Buonasera, quando un nipote di 16 anni alla quale da parte di noi nonni paterni ha avuto tutto quell
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Buonasera, quando un nipote di 16 anni alla quale da parte di noi nonni paterni ha avuto tutto quello che chiedeva con disponibilità e amore, ti dimostra in ogni occasione mancanza di rispetto , anzi, ti accorgi che se puo' farti soffrire facendoti sentire la sua mancanza, facendoci raramente visita, non degnandosi di una telefonata o non rispondendo al cellulare, ma non facendosi mancare la ' capace di fare richieste, tipo, mi compri questo o mi compri quello e noi scemi compriamo sperando che capisca il bene che gli vogliamo. Soggiogata da sempre dall'insegnamento del non rispetto per noi della mamma e dai nonni materni, mi dico che ormai a 16 anni non cambia più', specie adesso che i genitori si sono separati e quindi, se prima veniva poco adesso ancor meno.Che cosa dobbiamo fare? Non cercarla più, o continuare a sentirsi trattati in questo modo cattivo? grazie per la risposta.
Gentile sig.ra credo che nessuno psicologo o medico possa decidere al posto suo quale sia la cosa più corretta da fare in una situazione delicata e descritta solo tramite qualche riga via web. Dalle sue parole però emerge il desiderio di essere in qualche modo di riferimento per la ragazza e di assumere un ruolo di riferimento per la ragazza.
L'unico consiglio che mi sento di darle è di parlarne dal vivo con uno psicologo psicoterapeuta che possa aiutarla a fare un pò di ordine nelle sue emozioni. Solo dopo, potrà avere uno sguardo più sereno sul da farsi. In bocca al lupo!
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Buonasera,
in qualunque tipo di relazione (che sia con mogli, mariti, figli, nipoti, capi ufficio, ecc) è fondamentale sapersi prendere cura di se stessi, difendendo i nostri confini. Una relazione in cui si viene trattati male o usati non è funzionale alla salute né vostra né dei vostri nipoti. Perciò meglio o affrontare l'argomento insieme ai genitori oppure ritirarsi. Consiglio comunque il confronto con un professionista per capire meglio la situazione.
dott Tealdi
in qualunque tipo di relazione (che sia con mogli, mariti, figli, nipoti, capi ufficio, ecc) è fondamentale sapersi prendere cura di se stessi, difendendo i nostri confini. Una relazione in cui si viene trattati male o usati non è funzionale alla salute né vostra né dei vostri nipoti. Perciò meglio o affrontare l'argomento insieme ai genitori oppure ritirarsi. Consiglio comunque il confronto con un professionista per capire meglio la situazione.
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Salve,capisco il dolore che voi nonni state provando sentendovi ignorati dalla propria nipote ed adoperati come bancomat.
E' difficile dare dei consigli a dei nonni che vorrebbero avere un bel rapporto con la propria nipote e che invece vengono ignorati.
Sicuramente sarebbe bene parlare con i genitori, soprattutto con la mamma della ragazza, per cercare di capire perchè la ragazza ignora i nonni. Cmq come hanno risposo i miei colleghi nelle risposte precedenti, sarebbe bene farvi aiutare ad elaborare le frustrazioni che vi provoca tale rapporto, da uno psicoterapeuta, vi saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
E' difficile dare dei consigli a dei nonni che vorrebbero avere un bel rapporto con la propria nipote e che invece vengono ignorati.
Sicuramente sarebbe bene parlare con i genitori, soprattutto con la mamma della ragazza, per cercare di capire perchè la ragazza ignora i nonni. Cmq come hanno risposo i miei colleghi nelle risposte precedenti, sarebbe bene farvi aiutare ad elaborare le frustrazioni che vi provoca tale rapporto, da uno psicoterapeuta, vi saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Gentile signora, è comprensibile il senso di delusione che prova nel non poter frequentare sua nipote. C’è però, da considerare anche le caratteristiche psicologiche specifiche dell’adolescenza che si contraddistingue proprio per la tendenza all’indipendenza e a trascorrere molto tempo con i coetanei. Ciò, ovviamente non esclude che sia necessario cercare un dialogo con la mamma, in funzione soprattutto del benessere della giovane ragazza. Il consiglio che mi sento di darle è quello di servirsi di un sostegno psicologico familiare che può aiutare la riattivazione delle risorse possedute dalla famiglia, accompagnando il sistema ad individuare i confini e le regole familiari che vanno a definire il ruolo di ciascun componente.
Cordialmente
Dott.ssa Elisa Taverniti
Cordialmente
Dott.ssa Elisa Taverniti
Buongiorno. Al di là della comprensione per il suo sentimento di confusione, ma anche di dolore per questo vuoto, nessuno può darle la soluzione. Ricordi però che i 16 anni sono il clou dell'adolescenza, ove rabbia, contestazione e desiderio di indipendenza la fanno da padroni. I ragazzi hanno bisogno di distruggere sapendo che l'oggetto tanto non si rompe! Sicuramente la vostra funzione è fondamentale per la ragazza, perciò se avete dei dubbi è proprio per il senso di responsabilità oltre che per 'l'amore nei suoi confronti
Salve. Suo nipote sta attraversando due momenti cruciali ed impegnativi, l'adolescenza e la separazione dei suoi genitori. Difficile poter dire cosa fare ed anche dare suggerimenti. Forse le consiglierei solo di affidarsi ad un collega per un sostegno psicologico per affrontare questa fase emotivamente impegnativa anche per lei.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli
Comprendo il vs disappunto, che esprimete in questa e nella prima lettera con dolore per l'appannarsi di un rapporto affettivo importante e costruito nel tempo. Però assolutamente non farsi usare come bancomat, la nipote deve avere un messaggio educativo che con questo vs comportamento non può arrivarle di certo. Monetizzare l'affetto è deleterio da ambo le parti e non costruisce valori. Cordiali saluti. Dr.ssa Daniela Benvenuti
Cara Nonna, comprendo ben quello che prova, sono nonno anch'io. E' così, quando sono bambini sono coì teneri e affettuosi, hanno bisogno di noi e noi abbiamo bisogno di loro. Poi, aimè troppo in fretta, crescono, e, come è naturale si rivolgono sempre più verso i loro coetanei. E' un processo evolutivo necessario.
Noi siamo fermi e loro corrono verso il futuro. Ma non ci dimenticheranno mai, e non pensiamo di "comprare" la loro presenza con regali o soldi, Lasciamoli andare, e ogni tanto torneranno a farci visita e a regalarci un abbraccio.
Così è la vita. Consoliamoci pensando che nel loro cuore e nella loro carne ci sarà sempre qualcosa di noi.
Un abbraccio.
Marco Tartari
Noi siamo fermi e loro corrono verso il futuro. Ma non ci dimenticheranno mai, e non pensiamo di "comprare" la loro presenza con regali o soldi, Lasciamoli andare, e ogni tanto torneranno a farci visita e a regalarci un abbraccio.
Così è la vita. Consoliamoci pensando che nel loro cuore e nella loro carne ci sarà sempre qualcosa di noi.
Un abbraccio.
Marco Tartari
Buongiorno signora. I suoi dubbi ed incertezze sul comportamento da tenere per favorire un giusto e rispettoso rapporto con sua nipote, sono argomento affrontabile attraverso un percorso terapeutico con un professionista. Questo percorso se attivato vi potrebbe dare una serie di strumenti e metodi utili per comprendere profondamente ed affrontare al meglio la situazione. Provi a prendere contatto con un professionista che le ispira fiducia, richiedendo un primo colloquio di orientamento. Buone esperienze di vita! Dottssa Daniela Guzzino
Buongiorno , anche io come i colleghi sento il dolore e frustrazione che vi sta attraversando e immagino sia difficile trovare un modo di comportarsi con vostra nipote. L adolescenza e la separazione dei genitori sono momenti difficili da superare dalla ragazza che immagino viva emozioni contrastanti e dirompenti dentro di lei. Parli con i genitori per trovare insieme a loro le risorse per affrontare e sostenere questo periodo di sviluppo e crescita di sua nipote. Le suggerisco inoltre un percorso di sostegno con una psicoterapeuta per fare chiarezza sui passaggi evolutivi della ragazza.
Cordialità Dott.ssa Valeria Borghi
Cordialità Dott.ssa Valeria Borghi
Buongiorno, come in molte cose, parlare ed esprimere le proprie perplessità in un contesto protetto è fonte di crescita. Quello che oggi sta vivendo è un passaggio evolutivo importante che sta affrontando sua nipote, esprimere le sue perplessità con i genitori da un lato ma mostrarsi comunque presenti emotivamente dall'altro lato con sua nipote , potrebbe essere una strada. Consideri che se tale situazione le crea angoscia e difficoltà può sempre farsi accompagnare emotivamente in un percorso psicologico. Saluti.
Buongiorno Signora,
è doloroso non poter stare vicino a chi si ama quanto si vorrebbe, ma sebbene le vicissitudini degli ultimi anni possano aver influenzato il vostro rapporto, ora sua nipote è un'adolescente e incomincia a ragionare e decidere autonomamente. Comincerà a comprendere meglio cosa è accaduto in tutti questi anni. Parlarle e fare un tentativo anche con sua nuora, potrebbe aiutarla risolvere questa situazione.
Le faccio i migliori auguri
è doloroso non poter stare vicino a chi si ama quanto si vorrebbe, ma sebbene le vicissitudini degli ultimi anni possano aver influenzato il vostro rapporto, ora sua nipote è un'adolescente e incomincia a ragionare e decidere autonomamente. Comincerà a comprendere meglio cosa è accaduto in tutti questi anni. Parlarle e fare un tentativo anche con sua nuora, potrebbe aiutarla risolvere questa situazione.
Le faccio i migliori auguri
Salve signora capisco la sua sofferenza. Mi rendo conto che sentirsi esclusa e rifiutata da sua nipote non renda affatto piacevoli le sue giornate. Quello che mi viene di consigliarle e di riflettere sul fatto che la ragazza stia vivendo un momento ben difficile cioè l'adolescenza. Non solo, anche la separazione dei genitori! In questo momento in particolar modo la ragazza si sentirà di fronte a due schieramenti, il materno e il paterno, fra i quali forse è difficile scegliere. E se lei cercasse di costruire ex novo un rapporto con la ragazza, che vada al di là di ciò che è stato? Magari proponendole di vedersi per fare delle cose insieme, per parlare, per assaporare la vita aldilà dei soldi. Ci faccia sapere
Dr. M. Elena Cinti
Dr. M. Elena Cinti
Cara nonna, è comprensibile il vissuto di sofferenza che riporta. Consideri tuttavia che l'adolescenza è un periodo complesso, ricco di compiti importanti a livello di identità e progettualità, ed è fisiologico ricercare fonti esterne alla famiglia per co-percepirsi e co-determinarsi come identità separate, autonome. Non leggerei i comportamenti della ragazzina come modi per farLa apertamente, consapevolmente soffrire. Questo non significa, naturalmente, che la Sua sofferenza non sia legittima, ma soltanto che deve essere ricontestualizzata in un momento di vita particolare per Sua nipote. Per questo stesso motivo non la de-responsabilizzerei completamente, addossando le colpe dei suoi comportamenti alla soggiogazione materna, che è una modalità pericolosa di comprendere la situazione perché alimenta rancori e divisioni, e soprattutto, non è assolutamente in Suo controllo. Cercate di riprendere contatti con la ragazzina, spiegatele che vi fa soffrire la Sua apparente mancanza di interesse per voi. Trovate modalità di stare insieme che stimolino la sua curiosità e il suo interesse. Se vi chiede di comprarle qualcosa, provate poi a utilizzarlo assieme, a farvi spiegare come funziona, a condividerlo con lei. E soprattutto, benché complesso, è importante che si sforzi di non vedere la situazione come rigidamente statica e senza progettualità: a 16 anni Sua nipote cambierà eccome, molte e molte volte ancora! Ma dovrà farlo con i suoi tempi e i suoi modi, senza essere messa in mezzo a faide familiari. Fatele sentire la vostra presenza, il tempo è ancora dalla vostra parte. In bocca al lupo! cordialità, DMP
Buongiorno Signora, posso ben comprendere la Vostra frustrazione di fronte ad atteggiamenti che valutate come egoistici, ma credo che questo tipo di comportamento vada inserito nell'età del ragazzo. A 16 anni si è assaliti da stimolti (soprattutto oggi) a volte contrastanti, sia esterni che interni. Non ci si riconosce più, si è alla ricerca di una propria identità. Spesso le amicizie diventano gli affetti più importanti, tanto da far passare la famiglia con la quale si è cresciuti in secondo piano. E' però un periodo che passa. E i ragazzi cambiano davvero moltissimo, per cui non deve assolutamente perdere la speranza di rivederlo affettuoso e interessato. Anzi, io credo che lo sia ancora e che lo sia sempre stato, solo in questo momento non trova il modo giusto per esprimerlo. Credo sia importantissima in ogni modo la vostra vicinanza e la vostra comprensione. E tanta pazienza (quella che ci vuole con gli adolescenti :))
Gentilissimi nonni,
vostra nipote sta attraversando senza dubbio un periodo doppiamente complicato: uno come fase di crescita (la tanto temuta adolescenza, temuta sia da parte dei ragazzi che da parte degli adulti!!) e l'altro come fase di vita familiare (la separazione dei genitori con tutta la sua complessità). Ma al di là di queste fasi particolari, la cosa che mi ha toccato è la vostra difficoltà a riavvicinare vostra nipote e la conseguente sofferenza. Vi ponete di fronte a una scelta: non cercarla più o continuare a farvi trattare in modo cattivo. Due opzioni molto distanti tra loro, ma che comunque non vi permetterebbero, né una né l'altra, di creare una relazione affettiva piena tra voi e lei. La mia indicazione è quella di farvi accompagnare da uno/a psicologo/a nella ricerca di altre opzioni per riallacciare una relazione con vostra nipote che vada al di là del concetto di bene come dono materiale. Vi auguro di stabilire presto un "contatto" con vostra nipote. Cordiali saluti, dott.ssa Cabriolu
vostra nipote sta attraversando senza dubbio un periodo doppiamente complicato: uno come fase di crescita (la tanto temuta adolescenza, temuta sia da parte dei ragazzi che da parte degli adulti!!) e l'altro come fase di vita familiare (la separazione dei genitori con tutta la sua complessità). Ma al di là di queste fasi particolari, la cosa che mi ha toccato è la vostra difficoltà a riavvicinare vostra nipote e la conseguente sofferenza. Vi ponete di fronte a una scelta: non cercarla più o continuare a farvi trattare in modo cattivo. Due opzioni molto distanti tra loro, ma che comunque non vi permetterebbero, né una né l'altra, di creare una relazione affettiva piena tra voi e lei. La mia indicazione è quella di farvi accompagnare da uno/a psicologo/a nella ricerca di altre opzioni per riallacciare una relazione con vostra nipote che vada al di là del concetto di bene come dono materiale. Vi auguro di stabilire presto un "contatto" con vostra nipote. Cordiali saluti, dott.ssa Cabriolu
Buongiorno. Un tipo di relazione di questo tipo, per come la descrive, non può che generare frustrazione. È consigliabile continuare così? Dal mio punto di vista meglio essere categorici e chiari e mettere davanti la propria saluta fisica e mentale.
Cordialità
Massimiliano Trossello
Cordialità
Massimiliano Trossello
Salve sig.ra,
comprendo il dolore di sentirsi esclusi e il senso di vuoto che state vivendo come nonni. Al contempo però comprendo il dolore di vostra nipote: è un’adolescente che si affaccia alla vita adulta e contemporaneamente vive la separazione dei genitori. Rispetto alla domanda che ci pone, se cercarla o meno, vi suggerirei di farvi aiutare da un professionista per affrontare meglio la situazione così da comprendere qual è la vostra modalità più funzionale per mostrarvi disponibili e accoglienti e magari essere un porto sicuro dove vostra nipote potrebbe approdare.
Saluti
EF
comprendo il dolore di sentirsi esclusi e il senso di vuoto che state vivendo come nonni. Al contempo però comprendo il dolore di vostra nipote: è un’adolescente che si affaccia alla vita adulta e contemporaneamente vive la separazione dei genitori. Rispetto alla domanda che ci pone, se cercarla o meno, vi suggerirei di farvi aiutare da un professionista per affrontare meglio la situazione così da comprendere qual è la vostra modalità più funzionale per mostrarvi disponibili e accoglienti e magari essere un porto sicuro dove vostra nipote potrebbe approdare.
Saluti
EF
Salve,
l'adolescenza è un momento complicato perchè la "ribellione", entro certi limiti, fa parte della fisiologica spinta a individualizzarsi rispetto al nucleo della famiglia di origine.
Tuttavia ne parli con i genitori, e cercate insieme un modo per aiutarlo davvero.
Un saluto,
MMM
l'adolescenza è un momento complicato perchè la "ribellione", entro certi limiti, fa parte della fisiologica spinta a individualizzarsi rispetto al nucleo della famiglia di origine.
Tuttavia ne parli con i genitori, e cercate insieme un modo per aiutarlo davvero.
Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
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