Buonasera non so se c'è una qualche relazione con un trauma su bordo piede di oltre 4 anni fa (cad

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Buonasera
non so se c'è una qualche relazione con un trauma su bordo piede di oltre 4 anni fa (caduta di monitor pc a livello del 5 metatarso) in cui si determinò una frattura intraspongiosa con edema osseo (passati inosservati per 11 mesi in quanto ortopedici mi sempre negarono una RMN....), ma se guardo i due piedi dall'altro, nel piede sinistro non traumatizzato praticamente sopra non si vede niente la pelle è bella liscia uniforme e solo se lo distendo molto affiorano un pò delle stringhe che vanno verso le dita, penso che siano i tendini, mentre invece nel piede dx traumatizzato si vede che è più "nervoso", cioè si vedono questi tendini che vanno verso le dita a fior di pelle: ma è normale?? voglio dire, ci possono essere differenze fisiologicamente così tra un piede e l'altro o può essere diventato così a seguito del trauma? tra l'altro riferisco una cosa, che nel piede sano il tendine che va verso il mignolo è bello dritto sino alla base del mignolo così lo vedo, invece l'altro è dritto sino ad un certo punto e poi piega fa come un angolo e finisce nel mignolo...ma come mai 'ste differenze? tra l'altro c'è anche il fatto che nel traumatizzato io sento come "tirare" verso le dita piccole, e occasionalmente specie tipo facendo un pò streching, ho anche avuto per un attimo un fatto acuto come qualcosa che si "strappasse"..ovvio non sarà successo, però...
Come se non bastasse, questa estate sono andato in una clinica riabilitativa in una palestra dalla Fisioterapista, perchè Vs Collega e ortopedico avevano prescritto delle manipolazioni, chinesi o Kinesio terapia etc e la Fisioterapia quando arrivavo per un 15 minuti sul lettino mi faceva le manipolazioni, ma poi mi ha spiegato alcuni esercizi e andava un pò da altri pazienti o al telefono e per le sue questioni e poi gli davo la voce io appena finito un esercizio, cioè mi ha fatto fare diversi esercizi tra cui stare sulle punte alzarsi abbassarsi etc, che insomma, forse dovevano servire per rinforzare qualcosa (cosa non l'ho mai saputo...non so se c'è relazione che ho i piedi tendenti al piattismo), ma non vorrei che avessero peggiorato la situazione dei tendini e dei metatarsi! spero di no...in particolare mi riferisco al 5 metatarso in cui residuava della "sofferenza edematosa" (anche se la ultima RMN non dice di situazioni edematose del metatarso)...dico questo perchè in questi anni a seguito di alcune terapie, mica sono stato meglio, anzi..mi riferisco precisamente ad Ultrasuoni in bacinella, a dei massaggi neuroconnettivali disposti da una Vs Collega e ora questi esercizi sulle punte...speriamo almeno di non aver fatto ulteriori danni, in questo martoriato piede...
Ho fine agosto di quest'anno ho fatto una Risonanza a 1,5 tesla e riferisce che i tendini sono normali, non riuscirò mai a capire perchè un Radiologo (tra l'altro pure piuttosto esperto) privatamente mi volle fare una ecografia in una zona precisa del piede che ora non ricordo cosa andò a vedere, ma nei tagliandini dietro ha scritto: "Tendinosi. Non versamento nè falda fluida"; la tendinosi da quello che ho letto non è come la tendinite che è un fatto acuto ma è degenerativa e difficilmente migliora, e tra l'altro un Ortopedico mi disse che "La Risonanza è superiore all'ecografia", quindi qualcosa non mi torna: come mai che tutte 4 le RMN a 1,5 tesla fatte in questi 4 anni riferiscono che "I tendini e di legamenti sono normali", e dove è finita la tendinosi? oppure cosa avrà visto quel Radiologo? ovvero, potete voi confermarmi che se c'è una tendinosi ad un tendine del piede, la Risonanza la evidenzia?
Grazie
Data la complessa descrizione, non pretendo di dare una risposta definitiva, ma semplicemente cercare di chiarirle alcuni punti.
Differenze tra un lato e l'altro del corpo sono frequenti, tanto che non poche persone hanno un piede che sta bene con un numero di scarpa, mentre l'altro no.
L'evidenza o meno dei tendini a riposo (cioè senza attivarli con un movimento), dipende dal contesto in cui sta il tendine: spesso sono circondati da un poco di grasso o a volte vi è una leggera ritenzione di liquidi (edema circostante) che di fatto "nascondono" alla vista i tendini.
E' anche possibile che in occasione del trauma si siano formate aderenze nei tessuti molli (cioè una sorta di "incollamento" fibroso tra le strutture schiacciate tra la pelle e l'osso, per cui tutto il contesto intorno ai tendini risulta compresso (non più in grado di nascondere i tendini) e magari fare pure un po' di resistenza nei movimenti dei tendini.
Gli esercizi che ha fatto forse erano diretti a rinforzare i flessori delle dita e più in generale la muscolatura contenuta nel piede (detta intrinseca), a volte prescritti per il piattismo plantare (anche se il discorso è lungo e spesso occorre considerare anche l'allineamento della caviglia al retropiede).
Gli ultrasuoni in acqua fanno una sorta di micromassaggio, ma in genere hanno una portata terapeutica limitata (difficile ottenere risultati apprezzabili su quadri ormai vecchi e strutturati, in generale i più difficile da cui ottenere dei risultati evidenti).
Premesso che l'ecografia è un esame soggettivo, cioè l'unico che può interpretare al meglio l'esame è chi lo sta eseguendo (a differenza di una RX in cui chiunque può interpretare le immagini avendo le stesse informazioni visive del radiologo): spesso le foto allegate sono poco significative (rappresentano una sorta di ingrandimento di un fermo immagine di un fotogramma di un filmato: chi invece ha girato il filmato ha un'idea molto più completa di quanto visto), il concetto di tendinosi è quello di un (in genere lento) processo degenerativo progressivo correlato agli sforzi compiuti, ma anche al passare del tempo.
Assimilando il tendine ad una corda di canapa formata da tanti fili, quando è nuova i fili sono belli compatti e la corda appare stretta, uniforme e robusta; col tempo, i fili di tale corda (soprattutto se la si utilizza molto) tenderanno a "scompattarsi" un po' allontandosi tra loro e facendo diventare la corda leggermente ed irregolarmente più gonfia; magari poi qualche filo si rompe (pur complessivamente rimanendo una corda robusta, essendoci tanti fili).
La Risonanza ha tanti pregi, è molto buona per vedere la differenza di composizione dei vari tessuti (ad esempio la differenza nel loro contenuto d'acqua: il tessuto infiammato ne contiene di più), ma non ha una risoluzione spaziale (intesa come capacità di distinguere due punti distinti, ma molto vicini tra loro) molto elevata (in questo ad esempio la TC è nettamente migliore).
Inoltre in una risonanza di un piede vi sono tantissime informazioni per il radiologo (molte più che in una radiografia che vede principalmente l'osso), ad esempio la composizione/forma di ogni singolo osso, tendine, capsula, muscolo....) per cui è inevitabile che nel referto non possa descrivere tutto, ma si limiti ai principali aspetti morfologici/patologici più evidenti.
Essendo i processi tendinosici molto comuni, non di rado non vengono segnalati a meno che non siano di una particolare entità o ne sia stata richiesta una specifica valutazione nel quesito per l'esame.
L'ecografia invece, avendo una "finestra" di visione molto più ridotta (quanto in quel momento sta sotto la sonda) ed avendo limiti di penetrazione (non "passa" le ossa) ha meno strutture da descrivere; inoltre, soprattutto se fatta con un moderno apparecchio con sonda lineare ad alta frequenza, permette di studiare bene la struttura dei fili (fibrillare) di un tendine, valutandola anche durante il movimento muscolo-tendineo (esame dinamico, non possibile con la normale RM), riuscendo quindi a "concentrarsi" bene sulle singole strutture superficiali e fornire informazioni con ottimo dettaglio che magari nella RM non sono coglibili o comunque non segnalate nel caso non siano di particolare entità.

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