Buonasera, soffrendo di diverse problematiche legate all'ansia e non riuscendo a trovare una via

17 risposte
Buonasera,

soffrendo di diverse problematiche legate all'ansia e non riuscendo a trovare una via d'uscita, sto valutando di intraprendere un percorso di psicoterapia con un professionista, perché ho davvero bisogno di un supporto psicologico.

Purtroppo sto vivendo un periodo particolarmente difficile, non riesco più a progredire nella mia vita e mi sento letteralmente bloccato e imprigionato da me stesso.
Vivo costantemente con un senso di ansia generalizzato, che influenza la qualità delle mie giornate e in base a ciò che ho potuto consapevolizzare nel tempo, credo di soffrire di fobia sociale ed eritrofobia.
Tutto ciò penalizza gravemente la mia vita, non riuscendo a vivere normalmente i contesti sociali e preferendo l'isolamento.
Infine aggiungo anche il mio problema con l'alopecia areata della barba e quello con la sfera sessuale (disfunzione erettile, eiaculazione precoce).

Mi domandavo, quale professionista fosse più adatto alle mie problematiche, dato che ho potuto visionare diversi profili su questa piattaforma, con diverse tipologie o tecniche (se si possono definire così) di psicoterapia.
Per esempio, ho trovato psicoterapeuti esperti in EMDR, psicoterapia funzionale ecc.
Mi sento molto confuso, ma so con certezza di dover intraprendere un percorso, ma ho paura di scegliere il professionista sbagliato e perdere ulteriore tempo.

Spero che qualcuno possa darmi dei suggerimenti, grazie.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno, è importante, ancor più della tecnica utilizzata dallo specialista, la decisione di prendersi cura di se e di iniziare un percorso volto al miglioramento della propria vita. Le consiglio di scegliere uno specialista che le possa infondere fiducia, e in ogni caso, penso che nessuna esperienza sia una "perdita di tempo" bensì una possibilità di crescita.
Sono comunque sicura che troverà un professionista con cui fare un buon lavoro.
Buona giornata
Buonasera

Le ricerche sull’effettiva efficacia delle psicoterapie ci dicono che la cosa che fa più funzionare una psicoterapia non è tanto il tipo di approccio usato dal terapeuta ma dalla Qualita della relazione tra quest’ultimo e il paziente .
Per cui le consiglio di fidarsi del suo istinto e di iniziare un percorso se sente che il professionista che ha davanti “a pelle “ le piace.
Saluti
Dott.ssa Claudia Castellani
Salve, penso sia importante intraprendere un percorso e affidarsi ad un professionista. Per quanto riguarda gli orientamenti, per quanto descrive non dovrebbero esserci scelte felici o infelici, anche perchè il più lo fa l'alleanza terapeutica tra paziente e professionista, ossia il rapporto di fiducia che si instaura tra di loro. Buona lavoro, qualsiasi scelta farà.
Dott.ssa Marina Bonadeni, Roma
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Buongiorno, la ringrazio per la sua condivisione.
Come già scritto da tutti i colleghi precedenti, sottolineo anche io che la cosa importante affinchè un percorso di terapia funzioni non è tanto l'approccio, quanto la relazione che si crea con il terapeuta. Per questo può fidarsi di sé: quando contatta un terapeuta e lo incontra per un primo colloquio, può già percepire - a sensazione - se può essere un persona con la quale si trova bene oppure no.
Detto ciò, resto comunque a disposizione per aiutarla in questa ricerca che, comprendo, può non essere facile. Eventualmente può contattarmi in privato quando vuole.
Saluti cordiali.
Francesca Giovannelli
Gentile utente, capisco il disorientamento verso la scelta di un professionista. Personalmente parto dal presupposto che la relazione terapeutica è di fondamentale importanza, molto più delle tecniche e dei metodi. Nella mia pratica clinica, l'alleanza terapeutica mi ha permesso di affrontare le difficoltà della persona in un clima disteso ed empatico. Il mio approccio terapeutico è cognitivo-comportamentale (CBT). Tale approccio si basa su protocolli di intervento scientificamente fondati. Il presupposto teorico è che non sono le situazioni che causano il disagio emotivo ma l'interpretazione che ne viene data.
E' una terapia mediamente breve, con obiettivi e strumenti specifici.
Spero di averle dato uno spunto su cui riflettere.
Per dubbi e domande sarà mia premura risponderle.
Buona giornata
Dott.ssa Melania Filograna
Gentile utente, posso comprendere la sua confusione. Non perda di vista che prima della tecnica e/o dell'orientamento, c'è la relazione. Quale relazione potrebbe essere più efficace per lei? Si troverebbe più a suo agio con uomo o con una donna? Parta da queste domande più 'basic' prima e veda come ci sta dentro quella relazione.
Saluti, Luisa
Buongiorno,
più dell'inquadramento teorico e specialistico, a fare la differenza in una psicoterapia sono la qualità e la tenuta della relazione che si instaura tra paziente e terapeuta.
Si senta libero di scegliere il professionista che le ispira fiducia, la relazione farà il resto.
Cordialmente, EP
Buongiorno e grazie per la sua condivisione che solleva i dubbi di molte/i.
Non si preoccupi dell'approccio terapeutico. Quella è responsabilità del/la collega che avrà il piacere di lavorare con lei. L'importante è che scelga una persona che le ispira fiducia e con la quale si possa sentire il più possibile a suo agio. Il resto verrà da sè. Un caro saluto.

Salve, la sua confusione è comprensibile perché ci sono molti modelli teorici ma
la letteratura scientifica ha evidenziato che non si può individuare un modello di intervento
più efficace di altri. In questo senso non si può che far esperienza di una modalità di lavoro
per vedere se è la più adatta a sè e sopratutto far esperienza del terapeuta e della relazione
che si stabilisce tra voi due.
Cordiali Saluti
Gentile Utente, la psicoterapia vanta numerosi approcci, tutti ugualmente validi, e purtroppo questo finisce col disorientare nella scelta. Tenga presente che la terapia, più che questa o quella tecnica, la fa il terapeuta. Per questo la invito ad incontrarne più di uno, e stare nell'esperienza della relazione, per capire quanto ci sta comodo. Ogni terapeuta ha uno stile diverso, si tratta di scoprire qual'è quello nel quale lei sente più possibile portare le difficoltà che ci ha raccontato sentendole ascoltate. Un caro saluto
Salve, non si focalizzi sulla tecnica che verrà usata ma sul suo apprezzabile desiderio di risolvere i problemi che non la fanno vivere serenamente. Per sua informazione, escludendo qualsiasi patologia organica , il disturbo d'ansia e tutte le sue manifestazioni sono risolvibili e quindi non esiti nell'iniziare un percorso terapeutico. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Salve. Mi spiace per questa situazione complessa e così sfaccettata. Darò un parere forse impopolare, ma credo che tutti questi sintomi, invalidanti e spiacevoli per lei, rappresentino anche una grande risorsa per meglio comprendersi. Sono problematiche che se vengono attraversate, daranno i loro frutti. Certo, non in tempi troppo brevi, dal momento che è necessaria una presa in carico responsabile e protratta nel tempo. Per questo le consiglio una terapia psicoanalitica: non è a breve termine ed è anche faticosa a momenti, ma il guadagno è duraturo. Ci pensi.
Cordialmente.
Greta Tovaglieri
Buongiorno, ho letto con interesse la sua lettera e comprendo il disagio che sta provando unito alla difficoltà di scegliere il giusto professionista. Posso dirle con convinzione che gran parte della cura è data dalla buona relazione terapeuta-paziente che dipende solo in minima parte dall'indirizzo di formazione del professionista. Nelle ansie e nelle paure c'è sempre inscritta la via della nostra evoluzione personale ed è fondamentale imparare a leggerla. Il suo problema la sta già portando a prendersi seriamente cura di se stesso, ma quel è la direzione precisa da scegliere? In una buona terapia il professionista può aiutarla a sintonizzare il suo ascolto verso le sue esigenze umane-qualitative profonde al fine di realizzarle. Il cammino verso il benessere è un percorso di liberazione! Resto a disposizione anche per eventuali chiarimenti. In bocca al lupo!
Caro utente, grazie per aver condiviso in modo così aperto e sincero il momento difficile che stai attraversando. Posso comprendere quanto sia doloroso sentirsi bloccati e sopraffatti dall’ansia, dall’isolamento sociale e dalle altre problematiche che hai descritto. Il fatto che tu stia cercando un aiuto professionale dimostra la tua forza e il desiderio di migliorare la tua vita, e questo è un grande passo avanti.
Mi fa piacere che tu stia valutando attentamente quale tipo di percorso terapeutico possa esserti più utile. È vero, come hanno sottolineato altri colleghi, che l’alleanza terapeutica, ovvero la connessione che si crea tra te e il terapeuta, è una parte fondamentale del successo di una terapia. Detto questo, esistono approcci specifici che, integrati a una relazione terapeutica solida, possono fare una grande differenza nel trattamento di problematiche complesse come le tue, che coinvolgono non solo l'ansia, ma anche aspetti legati alla fobia sociale, all’eritrofobia e alle difficoltà nella sfera sessuale.
Vorrei parlarti un po' dell'approccio che utilizzo, in particolare dell’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) e dell'approccio sistemico-relazionale, che possono rivelarsi strumenti estremamente efficaci nel tuo caso.
• EMDR: Questa tecnica è scientificamente validata per il trattamento di traumi, ansia e disturbi correlati allo stress. Anche se spesso si pensa al trauma in senso classico (come un incidente o una perdita), l'EMDR può essere molto utile anche per elaborare esperienze di vita che hanno generato emozioni di disagio profondo e continuato, come la fobia sociale, l’eritrofobia e l’ansia generalizzata. L’EMDR ti permette di elaborare in modo sicuro e graduale emozioni e pensieri bloccati, aiutandoti a ridurre l'impatto emotivo e a migliorare la qualità della tua vita quotidiana. Potrebbe aiutarti a liberarti dal senso di blocco e dalle paure che influenzano i tuoi rapporti sociali e la percezione di te stesso.
• Approccio sistemico-relazionale: Questo modello di psicoterapia si concentra sulle relazioni, non solo quelle presenti, ma anche quelle significative del passato. Attraverso questo approccio possiamo esplorare come le relazioni familiari e le esperienze passate abbiano influenzato il modo in cui oggi ti rapporti con te stesso e con gli altri. Ad esempio, il concetto di "famiglia in testa" sviluppato da Lorna Benjamin ci aiuta a comprendere come gli schemi relazionali che abbiamo vissuto con la nostra famiglia di origine, o figure significative del passato, influenzino inconsciamente i nostri comportamenti e le nostre emozioni nel presente. Esplorare queste dinamiche ti permetterà di comprendere meglio da dove provengano certe ansie o paure, e ti darà strumenti per affrontarle in modo più consapevole. Lavorare su questo, insieme alle relazioni attuali, può aiutarti a sciogliere quei nodi che ti fanno sentire bloccato, isolato e prigioniero di te stesso.
Mi rendo conto che scegliere un professionista possa sembrare un’impresa difficile, e capisco la tua paura di perdere altro tempo. Il mio consiglio è di ascoltare non solo i metodi e gli approcci proposti dai terapeuti, ma anche come ti senti nel confrontarti con loro. L’importanza dell’empatia, dell’accoglienza e della sintonia è fondamentale. Lavorare con un terapeuta che ti faccia sentire compreso e rispettato, all’interno di un approccio terapeutico che possa davvero fare la differenza per le tue problematiche, è il mix ideale.
Se senti che questi approcci possano fare al caso tuo, sarei felice di poterti aiutare e di creare uno spazio sicuro in cui affrontare insieme le tue difficoltà. Possiamo fissare un primo incontro, senza impegno, per conoscerci, capire meglio le tue esigenze e valutare se il percorso che ti propongo può essere quello giusto per te.
Ti auguro il meglio e resto a disposizione per qualsiasi altra domanda o riflessione tu voglia condividere.
Un caro saluto, dott.ssa Miroddi
Salve, l’EMDR risulta molto utile in situazioni dove siano rilevabili dei traumi, io utilizzo la utilizzo, ma nel suo caso le consiglierei un percorso con la mindfulness modulo MBSR per la riduzione dello stress.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli.
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Gent.mo, un suggerimento potrebbe essere questo: prenda un primo appuntamento, racconti la sua esperienza, valuti l’esperienza di questo primo incontro e ciò che le viene eventualmente proposto come cura. Nel secondo appuntamento, oltre a precisare ulteriormente la sua esperienza, può esprimere dubbi (se ne ha) su quanto emerso nel primo e sentire cosa e come le risponde lo specialista. Se in questi due incontri sente di essere almeno un po’ compreso e la proposta terapeutica è per lei sostenibile, allora diventa possibile iniziare una psicoterapia. Tenga presente che una psicoterapia appropriata che la aiuti a trasformare situazioni personali complesse richiede tempo e continuità. Eviti però di continuare a farsi autodiagnosi. SG

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