Buonasera scrivo qua per cercare aiuto , sono un ragazzo di 20 anni quasi 21 , circa 3 anni fa quand

19 risposte
Buonasera scrivo qua per cercare aiuto , sono un ragazzo di 20 anni quasi 21 , circa 3 anni fa quando stavo con la mia ex in un periodo in cui avevo smesso di usare sostanze mi era venuto il dubbio di essere omosessuale cosa che è scomparsa dopo 3 giorni e tutto è tornato normale , da lì non è più successo avevo rinunziato l’uso di sostanze e tutto era tornato come prima . Premetto sono sempre stato attratto da donne mai da uomini dopo essermi lasciato con la mia ex circa un anno dopo mi sono messo con la mia attuale ragazza che stiamo insieme da quasi due anni la amo moltissimo infatti decisi di smettere con le sostanze per avere una vita tranquilla con lei , dopo aver smesso con le sostanze inizia a stare male attacchi di panico ansia e depressione avevo l’ossessione di morire da un momento al altro poi ho iniziato a fare uso di gocce ansiolitiche e ho avuto un calo della libido ed ali e iniziato il calvario della paura di essere omosessuale è durato circa 3 mesi poi iniziando una terapia per l’ansia con farmaci tutto è passato ed è tornato tutto normale fino a circa due settimane fa quando per positività al COVID sono stato in camera chiuso per ben 10 giorni e da lì sono tornati questi dubbi ossessivi di omosessualità . Non riesco più. A vivere amo la mia ragazza è non voglio perderla per nessun motivo voglio avere un futuro con lei e non riesco più ad avere una vita normale ? Può essere un doc omosessuale o una vera omosessualità ? Aiuto vi prego
Buongiorno,
dal suo messaggio emerge un forte senso di angoscia.
Essendo lei molto giovane, e le sue difficoltà emerse qualche anno fa, i dubbi relativi all'orientamento sessuale mi sembrano leciti e naturali all'interno di un periodo di crescita così intenso com'è quello dell'adolescenza. Sembra, tuttavia, che il suo sintomo, che definisce essere "ossessivo", intorno a tali pensieri, rivelino qualcos'altro; un'ansia prevaricante che influenza negativamente la sua vita. Le consiglierei un percorso psicoterapeutico che possa indagare le origini profonde dei suoi sintomi. Inoltre, è utile poter incontrare uno psichiatra per comprendere meglio, a livello medico, come affrontare l'interruzione dell'assunzione di sostanze e che conseguenze possa aver avuto su di lei.
Un saluto.
Dott.ssa Giulia Antonelli Incalzi

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Buongiorno, è complicato rispondere alla sua domanda con così poche informazioni. Nello specifico, dovrebbe dirmi questi pensieri cosa riguardano e ogni quanto si presentano. Può rispondermi anche in privato. Rimango a disposizione
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo importante che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Ritengo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Dubbi e perplessità in quanto tali possono creare ansia, che a sua volta può suscitare un senso di panico. Per affrontare ed esplorare questi dubbi può essere utile un percorso di supporto psicologico in cui scoprire, senza giudizi nè pregiudizi, quali paure o quali stereotipi smuovono le tematiche relative a sessualità e omosessualità. L'utilizzo di sostanze stupefacenti è inoltre un elemento da tenere in considerazione perchè tra gli effetti collaterali comprovati vi sono anche sentimenti paranoici e pensieri ricorsivi.
Buongiorno,
Ci sono tante tematiche da trattate, ma credo che la prima sia legata alle dipendenze primis tra tutte all'abuso di sostanze...
Sono disponibile per colloqui o per un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara
Salve, nonostante il suo stato di angoscia e di ansia che la sta affliggendo in questo periodo mi sembrava utile sottolineare che lei sia riuscito a interrompere l'utilizzo delle sostanze; fatto non scontato e comportamento molto difficile da attuare, per tale motivo le faccio i miei complimenti.
In secondo luogo comprendo la sua sofferenza e solo con un'analisi approfondita è possibile fare una diagnosi differenziale tra omosessulità e Doc omosessuale cercando di capire come è nata questa paura ed esplorando quali vissuti emotivi accompagnano i suoi stati ansiosi.
Rimango a disposizione
Cordiali saluti
dott.ssa Bellavia
Salve caro utente! Credo sia stato complicato smettere l'uso di sostanze e quindi bravo, Purtroppo le sostanze coprono tante situazioni e poi trovo normale alla sua età farsi domande sull'orientamento sessuale.
Se è troppo angosciato di confronti con uno psicoterapeuta che le darà aiuto e contenimento
C'è qualcosa che lei cerca con forza di tenere sepolto. C'è in lei un mondo che necessita di essere compreso e ascoltato. Questa esplorazione ha bisogno di tempo e di pazienza. L'attende un viaggio straordinario.
Gentilissimo, grazie per averci raccontato la sua storia e i suoi vissuti. Emerge una profonda sofferenza, quello che mi sentirei di consigliarle, dato anche dalla sua storia di uso di sostanze e di difficoltà legate all'ansia e alla ruminazione, di iniziare a intraprendere un percorso individuale di psicoterapia, oltre al percorso farmacologico. In questo modo si potrà indagare maggiormente sulle possibili cause dei suoi timori e fare chiarezza su una possibile psicodiagnosi. Resto a disposizione per un consulto, Cordiali Saluti.
Buonasera gentile utente, dalle sue parole emerge molta sofferenza, mi spiace. Le consiglio di iniziare un percorso psicologico per capire da dove ha origine tale sofferenza e per risolvere tutti i suoi dubbi. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dottoressa Nibbioli.
Buonasera, la ringrazio per aver condiviso questa situazione che capisco le provochi disagio e sofferenza.
Quello che mi sento di consigliarle è di intraprendere un percorso psicologico per imparare anche a gestire l'utilizzo dei farmaci ansiolitici e la comparsa dei sintomi e poter affrontare meglio tutti i dubbi sul suo orientamento sessuale. Purtroppo non è possibile capire a priori, senza un'anamnesi, dei colloqui ed eventualmente dei test, se sia presente una diagnosi come quelle da lei proposte.
Spero di esserle stata d'aiuto.
Dott.ssa Fabiola Ribechini
Gentile utente, mi dispiace molto per come ha trascorso quest'ultimo periodo di vita. Noto da subito che quanto la preoccupa non è tanto il suo orientamento sessuale quanto la paura di non corrispondere all'immagine di sé che si è da sempre creato. Non è possibile farle una diagnosi accurata in questa sede, sia per la mancanza di elementi fondamentali, sia per motivi legali e deontologici. Le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico quanto prima per poter indagare meglio il suo stato di salute, vista anche la sua vulnerabilità a sostanze e ricadute. Le auguro il meglio. Un caro saluto. Dott.ssa Alessandra Morosinotto
Buon giorno, si, potrebbe essere disorientamento da ossessioni e fobie un po' per la non assunzione di sostanze ( delle quali però non si sa la natura, non la menziona) un po' per una sensazione di mancanza di controllo sulle circostanze esterne, specialmente covid ed isolamento costretto di conseguenza.
La invito ad affrontare un percorso psicologico approfondito per comprendere il disagio psicologico che la tormenta sottostante.
Sono disponibile anche online
Forza.
Dr.ssa Cristina Mitola
Buongiorno,
premesso che l'omossessualità non è un disturbo, in quanto da lei scritto colgo il suo tentativo di gestire una sintomatologia che si esprime con attacchi di panico, depressione e ansia con le sostanze (siano esse illegali o legali). Quando le assume è tutto sotto controllo, quando smette tornano i sintomi. Mi sembra sia questo il focus sul quale concentrarsi e potrebbe essere il caso di approfondire da cosa i sintomi sono generati e perché il suo corpo le sta mandando questi segnali. La puara di essere omosessuali potrebbe essere semplicemente un catalizzatore, che attira tutte le attenzioni e la distoglie dalle vere motivazioni dello star male.

Le auguro una buona giornata,
Gianpaolo Bocci
Gentile utente, dei colloqui clinici la aiuterebbero a far luce sulla domanda che ci pone. Con l'aiuto di un professionista potrà capire la sua identità sessuale, com'è nata questa idea dell'omosessualità e che cosa prova al riguardo.
I migliori auguri
Dott. Nesci
Gentile utente, la ringrazio per essersi rivolto al portale. I pensieri ricorsivi ed intrusivi, al di là del tema che si portano dietro, possono avere varia natura: a volte sono la rappresentazione cognitiva di un vissuto emotivo, altre volte sono semplici pensieri ai quali noi attribuiamo significati particolari. Dunque prima di porre una diagnosi è bene fare una valutazione accurata. Le consiglio di rivolgersi ad un/a professionista che la aiuti a demarcarsi da tali pensieri.
Cordialmente,
Dott. Sassi
Gentile utente, le questioni che pone sono molto complesse. Valuti l'opportunità di approfondirle in un contesto terapeutico appropriato e in grado di fornirle adeguato supporto.
Saluti
Buonasera

Le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia psicoanalitica per capire la causa del suo disagio .
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti .
Saluti
Dott.ssa Claudia Castellani
Buonasera.
E’ necessario conoscerla in colloquio per approfondire ed esplorare meglio, non solo la sua storia di vita ma anche i pensieri intrusivi sul tema dell’omosessualità in relazione agli avvenimenti che ha raccontato (dall’uso di sostanze, alla precedente relazione etc).
Soprattutto è importante esplorarne l’impatto emotivo, e cosa la turba profondamente di questi dubbi.
Ciò che si percepisce è la sua preoccupazione e il suo malessere, quindi mi sento di suggerirle di rivolgersi ad uno psicologo per poter essere supportato sia da un punto di vista eventualmente diagnostico ma soprattutto psicoterapeutico.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dott.ssa Martina Orzi

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