Buonasera, sono alla ricerca di un dottore per iniziare un percorso psocoterapeutico. Non so però
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risposte
Buonasera, sono alla ricerca di un dottore per iniziare un percorso psocoterapeutico.
Non so però quale sia l'approccio migliore in base ai miei problemi.. Chiedo quindi a voi di indirizzarmi..
Sono una ragazza di 30 anni che da quando ne ha 16 vive solo relazioni sentimentali con uomini decisamente troppo grandi e non riesco a provare attrazione ed interesse verso i miei coetanei. Considerato che attualmente questa situazione mi fa molto soffrire perché non ho mai potuto vivere una relazione alla luce del sole sto cercando uno psicoterapeuta adeguato che mi possa seguire.
Che approccio psicologico potrebbe aiutarmi meglio?
Grazie mille
Non so però quale sia l'approccio migliore in base ai miei problemi.. Chiedo quindi a voi di indirizzarmi..
Sono una ragazza di 30 anni che da quando ne ha 16 vive solo relazioni sentimentali con uomini decisamente troppo grandi e non riesco a provare attrazione ed interesse verso i miei coetanei. Considerato che attualmente questa situazione mi fa molto soffrire perché non ho mai potuto vivere una relazione alla luce del sole sto cercando uno psicoterapeuta adeguato che mi possa seguire.
Che approccio psicologico potrebbe aiutarmi meglio?
Grazie mille
Salve,
Credo che una psicoterapia esplorativa di tipo psicodinamico possa esserle di aiuto, in modo che possa dare spazio a pensieri ed emozioni, entrare in profondità, capire le radici del disagio che riporta e individuare i propri desideri. Rimango a disposizione. Bicchi
Credo che una psicoterapia esplorativa di tipo psicodinamico possa esserle di aiuto, in modo che possa dare spazio a pensieri ed emozioni, entrare in profondità, capire le radici del disagio che riporta e individuare i propri desideri. Rimango a disposizione. Bicchi
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Salve. Nella mia lunga esperienza, un percorso che permette comprendere la causa del problema, aiuta ad affrontare i vari ostacoli che si possono presentare nella vita, al di là delle diagnosi. Parla di fragilità. Indagare sulle cause della fragilità, sui vissuti emotivi collegati ad esse, sulle paure, la vergogna che spesso è molto presente e condizionante, è già un buon passo verso la chiarezza. Entrare nell'ottica che solo rispettando le fragilità si possono affrontare con naturalezza, stimolando la fiducia in se stessi che aiuta ad integrarle e a sentirle come parti di sé che non vanno combattute ma comprese e accettate, con attenzione alle sensazioni corporee e a stimoli con micromovimenti che integrano il vissuto psicoemotivo con le reazioni corporee. Sono disponibile per approfondimenti. Distinti saluti.
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Io ho un approccio cognitivo comportamentale che costituisce un efficace metodo evidence-based per la cura risoluzione di numerose problematiche tra cui quelle che lei descrive tuttavia non mi sento di sponsorizzare un approccio e piuttosto che un altro Bensì le consiglio di cercare un terapeuta e scegliere sulla base di ciò che sente quando lo vede poiché è fondamentale stringere una solida alleanza terapeutica come elemento fondamentale della buona riuscita della terapia.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Ritengo fondamentale che lei intraprenda un percorso psicologico per indagare cause origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi e trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Io ho un approccio cognitivo comportamentale che costituisce un efficace metodo evidence-based per la cura risoluzione di numerose problematiche tra cui quelle che lei descrive tuttavia non mi sento di sponsorizzare un approccio e piuttosto che un altro Bensì le consiglio di cercare un terapeuta e scegliere sulla base di ciò che sente quando lo vede poiché è fondamentale stringere una solida alleanza terapeutica come elemento fondamentale della buona riuscita della terapia.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve, non esiste un approccio psicologico migliore di un altro, la cosa che veramente conta è che lei si senta a suo agio. Si fidi delle sue sensazioni.
In caso le servisse mi può contattare.
Buona giornata.
Dott. Fiori
In caso le servisse mi può contattare.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve, non esiste un approccio migliore di un altro. L'importante che riconosca di averne bisogno.
Cordiali saluti Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Cordiali saluti Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Buongiorno, concordo con i colleghisu quanto detto per i vari approcci. L'importante è trovare un/una terapeuta con cui lei si senta a suo agio, libera di potersi esprimere, fidare ed affidare.
Resto a disposizione se avesse ulteriori dubbi.
Dott.ssa GDM
Resto a disposizione se avesse ulteriori dubbi.
Dott.ssa GDM
Quando chiedere una psicoterapia?
Questa è una domanda interessante sulla quale riflettere.
Ad esempio quando si soffre e ci si accorge di ripetere sempre lo stesso copione come scegliere una tipologia di uomini che sono chiaramente inadeguati per le nostre necessità.
Sono molte ed articolate le gabbie mentali in cui ci si può chiudere, è possibile che una persona si pensi in un modo mentre gli altri la vedono in un altro.
Per rivolgersi ad un terapeuta è necessaria anche una speranza di miglioramento e di evoluzione.
Maria Grazia Antinori
Questa è una domanda interessante sulla quale riflettere.
Ad esempio quando si soffre e ci si accorge di ripetere sempre lo stesso copione come scegliere una tipologia di uomini che sono chiaramente inadeguati per le nostre necessità.
Sono molte ed articolate le gabbie mentali in cui ci si può chiudere, è possibile che una persona si pensi in un modo mentre gli altri la vedono in un altro.
Per rivolgersi ad un terapeuta è necessaria anche una speranza di miglioramento e di evoluzione.
Maria Grazia Antinori
Gent.ma, cogliere e trasformare i conflitti (perlopiù inconsci) che conducono alla costruzione di rapporti sentimentali insoddisfacenti e dai quali una persona può sentirsi talora giocata implica un lavoro psichico importante, a tratti faticoso sebbene liberante. Per questo motivo, sentirsi a proprio agio può essere rilevante, ma è soltanto una premessa. Naturalmente, non è possibile fare qui una valutazione della sua specifica situazione, per la quale è invece opportuna una consultazione preliminare ad un eventuale lavoro psicoterapeutico. Sicuramente, però, una psicoanalisi o una psicoterapia analitica rappresentano un metodo (cioè una via) attraverso cui una persona può gradualmente pervenire ad una più soddisfacente e libera modalità di vivere se stessi e gli altri. SG
Buongiorno, grazie per averci contattato. Dalle informazioni che ci ha fornito potrebbe essere utile un percorso di psicoterapia previa diagnosi psicologica, affinché si possa stilare un progetto terapeutico e degli obiettivi per aiutarla a lavorare su se stessa e trovare maggior benessere e consapevolezza. Un approccio di stampo psicodinamico potrebbe esserle di aiuto in base alla sua richiesta. Resto a disposizione per un consulto o maggiori informazioni, un caro saluto
Gentile utente, grazie per la sua domanda. Le posso parlare del mio approccio terapeutico cognitivo-comportamentale (è scientificamente validato ed ha una buona efficacia clinica).
Dopo una prima fase di definizione del problema e valutazione(assessment) si definiscono in modo condiviso gli obiettivi terapeutici e per ogni obiettivo la persona impara delle strategie che avrà a disposizione anche quando il percorso sarà terminato perché faranno parte del proprio bagaglio di crescita. Il lavoro è concreto e pratico. La persona è attiva nel generare il cambiamento e si impegna nella messa in atto di homework anche al di fuori della seduta.
Si elabora un modello eziologico del problema presentato per avere chiara cosa ha determinato, amplificato il disagio esperito.
Spero di averle dato uno spunto di riflessione
Per dubbi e domande mi farà piacere risponderle.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Dopo una prima fase di definizione del problema e valutazione(assessment) si definiscono in modo condiviso gli obiettivi terapeutici e per ogni obiettivo la persona impara delle strategie che avrà a disposizione anche quando il percorso sarà terminato perché faranno parte del proprio bagaglio di crescita. Il lavoro è concreto e pratico. La persona è attiva nel generare il cambiamento e si impegna nella messa in atto di homework anche al di fuori della seduta.
Si elabora un modello eziologico del problema presentato per avere chiara cosa ha determinato, amplificato il disagio esperito.
Spero di averle dato uno spunto di riflessione
Per dubbi e domande mi farà piacere risponderle.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Salve, non comprendo il motivo per cui identifica in relazioni con uomini più grandi in un problema perché in linea generale non lo è se lei si trova bene, serena, felice . Detto questo bisogna capire perché lei lo viva come un problema e quali sono le sue sensazioni in merito. Non esiste uno psicologo più bravo di un altro in questo ambito e per questo motivo le consiglio di scegliere qualcuno che a suo insindacabile giudiuzio possa ben comprendere ciò che vive e che ovviamente la metta a suo agio. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buonasera, sarebbe interessante capire a livello inconscio quale sia la motivazione che la porti a sentirsi attratta ed a instaurare relazioni sentimentali con uomini molto più grandi di lei che poi come lei afferma si rivelano essere per lei insoddisfacenti.
Mi sentirei di consigliarle un approccio di psicoterapia sistemico relazionale al fine di prendere in considerazione anche il contesto in cui vive, le cui dinamiche spesse volte sono alla base dei nostri comportamenti.
Buona serata
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi
Mi sentirei di consigliarle un approccio di psicoterapia sistemico relazionale al fine di prendere in considerazione anche il contesto in cui vive, le cui dinamiche spesse volte sono alla base dei nostri comportamenti.
Buona serata
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi
Salve e grazie per la sua condivisione. Con i colleghi mi trovo in accordo che più che l' approccio abbai senso come lei si senta a suo agio con il terapeuta. Sul portale può trovare la descrizione su come lavoriamo e le varie recensioni.
Penso che possa essere utile per Lei capire come mai la relazione con un uomo molto più grande la fa sentire a proprio agio e cosa dice di lei questo aspetto relazionale.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento
Le auguro una buona giornata
Penso che possa essere utile per Lei capire come mai la relazione con un uomo molto più grande la fa sentire a proprio agio e cosa dice di lei questo aspetto relazionale.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento
Le auguro una buona giornata
Buongiorno, mi trovo d'accordo con molti colleghi nel dirle che non esistono approcci più o meno adatti all'accogliere la sua esperienza, dipende molto dal rapporto che si viene ad instaurare. Sicuramente in un portale come questo avrà la possibilità di leggere diverse presentazioni e "sentire" su di sè quale potrebbe essere la linea che sente più "vicina" alle sue esigenze. Sicuramente si tratterà di un percorso che unisce le difficoltà eventuali del momento presente con le caratteristiche della sua storia, le relazioni fondamentali nella sua crescita e i significati condivisi all'interno del suo sistema famigliare. Le auguro sinceramente di trovare il percorso che possa permetterle di iniziare questa ri-elaborazione. Mi permetto di sottolineare comunque la positività della sua motivazione. Un caro saluto
Dott.ssa Vimercati Monica
Dott.ssa Vimercati Monica
Buongiorno,
le sue sono questioni profonde ed importanti.
Più che l'approccio, è importante il terapeuta giusto.
Quello che la fa sentire sufficientemente compreso all'interno di una relazione leale e trasparente.
Cordialmente, EP
le sue sono questioni profonde ed importanti.
Più che l'approccio, è importante il terapeuta giusto.
Quello che la fa sentire sufficientemente compreso all'interno di una relazione leale e trasparente.
Cordialmente, EP
Buongiorno, è difficile rispondere a questa domanda, sono sicura che altri prima di me avranno risposto che non esiste in assoluto un approccio migliore di un altro (e infatti anche secondo me è innanzitutto la relazione col terapeuta ad essere curativa, è quella che ripara), o al contrario altri colleghi le avranno consigliato il proprio approccio (mi pare normale, se si sceglie di seguire un certo approccio di certo lo si ritiene il più valido).
Io le consiglio di chiedersi innanzitutto se vuole intraprendere un percorso breve (esistono psicoterapie che nascono per essere brevi e che per esigenze di tempo non andranno a scavare nel profondo) o vuole prendersi il tempo che ci vuole (che sarebbe ciò che le consiglierei spassionatamente io nel suo caso), poi si chieda se l'attira l'idea di intraprendere un percorso di psicoterapia corporea (a mio personalissimo parere la più completa perché non prevede solo il dialogo terapeutico ma coinvolge il corpo che spesso parla da solo, a volte contraddice anche le parole, per cui è importante che il terapeuta ne sappia cogliere i segnali e i messaggi).
In conclusione potrà scegliere di pancia, di testa, potrà lanciare una monetina… ma alla fine si dovrà innanzitutto sentire in sintonia con la persona che l'accoglierà. Può chiedere al professionista (se le è utile) di sentirsi telefonicamente prima, per capire come la fa sentire parlare con lui/lei, e ancora, giusto per orientarsi, potrebbe scegliere di avere un primo consulto conoscitivo gratuito con uno di noi (chi di noi lo offre) così da poter fare tutte le domande che ritiene opportune faccia a faccia.
Le faccio tanti auguri e le auguro buona giornata
Io le consiglio di chiedersi innanzitutto se vuole intraprendere un percorso breve (esistono psicoterapie che nascono per essere brevi e che per esigenze di tempo non andranno a scavare nel profondo) o vuole prendersi il tempo che ci vuole (che sarebbe ciò che le consiglierei spassionatamente io nel suo caso), poi si chieda se l'attira l'idea di intraprendere un percorso di psicoterapia corporea (a mio personalissimo parere la più completa perché non prevede solo il dialogo terapeutico ma coinvolge il corpo che spesso parla da solo, a volte contraddice anche le parole, per cui è importante che il terapeuta ne sappia cogliere i segnali e i messaggi).
In conclusione potrà scegliere di pancia, di testa, potrà lanciare una monetina… ma alla fine si dovrà innanzitutto sentire in sintonia con la persona che l'accoglierà. Può chiedere al professionista (se le è utile) di sentirsi telefonicamente prima, per capire come la fa sentire parlare con lui/lei, e ancora, giusto per orientarsi, potrebbe scegliere di avere un primo consulto conoscitivo gratuito con uno di noi (chi di noi lo offre) così da poter fare tutte le domande che ritiene opportune faccia a faccia.
Le faccio tanti auguri e le auguro buona giornata
Buongiorno, da come si presenta, ciò che lei condivide è una difficoltà "esistenziale",.Mi sentirei di suggerirle un approccio psicodinamico piuttosto che cognitivo-comportamentale, ma credo che alla fine sia importante la relazione che s'instaura con il terapeuta...non abbia timore, se non dovesse trovarsi a suo agio o non accolta empaticamente, può sempre cambiare.
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