Buonasera , Non sono qua per domande riguardo me , bensì essendo un "malato di palestra" nelle ult

18 risposte
Buonasera ,
Non sono qua per domande riguardo me , bensì essendo un "malato di palestra" nelle ultime settimane ho notato una ragazza con gravi problemi di anoressia , viene in palestra e resta sul tapis roulant per 3 ore bruciando più di 1500 kcal , è molto molto magra , la mia domanda è come posso fare ad aiutare questa ragazza , visto che la maggior parte delle persone e probabilmente anche la famiglia la ignora ?
Salve, è apprezzabile il suo interesse tuttavia non è una questione semplice sollevare un quesito di questo tipo. Se ci entra in confidenza, però, può esplorare eventuali difficoltà di tipo questo di questa ragazza e consigliarle di rivolgersi a qualcuno qualora noti comportamenti effettivamente disfunzionali.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno, interessarsi agli altri è sempre qualcosa di positivo e umano. Certamente sollevare una preoccupazione del genere per qualcuno che non si conosce può essere difficile. Se è interessato a conoscere questa ragazza le si avvicini per questo, poi quando ci sarà un rapporto più confidenziale potrà eventualmente sollevare la questione e suggerirle di prendersi cura del suo problema.
Dott.CB
Buongiorno. Noi non possiamo sapere se la famiglia di questa ragazza ignora questa situazione o no. Molto spesso le ragazze che hanno problemi di questo tipo hanno difficoltà a rendersi conto della loro eccessiva magrezza e tendono a vedersi in sovrappeso anche quando sono molto magre. Di conseguenza è molto difficile aiutarle senza essere muniti degli strumenti necessari per poter dar loro una mano. Inoltre è possibile aiutare solo chi vuol essere aiutato, quindi quello che lei può fare, forse, è avvicinarsi gradualmente non tanto per affrontare questo problema, quanto piuttosto per la curiosità di conoscere, semplicemente, una persona nuova. Solo se con il tempo si creerà un'atmosfera di fiducia sufficientemente "solida", forse, potrà provare ad entrare nel merito della questione ed eventualmente suggerirle di rivolgersi a un professionista.
Se vuole possiamo approfondire questo argomento in privato: mi scriva pure qualora sentisse la necessità di volerne parlare meglio. Cordiali saluti
Dott.ssa Vanessa Tribuzi

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Buongiorno,
Provi a parlarle dicendole che l'ha vista fare molto tapis roulant ed era curioso sul modello di allenamento che lei fa.
Cordialmente
Buongiorno, è molto carino da parte sua interessarsi di questa ragazza e del sospetto che le muove. Si intuisce che non la conosce e allora posso proporle di iniziare a conoscerla e condividere dei momenti con lei. Se entrerete magari più in intimità riuscirà anche a parlarle ed eventualmente consigliarle di parlare con uno specialista.
Cordiali saluti Dott.ssa Alessandra Domigno
Buongiorno e complimenti per l'apprensione e sensibilità che ha dimostrato rivolgendosi a noi professionisti per un parere. La cosa più scontata e funzionale da fare è sicuramente quello di instaurare un rapporto con la ragazza e capire il motivo di questo allenamento "sopra le righe". Se la sua preoccupazione persiste dopo averla conosciuta può banalmente dirglielo e, avvalendosi delle sue conoscenze nel campo della palestra e dell'allenamento corporeo, spiegarle che le suscita preoccupazione. La ragazza potrebbe risponderle che non sono affari suoi oppure ringraziarla per essersi interessato a lei e questo non possiamo saperlo; ma sicuramente lei avrà fatto quello che poteva e le fa molto onore.
Rimango a disposizione per eventuali consigli, cordialmente dottor Moraschini Mattia.
Gentilissimo, le fa onore interessarsi della salute della ragazza; come hanno consigliato i colleghi, potrebbe provare a capire chi la sta seguendo negli allenamenti e farle presente i possibili rischi che corre continuando ad allenarsi così, direttamente a lei o al PT che la segue. Farle presente che è troppo magra non aiuterebbe, l'unica cosa che può fare è tutto ciò che è inerente alla sua professionalità. Se poi riuscirà a entrare in maggior confidenza con lei, potrà suggerirle di chiedere aiuto se il discorso saltasse fuori, ma resta il fatto che la motivazione a intraprendere un percorso psicoterapeutico lo potrà acquisire solo la ragazza. Si concentri sul suo lavoro, la sicurezza di chi si allena nella vostra palestra rientra nella sua professionalità, provi a far leva su questo. Resto a disposizione per ulteriori necessità, un caro saluto.
Salve, apprezzabile il suo interessamento. Provi a conoscere la ragazza e instaurare un rapporto di amicizia . Essendo la questione molto delicata deve lasciare alla ragazza l'iiziativa di parlare di eventuali problemi , sempre che ce ne siano seriamente perché ci vuole uno specialista per diagnosticarne. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Salve,

bello da parte sua.
Può provare a parlare ma senza "entrare a gamba tesa" sull'argomento. é importante che esca fuori naturalmente dalla ragazza, qualora lei dovesse provarne disagio.
Cordialmente.
Buongiorno, è un argomento delicato già tra persone che sono in confidenza. Comprendo che le sue intenzioni siano a fin di bene, ma come prima cosa potrebbe offrirle la sua amicizia. Se lo vorrà sarà poi lei stessa a confidarle delle difficoltà. Non possiamo sapere se ci stia già lavorando sopra o se la famiglia se ne stia già prendendo cura. Un caro saluto, Dott.ssa Beatrice Gaboardi
Buongiorno, la sua sensibilità è ammirevole. Prima io cercherei di entrare nella sua sfera confidenziale: può scambiarci due parole, scherzare far battute rendendo piacevole le vostre chiacchiere. Poi con molta calma e delicatezza cerchi di capire qualcosa della sua vita, della famiglia, del lavoro e cerchi di aprirsi anche lei... non deve essere una apertura a senso unico. Infine se nota che la ragazza si apre ed è disponibile a raccontarle qualcosa in più della sua vita cerchi di indirizzare il discorso su argomento peso, alimentazione cercando di capire le sue convinzioni. Poi vedrà lei se la ragazza è disponibile ad aprirsi e confidarsi. Se avesse ancora bisogno di confrontarsi mi può contattare. Cordiali saluti.
Dott.ssa Debora Manoni
Buongiorno, è importante il tuo interesse. Purtroppo a volte a parte stare vicino che è già tantissimo, se la richiesta di aiuto non parte dalla persona è difficile fare qualcosa di più specifico.
Gentile utente, grazie intanto per aver condiviso
Difficile poter dare una risposta alla sua domanda: da apprezzare la sua preoccupazione verso questa persona, ma partiamo da un presupposto fondamentale: nessuno può "obbligare" l'altro a curarsi (qualunque cosa "curarsi" possa significare)
Non è detto che questa ragazza sia "abbandonata a sé stessa": avrà anche lei una famiglia alle spalle, che avrà provato a prendersi cura di lei...
Provi a scambiarci due chiacchiere in maniera amichevole, magari potrebbero crearsi le condizioni per un dialogo centrato sul tema salute e benessere, chi lo sa...
Un caro in bocca al lupo!
Cordialmente
Dr Eliana Nola
Ciao, è bello vedere che si preoccupa per la salute e il benessere degli altri. È importante però fare attenzione a come ci si avvicina alle persone che possono avere problemi di salute mentale o fisica, come l’anoressia, in quanto potrebbero essere molto sensibili e reattive.
Se si sente a suo agio e sei disposto a farlo, potresti provare a parlare con la ragazza in modo gentile e non giudicante. Potrebbe suggerire che potrebbe essere utile parlare con un professionista esperto in disordini alimentari, come un nutrizionista o uno psicologo. Può anche suggerirle di parlare con un medico per controllare la sua salute fisica, poiché l’anoressia può portare a gravi problemi di salute.
È importante che la ragazza si senta accolta e sostenuta, quindi cerchi di essere empatico e di mostrare che si preoccupa per il suo benessere. Eviti di fare commenti sulla sua apparenza o sulla sua alimentazione, poiché questo potrebbe farla sentire ancora più isolata e giudicata.

Tuttavia, se la ragazza sembra rifiutare qualsiasi aiuto o se sentisse che la sua interferenza potrebbe causare problemi, potrebbe essere meglio lasciare che i professionisti si occupino della situazione. In questo caso, potrebbe parlare con il personale della palestra.

In generale, la cosa migliore che puoi fare è offrirle supporto e informazioni senza essere invadente o giudicante. Ricordi che l’anoressia è un disturbo complesso e che la persona potrebbe aver bisogno di supporto professionale per superarlo.
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Salve,

apprezzo la sua sensibilità e il desiderio di aiutare questa ragazza che sembra stia lottando con gravi problemi di anoressia. È un gesto lodevole voler offrire il proprio sostegno a chi sta attraversando una situazione difficile.

Tuttavia, è importante agire con attenzione e rispetto quando si affrontano questioni così delicate come i disturbi alimentari. La lotta contro l'anoressia è complessa e richiede un approccio professionale e delicato.

Se desidera aiutare questa ragazza, la prima cosa da fare è cercare di stabilire una connessione empatica e rispettosa con lei. Potrebbe essere utile iniziare con una conversazione informale, evitando di focalizzarsi troppo sui suoi problemi alimentari. Potrebbe mostrarsi interessato alle sue passioni, ai suoi interessi e fare in modo che si senta compresa e ascoltata.

Tuttavia, è fondamentale tenere presente che la gestione dell'anoressia richiede competenze specializzate. Suggerire che cerchi aiuto da parte di un professionista può essere un passo importante. Potrebbe suggerirle con delicatezza l'idea di parlarne con un medico, uno psicologo o uno specialista nel trattamento dei disturbi alimentari.

Se la situazione sembra particolarmente preoccupante o la ragazza sembra trovarsi in pericolo, potrebbe essere necessario coinvolgere un adulto di fiducia, come un genitore, un insegnante o un consulente scolastico, in modo che possano intervenire in modo adeguato.

È importante ricordare che non è compito suo risolvere completamente i problemi di questa ragazza, ma può offrire un supporto empatico e guidarla verso le risorse adeguate per ottenere aiuto professionale.

Grazie per il suo desiderio di fare la differenza nella vita di questa persona. Il suo interesse genuino può avere un impatto positivo, ma è essenziale agire con sensibilità e attenzione alla sua salute mentale e fisica.

Cordiali saluti,
Ilaria
Gentile utente, il suo intento è molto nobile e interessarsi agli altri è positivo, tuttavia da come parla sembra che lei non conosca questa ragazza e affrontare una tematica così delicata ritengo che la farebbe chiudere a riccio.
Le suggerirei di iniziare a conoscerla, magari anche per scambiarvi qualche idea sugli allenamenti visto che entrambi frequentate la palestra, per poi affrontare il discorso quando riterrà di aver raggiunto un certo grado di confidenza.
Un caro saluto,
Dott.ssa Elena Sinistrero
Buongiorno caro utente, la ringrazio per la sua condivisione. Lei si dimostra molto attento e sensibile, tuttavia quando si parla di disturbi alimentari non è sempre così semplice. Il fatto che probabilemente lei non è in un rapporto confidenziale con questa ragazza, le suggerirei di avvicinarsi come un amico, inizialmente per poter scambiare due semplici chiacchiere. Anche questo potrebbe essere di aiuto. Una volta entrato in confidenza, potrebbe affrontare il discorso sempre in modo estremamente delicato e in punta di piedi. Cordialmente. Dott.ssa Martina Mari.
Salve, gentile utente, è ammirevole che in un ambiente come la palestra, lei sia riuscito ad accorgersi di una situazione di tale entità. Proprio ieri, 15 marzo, si è celebrata la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata alla sensibilizzazione, alla prevenzione e alla cura dei DCA.
Non essendo in confidenza con la ragazza in questione, le consiglio di non approcciare con questo tema, ma con il tempo, se entrate in relazione, potrebbe magari affrontare la situazione con questa ragazza. Tenga però a mente che i DCA, non hanno solo conseguenze fisiche, ma anche psicologiche. Non è un disturbo facile da ammettere per chi nè è affetto, nè tantomeno è facile per loro chiedere aiuto. Probabilmente anche in famiglia c'è un atteggiamento di negazione, se non di indifferenza.
Saluti, Dott.ssa Jessica D'Alessandro

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