Buonasera negli ultimi 6 mesi ho avuto degli episodi di tachicardia quasi sempre a riposo , mi viene

23 risposte
Buonasera negli ultimi 6 mesi ho avuto degli episodi di tachicardia quasi sempre a riposo , mi viene prima un sensazione di calore che parte dalle gambe e arriva fino alla testa e dopo poco la tachicardia , quindi cerco di respirare e calmarmi , una volta calmato mi vengono brividi di freddo e successivamente i battiti tornano normali...ho fatto ECG holter esami del sangue ho fatto anche gli esami per un concorso da ufficiale della marina ed erano tutte buone , l unica cosa riscontrata e esofagite da reflusso.. questi episodi mi vengono di solito 1/2 ogni mese ...vi ringrazio in anticipo
Buonasera e grazie per la sua condivisione. Da quello che scrive, avendo già effettuato approfondimenti medici specialistici che non hanno evidenziato cause organiche, direi che con le informazioni che riporta possano indicare una sintomatologia ansiosa che poi si riversa in conseguenze fisiche. Potrebbe essere importante valutare un percorso psicoterapeutico, per approfondire l'origine di questa ansia, per andare a sciogliere dei nodi che le fanno vivere le situazioni quotidiane con preoccupazione eccessiva.
Spero di esserle stato di aiuto.
Un saluto.
Dott. Lorenzo Biagioni

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Gentile utente, lei ha fatto bene ad escludere qualsiasi causa organica. Visto esito negativo dei test medici, si potrebbe ipotizzare che la sua possa essere una sintomatologia ansiosa. Probabilmente sta accadendo qualcosa dentro di lei che trova espressione in sintomi fisici. Dare voce a questo malessere potrebbe essere importante per lei per ritrovare la sua serenità.
Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buonasera, non è molto chiara la sua richiesta. Da quello che scrive, si potrebbe presumere che lei stia cercando di capire cosa le succede. Ha fatto bene a indagare le possibili cause organiche e sarebbe consigliabile anche un approfondimento psicologico. In ogni caso, pare che lei abbia trovato un modo per calmarsi attraverso la respirazione, questo è positivo. Saluti.
Buonasera, a livello psicologico è l'ansia che può portare a ciò che lei descrive ma se i sintomi sono circoscritti a determinati momenti e lei non ne avverte, allora può essere dovuto ad un problema gastrico. Non sono un medico di medicina generale e non posso dirle altro, per cui chiederei delucidazioni in merito al medico che la segue. Se invece sente ansia, allora dovrebbe richiedere un consulto con uno psicoterapeuta. Cordiali saluti Dott.ssa Valeria Randisi
Buongiorno, non è ancora chiare se la causa possa essere solo psicologica. Lei descrive solo sintomi fisici, se questi fossero accompagnati da agitazione psicomotoria, preoccupazioni o paure potremmo azzardare l'ipotesi che almeno in parte la causa sia psicologica. In ogni caso le consiglio di approfondire con consulenza sia medica che psicologica.
Gentile Utente,
ha fatto bene a sottoporsi agli accertamenti medici ed è positivo che gli esami effettuati finora siano risultati nella norma. La tachicardia associata a sensazioni di calore potrebbe avere diverse cause, incluse componenti emotive o stress. Potrebbe essere utile esplorare ulteriormente i fattori psicologici che potrebbero contribuire a questi episodi. Consiglierei una consulenza con uno psicologo per valutare meglio il contesto emotivo e individuare eventuali strategie di gestione dello stress.
Rimango a disposizione per qualsiasi necessità.
Un caro saluto.

Dott.ssa Valeria Venturini
Buonasera. Fermo restando aver verificato che i sintomi da lei riportati abbiano escluso cause organiche, le consiglio vivamente di prendere in considerazione un percorso psicologico, nel quale indagare e rendere consapevoli, come queste modalità possano essere inquadrate ed interpretate sulla base di tematiche interne più profonde, che è venuta l’ora di affrontare. Cordiali saluti
Gentile utente, grazie per aver condiviso...
Negli ultimi anni, gli studiosi stanno ponendo un distinguo tra i sintomi più riferibili all'area ansiosa e i sintomi dovuti ad una problematica da reflusso gastro-esofageo: spesso, lo spettro sintomatico di questi due disturbi, tende un po' a sovrapporsi...
Le consiglierei, in prima battuta, di contattare un medico gastroenterologo per effettuare una diagnosi differenziale.
Se i sintomi dovessero persistere, le consiglio di valutare un consulto psicologico.
Spero di esserle stata d'aiuto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente,
Dr. E. Nola
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno,

le manifestazioni di cui parla sono molto probabilmente l'espressione di un disturbo ansioso. Si apra alla possibilità di iniziare un percorso psicoterapico, vedrà che con il tempo potrà trarne grandi benefici e riuscire a star meglio

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Gentile utente, se tutti gli esami che ha effettuato hanno dato esito negativo per problematiche organiche, potrebbe derivare dalla componente psicologica. Le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per vedere bene da cosa dipendono queste dinamiche che racconta.
Le auguro una splendida carriera.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Gentile utente,
Se ha già fatto tutti gli accertamenti medici necessari e non è stato riscontrato alcun problema che possa essere causa di queste sensazioni, potrebbe provare a fare un approfondimento psicologico. Talvolta si ha la sensazione che vada tutto bene e non ci siano motivi di malessere, eppure si avvertono sensazioni fastidiose e invalidanti che hanno proprio una causa psicosomatica. A volte, il corpo parla prima della mente!
Se vuole parlarne, mi trova.
Cordialmente,
Dott.ssa Cecilia Bagnoli
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Buongiorno e grazie per aver esposto il suo problema. La descrizione del suo stato di salute legato ai vari sintomi che riporta mi fa pensare a una chiara sintomatologia ansiosa. Lei ha fatto una cosa importante ovvero diverse visite dove ha potuto escludere il problema o meglio la fonte da un punto di vista organico, a questo punto sarà importante per lei intraprendere un percorso psicoterapeutico dove poter approfondire l'origine della sua sintomatologia che presente un quadro piuttosto chiaro legato all'ansia che potrebbe anche essere sfociato in forme di attacco di panico. Le consiglierei per tanto di intraprendere un percorso che le permetta di parlare e liberarsi di quello che le fa evidentemente male. Resto a disposizione per tutto e la saluto. Dott.ssa Colantoni Antonella
Buongiorno e grazie per aver condiviso il Suo vissuto. Di solito, escluse le cause organiche di un disturbo, andrebbero indagate quelle psicologiche. Potrebbe rivolgersi ad uno psicologo e vedere se si tratta di una sintomatologia ansiosa.
Cordialmente
Dott.ssa Danila Zaccarelli
Salve, probabilmente si tratta di un disturbo della sfera ansiosa. Non se ha già approfondito questa possibilità con il medico di riferimento. In tal caso potrebbe farsi indicare uno specialista, o rivolgersi a uno di essere per vederci chiaro. Cordialmente, Giada di veroli
Gentile utente, come riportato da alcuni colleghi quelli che lei descrive possono essere sintomi riconducibili a un disturbo della sfera ansiosa. In questi casi, come lei giustamente ha fatto, è opportuno in primo luogo escludere una qualsiasi causa organica. Comprendo che questi sintomi possono essere molto fastidiosi e interferire con la sua vita quotidiana, per questo ritengo che possa trarre beneficio da un percorso psicologico in cui possa approfondire la componente psicologica dei sintomi da lei descritti. Resto a disposizione in caso volesse approfondire, un caro saluto. Dott.ssa Sonia Castagnolo
Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver condiviso con noi la sua esperienza e mi spiace molto per la situazione che lamenta.
Visto l'esito negativo delle analisi, si potrebbe ipotizzare la presenza di una sintomatologia ansiosa, che trova espressione in sintomi fisici.
Le suggerirei di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, sviluppando insieme al professionista strategie utili per far fronte a situazioni di difficoltà e sentirsi più efficace nella sua quotidianità.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Ciao! Mi dispiace sentire che stai affrontando episodi di tachicardia negli ultimi 6 mesi. La tachicardia è un termine usato per descrivere un battito cardiaco accelerato, superiore alla norma. Ci possono essere diverse cause di tachicardia, tra cui ansia, stress, problemi cardiaci, ipertiroidismo, consumo di caffeina o farmaci, e altro ancora.
Dal momento che hai già effettuato l'ECG, l'holter e gli esami del sangue, e sono risultati normali, è incoraggiante sapere che non ci sono anomalie evidenti dal punto di vista cardiaco. Tuttavia, potrebbe essere utile consultare un cardiologo per una valutazione più approfondita e per escludere eventuali problemi cardiaci sottostanti.
L'esofagite da reflusso può causare sintomi come bruciore di stomaco, rigurgito acido e dolore toracico. In alcuni casi, potrebbe anche causare palpitazioni o sensazioni di battito cardiaco accelerato. È possibile che i tuoi episodi di tachicardia siano correlati all'esofagite da reflusso, ma è importante discuterne con il tuo medico per una valutazione accurata.

Nel frattempo, potresti provare alcune strategie per gestire i tuoi episodi di tachicardia. Queste potrebbero includere la pratica di tecniche di respirazione profonda o di rilassamento, l'evitare cibi piccanti o grassi che possono peggiorare il reflusso, l'evitare di mangiare troppo prima di coricarti e l'adottare uno stile di vita sano, incluso il controllo dello stress e l'esercizio fisico regolare. Ricorda che ogni persona è unica e che le tue esperienze possono essere diverse da quelle degli altri. È importante consultare un medico per una valutazione accurata e un piano di trattamento personalizzato.

Spero che queste informazioni ti siano state utili. Se hai ulteriori domande o dubbi, sarò felice di aiutarti ulteriormente.
Dr. Roberto Prattichizzo
buongiorno, sono uno specialista psicoterapeuta che lavora da anni sui disturbi gastrointerologici di tipo funzionale, lavoro anche in ospedale in una équipe di unità di gastroenterologia. I disturbi funzionali definiti anche di recente dalle linee guida Roma IV (disturbi di funzione che si diagnosticano dopo un appropriato iter diagnostico quale quello che lei ha fatto per escludere altre cause organiche) sono molto legati allo stress e a come lo gestiamo, quindi il mio consiglio è quello di iniziare un percorso per costruire un nuovo equilibrio in tal senso. La psicoterapia ipnotica si è visto dare grandi risultati su questo tipo di disturbi ed è applicata da anni con successo, potrà trovarne evidenza facendo qualche ricerca internet. In questo modo si lavora non solo sulla rimozione del sintomo ma sulla rimozione della causa che lo crea evitando il ripresentarsi nel tempo tipico dei disturbi funzionali o il presentarsi di altri disturbi. Cordiali saluti. A disposizione per ulteriori domande.
Buongiorno. Ha fatto bene ad effettuare approfondimenti medici per escludere cause organiche. Dai sintomi descritti nel suo messaggio, sembrerebbero indicare una sintomatologia ansiosa che si esprime anche con sintomi fisiche. Anche il reflusso gastro-esofageo potrebbe essere un campanello di stress, ansia o episodi di attacchi di panico.
Sarebbe per lei utile una consulenza per approfondire l'origine di questa sintomatologia e trovare le giuste risorse per far fronte alle situazioni che la scatenano.
Un saluto. Dott.ssa Ilaria Pannone
Gentile utente, ha fatto molto bene a fare analisi per approfondire il problema. Da un punto di vista psicologico i sintomi da lei descritti potrebbero essere ricondotti a diverse problematiche e potrebbero essere il modo che hanno il suo corpo e la sua mente per dirle che c'è qualcosa che in questo momento non va. Per una diagnosi accurata le consiglierei un consulto psicologico volto proprio ad approfondire da cosa sono dovuti questi sintomi.

Distinti saluti, dott. Morgione Massimo
Buongiorno. Nel suo caso la presenza di esofagite da reflusso è un elemento rilevante da considerare, poiché alcuni sintomi correlati possono influire sul sistema cardiovascolare, a riguardo è importante approfondire ulteriormente la valutazione di questi episodi di tachicardia. Potrebbero esserci molte cause sottostanti, tra cui fattori psicologici come in primis stress o ansia.
Le consiglio vivamente di condividere queste informazioni con il suo medico, in modo che possa eseguire ulteriori indagini e valutare se sia necessario coinvolgere uno specialista, come un cardiologo o uno psicologo cosicché possa essere esaminata più approfonditamente la situazione e determinare l'approccio più adeguato per affrontare questi episodi.
La sua consapevolezza della frequenza e della natura di tali episodi è preziosa e può essere utile nella diagnosi, per cui continui a prestare attenzione ai segnali che il suo corpo le invia. Un caro saluto, dott.ssa Camilla Persico
Salve, se si sono escluse cause organiche quelli che descrive sembrerebbero essere sintomi somatici di ansia o panico. Le consiglierei di consultare uno psicologo per intraprendere una terapia. Cordiali saluti, Dott. Domenico Mattiello

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