Buonasera, scrivo qui perché in famiglia la situazione sta degenerando in maniera grave. Innanzitu

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Buonasera,
scrivo qui perché in famiglia la situazione sta degenerando in maniera grave.
Innanzitutto mi presento, sono Marisol, ho 25 anni e da poco sono diventata mamma di un bambino meraviglioso, il mio Leo. Sono andata via di casa all’età di 18 anni e ho conosciuto l’attuale padre di mio figlio con cui abbiamo intenzione di sposarci a breve e di ampliare la famiglia.
La famiglia di cui volevo parlarvi, però, era quella riguardante i miei genitori e mio fratello.
Lui ha 21 anni, vive ancora con loro, è sempre stato un ragazzo fumantino, ribelle, impulsivo, ma a prescindere da ciò non ha mai mancato di rispetto a nessuno.
Io sono andata via di casa per colpa di mio padre, maltrattava me e la mamma e di conseguenza anche mio fratello, che all’epoca era piccolo e subiva.
Ora invece reagisce, capita che mio padre metta le mani addosso a mia madre e lui prenda le sue difese finendoci di mezzo, addirittura sono venuta a sapere che l’anno scorso finì in ospedale per una lite con lui.
Insomma, mi trovo in una situazione di impotenza totale. Io e mio fratello abbiamo invitato la mamma ad andare in un centro che si occupa di donne vittima di violenza, ma per lei è no categorico, niente da fare.
Ha paura delle conseguenze e ciò la frena, ma io cerco di aiutarla a ragionare, mio fratello invece sbotta e se la prende con mio padre cercando la rissa, ben sapendo che non finirà bene.
Non so più come fare per risolvere questa situazione, vorrei semplicemente che mia mamma si volesse un po’ più bene e che mio fratello la smettesse di mettersi in brutte situazioni con mio padre. Ho paura che a lungo andare possa arrivare a farsi molto più male di un semplice occhio nero o di un dente rotto.
Che consigli mi date? C’è qualcos’altro che posso fare per convincere mia mamma a fare la cosa giusta?
Io devo occuparmi di un lavoro, di un bambino, di una casa, e tutta questa situazione non aiuta.
Vi ringrazio in anticipo per le soluzioni che mi darete.

Marisol
Ciao Marisol,

La situazione che descrivi è davvero difficile e delicata. Mi dispiace molto per quello che stai attraversando e capisco quanto possa essere frustrante sentirsi impotenti di fronte a tali circostanze. Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti a gestire la situazione:

Assistenza Legale: Contatta un avvocato specializzato in casi di violenza domestica. Potrebbe spiegare a tua madre i suoi diritti e le protezioni legali disponibili, come un ordine restrittivo contro tuo padre.

Servizi Sociali: Considera di rivolgerti ai servizi sociali locali. Possono fornire supporto e risorse sia per tua madre che per tuo fratello, compreso l'accesso a rifugi sicuri e consulenza.

Supporto Psicologico: Incoraggia tua madre e tuo fratello a cercare supporto psicologico. Un professionista può aiutarli a elaborare le loro esperienze e fornire strumenti per gestire la situazione.

Gruppi di Supporto: Cerca gruppi di supporto per vittime di violenza domestica. Parlando con altre persone che hanno vissuto situazioni simili, tua madre potrebbe trovare il coraggio di prendere una decisione.

Intervento di Terzi: Potresti considerare l'intervento di un mediatore familiare o di una figura autorevole come un sacerdote o un consulente di fiducia che possa parlare con tua madre e aiutarla a vedere la gravità della situazione.

Protezione per Tuo Fratello: Cerca di convincere tuo fratello a evitare il confronto diretto con tuo padre. Potrebbe essere utile coinvolgere amici di famiglia o altre persone fidate per offrire supporto e protezione.

Ricorda che è importante proteggere te stessa e tuo figlio. Continua a offrire il tuo sostegno a tua madre e a tuo fratello, ma non esitare a cercare aiuto professionale per loro.

Ti auguro il meglio e spero che la situazione possa migliorare presto.

Un caro saluto.

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Le scrivo in merito alla delicata situazione familiare che ha descritto. È positivo che lei e suo fratello abbiate cercato di aiutare vostra madre, ma comprendo la difficoltà nel convincerla a prendere una decisione per la sua sicurezza. Raccomando un piano d'azione di supporto, coinvolgendo un professionista o mediatore per affrontare il problema in modo calmo e sicuro. Inoltre, potreste contattare servizi sociali o associazioni per supporto aggiuntivo. Priorità deve essere garantire la sicurezza di tutti.
Mi dispiace sentire che la situazione in famiglia stia diventando così grave. È coraggioso da parte sua cercare di aiutare sua madre e suo fratello in questa situazione difficile. È importante affrontare il problema della violenza domestica in modo serio e adeguato.
La violenza domestica è un crimine serio e deve essere affrontato con urgenza.
Anche se sua madre rifiuta di andare in un centro per vittime di violenza, è fondamentale che lei e suo fratello continuiate a cercare aiuto e supporto da fonti esterne. Potreste contattare un'associazione locale che si occupa di violenza domestica per ottenere consulenza e orientamento su come affrontare la situazione.
Ricordi che la sua sicurezza e quella della sua famiglia sono la priorità.
Le auguro coraggio e forza in questo momento difficile. Resto a disposizione, Dott.ssa Bardi Danila

Buongiorno Marisol, grazie per aver condiviso ciò che la preoccupa. E' una situazione delicata e sono necessari interventi esterni affinchè si possa trovare una soluzione per mamma e fratello senza nuocere a lei e al benessere del piccolo.
Il "circolo della violenza" è una dinamica pericolosa, uscirne da soli è difficile, ci si sente in trappola, non sapendo nè come attaccare nè come fuggire, e le conseguenze psicoemotive provocate dalla violenza, sia verbale che fisica, non fanno altro che autoalimentarsi nel tempo. Sua madre potrebbe provare emozioni contrastanti e utilizzare meccanismi di difesa disfunzionali provocate da questi traumi perpetuati nel tempo e la stessa cosa vale per suo fratello. Sentimenti legati all'impotenza, paura, senso di annichilimento, rabbia, autodistruttività, sottomissione, soppressione delle emozioni, disregolazione emotiva, sono solo alcuni sintomi e meccanismi di difesa che potrebbero aver sviluppato sua madre e suo fratello in base al contesto distruttivo in cui vivono. Consiglio in primis un intervento legale e di chiamare il numero per donne vittime di violenza 1522 e l'intervento di un terapeuta sia per sua madre che per suo fratello.
Le auguro un in bocca al lupo per tutto, nel frattempo resto a disposizione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Lo Re
Psicologa Psicoterapeuta
Torino e Asti
Consulenze online

Cara Marisol,
mi dispiace molto per la situazione complicata che stai vivendo. nè tu nè tua mamma e tuo fratello potete vivere da soli tutto questo, è importante che vi rivolgiate a dei professionisti, della salute mentale o legali, che possano supportarvi e anche darvi consigli pratici su come gestire il tutto.
Ti auguro il meglio,
Dott.ssa Filippi

Buonasera Marisol,

Grazie per aver condiviso la tua situazione. Capisco quanto possa essere difficile e doloroso affrontare queste dinamiche familiari. Da una prospettiva psicodinamica, possiamo interpretare il comportamento di ciascun membro della tua famiglia in relazione alle esperienze e ai conflitti interiori che hanno vissuto nel corso degli anni.

La violenza e l'abuso che hai descritto possono avere radici profonde e possono essere legati a schemi comportamentali e dinamiche familiari che si ripetono nel tempo. Tuo padre potrebbe replicare modelli di comportamento che ha vissuto nella sua infanzia, e tuo fratello potrebbe rispondere con aggressività a causa della frustrazione e dell'impotenza che ha sentito crescendo in un ambiente violento. Tua madre, invece, potrebbe essere bloccata dalla paura e dall'insicurezza, che le impediscono di fare il passo per allontanarsi dalla situazione abusiva.

Per affrontare questi problemi in maniera più profonda e trovare delle soluzioni durature, è fondamentale che tutti i membri della famiglia coinvolti ricevano il supporto adeguato. Questo può includere:

Psicoterapia Individuale: Tua madre, tuo fratello e anche tu potreste beneficiare di un percorso di psicoterapia individuale per esplorare le vostre emozioni, esperienze passate e conflitti interiori. Questo può aiutare ciascuno di voi a comprendere meglio le proprie reazioni e trovare modi più sani di affrontare la situazione.

Terapia Familiare: Potrebbe essere utile coinvolgere tutta la famiglia in sessioni di terapia familiare per affrontare insieme le dinamiche relazionali disfunzionali e lavorare sulla comunicazione e sulla risoluzione dei conflitti.

Gruppi di Supporto: Partecipare a gruppi di supporto può offrire un senso di comunità e comprensione, permettendo di condividere esperienze con altre persone che hanno vissuto situazioni simili.

Ti invito a considerare l'opportunità di partecipare a un incontro di supporto psicologico, sia online che in presenza, che può offrirti un aiuto professionale e personalizzato per affrontare questa difficile situazione. Puoi contattarmi per fissare un appuntamento e discutere ulteriormente delle opzioni disponibili per te e la tua famiglia.

Prenderti cura della tua salute mentale e di quella dei tuoi cari è un passo fondamentale per migliorare la qualità della vita di tutti voi. Rimango a tua disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento o supporto.

Un caro saluto
Dott. Matteo Guariso
Gentile Marisol dalle Sue parole descrive una situazione felice con il Suo attuale compagno, un bambino piccolo e il progetto di sposarvi. E' ovvio che la situazione drammatica della Sua famiglia di origine la preoccupi. Un occhio nero e un dente rotto non sono poca cosa e la violenza può subire una escalation, quindi come i colleghi hanno scritto, Le suggerisco di rivolgersi ad un centro antiviolenza per spiegare la situazione che sta vivendo e farsi seguire e consigliare per il suo bene, quello di suo fratello e di sua mamma ma anche per non far crescere il piccolo Leo in una situazione familiare così conflittuale. Sua mamma non la può costringere a fare denuncia ma sicuramente Lei ha il diritto di costruirsi la Sua famiglia su altri presupposti e su altre basi, così come Suo fratello. Le faccio tanti cari auguri!
Cara Marisol, la situazione che descrivi è davvero molto preoccupante e mi dispiace molto per te, tua madre e tuo fratello. Con l'aiuto di suo fratello si rivolga a un centro antiviolenza e nel frattempo inizi un percorso di psicoterapia per avere il giusto supporto per affrontare questa situazione. Lei e la sua famiglia avete il diritto di guardare avanti con serenità. Sono disponibile per qualsiasi informazione o per terapia online. Un affettuoso saluto, D.ssa Cristina Sinno
La ringrazio per aver condiviso le sue difficoltà, immagino possa non essere sempre un passo semplice. 
Riconosco che sta attraversando un momento difficile ed è giusto che sappia che ha diritto a chiedere aiuto ora che il percorso si fa tortuoso. Il disagio che sta sperimentando è significativo e merita tutta l'attenzione e la cura possibili.
Tra l’altro, la sua domanda ha un contenuto rilevante, è preziosa per amplificare delle riflessioni. Rispondere in questa modalità rischierebbe di semplificare troppo o banalizzare un’opportunità di conoscenza di sé.

La incoraggio vivamente a considerare un percorso psicologico. Un professionista qualificato può offrirle supporto e strumenti preziosi per affrontare e superare le difficoltà che sta vivendo. Fare questo passo può rappresentare un importante atto di amore e cura verso se stesso e il suo benessere.

Le invio un caro saluto, restando a disposizione.
Gentile Marisol, grazie per aver condiviso con noi una parte così importante di sè. Mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso al pensare a persone a lei care all'interno di una situazione tanto complessa. Il circolo della violenza è un meccanismo difficile da gestire e, soprattutto, da rompere: data la nascita di suo figlio (tra l'altro congratulazioni!) è di vitale importanza che lui venga tutelato: per fare ciò è necessario che lei tuteli in primis se stessa, perciò le suggerirei di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, sviluppando insieme al professionista strategie utili per far fronte a situazioni di difficoltà e sentirsi più efficace nella gestione di un contesto familiare così complicato, mantenendone la giusta distanza.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Buongiorno Marisol,
Mi dispiace molto per la situazione in cui si trova. Immagino sia molto dolora ma purtroppo non si può aiutare chi non vuole essere aiutato e, perciò, non c'è nulla che possa fare di più di quello che ha già fatto. Un piccolo pezzo che potrebbe aggiungere potrebbe essere iniziare un percorso per sè stessa: non cambierebbe la situazione della sua famiglia di origine ma aiuterebbe a fare in modo che lo stress che la situazione causa non si riversi su di lei e sul suo compagno e suo figlio.
Dott. Marco Cenci
Cara Marisol, mi spiace molto per la situazione che stai vivendo. Analizza la situazione e se credi che la vita di un familiare sia in pericolo prendi il coraggio a quattro mani e denuncia il fatto. Perché per delle violenze domestiche e dei rischi di questo tipo un approccio psicologico rischia di richiedere più tempo di quello del quale questa situazione abbisogna.
Buonasera Marisol,
la situazione che descrive è davvero delicata e pericolosa. Come altri colleghi le hanno suggerito è di fondamentale importanza che si attivi una rete intorno alla sua famiglia di origine. Per farlo può "preventivamente" (in qualsiasi momento) prendere contatto lei stessa con un centro antiviolenza per conoscere le alternative e quale sia il loro suggerimento rispetto alla sua specifica situazione familiare. Sicuramente sarebbe importante chiamare le forze dell'ordine perchè possano intervenire nel momento in cui la violenza si sta verificando, così da farla cessare e da poter attivare eventualmente altri servizi a sostegno del suo nucleo di origine. In genere i centri antiviolenza possono offrire anche assistenza legale gratuita e al loro interno vi è un lavoro di equipe con psicologi, assistenti sociali, medici e avvocati.
Ovviamente sarebbe importante anche per lei potersi occupare degli effetti che assistere a questa violenza e averla subita in prima persona da più giovane/piccola può aver provocato.
Spero di esserle stata in qualche misura di aiuto e rimango a disposizione.

Dott.ssa Giulia Campana
Salve Marisol, mi spiace davvero per la situazione che sta vivendo in un momento così delicato della sua vita in cui ha un suo progetto di vita così importante.
Non so cosa si possa fare per sua madre, ma forse può aiutare suo fratello a riflettere che così facendo continua ad alimentare il clima affettivo di violenza che lo fa tanto soffrire. Purtroppo, dobbiamo accettare che ci sono cose che non possiamo cambiare e investire le nostre energie a cambiare noi stessi, e forse per suo fratello potrebbe essere utile un percorso che lo aiuti a separarsi nel modo più creativo possibile, per costruire la propria vita affettiva su basi diverse.
Carissima Marisol, la sua situazione è davvero difficile e mi spiace molto sentire la sua difficile posizione, ma lei fa una considerazione finale molto giusta. lei deve occuparsi di se stessa e della sua nuova famiglia. Il desiderio che gli altri cambino in meglio è un segno della sua preoccupazione e del suo amore verso di loro, ma è un desiderio che non si può realizzare senza che chi di dovere se ne prenda carico. la situazione che descrive nella casa paterna probabilmente l'ha costretta (così come suo fratello) a crescere prematuramente e a sentirsi responsabile di trovare una soluzione la problema, ma in fin dei conti restando impotente a guardare delle violenze che non cessavano.
Quello che le consiglio è, se vorrà, di lavorare su se stessa, su eventuali sofferenze che sono rimaste latenti a seguito di questa situazione con l'obiettivo di ridefinire i confini tra la famiglia paterna e la sua. Sarà più facile dialogare con sua mamma e suo fratello senza cadere nei soliti schemi di comportamento e forse questo "smuoverà" anche loro.
Resto a disposizione, anche online.
Buona Giornata
Francesca Cilento
Buongiorno Marisol, grazie per la sua condivisione e per il coraggio mostrato nel raccontare le vicende relative alla sua famiglia di oigine.
Credo che non ci sia molto tempo da perdere in tentativi di conciliazione o di mediazione familiare. Da quello che descrive, il comportamento di suo padre è recidivo e sempre più grave. La violenza può degenerare da un momento all'altro e suo fratello nel tentativo di difendere (giustamente!) sua madre, potrebbe eccedere anch'egli nella reazione. Sua madre rifiuta, probabilmente, di rivolgersi a un Centro Anti-violenza perché succube affettivamente del marito e temendo reazioni ancora più dure.
Ci sono gli estremi per una denuncia ai carabinieri e non deve essere necessariamente sua madre a farlo. Potete andare lei e suo fratello e raccontare gli episodi continui di violenza. Tutelatevi da subito anche con un legale penalista che saprà consigliarvi per il meglio. Prima di questo predisponete un eventuale luogo sicuro per sua madre.
C'è poco da aspettare. Purtroppo, nella maggior parte di questi casi, ci si trova a dover commentare i fatti già avvenuti dicendo "potevamo muoversi prima". Suo padre è un uomo violento e non cambierà! E' molto probabile che nel suo comportamento ci sia una forma di gratificazione e una personalità psicologica disturbata.
Spero di averla spronata a fare qualcosa e velocemente.
Dott. Antonio Cortese
Salve Marisol, la ringrazio per aver condiviso con noi il suo vissuto. Comprendo che la situazione sia molto delicata e che incida profondamente sulla vita di tutti voi. I miei colleghi hanno fornito ottimi consigli e vorrei sottolineare che, in momenti di grande difficoltà, può essere arduo prendere in mano la propria vita e apportare dei cambiamenti; spesso sembra più semplice lasciare tutto com'è. Tuttavia, voi figli vi impegnate per sostenere e proteggere. Un percorso di psicoterapia, in particolare per sua madre, potrebbe aiutarla a riscoprire la propria individualità e a fare delle scelte consapevoli. Naturalmente, è essenziale che ci sia una motivazione per intraprendere un percorso di questo tipo. Lo stesso vale per lei e suo fratello. Se avesse bisogno, sono disponibile sia in presenza sia online.

Resto a disposizione, Dott. Gianluca Pignatelli
Buongiorno Marisol, la situazione che descrive, come già fatto presente dai miei colleghi, è profondamente spiacevole e dolorosa.
La reticenza di sua madre nel rivolgersi a un centro antiviolenza è comprensibile nella dinamica della situazione in quanto, in queste circostanze, si ha sempre paura che un gesto del genere possa scatenare ancora di più l'ira di suo padre nei suoi confronti, e purtroppo in questi casi la paura diventa un freno, ed è esattamente ciò su cui probabilmente spinge chi è l'autore della violenza.
Ciò che può continuare a fare per sua madre e suo fratello è sicuramente fornire il suo supporto e la sua disponibilità ad aiutare. Probabilmente sarebbe utile per sua madre confrontarsi con donne che hanno passato le stesse cose e che hanno avuto la forza di andare via/denunciare, perché non c'è niente di più potete di scoprire che altre persone nella sua stessa situazione ce l'hanno fatto e che quindi anche lei può farcela.
Per suo fratello, che è un ragazzo molto giovane, sarebbe sicuramente utile circondarsi di persone (amici) che possano supportarlo, ascoltarlo, e aiutarlo tramite il confronto e la comunicazione, avere quindi un supporto esterno.
Come consigliato, il numero anti violenza, le forze dell'ordine e gli assistenti sociali sono un attimo punto di appoggio per chiedere informazioni su come muoversi, e il supporto psicologico in questi casi potrebbe rivelarsi un aiuto fondamentale.
In ultimo, e non per importanza, è importante che lei tuteli la sua famiglia attuale, suo figlio e suo marito, la sua serenità, che impatta anche sulla famiglia. Resti accanto alla sua famiglia di origine, ma non dimentichi di prendersi cura di sé, creandosi il suo posto sicuro, lontano da tutto questo, per tutelare la sua salute mentale e quella delle persone che la amano e che dipendono da lei come il piccolo Leo.
Le porgo un caro saluto e le auguro che tutto possa risolversi per il meglio.
Dott.ssa Giorgia Proietti
Buongiorno Marisol grazie per la fiducia nell aprirsi a confidenze riservate, quando subentrano queste dinamiche generalmente è perché le relazioni diventano tossiche e conflittuali e si è manipolati senza rendersene conto. Continuate a sostenere vostra madre e sollecitarla a rivolgersi anche a professionisti sanitari che possano seguirla nel quotidiano. Un saluto.
Dr.ssa Versari Debora.
Salve, chiederei ad un avvocato o anche ad un centro violenza se la sua denuncia, referti si suo fratello e annessa testimonianza possano allontanare suo padre dalla casa dove vive anche suo fratello considerando anche che sua madre e succube di un uomo che ha usato violenza fisica e psicologica, provi...

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