BuonaseraSono giunto alla quarta seduta di psicoterapia. Assumo EN da tre settimane (10ggt) ed ho

25 risposte
Buonasera
Sono giunto alla quarta seduta di psicoterapia. Assumo EN da tre settimane (10ggt) ed ho iniziato ad effettuare degli esercizi prescritti dal terapeuta. Quest''ultimo mi ha detto di scalare le gocce nel momento in cui trovo giovamento dalle tecniche di rilassamento.Siccome la prossima settimana sarebbe la quarta con le EN (10 ggt) volevo iniziare a scalare proprio per vedere come procede con le tecniche di rilassamento. Che ne pensate?
Buonasera,
Io personalmente credo che sia un po' prematuro scalare il farmaco dopo così poco tempo dall'inizio della psicoterapia. E' vero che le tecniche di rilassamento possono essere molto efficaci, tuttavia non vorrei che stesse affrettando troppo i tempi. Siccome è stato proprio il suo psicoterapeuta a darle istruzioni sul farmaco, forse la cosa migliore sarebbe consultarlo e chiedere un suo parere prima di diminuire il dosaggio.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Federica Casale, Psicologa e Psicoterapeuta

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Concordo con la collega. È importante scalare i farmaci con gradualità e seguendo le indicazioni del medico che li ha prescritti. Le tecniche di rilassamento sono molto efficaci ma anche assolutamente compatibili con la terapia farmacologica. Cordiali saluti.
Salve, nella sua domanda non ci scrive che età ha e per quale motivo le è stato prescritto l'EN. Cmq non è compito dello psicoterapeuta decidere di scalare l'EN, lei dovrebbe interpellare il suo medico che gliel'ha prescritto e farsi consigliare da lui, anche perchè come ha scritto dalla mia collega, è poco che le sta prendendo. Le tecniche di rilassamento, sicuramente le faranno bene ed in seguito potrà scalare il farmaco ed eseguire solo le tecniche,cordiali saluti, dott.Eugenia Cardilli
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Buonasera. La sua richiesta sembra quasi una prova, come se volesse testare se, con o senza EN, le tecniche di rilassamento hanno efficacia. Come scrisse qualcuno più autorevole 'dare a Cesare ciò che è di Cesare'. Il medico che prescrive EN stabilisce quando poi si scala. Se le tecniche di rilassamento sono fatte con uno psicologo, e nn un medico, la nostra figura non può ingerire sulla farmacoterapia. Viceversa, nemmeno il medico può ingerire sul percorso psicologico
Lo psicologo/ psicoterapeuta non medico non può e non deve interferire con quanto indicato dal medico dal punto di vista farmacologico. E' bene che ognuno faccia il proprio mestiere.
Anch'io insegno, quando occorre, ad alcuni miei pazienti, le tecniche di rilassamento attraverso il Training Autogeno di cui sono didatta supervisore ottenendo ottimi risultati sullo smorzamento dell'ansia, il controllo sugli attacchi di panico ecc., ma sono i pazienti stessi che chiedono al medico di diminuire le dosi dei farmaci poichè si sentono più sicuri di poter gestire le situazioni che creano ansia ecc.
Un cordiale saluto
Lina Isardi
Salve. Intanto deve valutare lei come si sente e se crede di avere già i primi giovamenti della psicoterapia, dopodiché è il caso che lei si rivolga al medico che le ha prescritto i farmaci o per lo meno al suo medico di base per valutare con lui il dosaggio del farmaco. A meno che il suo terapeuta non sia anche un medico psichiatra, in tal caso potrebbe essere lui a dire come gestire i dosaggi. Cordiali saluti
Buongiorno, in realtà lo psicologo non dovrebbe consigliarle il dosaggio farmacologico. Le consiglio di chiedere allo specialista che le ha dato le medicine da assumere e ascolti se stesso! Sicuramente lei è l'esperto migliore per dire se se la sente o meno. Arrivederci
Da medico psicoterapeuta concordo con quanto affermato dai colleghi psicologi, sulla necessità di rivolgersi al medico prescrittore. Credo anche che le terapie ansiolitiche farmacologiche non debbano coprire periodi troppo lunghi, ma questo è solo un discorso generale.
Buonasera, la figura professionale dello psicologo, seppur psicoterapeuta, non ha nè le competenze professionali nè la possibilità legale di prescrivere terapie farmacologiche o modificare prescrizioni mediche.
Si rivolga al suo medico prescrittore.
Cordialmente
Faccia valutare il suo psichiatra o comunque al medico e glielo ha prescritto
Buongiorno. se il suo terapeuta non è lo psichiatra che le ha prescritto la terapia, le dico di essere più cauta nello scalare. gli ansiolitici, generalmente, mantengono il loro effetti anche una settimana dopo lo scalaggio, dipende dai farmaci, ovviamente. ma dopo si avverte un pesante down. se si sa, si sopporta. confido che lei abbia molta fiducia nel suo terapeuta e che lui sia in grado di sostenerla quando c'è il down. ritengo opportuno, però, sottolineare che con i farmaci non si deve scherzare, che possono creare grossi danni se non assunti in modo opportuno. detto da uno che si occupa da ventanni di gente che ha sempre manipolato farmaci, cioè i tossicodipendenti. spero di essere stato chiaro ed esauriente, perché è una cosa seria.
Salve, sono un medico ed uno psicoterapeuta e credo fermamente nella necessità che ognuno faccia il proprio mestiere. Si confronti con il medico che le ha prescritto l’en e lo scali solo con il suo accordo e controllo.
Marta Calderaro
Buongiorno, concordo con i colleghi che mi hanno preceduta. Lo psicoterapeuta che la segue, se non è anche un medico, non può dirle se diminuire o meno la cura farmacologica. Le suggerisco di contattare lo psichiatra o il medico di base che le ha prescritto l'En e confrontarsi con lui su eventuali dosaggi e variazioni di assunzione del farmaco. In bocca al lupo, E. Cuzzucoli
Gentile Utente,
Se il suo terapeuta è Psichiatra ed è stato lui stesso a prescriverle l'assunzione di EN, allora può seguire serenamente le sue indicazioni; ma qualora così non fosse, chieda chiarimenti al medico che le ha prescritto il farmaco per comprendere se e come scalarlo. In ogni caso le due cose, il training di rilassamento e l'assunzione di EN, non si escludono necessariamente, anzi; generalmente, la combinazione terapia+farmaci è la soluzione più efficace, anche se molto dipende dalla natura e dalla gravità del problema.
Un caro saluto
Gentile Utente, come i colleghi prima di me, consiglio prudenza nello scalaggio del farmaco, che comunque deve essere concordato con il medico che glielo ha prescritto, oltre che tempo e pazienza. Ci faccia sapere, AP
Salve. Il suo Psicoterapeuta è un medico? È anche uno Psichiatra?da quello che scrive non mi è chiaro.
Mi risulta che la posologia dei farmaci sia un aspetto da concordare esclusivamente con il medico che ha prescritto tale terapia.
Detto questo credo sia utile che segua le indicazioni che le sono state suggerite senza correggere una virgola. Penso che vedrà presto significativi sviluppi positivi della sua condizione. Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli.
Salve,
credo che debba confrontarsi con il suo terapeuta rispetto a questo, se ho ben capito il collega le ha detto di iniziare prima le tecniche di rilassamento e vedere come va e poi diminuire la dose.
Saluti.
Gentile utente,

Si affidi allo specialista che la sta seguendo e vedrá che le cose nel tempo andranno per il verso giusto.
Continui con il percorso di psicoterapia, questo al fine di poter raggiungere un benessere più duraturo.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, io penso che per lo scalaggio di un farmaco sia necessario l'intervento del medico che glielo ha prescritto.
A meno che lo psicoterapeuta che la segue è la stessa persona che le ha prescritto En, chiederei al medico.
Le tecniche di rilassamento sono molto efficaci, ma uno scakaggio corretto del farmaco lo è altrettanto.
Cordiali saluti, Patrizia Provasi
Buon pomeriggio, leggo la sua domanda. È sconsigliato scalare un farmaco prima che vengano consolidate le tecniche di rilassamento. Mi è sfuggito un passaggio, lo psicoterapeuta è lo psichiatra che le prescritto la cura? Se così non fosse, è di estrema importanza che ne parli con il medico di riferimento. Tuttavia, indipendentemente dallo specifico quesito, le consiglio di esprimere eventuali sue perplessità al/ai suo/i specialista/i poiché sono a conoscenza delle sue specifiche esigenze. Inoltre, studi scientifici dimostrano che una maggiore trasparenza nella relazione terapeutica incrementa l'efficacia del trattamento stesso. Sono a disposizione per eventuali chiarimenti. Un cordiale saluto. Dott.ssa Alessandra D'Antonio
Gentile Utente,
la gestione della terapia deve essere a cura del medico, preferibilmente lo specialista psichiatra, che gliel'ha prescritta. Se il suo psicoterapeuta è uno psichiatra ha presumibilmente valutato in termini farmacologici questa possibilità. In caso contrario si rivolga al Medico, soprattutto perché gli Ansiolitici benzodiazepinici possono avere importanti effetti rimbalzo da sospensione che devono essere monitorati. Poi certamente la direzione è quella di diminuire il dosaggio che lei assume, comunque minimo e da un tempo relativamente breve, fino a completa astensione, anche perché quel tipo di farmaco non costituisce una soluzione al suo problema ma un rimedio provvisorio ad un sintomo che avrebbe ragione di essere inquadrato in un sistema di funzionamento della sua vita più ampio. RM
Gentile utente, mi trova d'accordo con la collega. È importante scalare i farmaci con gradualità e seguendo le indicazioni del medico che li ha prescritti. Le tecniche di rilassamento sono molto efficaci ma anche assolutamente compatibili con la terapia farmacologica.
saluti
AV
Da quanto capisco il suo terapeuta le ha suggerito di scalare le gocce di EN a fronte di un miglioramento da lei avvertito. Non si focalizzi tanto sul numero di sedute o di settimane da cui assume il farmaco quanto piuttosto su quello che lei sente e da come si sente. Impari ad ascoltarsi e parli con il suo terapeuta della sua intenzione, l’aiuterà a fare la scelta migliore. Cordialmente. Dott.ssa Barbara Garofalo
Gentile utente, in linea di massima confermo quanto scritto dai colleghi.
Cordialmente
Dottor Mauro Vargiu
Mio caro, il buon funzionamento e la efficacia di un percorso psicoterapeutico si basano sulla fiducia reciproca e sul rispetto dei patti assunti reciprocamente nella alleanza terapeutica che si instaura all' inizio di tale percorso. Parli con fiducia con il suo terapeuta dei suoi progetti e delle sue intenzioni.
In bocca al lupo

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