Buonasera, Scrivo in merito a dolore anteriore del ginocchio. Sono una ragazza sportiva di 23 anni

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Buonasera,
Scrivo in merito a dolore anteriore del ginocchio.
Sono una ragazza sportiva di 23 anni. A 19 anni ho avuto un episodio di sublussazione della rotula, dal quale mi sono ripresa dopo circa un mese senza troppi problemi. Da quel momento mi sono sempre allenata con un tutore centrato sulla rotula.
Dopo poco più di un anno ho avuto per circa tre mesi dolore anteriore del ginocchio, che peggiorava con la deambulazione e stando seduta a lungo ma non avevo nessun problema a saltare o a piegare e stendere completamente la gamba. Vista da un ortopedico, ho fatto una risonanza magnetica, di cui vi allego il referto:
L'indagine è stata condotta mediante sequenze FSE e GRE T1, DP e T2-pesate condotte lungo i tre piani ortogonali dello spazio anche con
tecnica a soppressione
del segnale del tessuto
adiposo su apparecchio ad alto campo magnetico.
Esame richiesto per gonalgia in esiti
di trauma riferito nel 2019.
Minima falda fluida intraarticolare.
Fibrocartilagini meniscali mediale e laterale regolari per morfologia, dimensioni e segnale.
Legamenti crociato anteriore, crociato posteriore e legamenti collaterali continui e regolarmente tesi. Si conferma la presenza della nota formazione esostosica a livello iuxtametafisaria mediale tibiale prossimale di 8 millimetri di diametro ed estensione longitudinale di 9 mm con regolare cappuccio cartilagineo continuo di spessore nei limiti di norma.
Si segnala rotula in posizione alta in verosimile severa displasia trocleare tipo D secondo Dejour. Il reperto risulta meritevole di ulteriore approfondimento diagnostico mediante studio radiografico in due proiezioni, consulenza specialistica ed eventuale studio TC dell'articolazione femoro-rotulea.
Lo specialista che mi aveva visitata aveva ipotizzato un distacco di osso/cartilagine che, muovendosi nell'articolazione, causava il dolore; si era quindi programmato un intervento in artroscopia per rimuovere tale frammento ma, causa Covid, l'intervento è stato posticipato così a lungo che nel frattempo il dolore è completamente scomparso auto risolvendosi (non ho idea del come sinceramente).
Nessun problema fino ad un paio di mesi fa quando, allenandomi in camera a casa mia, ho per sbaglio toccato col piede il letto mentre facevo corsa sul posto. Il contatto mi ha nuovamente fatto lussare la rotula che è ritornata in sede spontaneamente subito al momento dell'infortunio. La convalescenza è stata più lunga della scorsa volta anche se il dolore acuto si è risolto in solo una settimana. Tuttavia dopo due mesi ho ancora dolore a correre e ad estendere completamente la gamba di fronte a me (ma solo da seduta o da in piedi; se invece la distendo da sdraiata o da in piedi ma senza alzarla a 90 gradi, anche contraendo molto forte il quadricipite, non sento niente). Nessun problema a piegarla completamente (es.squat o altri esercizi).
Negli ultimi tre giorni il dolore sembra essere quasi scomparso con l'estensione di cui vi parlavo prima, peró sento, sempre con questa estensione, un leggero scricchiolio e ieri addirittura un piccolo scatto della rotula verso l'esterno (cosa che oggi non si presenta).
Mi rendo conto che le informazioni che vi ho dato sono tante e che via web sia difficile fare una valutazione esaustiva. Ho prenotato una visita da uno specialista ma nel frattempo volevo sapere anche da altri professionisti cosa potrebbe essere successo secondo voi con l'ultimo infortunio e quali potrebbero essere le mie future opzioni. E se secondo voi possa essere ancora normale che senta dolore in questi movimenti ma sia completamente "guarita" negli altri.
Attendo un Vostro gentile riscontro,
Claudia
Buongiorno, probabilmente la conformazione del tuo ginocchio determina una possibile lussazione di rotula. Il problema. Sembra dovuto in parte alla conformazione della troclea femorale, che determina lo scorrimento centrato della rotula, in parte alla posizione della rotula stessa, che è più in alto della norma ed è più soggetta a lussazioni. Mi sembra di capire che ci siano stati solo due episodi.
Personalmente proverei prima con della fisioterapia (fondamentale il rinforzo del vasto mediale obliquo, che c'entra meglio la rotula). Se questo non dovesse funzionare e dovessero esserci delle recidive, si potrebbero valutare una o più opzioni contemporaneamente, cioè trocleoplastica artroscopica, riparazione versus ricostruzione del legamento patello femorale mediale, con o senza trasposizione della tuberosità tibiale (più probabili le ultime due opzioni)

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