Buonasera, scrissi qui a inizio gennaio per avere delucidazioni/spiegazioni inerenti al mio stato di

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Buonasera, scrissi qui a inizio gennaio per avere delucidazioni/spiegazioni inerenti al mio stato di salute psicologica.
Finalmente posso darvi una diagnosi: depressione con tendenze ossessivo-compulsive e depersonalizzanti, che affronto da quasi un mese e mezzo con l'assunzione di un antidepressivo SSRI e un neurolettico.
Vi spiego la mia condizione.
Da metà settembre mi capita di avere dei pensieri ossessivi molto intrusivi: questi pensieri, non "scacciabili "(se non con uno sforzo di volontà estremo che mi prosciuga parecchie forze mentali) mi suggeriscono scenari in cui io fondamentalmente faccio danni, sia fisici che psicologici, a me stesso e/ agli altri. Il problema è che il mio cervello non riesce a classificarli come semplici (seppur distruttive) fantasie e nella testa mi si instilla perennemente il dubbio che possa aver commesso davvero tali azionii. Da qui le compulsioni di controllare costantemente il mio operato, dato che non mi fid(av)o di me stesso.
Un esempio? Inizialmente credevo di aver insultato un ragazzo, completamente a caso e gratuitamente, solo perchè omosessuale, e io non ho nulla contro il suo orientamente sessuale. Oppure, ancora, di aver erroneamente bloccato una persona sul telefono solo perchè non mi rispondeva per giorni.
O, addirittura, di aver distrutto violentemente la mia Playstation, la quale è ancora in perfetto stato.
Preciso che tali azioni io non le ho MAI commesse ma il mio cervello mi ripropone OSSESSIVAMENTE tali fantasie e vuole farmi credere che siano reali.
Io, semplicemente, non ho la forza per dire "No, non hai fatto nulla".
La terapia sembra andare bene: l'umore è migliorato, non ho più compulsioni ma le ossessioni rimangono e non riesco ad eliminarle.
Ho il desiderio, misto a curiosità, di cambiare psicologo/psicoterapeuta e provare nuove strade.
Non so dove mettere le mani...
Buongiorno piacere
Grazie di averci raccontato parte della sua storia
Non è molto chiaro cosa ci sta domandando però.
Se chiede se è sensato cercare altri medici o psicoterapeuti, questo ovviamente sta a lei, non è ne giusto ne sbagliato.
Se le cure non portano ai risultati aspettati ci possono essere moltissimi fattori che può analizzare con il suo medico, od ovviamente con uno nuovo.
Cordialità

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