Buonasera, scrivo per chiedere un parere. Faccio terapia da tanti anni con la stessa psicoterapeuta

18 risposte
Buonasera,
scrivo per chiedere un parere. Faccio terapia da tanti anni con la stessa psicoterapeuta, con una interruzione di circa 3 anni. Ora ho 35 anni, ho iniziato ad andare l'ultimo anno delle scuole superiori.
Il percorso è stato per me importantissimo, ha accompagnato tutti gli anni universitari e mi ha permesso di raggiungere dei livelli davvero molto profondi di comprensione. Da un certo periodo in poi però, dal periodo poco prima e dopo la laurea, io ho iniziato ad allontanarmi forse, a chiudermi a non riuscire più a tirare realmente fuori, a prendermi il tempo, a stare, ad avere fiducia e a guardarmi. Nella mia vita stava capitando la stessa cosa. Questa chiusura ha portato anche ad un'interruzione brusca della terapia che poi è ripresa circa tre anni fa. Le cose vanno meglio rispetto al momento più basso del dopo laurea, ma sento che non ho risolto realmente il problema e che non ho più la sensazione di 'fare terapia' da tanto tempo, di avere una direzione, uno scopo e anche la speranza che possa tornare a essere come prima, con una vita più piena e con dei legami stabili. Mi sento come se quello che la t. dice non avesse valore, perchè non sento che ha compreso come mi sento e ''dove sono'' in questo momento. Io sicuramente non l'ho compreso, sento solo di non poter progredire come vorrei. Quello che vorrei chiedere è se può capitare che un rapporto terapeutico finisca e non sia più efficace. Sono dilaniata tra il pensare che sia a causa mia che le cose non progrediscono (non ho cose interessanti da portare in terapia su cui lavorare; proietto su di lei miei mancanze; non mi sento più in grado di affrontare certe parti di me) o che in questo momento della mia vita potrei aver bisogno di un percorso diverso. So per certo di sentirmi sola. Cosa consigliate? Grazie per l'attenzione
Buonasera, per prima cosa esponga alla terapeuta che la segue tutti i suoi dubbi e i suoi vissuti.
Qualora non dovesse riscontrare un cambiamento, sarebbe consigliata per lei una psicoterapia sistemico relazionale al fine di prendere in considerazione anche il contesto in cui si manifestano i suoi malesseri.
Buona serata
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi

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Gentile ragazza, grazie per aver condiviso la sua esperienza. le domande che ci pone le rivolga anche alla sua terapeuta, non si deve preoccupare è giusto che lei le possa fare. Avete lavorato insieme per diversi anni, ha ottenuto dei miglioramenti, forse ora ha bisogno di rivedere qualcosa nel suo percorso terapeutico ma non vuol dire che lo deve chiudere perché non porta argomenti interessanti anzi parli proprio di ciò, dica come si sente, di sentirsi sola. Poi deciderà come procedere.
Se ha bisogno resto a disposizione anche online.
Cordiali saluti.
Dott.ssa VERENA ELISA GOMIERO
Buonasera, beh da una parte mi verrebbe da dirle di provare a riparlarne con la sua terapeuta, dall'altra sì, può capitare che un rapporto terapeutico si esaurisce e che si senta il bisogno di rivolgersi ad un altro professionista, non se ne faccia una colpa. Un caro saluto
Buongiorno, le suggerisco di parlarne con la terapeuta. In ogni caso può capitare che non si ritrovi la stessa sintonia la volta successiva. è anche un rapporto umano e quindi influenzato da tante variabili. Se non riesce a sbloccare la situazione parlandone potrebbe essere il caso di fermarsi a riflettere ed eventualmente cambiare percorso. Esiste anche la possibilità che sia dovuta ad un suo blocco/limite e che quindi non c'entri la terapeuta.
Salve, la cosa migliore che possa fare è condividere le sue remore e perplessità con la sua terapeuta. E' proprio questa apertura e condivisione delle impasse e dei momenti di stallo che danno valore al rapporto terapeutico e possono aiutarla a fare una scelta diversa, se crede, o a rimanere nel rapporto terapeutico attuale, nel caso comprendesse che quest'ultimo non è la causa di come si sente.
Cordiali saluti, dr.ssa Daniela Benvenuti
Salve, ogni rapporto 'sano' dovrebbe basarsi sulla fiducia. Se sente che in questo periodo qualcosa è cambiato è il caso che ne parli con chi la segue e la conosce da tanto tempo, insieme troverete la soluzione migliore. sarà la terapeuta stessa, se dovesse ritenerlo, a suggerirle di rivolgersi ad altri ma non prima di averne parlato assieme e aver cercato di capire e dar un senso alle sue nuove sensazioni.
I miei migliori auguri
dott.ssa Miculian
Salve, ritengo assolutamente legittimo ciò che scrive anzi capita molto spesso di consigliare agli stessi pazienti di provare ad effettuare percorsi psicologici anche diversi tra loro, chiaramente però non nello stesso momento, poiché da Ogni percorso si può trarre un'occasione di arricchimento. Utilizzi al meglio quanto ho imparato in questi anni di terapia e magari provi anche a condividere con lo stesso terapeuta ciò che prova e ciò che sente in questo momento. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL
Gentile, può succedere, l'importante è confrontarsi con la terapeuta. Buona serata
Buongiorno,

sarebbe opportuno si confrontasse con la sua terapeuta in merito ai dubbi qui sollevati. Questi come altri elementi potrebbero esser un qualcosa di prezioso da cui ripartire per poter continuare a lavorare su di se. Continui ad affidarsi alla specialista che la ha aiutato sin qui, vedrà che potrà portare a termine la sua terapia.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, mi unisco ai colleghi nel suggerirle di parlare in prima battuta con la sua terapeuta per analizzare la questione assieme .
Un caro saluto
Cristina Villa
Salve, qualcuno direbbe che lei sta facendo resistenza al cambiamento, altri direbbero che non esiste il cliente difficile ma solo il terapeuta incapace.
Scelga lei l'opzione.
Un caro saluto
Cara, condivido il pensiero dei colleghi rispetto l'importanza di condividere con la sua terapeuta i suoi vissuti e i suoi pensieri relativi proprio alla vostra relazione. Sono certa che anche solo questo passo potrà farla uscire dall'empasse e dare ad entrambe la possibilità di arrivare ad un nuovo livello di relazione, con una qualità diversa. Detto questo è anche comprensibile che in una relazione lunga si vivano dei periodi stagnanti e sarebbe utile cercare di capire cosa rappresenta per lei quesa fase della sua vita (fine università, la sua età ecc). Un caro augurio, Laura Mandelli
Buonasera, può capitare che un percorso abbia necessità di una pausa, come quella di 3 anni che si è presa; ma anche di sentire che quella relazione non funziona più come prima. Ne parli con la sua terapeuta e cambi percorso se questo è ciò che vuole. Può sempre provare.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato. Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare. Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei. A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente. dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Gentile utente, grazie per aver condiviso questa sua situazione, che immagino le cause grandi difficoltà, dato che parliamo di un luogo sicuro nel quale non riesce più a sentirsi pienamente a suo agio. Le sue domande sono legittime e forse raccontano qualcosa in più del solo rapporto con la terapeuta, come lei stessa riconosce, facendo un parallelismo con le altre relazioni. Se non lo avesse già fatto, è fondamentale che possa parlarne con la sua terapeuta, che possa esprimere le sue emozioni e i suoi dubbi con la diretta interessata, in maniera libera. Se lo trova molto difficile può iniziare condividendo questa difficoltà ad esprimersi pienamente. Insieme potrete costruire la direzione migliore da prendere: questo apre anche alla domanda di come viviamo l'evolvere delle relazioni e i diversi momenti di vicinanza e di distanza, e come eventualmente viviamo le separazioni, che non per forza devono essere brusche e impulsive, e che possono sempre farci trovare una porta aperta.
Le faccio i miei auguri, Dott.ssa Eleonora Donatelli
Gentile utente, grazie della sua condivisione, che ci dà modo di esplorare un tema molto interessante. Per prima cosa, se non l'ha già fatto, ne parlerei con la sua terapeuta, ponendo esattamente le stesse domande e riflessioni. Potrebbe essere un modo per rivitalizzare o trovare un modo per terminare la terapia. Rispetto all'altra domanda, certo, le terapie finiscono, e meno male! Penserebbe di farla tutta la vita e con la stessa persona? Non è sano. Potrebbe anche valutare un periodo senza terapia se sta bene. Oppure un altro orientamento e soprattutto una persona nuova. Uno psicoterapeuta non è un dio in terra e non gli va chiesto l'impossibile. Non si dilani, succede quel che deve giustamente succedere tra persone legate si da affetto ma soprattutto da un contratto professionale. Rimango a disposizione per approfondimenti, la saluto cordialmente, dott.ssa Silvia Ragni
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Gentile utente, grazie per la sua condivisione.
Mi dispiace sentirla in difficoltà.
Le domande che pone sono molto profonde e interessanti.
Intanto penso che sia importante che lei condivida questi dubbi con la sua terapeuta. Potrebbe essere un'occasione importante in cui lei comprende aspetti di sè.
In bocca al lupo.
Dott.ssa Genoveffa Del Giudice
Buongiorno,

La sua riflessione è molto profonda e mostra una grande consapevolezza di sé e del percorso che ha intrapreso. È del tutto normale, in un processo terapeutico che dura da molto tempo, arrivare a un punto in cui ci si sente bloccati o in cui il rapporto terapeutico sembra non produrre più i risultati che una volta aveva. Questo non significa necessariamente che il percorso sia stato inutile. Il fatto che ora il percorso sembri meno efficace non sminuisce assolutamente il valore che ha avuto per lei in passato. Può succedere che, in alcune fasi della vita, si sente il bisogno di un cambiamento, anche nella terapia.
Cordialmente, D.ssa Raileanu

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