Buonasera. Pongo una serie di domande sperando che ci sia qualcuno abbia il coraggio e la competenz
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Buonasera.
Pongo una serie di domande sperando che ci sia qualcuno abbia il coraggio e la competenza di rispondere.
Come mai non viene eseguita un'accurata biopsia sulle placche fibrotiche che si formano sulla tonaca albuginea e che determinano l'Induratio Penis?
Con tutta la tecnologia di cui si dispone non si riesce a determinare esattamente la vera natura di questa patologia e il paziente deve subire le ipotesi ondivaghe e a volte surreali dei vari Urologhi-Androloghi,che si smentiscono a vicenda e si contrappongono vistosamente gettando in confusione ancora di più il paziente!
Andiamo dall'ipotesi traumatica ,a quella di una malattia autoimmune.
Se parliamo delle ipotetiche cure il balletto diventa vorticoso: Vit E, Potaba , Integratori di vario genere,Infiltrazioni,Ultrasuoni,Tecar, Collagenasi,e l'ultima arrivata PRP.
Alcuni furboni,in parte approfittando sia della fragilità psicologica del paziente che delle sue tasche , propongono una costosa l'operazione come risolutiva quando è cosa nota che non è proprio cosi,e i rischi sono impliciti come tutte le operazioni chirurgiche.
Un Andrologo,Urologo,Endocrinologo,ha consigliato le infiltrazioni di Monociti perche per lui e' chiaramente un fenomeno autoimmune.
Non si può fare come l'agoaspirato tiroideo,prelevare una parte di questa placca e cercare di capire bene?
E' una questione di mancanza di fondi per la ricerca?
Un premio Nobel per la medicina riferisce che in francia con la SOD ricavata da sangue bovino prima del problema della mucca pazza la patologia era stata risolta.
Perche è stata abbandonata questa pista?
Su You Tube un famoso Andrologo dice che lo Xiapex e' un ottima cura,un'altro che non e' vero niente!
D'accordo che in medicina interna nulla e sicuro,ma qui mi sembra ci sia una notevole esagerazione!
Non se ne potrebbero occupare i chirurghi plastici che di cicatrici,fibroblasti, ne dovrebbero sapere piu di tutti?
Troppo difficile anche per loro,o vanno dove il guadagno e' piu'facile?
Scusate lo sfogo ,ma il balletto delle ipotesi o peggio ancora delle soluzioni che soluzioni non sono , infastidisce non poco.
In ultima analisi ,possibile che gli Urologhi ,Androloghi e in generale la classe medica non riescano ad affrontare questo problema in maniera piu scientifica,e meno speculativa?
Grazie.
Pongo una serie di domande sperando che ci sia qualcuno abbia il coraggio e la competenza di rispondere.
Come mai non viene eseguita un'accurata biopsia sulle placche fibrotiche che si formano sulla tonaca albuginea e che determinano l'Induratio Penis?
Con tutta la tecnologia di cui si dispone non si riesce a determinare esattamente la vera natura di questa patologia e il paziente deve subire le ipotesi ondivaghe e a volte surreali dei vari Urologhi-Androloghi,che si smentiscono a vicenda e si contrappongono vistosamente gettando in confusione ancora di più il paziente!
Andiamo dall'ipotesi traumatica ,a quella di una malattia autoimmune.
Se parliamo delle ipotetiche cure il balletto diventa vorticoso: Vit E, Potaba , Integratori di vario genere,Infiltrazioni,Ultrasuoni,Tecar, Collagenasi,e l'ultima arrivata PRP.
Alcuni furboni,in parte approfittando sia della fragilità psicologica del paziente che delle sue tasche , propongono una costosa l'operazione come risolutiva quando è cosa nota che non è proprio cosi,e i rischi sono impliciti come tutte le operazioni chirurgiche.
Un Andrologo,Urologo,Endocrinologo,ha consigliato le infiltrazioni di Monociti perche per lui e' chiaramente un fenomeno autoimmune.
Non si può fare come l'agoaspirato tiroideo,prelevare una parte di questa placca e cercare di capire bene?
E' una questione di mancanza di fondi per la ricerca?
Un premio Nobel per la medicina riferisce che in francia con la SOD ricavata da sangue bovino prima del problema della mucca pazza la patologia era stata risolta.
Perche è stata abbandonata questa pista?
Su You Tube un famoso Andrologo dice che lo Xiapex e' un ottima cura,un'altro che non e' vero niente!
D'accordo che in medicina interna nulla e sicuro,ma qui mi sembra ci sia una notevole esagerazione!
Non se ne potrebbero occupare i chirurghi plastici che di cicatrici,fibroblasti, ne dovrebbero sapere piu di tutti?
Troppo difficile anche per loro,o vanno dove il guadagno e' piu'facile?
Scusate lo sfogo ,ma il balletto delle ipotesi o peggio ancora delle soluzioni che soluzioni non sono , infastidisce non poco.
In ultima analisi ,possibile che gli Urologhi ,Androloghi e in generale la classe medica non riescano ad affrontare questo problema in maniera piu scientifica,e meno speculativa?
Grazie.
Ilproblema della M. di peyronie è che non serve a nulla fare la biopsia di un tessuto fibroso in sede diagnostica. Come anche in due articoli che ho recentemente commentato (vedi nel mio sito) è ormai consolidato che la malattia ha una fase acuta, ovvero che si sviluppa dall'origine ed entro i 12 mesi in cui la fibrosi si costituisce e si organizza. Ad essa segue la fase di stabilizzazione e permanenza in cui poco cambia nel tempo ed il tessuto fibrocalcifico aumenta di consistenza. Questa è la questione: nella prima fase si possono ottenere effetti anche molto utili che possono fermare l'evoluzione della placca anche se spesso non riescono a eliminarla; nella seconda non si può fare altro che rimuovere la placca e sostituire il tessuto tolto con un impianto se necessario. L'origine della patologia è multiforme e dipende da svariati squilibri o microtraumi che possono concorrere nelle due fasi in modo variabilmente incisivo. Nonostante la diffusione del problema non lo si risolve quanto più si tarda a trattarlo... cosa che gli uomini per carattere tendono a fare... rinviare all'infinito. Perché in un certo punto avvenga quella reazione ed in alcuni soggetrti sì ed in altri no, dipende dalle condizioni che interagiscono... immunitarie, vascolari, metaboliche, ossidative, genetiche, epigenetiche, eccetra, il più delle volte agenti sul complesso dell'organismo e non solo in quel punto. Non è questione di guadagno, anche se è sempre possibile che qualcuno speculi sulla questione, ma di agire adeguatamente nella valutazione degli equilibri dell'organismo per poi definire le utili strategie terapeutiche. Invece di recriminare cercando sempre solo di tamponare in ritardo i sintomi, sarebbe utile che gli uomini imparassero a fare prevenzione.... ah già.... ma con il SSN non ci si riesce e privatamente ha dei costi!
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