gioco di squadra e lavorare con degli esperti sull'adolescente e sull'intero sistema familiare, fornendo anche supporto alla coppia genitoriale. Diversamente, le consiglio caldamente di valutare una terapia individuale che possa sostenere Lei, come mamma e come persona con i suoi bisogni e le sue difficoltà in questa fase così complessa.
Un caro saluto
dr.ssa Laura Tofani
Gentile utente,
Sua figlia è ancora in carico ai professionisti che citava? Se così fosse le consiglierei di rivolgere queste stesse preoccupazioni a loro per capire se, almeno con loro, sua figlia risulta maggiormente accessibile. Inoltre sarebbe opportuno dedicare una spazio di ascolto anche al resto della famiglia perchè possiate essere supportati in questo momento tanto complesso. Potrebbe infatti essere utile comprendere la natura del disagio di sua figlia ed essere supportati a utilizzare le strategie migliori per rimanerle accanto.
Buonasera signora, nel suo messaggio avverto tutta la sua preoccupazione e mi rendo conto della difficoltà che ricade su di lei e sulla sua famiglia.
Per superare questo periodo le consiglio un percorso con un terapeuta sistemico-relazionale, che le permetta di osservare le dinamiche relazionali dell’intero gruppo familiare per lavorare con la rete dei rapporti entro cui il disagio e’ emerso.
Se la famiglia e’ disponibile a mettersi in gioco per un suo membro, e’ possibile un lavoro per analizzare le modalità su cui si basa l’equilibrio di tutto il nucleo.
Per qualsiasi chiarimento sono a sua disposizione, anche online.
Cordiali saluti
Dottoressa Federica Belluccio
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Gentilissima, la ringrazio per aver condiviso il suo dolore.
L'adolescenza è un periodo di transizione fisica e mentale molto difficile sia per la ragazza che per la sua famiglia. Il periodo che state attraversando è decisamente intenso e comporta disagio da entrambe le parti. Per questo vi consiglio di riprendere il percorso psicologico, in modo tale da ritrovare la serenità.
Per qualsiasi cosa sono disponibile anche online, buona fortuna! Dott.ssa Erika Pizzinato
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Buonasera e grazie per la sua condivisione. Non sto qui ad esporle le criticità della fase adolescenziale, la ricerca dell'identità e i conflitti che si manifestano, ma cercherò di essere concreto. Lei si deve armare di pazienza e tenere duro, ogni volta che "molla" per qualcosa, questo "arrendersi" viene percepito da sua figlia e probabilmente usato contro di lei. Deve insistere nel mostrare che è presente e disponibile, anche se le viene chiusa la porta in faccia; che lei è "li" a prescindere dalle reazioni e dai comportamenti di sua figlia. Inoltre, all'infuori di questi consigli da applicare alla quotidianità, va necessariamente affiancato un percorso psicoterapeutico individuale per sua figlia e per lei stessa, al fine di ricevere un supporto vista la situazione, oppure un percorso famigliare.
Nella speranza che i miei suggerimenti possano servirle le auguro un imbocca al lupo per il futuro.
Cordialmente, Dottor Moraschini Mattia.
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Buongiorno,
dalle sue parole emerge una profonda sofferenza che colpisce lei e tutta la sua famiglia. Spesso, in queste circostanze, ogni comportamento messo in atto può apparire inutile e privo di senso sia per chi lo adotta sia per chi lo riceve, perché non porta a risultati concreti e tangibili nel momento attuale, generando impotenza e frustrazione.
Come altri colleghi hanno scritto, ciò che posso consigliarle è un percorso integrato che coinvolga innanzitutto il nucleo familiare, per poter affrontare e rinarrare le dinamiche relazionali entro cui il disagio si manifesta; dalle sue parole, tutto il nucleo appare sofferente e, allo stesso tempo, tutto il nucleo può essere parte della fragilità emotiva e contribuire inconsapevolmente al mantenimento della stessa. A tale percorso potrà essere affiancato, successivamente, uno spazio individuale per sua figlia in cui darle la possibilità di elaborare intimamente, considerata la sua età, ciò che sta accadendo. Diversamente, qualora tale strada non dovesse essere perseguibile, le consiglio di valutare la possibilità di intraprendere una psicoterapia individuale che possa sostenere lei, come mamma e come persona con i suoi bisogni e i suoi vissuti in questa fase così complessa.
Resto a disposizione,
Un caro saluto, Dott.ssa Alice Iuso
Buongiorno Signora, capisco la fatica data dalla situazione e la preoccupazione per sua figlia e per la sua famiglia. Darle un consiglio è difficile non conoscendo bene voi e la ragazza. Penso tuttavia che possa essere importante che la ragazza continui a ritagliarsi uno spazio di ascolto; al fianco di questo si potrebbe valutare, con professionisti del settore ed in accordo con il vostro psicologo, una eventuale integrazione farmacologica (ma anche questo aspetto deve essere valutato da chi segue e conosce la ragazza poichè, mi ripeto, a noi mancano molti tasselli per poterci sbilanciare). Allo stesso modo penso possa essere utile anche per lei ritagliarsi uno spazio in cui ascoltarsi sentendosi ascoltata così da poter, prima di tutto, far fluire la sua preoccupazione e la sua fatica, e poi riuscire a stare vicino alla sua famiglia. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
Mi dispiace sentire che tu e tua figlia state attraversando un periodo così difficile. È comprensibile che questa situazione stia causando preoccupazione e stress per tutta la famiglia.

La timidezza e le difficoltà di relazione possono essere segni di un problema più profondo, e l'esperienza di bullismo può avere un impatto significativo sulla salute di una persona. È positivo che abbiate cercato aiuto da vari psicologi e psicoterapeuti, ma è comprensibile che possiate sentirvi frustrati se i risultati non sono ancora evidenti.

Date le circostanze e il peggioramento del comportamento di tua figlia, potrebbe essere utile considerare un approccio più completo per affrontare il suo disagio. Potreste prendere in considerazione una consulenza con uno psichiatra, che potrebbe valutare se una terapia farmacologica possa essere utile per gestire l'ansia e i disturbi emotivi di tua figlia.

Inoltre, potreste cercare un sostegno aggiuntivo da parte di un terapeuta specializzato in adolescenti e disturbi dell'umore. Questo tipo di terapeuta potrebbe aiutare tua figlia a esplorare le sue emozioni e i suoi pensieri, fornendo strategie per affrontare meglio l'ansia e migliorare la sua qualità di vita.

Nel frattempo, cerchiamo di sostenere tua figlia in modi che le possano essere d'aiuto. Potresti incoraggiarla ad esprimere i suoi sentimenti, anche se possono sembrare difficili o contraddittori. Comunicale che la ami e che sei lì per sostenerla. Se ti sembra che stia vivendo attacchi di rabbia o momenti di particolare difficoltà emotiva, potresti suggerirle di provare delle tecniche di rilassamento o di pratica della consapevolezza, che potrebbero aiutarla a gestire lo stress e l'ansia.

Infine, prenditi cura di te stessa e del tuo benessere emotivo durante questo periodo difficile. Considera di cercare il supporto di un terapeuta per te stessa, in modo da avere uno spazio sicuro per elaborare le tue emozioni e trovare strategie per affrontare la situazione familiare.

Ricorda che ciò che sta accadendo non è colpa tua, ma cercate di affrontare questa sfida come una famiglia unita e con amore e comprensione. La strada potrebbe essere difficile, ma con l'aiuto e il sostegno adeguati, c'è la possibilità di superare questo periodo difficile. Auguro a te e alla tua famiglia il meglio per il futuro.
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Buongiorno, è molto frequente assistere a casi in cui quando un membro della famiglia sta male ne risenta anche il resto del nucleo. Il che è difficile da affrontare però offre anche un vantaggio. Ossia che uno dei membri può esprimere e cominciare a lavorare sul disagio e così avviare un processo di cambiamento ed evoluzione.
Inoltre, ogni persona matcha con un determinato approccio psicologico/psicoterapeutico; continuate a cercare quello che fa al vostro caso. Se volesse approfondire il discorso, resto a sua disposizione. Dott.ssa Anastasia Giangrande
Mi dispiace molto per la situazione difficile che stai vivendo con tua figlia. Affrontare le sfide di un adolescente con disturbo d'ansia generalizzato e un passato di bullismo può essere estremamente difficile per l'intera famiglia. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti:

Supporto Continuo da Professionisti della Salute Mentale: Considera la possibilità di consultare nuovamente un professionista della salute mentale, magari un diverso psicoterapeuta o psicologo, che possa offrire un nuovo punto di vista o un approccio diverso. A volte, trovare il terapeuta giusto può richiedere tempo e tentativi.
Terapia Familiare: Una terapia familiare può essere utile per affrontare le dinamiche familiari e migliorare la comunicazione tra voi. Può aiutare a comprendere meglio le esigenze di tua figlia e a trovare strategie efficaci per supportarla.
Gestione dello Stress e dell'Ansia: Impara strategie specifiche per la gestione dello stress e dell'ansia, sia per tua figlia che per il resto della famiglia. Tecniche come la mindfulness, la respirazione profonda e il rilassamento possono essere utili.
Supporto Sociale per Tua Figlia: Esplora attività o gruppi di supporto dove tua figlia può interagire con coetanei in un ambiente sicuro e accogliente. Questo può aiutare a ridurre l'isolamento e a costruire la fiducia in sé.
Focus sulla Salute Fisica: Assicurati che tua figlia mantenga uno stile di vita sano, con una buona alimentazione, esercizio fisico regolare e un sonno adeguato, che possono avere un impatto positivo sulla salute mentale.
Educarsi sul Disturbo d'Ansia Generalizzato: Più comprendi il disturbo d'ansia di tua figlia, meglio sarai in grado di supportarla. Ci sono molte risorse disponibili per aiutarti a comprendere meglio questo disturbo.
Stabilire Limiti Chiari: È importante stabilire limiti chiari e coerenti in casa, specialmente se tua figlia ha comportamenti aggressivi o risponde male.
Supporto per Te Stessa: Prendersi cura di un figlio con problemi di salute mentale può essere molto stressante. Considera di cercare supporto per te stessa, come la consulenza individuale o gruppi di supporto per genitori.
Valorizzare i Piccoli Successi: Celebra i piccoli progressi e i momenti positivi. Questo può aiutare a costruire fiducia e a incoraggiare tua figlia.
Ricordare che il Cambiamento Richiede Tempo: Il processo di guarigione è spesso lungo e pieno di alti e bassi. Sii paziente e continua a fornire amore e supporto a tua figlia.
Ricorda, non sei sola in questa situazione. È importante cercare aiuto e supporto per te stessa e per tua figlia. Con l'approccio giusto e il supporto adeguato, è possibile vedere miglioramenti nel tempo.
Buonasera, grazie per aver condiviso il problema che sua figlia e la vostra famiglia state attraversando. Mi rendo conto che questa situazione dev'essere di grande sofferenza per lei e per tutti voi. È opportuno che sua figlia continui il percorso di psicoterapia intrapreso. Vi suggerisco di valutare con i professionisti che hanno in cura sua figlia l'opportunità di intraprendere un percorso di psicoterapia familiare che possa sostenervi in questo momento così difficile e favorire il cambiamento necessario al benessere di sua figlia. Un caro saluto
Buonasera! È evidente che stai attraversando un periodo molto difficile e pieno di preoccupazioni per la tua ragazza e per la tua famiglia. La situazione di tua figlia è complessa e richiede attenzione e supporto. Ecco alcune considerazioni e suggerimenti che potrebbero esserti utili per affrontare questa situazione:

1. Comprendere la Situazione di Tua Figlia
Disturbo d’ansia generalizzato: Questo disturbo può influenzare significativamente la vita quotidiana di una persona, creando difficoltà nel gestire situazioni sociali e scolastiche. Gli attacchi di panico, in particolare, possono portare a una crescente paura di uscire e di affrontare il mondo esterno.

Bullismo e isolamento: Il bullismo subito in passato potrebbe aver lasciato cicatrici emotive profonde. È fondamentale riconoscere che il comportamento di tua figlia non è una scelta consapevole, ma una reazione alle sue esperienze passate e alle sue attuali difficoltà.

2. Valutare il Supporto Professionale
Rivalutare la terapia: Se i percorsi terapeutici attuali non stanno dando risultati, potrebbe essere utile riconsiderare il tipo di supporto che sta ricevendo. Ogni terapeuta ha un approccio diverso, e potrebbe essere necessario esplorare altre opzioni, come la terapia cognitivo-comportamentale, la terapia familiare o anche un intervento psichiatrico per valutare eventuali trattamenti farmacologici.

Gruppi di supporto: Potrebbe essere utile cercare gruppi di supporto per adolescenti con problemi simili. Questi gruppi possono fornire un senso di comunità e aiuto reciproco, mostrando a tua figlia che non è sola nelle sue difficoltà.

3. Creare un Ambiente di Supporto
Comunicazione aperta: È importante mantenere linee di comunicazione aperte con tua figlia. Anche se sembra difficile, cerca di avvicinarti a lei senza giudizio. Spiega che sei lì per sostenerla e che vuoi comprendere come si sente.

Piccole vittorie: Inizia con piccoli passi per incoraggiarla a uscire dalla stanza. Potresti proporre di fare attività semplici insieme, come guardare un film, cucinare o semplicemente fare una passeggiata nel giardino o nei dintorni. L’obiettivo è creare momenti di connessione senza mettere pressione.

4. Gestire il Tuo Benessere
Prenditi cura di te stessa: È fondamentale che tu e tuo marito vi prendiate cura del vostro benessere emotivo e fisico. Considera di dedicare del tempo a voi stessi, praticando attività che vi piacciono o cercando il supporto di amici e familiari. Se non vi prendete cura di voi stessi, sarà difficile sostenere vostra figlia.

Cercare aiuto per te: Potresti considerare di parlare con un professionista riguardo le tue emozioni e le tue preoccupazioni. Un terapeuta potrebbe aiutarti a trovare strategie per affrontare la situazione senza sentirti sopraffatta.

5. Educazione e Attività
Incoraggiare attività extrascolastiche: Se possibile, prova a farle scoprire attività che possano interessarla e che non richiedano un impegno scolastico formale. Può essere un’attività artistica, sportiva o anche il volontariato. L’obiettivo è farle scoprire nuovi interessi e dare un senso di scopo.

Routine e struttura: Le routine possono essere rassicuranti. Cerca di stabilire una routine giornaliera che includa momenti di lavoro e momenti di svago, in modo da dare un senso di struttura alle sue giornate.

6. Monitorare i Progressi
Essere pazienti: I cambiamenti possono richiedere tempo. Anche se ci sono alti e bassi, è importante monitorare i progressi nel tempo. Celebrare i piccoli successi può essere incoraggiante.

Essere flessibili: Ricorda che ogni adolescente è unica, e ciò che funziona per uno potrebbe non funzionare per un altro. Essere flessibili e aperti a diversi approcci è cruciale.

Affrontare una situazione del genere è senza dubbio molto impegnativo. È importante ricordare che non sei sola e che ci sono professionisti e risorse disponibili per aiutare sia tua figlia che te. Rimanere uniti come famiglia e cercare un sostegno adeguato può fare una grande differenza. Se hai bisogno di ulteriori informazioni o supporto, non esitare a contattare esperti nel campo della salute mentale.

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