Buonasera, sono alla fine di una relazione durata 3 anni di cui 2 di convivenza. Da mesi c’è una cri

17 risposte
Buonasera, sono alla fine di una relazione durata 3 anni di cui 2 di convivenza. Da mesi c’è una crisi tra di noi che non riesce a risolversi, ci siamo ormai allontanati. Io vorrei andarmene e iniziare un nuovo capitolo della mia vita lontano dal posto in cui vivo adesso, anche perché sono stufa dell’ambiente in cui vivo dove non mi sento libera, ma nonostante questo ho paura di perdere il lavoro e di pentirmi della mia scelta. Cosa dovrei fare? Grazie a chi risponderà
Buongiorno,
la paura che prova nei confronti della sua scelta è lecita. In questo momento di transizione e forte cambiamento si sente instabile e ha paura di poter fare un salto nel vuoto. Da quello che leggo ha già iniziato una fase di cambiamento nella sua vita e la "paura" diventa un ottimo scudo, una copertina che ci permette di restare nel limbo. Io sono una Psicoterapeuta Strategico breve e credo che in questi casi la "strategia migliore" possa essere quella di comprendere e motivare il cambiamento avvenuto all'interno della sua relazione. Iniziare un nuovo capitolo della sua vita ha bisogno di tempo ma soprattutto ha bisogno di chiarezza. Deve ripartire da lei e da quello che non le fa paura. Importante è cercare di limitare il più possibile i pensieri intrusivi, quelli che non la fanno riposare o rilassare. La libertà di cui lei parla inizia prima dentro di lei per poi estendersi all'ambiente circostante (sicuramente ha un'influenza sul suo percorso di vita).
Spero di esserle stata d'aiuto.

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Buongiorno, i cambiamenti sempre portano paura e incertezza, per non essere invasa di pensieri ed emozioni che la possano bloccare potrebbe fare piccoli passi, uno alla volta, questo le permetterebbe di valutare ogni scelta con più serenità e, anche, di respirare.
Un abbraccio
Buongiorno, la risposta è contenuta all'interno della sua stessa domanda: lei desidera iniziare una nuova vita ma la paura glielo impedisce. Se riesce a superare lo scoglio del cambiamento, perchè no, anche attraverso un mini percorso al fine di farsi sostenere in questa fase di cambiamento.
Le auguro un in bocca al lupo e le auguro di iniziare presto la sua nuova vita.
Salve, la ringrazio per aver scritto.
La rottura di una relazione significativa mobilita inevitabilmente sentimenti contrastanti, in parte legati al bisogno di distaccarsi da ciò in cui non ci ritroviamo più e in parte legati invece al bisogno di mantenere qualcosa di noto. Potrebbe rivelarsi perciò di aiuto darsi del tempo per interrogare meglio cosa interferisce con il suo senso di libertà al fine da non ricreare altrove quelle stesse condizioni.
Con l’augurio che possa presto compiere i suoi passi in avanti, le porgo un cordiale saluto
Dott.ssa Di Costanzo
Gentile utente, la sua paura è legittima e, forse in questo momento di grande cambiamento per la fine della sua relazione, la protegge dal mettere in atto tanti cambiamenti, diverse chiusure e aperture.
Forse è importante potersi dedicare ad un pezzetto per volta. Le suggerisco di farsi supportare in questo momento così delicata. Ricevo anche online.

Un caro saluto,
Dottoressa Genoveffa Del Giudice
Gentile utente, non c’è niente che lei debba, e neppure qualcuno che possa sapere indicarle una via giusta o sensata per lei. La scelta sta a lei, ma occorre vedere cosa sia in gioco, quali paure, malessere associato alla relazione o al posto dove vive, quale tipo di libertà cerchi, da chi/cosa. Sono tutte questioni molto importanti, che lei scrive, qui in poche righe. Crisi è già inizio di cambiamento, quando vacilla qualcosa che precedentemente stava in equilibrio (nella migliore delle ipotesi, perché lei non lo precisa). Tutto ciò sarebbe importante lei potesse scoprirlo, percorrerlo, naturalmente in un luogo dove sia accompagnata, per poter scorgere qualcosa che la riguarda. Tramite la parola. Che portare parola a un professionista in ascolto ha un effetto, nuovo e inedito, stupefacente. Lei necessita di un ascolto preciso. Dove possa mettere sulla bilancia la sua relazione, il suo ambiente, il suo lavoro, e tutto ciò che sente, come rischio, mancata libertà, ideale, desiderio attuale, per il suo domani. Buon lavoro
Dott.ssa M. Gorini
Gentilmente utente, i cambiamenti portano con sé dubbi e paure ai quali non dobbiamo arrenderci. Le consiglio di intraprendere un percorso terapeutico in cui possa analizzarli e trovare gli strumenti necessari per affrontare i cambiamenti necessari per il suo benessere. Un caro saluto
In questi casi non sarebbe opportuno sostituirsi a lei nella scelta ma potrebbe essere utile indagare i motivi che ci stanno dietro e far nascere dentro di lei, attraverso la terapia, nuove consapevolezza, dotandola di strumenti che le serviranno nel futuro.
Nessuno può dirti cosa fare, si può solo far notare che in quello che scrivi c'è già "tanta roba". Poi subentra la paura, legittima, comprensibile, umana.

I cambiamenti possono avvenire in modo improvviso e rapido, oppure attraverso un percorso. Quello che puoi fare è prenderti del tempo per chiarirti le idee, operazione molto intima e personale ma che spesso richiede la presenza di uno "specchio" in cui guardarsi: da soli a volte è molto difficile trovare la lucidità di "sentire" cosa si vuol e poi la forza per agire.
Da quello che scrivi più che darti risposte verrebbe da fare domande per comprendere meglio le tue origini, il tuo mondo lavorativo, amicale, le tue esperienze, la tua sensibilità, i tuoi desideri ...
Cosa vi aveva unito col tuo partner?
Che tipo di aspettative avevate riposto nella vostra unione e convivenza?
Com'è la tua vita sociale o com'è stata la vostra vita sociale?
Com'è il rapporto con le reciproche famiglie di origine?
Quando parli di posto in cui vivi ora, cosa intendi? che posto è? Chi l'ha scelto? Da come esprimi la tua necessità, sembrerebbe una fuga, Non ti senti libera da chi o da cosa?
Ogni piccola o grande attenzione al "mondo" che ti circonda e ti avvolge potrebbe darti la risposta che ti aiuti a scegliere
Buonasera, mi sembra che il suo 'dilemma' riguardi da una parte una relazione oramai finita e dall'altra l'insofferenza verso l'ambiente in cui vive (...) un sentimento di sofferenza personale che la vede 'costretta' in situazioni di cui vorrebbe liberarsi. "Mi e le chiedo" quanto questo tipo di scelta che lei si sente di fare ma della quale ha paura (ritengo da entrambe le parti in conflitto) sia dettata da ragioni economiche. La responsabilità delle proprie decisioni è inevitabile. Se ritiene di essere confusa rispetto a questo un paio di colloqui potrebbero esserle utili. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa
Buongiorno, mi pare sia importante per lei prendere una decisione per quanto possibile serena e consapevole e quindi non affrettata.
Le consiglio di poter parlare con uno specialista per vagliare insieme la situazione per poter capire al meglio cosa sia per lei più utile fare e le eventuali paure che la trattengono dall'essere felice.
Rimango a disposizione
Buona giornata
Ilenia Corradin
Buongiorno, comprendo la sua difficoltà. Dalle sue parole emerge la paura di cambiare. Il cambiamento fa sempre paura, spesso si sa cosa si lascia ma non cosa si potrà trovare. L'incertezza destabilizza e spesso fatichiamo a tollerarla. Cerchi di ascoltarsi ed accogliere le sue emozioni per potersi capire meglio. Provi a connettersi con i suoi valori: cosa si vedrebbe fare se non fosse immersa nella lotta con questi suoi pensieri? dove sarebbe?
Se ne ha bisogno fare anche un percorso di supporto psicologico in questo momento di difficoltà potrebbe sicuramente aiutarla a fare chiarezza e a renderla più consapevole di alcuni aspetti che potrebbero esserle utili per affrontare questa scelta.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Alessia Lazzaretto
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno
capisco i suoi timori nei confronti del lavoro che spero potrà cambiare qualora ne troverà un altro più soddisfacente.
La inciterei però a seguire il suo desiderio di cambiamento e di inizio di una vita nuova. Ciò significa ascoltare e rispettare se stessi. Fare questo passo non è semplice ma è possibile. Se posso aiutarla mi contatti pure.
Dott.ssa Luciana De Paola
Buongiorno,
Comprendo il timore legato alla possibile perdita di lavoro. Le consiglierei di riflettere, anche con l'aiuto di una figura terapeutica, quali sono i suoi bisogni più urgenti attualmente e che la spingono ad avvertire la necessità di allontanarsi.
Spesso, infatti, accade che vi è confusione rispetto a quali bisogni preliminari avvertiamo. Per tale motivo, fare chiarezza e stilare una sorta di lista di priorità attuali le potrebbe essere d'aiuto, sempre nell'ottica di prendere in considerazione il suo benessere in primis, prima di quello degli altri o di interessi secondari.

Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Salve, lei è di fronte ad un vero dilemma.
Faccia una consultazione per capire come poter rispondere a tutte le difficoltà di cui ha parlato.
Se il suo disagio è così importante non esiti a presentare le sue richieste ad un collega. Saluti, dott.ssa Sandra Petralli

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