Buonasera, sono Francesco, 36 anni e da circa 5 anni ormai credo di avere un brutto vizio/disturbo,

18 risposte
Buonasera, sono Francesco, 36 anni e da circa 5 anni ormai credo di avere un brutto vizio/disturbo, ovvero quello della tricotillomania. Il tutto è iniziato stuzzicandomi giusto 1-2 peletti della barba posti sotto il mento, con il passare degli anni però la zona interessata è aumentata (mento, piccola parte del collo e ora pian piano sto passando sui baffi). Non mi tiro i capelli e non metto in bocca i peli strappati. Non so dire perchè questo disturbo si sia presentato in età adulta. Posso dire che da piccolo ero leggermente balbuziente, sempre stato un pò ansioso, infatti sia a scuola sia tutt'ora ho problemi a leggere ad alta voce in pubblico, ma l'ansia oggi non mi blocca e se c'è da intraprendere un nuovo percorso lo faccio senza problemi. Come hobby faccio il dj da 18 anni circa e paradossalmente posso parlare al microfono in una festa ma mi bloccherei a leggere un libro in un aula di scuola o in chiesa. Attualmente purtroppo sono ancora un lavoratore precario. Un altro vizio che ho sin da piccolo è quello di mangiarmi le unghie, ma dopo l'utilizzo di smalti appositi quel gesto non si ripresenta.
Ora la mia domanda è: a quale specialista mi dovrei rivolgere? Tricologo o psicologo? Perchè posso accettare di avere le unghie mangiate, ma non i vuoti di alopecia in viso. Grazie :)
Gentile Francesco, secondo il DSM-5 ( il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, cioè uno degli strumenti diagnostici per disturbi mentali più utilizzati da medici, psichiatri e psicologi di tutto il mondo) la tricotillomania fa parte del capitolo dei disturbi ossessivo compulsivi, ed è caratterizzata dal comportamento compulsivo di strapparsi peli e capelli dal corpo. Lei non si strappa i capelli a causa di un problema dei capelli, ma perché reagisce in questa maniera disfunzionale a stress, ansia o qualche altro disagio che interessa la sua sfera psichica. Per questo motivo dovrebbe rivolgersi a uno psicologo e non a un tricologo. Spero di aver chiarito il suo dubbio. La saluto cordialmente, dott.ssa Manuela Leonessa

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Buongiorno,
Concordo con la collega che la invita a contattare uno psicologo, in quanto quello che riporta è di nostra competenza.
Gentile Francesco, come lei stesso racconta l'ansia ha caratterizzato la sua vita fin dall'infanzia, riuscendo però a fronteggiarla senza avere blocchi importanti. Evidentemente ha bisogno di gestire lo stress in maniera più funzionale perchè strapparsi peli e capelli dal corpo non ha un risultato molto piacevole. Le consiglio di consultare un professionista e iniziare un percorso di psicoterapia, trovare uno spazio di riflessione accogliente e non giudicante, in cui elaborare il suo vissuto e imparare a gestire lo stress e l'ansia in maniera diversa.
Resto a disposizione, un caro saluto, Dott.ssa Marina Colangelo
Salve Francesco, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera,
Mi contatti personalmente e affronteremo il problema insieme.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Gentile paziente,
come dimostra la ricerca-intervento condotta negli anni dalla Scuola di Terapia Breve Strategica di Arezzo, la tricotillomania è un disturbo ossessivo compulsivo basato sul piacere e/o sulla ricerca di sensazioni forti, qualora si individuasse la compresenza di altri comportamenti altrettanto collocabili sul confine tra dolore e piacere. Ed è proprio la connotazione piacevole legata al rito ripetuto che prende il sopravvento sul dolore, a creare la persistenza del disturbo ed un’elevata resistenza al cambiamento.

“Il confine tra piacere e dolore è talmente sottile che spesso è impercettibile e le due cose si uniscono”.
Nei casi di tricotillomania, l’obiettivo terapeutico è rendere in grado la persona di riprendere il controllo dell’ossessione, di trasformare la sensazione di base, ovvero il piacere, in avversione e ricostruire un nuovo equilibrio destinato a mantenersi nel tempo. La Terapia Breve Strategica ha costruito un intervento ad hoc per questa particolare tipologia di disturbo ossessivo-compulsivo, aggirando le resistenze al cambiamento.
Per approfondire:
Per approfondimenti:
Nardone, G., Portelli, C. Ossessioni, compulsioni, manie: la terapia in tempi brevi Ponte alle Grazie – 2013
Sono a disposizione anche on-line.
Cordiali saluti,
Dr. Germi
Salve Francesco, le consiglio di affidarsi ad uno psicoterapeuta ad orientamento cognitivo comportamentale. Le evidenze empiriche hanno dimostrato una buona efficacia di alcune tecniche, un'ottima efficacia nella gestione del comportamento di strappo e nell'apprendimento di condotte alternative e più adattive.
Resto a disposizione per eventuali approfondimenti anche in modalità onlline.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Buongiorno, da quel che scrive la sua difficoltà è legata più che altro all'ansia che sin da bambino, come ci descrive, caratterizzava alcuni suoi momenti.
Forse lo stile di vita o qualche parte della sua vita la lascia troppo spesso in uno stato di stress e di ansia che non riesce mai a recuperare - come se fosse troppo spesso sopra una certa soglia per lei tollerabile e utilizza forse quindi i suoi gesti per autoregolare il suo stato d'animo. Pertanto anche io le consiglierei un percorso con uno psicoterapeuta. Se desidera sono a sua disposizione anche per incontri on-line. Cordiali saluti. Dott.ssa Alessandra Domigno
Buona sera Francesco, credo che la risposta al suo dubbio sia insita nella formulazione che lei stesso ha formulato parlando del suo problema. Mette infatti in relazione il vizio/disturbo con stati di ansia, stress e disagio psicologico. Pertanto sono sicuro che potrebbe giovarsi molto di un percorso psicologico che la aiuti ad esplorare le cause che la portano alla tricotillomania. Le auguro di poter presto risolvere la sua problematica e la saluto caramente. Dott. Gabriele Mezzetti
Consulti entrambi.
Sicuramente la tricotillomania ha origini psicologiche ma, a mio avviso, avere un disagio "estetico" non aiuta di certo la situazione anzi, potrebbe diventare ulteriore fattore di stress/ansia da esposizione. Non trascuri nessuno dei due aspetti.
Francesco si prenda cura del suo corpo e della sua mente.
Buonasera,
Sicuramente un professionista tricologo può aiutarla da un punto di vista organico. Tuttavia lei presenta una domanda che emerge chiaramente dal suo racconto: “che mi succede?”
Ecco, forse un percorso psicologico può essere il luogo nel quale portare la sua domanda, che può trovare uno spazio di ascolto per essere approfondita per giungere al cuore del problema, la fonte di un sintomo che se non esplorata porterà solo altri sintomi. Affrontarlo, invece, donerà grande slancio alla sua vita. Non abbia timore, troverà senz’altro il professionista più adatto a lei.
Spero di esserle stato utile.
Cordiali saluti
Buongiorno Francesco, capisco che la tricotillomania ti stia causando preoccupazione e ti faccia sentire a disagio. È importante che tu sappia che la tricotillomania è un disturbo psicologico, quindi il professionista a cui dovresti rivolgerti è uno psicologo/psicoterapeuta.

Tuttavia, ti consiglio di consultare prima il tuo medico di famiglia o un dermatologo per verificare che non ci siano altre cause mediche per la perdita di capelli. Successivamente, uno psicologo potrebbe aiutarti a comprendere meglio i fattori psicologici che stanno alla base della tua tricotillomania e a sviluppare strategie per gestirla. Potrebbe essere utile esplorare le possibili radici dell'ansia che senti quando devi leggere ad alta voce in pubblico o quando affronti altre situazioni sociali, così da poter affrontare in modo più efficace la tua tricotillomania. Resto a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Nicoletta Pinna
Gentile, percepisco la sofferenza che esprime, mi dispiace davvero per la situazione che riporta e mi rendo conto di quanto possa essere complicato conviverci. La prima cosa che mi sento di consigliarle è un consulto psicologico, anche online, che possa aiutarla ad affrontare il disagio espresso al fine di ritagliarsi uno spazio per comprendere meglio ciò che prova e cosa potrà farla stare meglio, elaborare i pensieri e i vissuti emotivi rivolgendosi ad un esperto con un approccio che si basi sull’accoglienza e ciò che è utile per la persona, valorizzando le sue risorse personali, aiutandola così a divenire artefice del racconto della propria vita, dando al corpo lo spazio e l’ascolto che merita. Iniziare un percorso per sentirsi meglio richiede coraggio, ma è già un importante passo iniziale verso il cambiamento. Resto a disposizione per ulteriori indicazioni e ad incontrarla. Cordiali saluti dott. Paolo Notarangelo
Carissimo dalle sue parole si evidenzia la necessità di un consulto psicologico volto ad indagare soprattutto gli aspetti emotivi che sottendono il disturbo da lei raccontato. Resto a sua disposizione dott.ssa Claudia Margutti
Ciao Francesco, mi dispiace sentire che stai affrontando la tricotillomania e come questo disturbo abbia interessato la zona della barba e del collo nel corso degli anni. È importante cercare il supporto adeguato per affrontare la situazione.

Nel caso della tricotillomania, potrebbe essere utile consultare un professionista, come uno psicologo o uno psicoterapeuta specializzato nei disturbi legati al controllo degli impulsi o alla gestione dell'ansia. Questi professionisti hanno l'esperienza necessaria per comprendere le cause sottostanti e lavorare con te per sviluppare strategie per gestire e ridurre l'impulso di strappare i peli.

È importante sottolineare che il trattamento della tricotillomania solitamente coinvolge una combinazione di terapia comportamentale, come la terapia cognitivo-comportamentale (TCC), che mira a identificare i pensieri, le emozioni e i comportamenti che possono contribuire al disturbo, e tecniche di gestione dello stress e dell'ansia. Potrebbe essere utile trovare uno specialista che abbia esperienza specifica nella tricotillomania o nei disturbi correlati.

Ricorda che è importante essere pazienti e gentili con te stesso durante questo processo. Trattare la tricotillomania richiede tempo e impegno, ma con il giusto supporto professionale, puoi imparare a gestire l'impulso e a ridurre il comportamento di strappare i peli.

Non esitare a cercare un professionista che possa aiutarti a comprendere meglio la tua situazione e a fornirti le strategie necessarie per affrontare la tricotillomania.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione, e spero di sentirla presto!
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Caro Francesco, comprendo che la situazione che lei sta vivendo non sia semplice. Mi dispiace molto per questo.
Ciò che le consiglio è di consultare sia un tricologo che uno psicologo. Il tricologo è importante consultarlo per un punto di vista organico e per avere anche la conferma che non vi è niente da quella prospettiva, che è esclusivamente di sua competenza.
Lo psicologo, nel suo caso, è fondamentale. I gesti che lei mette in atto sono espressione di ansia e stress che lei prova. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a esprimere questi vissuti in una maniera alternativa.

Un carissimo saluto, Dott.ssa Giorgia Lanza
Gentile paziente,
questo genere di comportamento può esordire anche in età adulta e si configura all'intero di un comportamento (e sottolineo "comportamento" perché la mia non è una diagnosi) ossessivo-compulsivo. Si tratta di un atteggiamento che spesso la persona adotta senza quasi rendersene conto, alla pari del mangiarsi le unghie e altre piccole abitudini apparentemente innocue. Di per sé può avere diversi livelli di gravità, ma certamente la tricotillomania non trattata può causare disagi di altro genere, in quanto va ad impattare anche sul lato estetico, oltre al rischio di provocare infiammazioni. è bene andare alla radice del problema e comprendere da dove nasce e come si mantiene: in breve, che significato ha per lei, in quanto per ciascuno, queste abitudini, hanno un senso differente. Sicuramente può trarre grande beneficio da una psicoterapia, nella quale si può lavorare sulla comprensione del sintomo, sulla sua gestione, ma anche facendo un esame più approfondito delle ragioni che sostengono quest'abitudine. è uno spazio dove può comprendere meglio se stesso e rispondere a tante domande su di sé. Se vuole parlarne, sono disponibile.
Cordialmente,
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
Buonasera.
La Tricotillomania ha una forte componente psicoemotiva, tale per cui consultare uno psicologo, oltre ad un medico specialista, può esserle utile.
Lo strappo spesso può avere la funzione di scaricare una tensione emotiva/stress/pensieri difficili da gestire e regolare in modo funzionale, perché percepiti molto intensi.
Lo strappo diventa una vera e propria compulsione, una modalità per fronte a una disregolazione emotiva. La reiterazione protratta porta poi all’’instaurarsi dello strappo come automatismo e ciò determina una serie di emozioni (tra cui frustrazione, vergogna) associata alla mancanza dei peli che causano un forte malessere.
Lo strappo è un sintomo, e in quanto tale va esplorato nel suo significato e nella sua funzione, in relazione alla sua stessa storia di vita. Il sintomo solitamente è la punta dell’iceberg di un malessere più profondo.
Tutto ciò vale anche per l’onicofagia che insieme alla Tricotillomania rientrano nei disturbi ripetitivi focalizzati sul corpo.
Ci sono varie tecniche terapeutiche utili nel trattamento della Tricotillomania. La maggior parte hanno come scopo di aiutare la persona a sviluppare strategie funzionali di regolazione emotiva, in modo tale da riuscire ad ascoltare e accogliere le proprie emozioni e i propri pensieri (sopratutto quelli più scomodi) con meno giudizio e più gentilezza verso se stessi. Riportare la mente nel qui ed ora attraverso tecniche specifiche da allenare nella propria quotidianità, estendendo il lavoro che si fa in terapia, permette di osservare l automatismo e regolare quelle emozioni che hanno innescato gli strappi (cercando di mettere progressivamente un freno).
Importante l’utilizzo di strumenti terapeutici, che ci aiutino a comprendere pensieri/emozioni che innescano lo strappo e contribuiscono a mantenere il disturbo.
La consapevolezza e l’allenamento di nuove strategie di regolazione emotiva permette di riuscire a non essere in balia del pilota automatica che porta ad agire con impulsività e discontrollo.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dottoressa Martina Orzi

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