Buonasera, premetto di essere una persona ansiosa e ipocondriaca motivo per il quale da qualche mese

6 risposte
Buonasera, premetto di essere una persona ansiosa e ipocondriaca motivo per il quale da qualche mese sto facendo terapia psicologica.

In seguito ad un banale svenimento per febbre e pressione bassa in seguito a tale episodio ho sviluppato ansia ancora più forte e con qualche attacco di panico. Ho superato l'evento dello svenimento perché sono passati anni ma mi sono rimaste ansie e forti disagi nello stare in mezzo alle persone con qualche problema sul lavoro, nulla che gli altri abbiano mai visto. Mi chiedo perché passo giorni in cui l'ansia non esiste e altri che con poco si scatena e mi fa crollare di nuovo. Non assumo farmaci, solo fiori di Bach all'esigenza e qualche integratore. Negli ultimi anni si è instillato in me la paura di Sclerosi Multipla o qualcosa a livello cerebrale, in alcuni momenti ho tremori, quando ho molto ansia stanchezza che mi accompagna tutto il giorno. Tempo fa avevo anche vertigini soggettive che ho quasi eliminato completamente con postura corretta e stando menobtempo al cellulare. Mi chiedo come posso fare per evitare che si scatenino situazioni così dopo periodi di tutto sommato tranquillità. Sono stato dal neurologo da poco e mi ha tranquillizato dicendo che non è necessario alcuna RM perché non alcun segno che possa far pensare ad altro. Mi ha prescritto xanax ma non l'ho utilizzato mai.

A volte mi si addormentano le mani nel sonno ma dopo una piccola scrollata la situazione rientra ma ciò non fa altro che farmi rimuginare. Credo di soffrire di forti cervicalgia e ciò mi crea problemi ai gomiti polsi, e spesso sento le gambe molli. Mi sembra una mancanza di forza soggettiva perché pratico palestra e sollevo tanti kili, nei giorni successivi ho stanchezza ma mi sembrava che negli anni passati questo non c'era.

Chiedo un consiglio su come procedere e su come affrontare eventuali le prossime riunioni con colleghi che comunque non si sono mai accorti di nulla.

Grazie.
Buonasera. L'ansia è un sintomo aspecifico, come dire febbre ad un medico; può avere origine prettamente psicologica oppure essere legata ad una condizione medica, ma ciò premesso, può anche essere successo che in passato abbia sofferto di una data condizione medica poi risolta e la sua psiche se ne sia servita per costruire il sintomo dell'ipocondria. È difficile esprimersi efficacemente partendo dalle informazioni che ha dato, le consiglio un percorso psicologico per comprendere meglio appunto come possa passare dallo stare bene allo stare male apparentemente senza ragione (che di per sé è una informazione che non orienta ad una specifica diagnosi) e per rispondere alle sue domande su come gestire le prossime riunioni con colleghi; se ci sbilanciassimo infatti a darle un consiglio, sarebbe basato sulla statistica e non basato sulla sua persona, di cui non abbiamo avuto modo di sapere
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Salve,
I suoi sintomi sono sintomi ansiogeni da "manuale" perciò ha fatto bene ad intraprendere un percorso psicologico.
L'ansia non è mai un nemico, ci avverte sempre di qualcosa, un pò come l'allarme anti incendio ci evita di morire bruciati, l'ansia ci evita patologie molto più gravi.
L'ansia però va ascoltata e serve un interprete, l'interprete è lo psicoterapeuta.
Sottolineo psicoterapeuta, in quanto è abbastanza ovvio, come detto da lei, che lei è affetta da ansia da malattia e/o ipocondria, per queste patologie, perchè sono patologie, è necessaria una terapia che solo uno psicoterapeuta può effettuare.
Lo psicologo per legge può supportare, formare, ascoltare attivamente, uno psicoterapeuta, con 4 anni in più di formazione ed una laurea in più, può fare terapia.
Ci sono terapie specifiche per ipocondria e ansia da malattia, le consiglio perciò uno psicoterapeuta esperto del settore.
Con l'orientamento cognitivo e/o strategico integrato si possono trovare giovamenti in pochi mesi.

Spero di essere stata utile.
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Buonasera, comprendo le difficoltà che sta affrontando e l'ansia che sta influenzando la sua vita quotidiana. La terapia breve strategica potrebbe essere una buona opzione per lei. Questo approccio terapeutico si concentra sull'identificazione e sulla risoluzione rapida dei problemi specifici che sta vivendo.

Ecco alcuni passi che potrebbe considerare:

1. Continui la terapia psicologica: Prosegua con la terapia psicologica che sta già facendo, poiché può essere fondamentale per comprendere e affrontare l'ansia e l'ipocondria.

2. Parli con il suo terapeuta: Condivida i sintomi che sta sperimentando, come l'ansia, gli attacchi di panico e le preoccupazioni sulla salute. Il suo terapeuta può adattare il trattamento in base alle sue esigenze.

3. Consideri l'uso dei farmaci: Il suo neurologo ha prescritto Xanax, che può essere utile per il controllo dell'ansia. Discuta con il suo medico o terapeuta se potrebbe essere appropriato per lei.

4. Approfondisca le cause: Lavori con il suo terapeuta per identificare le radici dell'ansia e dei sintomi fisici. Spesso, comprendere la causa sottostante può aiutare a gestire meglio l'ansia.

5. Gestisca lo stress: Impari tecniche di gestione dello stress come la respirazione profonda, la meditazione o lo yoga per ridurre la tensione.

6. Fisioterapia: Consideri una visita da un fisioterapista per affrontare le cervicalgie e i disagi fisici che potrebbero contribuire all'ansia.

7. Concentrisi sulle relazioni sociali: Per quanto riguarda le riunioni con colleghi, lavori sulla sua autostima e sull'assertività per sentirsi più sicura nelle interazioni sociali.

8. Fiori di Bach e integratori: Continui a utilizzare questi approcci naturali se li trova utili, ma discuta con il suo terapeuta su come integrarli con il trattamento generale.

Ricordi che il percorso verso il benessere mentale può richiedere tempo, ma con il sostegno adeguato e la sua dedizione, è possibile affrontare l'ansia e vivere una vita più equilibrata. Consulti il suo terapeuta per discutere come adattare la terapia breve strategica alla sua situazione specifica.
Buona sera,
nel suo racconto si comprende quanto questa situazione la metta a disagio nella sua quotidianità e soprattutto nell'ambiente lavorativo. Questa forte ansia porta ad aumentare il rimuginio, mantenendo un'elevata attenzione sugli aspetti corporei (intorpidimento alle dita, vertigini, stanchezza, ecc.).
Appare evidente però, malgrado questa condizione di disagio, il suo desiderio e impegno a stare meglio, infatti ha intrapreso un percorso di supporto psicologico con una collega, a cui può sottoporre i suoi dubbi e chiedere aiuto rispetto a situazioni specifiche
Gentilissimo, l'ipocondria è una forma di ansia disfunzionale verso le proprie condizioni di salute e si manifesta attraverso una vera a propria iper-attivazione attenzionale verso qualsiasi tipo di segnale che il nostro corpo manda con il fine di controllare ed accertarsi che non vi sia pericolo di malattia. Le faccio i complimenti per aver scelto di farsi seguire da uno psicologo: spesso chi soffre di ipocondria non riconosce il valore di un percorso terapeutico, tende ad affidarsi esclusivamente alle cure mediche o ad ignorare i propri disturbi. La invito a proseguire con la terapia e le auguro di stare meglio. Un caro saluto
Buongiorno. È evidente che stia affrontando un periodo di grande difficoltà a causa dell'ansia e dell'ipocondria che stanno influenzando notevolmente la sua qualità di vita. È positivo che abbia intrapreso un percorso di terapia psicologica per affrontare queste sfide, ma è comprensibile che si senta ancora frustrato e preoccupato per l'incostanza dei suoi sintomi e per il modo in cui l'ansia sembra scatenarsi senza un'apparente causa.

È importante riconoscere che l'ansia può essere un'esperienza molto complessa e che può essere influenzata da una varietà di fattori, tra cui lo stress, gli eventi di vita, i pensieri irrazionali e le preoccupazioni riguardanti la salute. È possibile che i sintomi che sta vivendo, come i tremori, la stanchezza e le sensazioni di debolezza, siano manifestazioni fisiche dell'ansia e dell'ipocondria che stanno affrontando.

Tuttavia, è incoraggiante sapere che ha consultato un neurologo e che ha ricevuto rassicurazioni sul fatto che non ci sono segni di alcuna condizione neurologica grave. Questo dovrebbe aiutarla a tranquillizzarsi e a concentrarsi sul trattamento dell'ansia e dell'ipocondria attraverso la terapia e altre strategie di gestione dello stress.

È importante anche considerare l'utilizzo dei farmaci prescritti, come il Xanax, se il suo medico ritiene che possano essere utili nel gestire i suoi sintomi. Questi farmaci possono essere utili nel fornire un sollievo temporaneo dai sintomi acuti di ansia e panico, ma è importante utilizzarli solo sotto la supervisione di un professionista sanitario e seguendo le indicazioni del medico.

Per quanto riguarda le riunioni con i colleghi, potrebbe essere utile praticare tecniche di rilassamento e di gestione dello stress, come la respirazione profonda e la visualizzazione positiva, prima e durante gli incontri. Inoltre, potrebbe essere utile comunicare apertamente con i suoi colleghi riguardo ai suoi sentimenti di ansia e stress, se lo ritiene appropriato, e cercare il loro supporto e comprensione.

Infine, continuare a lavorare con il suo terapeuta per esplorare e affrontare le radici profonde dell'ansia e dell'ipocondria, sviluppando strategie personalizzate per gestire i sintomi e migliorare il suo benessere emotivo complessivo. Con il tempo e con l'impegno nel trattamento, è possibile che trovi un maggiore sollievo e un maggiore equilibrio nella sua vita quotidiana. Sono a disposizione per ulteriori approfondimenti, anche online. UIn caro saluto, dott.ssa Camilla Persico

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