Buonasera. oggi ho scoperto di essere incinta. Appena l’ho saputo ho chiesto appuntamento al medico
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Buonasera.
oggi ho scoperto di essere incinta. Appena l’ho saputo ho chiesto appuntamento al medico di base perché purtroppo non posso portare avanti la gravidanza.
La dottoressa non mi ha effettuato alcun controllo di base, non mi ha toccato la pancia e non mi ha nemmeno chiesto di quante settimane fossi incinta(nonostante io non lo sappia, non si è interessata). Immediatamente ha detto che in seguito all’appuntamento dal ginecologo avrei proseguitò con aborto tramite operazione. Io essendomi informata prima ho chiesto subito perché non potessi fare quello farmacologico visto che so che è meno doloroso e meno invasivo. Lei ha affermato che l’aborto farmacologico è riservato a casi specifici e io devo fare per forza il raschiamento. Non capisco perché mi abbia detto questo non sapendo nemmeno di quanto io sia incinta(quindi ipoteticamente posso anche rientrare nelle 7 settimane necessarie per il farmacologico). Questo quasi disinteresse mi addolora molto e mi sembra ci sia avversione contro la mia scelta. Le ho anche precisato di stare molto male, non riuscire a mangiare e l’altro ieri ho vomitato verde ma la sua risposta è stata “è normale”. È davvero normale? Potete aiutarmi a chiarire la situazione?
oggi ho scoperto di essere incinta. Appena l’ho saputo ho chiesto appuntamento al medico di base perché purtroppo non posso portare avanti la gravidanza.
La dottoressa non mi ha effettuato alcun controllo di base, non mi ha toccato la pancia e non mi ha nemmeno chiesto di quante settimane fossi incinta(nonostante io non lo sappia, non si è interessata). Immediatamente ha detto che in seguito all’appuntamento dal ginecologo avrei proseguitò con aborto tramite operazione. Io essendomi informata prima ho chiesto subito perché non potessi fare quello farmacologico visto che so che è meno doloroso e meno invasivo. Lei ha affermato che l’aborto farmacologico è riservato a casi specifici e io devo fare per forza il raschiamento. Non capisco perché mi abbia detto questo non sapendo nemmeno di quanto io sia incinta(quindi ipoteticamente posso anche rientrare nelle 7 settimane necessarie per il farmacologico). Questo quasi disinteresse mi addolora molto e mi sembra ci sia avversione contro la mia scelta. Le ho anche precisato di stare molto male, non riuscire a mangiare e l’altro ieri ho vomitato verde ma la sua risposta è stata “è normale”. È davvero normale? Potete aiutarmi a chiarire la situazione?
La nausea e il vomito sono sintomi normali della gravidanza. Per la legge italiana per poter interrompere la gravidanza è necessario avere un certificato che attesti la volontà della paziente, invitandola soprassedere alla scelta per 7 giorni. Il posto giusto per farsi fare il certificato ed avere indicazioni sulle modalità possibili per interrompere sono i consultori territoriali. Le consiglio di consultare quello a lei più vicino.
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