Buonasera, mi trovo in un uno stato ansioso in vista della seconda parte dell’esame di stato a fine

17 risposte
Buonasera, mi trovo in un uno stato ansioso in vista della seconda parte dell’esame di stato a fine mese per consulente del lavoro. Nel frattempo sto lavorando e questo mi crea ancora più ansia, sono costantemente dubbiosa sul mio operato, mi sveglio nella notte pensando di aver fatto errori su errori, poiché non ricordo bene tutto ciò che faccio, con conseguenze catastrofiche da perdere il cliente. Il giorno successivo ricontrollo tutto in maniera maniacale e quando trovo effettivamente un errore/imperfezione non lo accetto e mi sento che mi meriterei di essere licenziata. L’unica cosa che sento che mi farebbe bene è mollare tutto e stravolgere la mia vita ma ho paura che non cambi la mia situazione psicologica.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno gentile utente,
mollare tutto potrebbe anche aiutarla in questo momento, perchè si sentirebbe sollevata immediatamente dall'ansia che deriva dai dubbi relativi al suo operato, ma come ipotizzato anche da lei, questa soluzione non risolverebbe il problema alla base delle sue preoccupazioni. Potrebbe esserle utile indagare insieme ad un terapeuta cosa la spinge a dover controllare tutto, cosa le crea sofferenza e successivamente trovare strategie comportamentali più funzionali che le permettano di soddisfare i suoi bisogni. Rimango a disposizione. Saluti Dott.ssa Angela Correggia
Gent.ma, se questi sentimenti di insicurezza e ansia persistono procurandole sofferenza e dubbi, sarebbe opportuno chiedesse una consultazione per cercare di capire meglio di cosa si tratta e come poterla aiutare. La fantasia di stravolgere la sua vita potrebbe piuttosto segnalare il desiderio di venire a capo di una condizione personale che per ora non riesce a comprendere e che si manifesta col disagio che lamenta. SG
Cara utente, possi immaginare quanto faticoso e dolorosa possa essere questa situazione. Sentirsi sempre in ansia, in agitazione non potersi mai concedere di sbagliare. Sarebbe importante comprendere come mai per lei è inaccettabile sbagliare? Cosa dice questo di lei? Forse prima di stravolgere ogni cosa sarebbe importante capire cosa accade qui ed oggi. C'è un modo diverso di vivere le cosa oggi? Affrontare questi vissuti in un percorso psicologico potrebbe essere ciò che fa al caso suo in questo momento. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve, potrebbe pensare di prendersi cura di questo senso di agitazione affidandosi ad uno specialista. Inizi un percorso di psicoterapia, le restituirá il significato di questa sua ansia così forte, ne varrebbe del suo benessere a lungo termine. Cordiali Saluti Dott. Diego Ferrara
Gentile utentente,
credo, come lei, che "mollare tutto" non servirebbe a niente.
Potrebbe consultare uno psicologo per comprendere queste sue ansie ossessive rispetto ad un possibile errore, che vive come catastrofico e con conseguenze punitive.
Cordialmente
Sara Chiara Pompili
Buonasera, dovrebbe lavorare sull'ansia e sulla tolleranza del poter non essere perfetta sempre ammettendo che è possibile fare errori. Perchè non si fa aiutare da un professionista?
Cordiali saluti, dr.ssa Daniela Benvenuti
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato. Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare. Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei. A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente. dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Potrebbe essere di aiuto chiedere un supporto psicologico per attraversare questo momento, ma anche per sviluppare una maggiore resilienza psicologica al fine di affrontare meglio le avversità che troverà nel suo futuro.
Può esserle di aiuto , l'ascolto del podcast Le Stanze della Paura, disponibile gratuitamente su Spotify e altre piattaforme on line. Troverà informazioni sui disturbi d'ansia , e anche strumenti di auto aiuto, pratiche guidate che potrà utilizzare per ridurre il disagio psicofisico e migliorare il benessere psicologico. Segua anche la pagina Fb Le Stanze della Paura Podcast
Buona serata. Bruno Ramondetti
Gentile utente mi spiace per questo suo periodo difficile.
Credo che sia necessario uno ‘spazio’ di lavoro individuale con uno specialista psicologo psicoterapeuta in cui possa approfondire le radici di questo suo malessere rispetto alla sua attuale professione e alle ‘resistenze’ che si stanno presentando.
Sono a sua disposizione sia in presenza che da remoto
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Buonasera può capitare in alcuni momenti della propria vita di trovarsi in una situazione di forte stress, ma sono limitati al periodo dell esposizione dello stimolo come nel suo caso l esame di stato. Quindi una volta fatto l esame potrebbero finire anche questi fastidiosi sintomi. Se invece ricorda di aver sempre sofferto di ansia ,e si sente ora peggiorata le consiglio di iniziare una psicoterapia per imparare a gestire questo aspetto della sua vita ed indagare insieme le cause. Un abbraccio Rossella Chiusolo
Buonasera, concordo con il fatto che mollare tutto non risolverebbe il suo malessere. L'origine non è sicuramente in ciò che fa, se lo fa con passione ed impegno. La percezione che ha di sé, delle eventuali imperfezioni dovrebbero essere indagate in sede opportuna. Le suggerisco di iniziare un percorso per alleggerirsi, prima che l'ansia peggiori ulteriormente.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Capisco che stai attraversando un periodo molto stressante. Considera la possibilità di parlare con qualcuno di fiducia o un professionista per condividere le tue preoccupazioni e ricevere supporto. Il cambiamento nella vita è una decisione importante, valuta attentamente e cerca di affrontare la situazione passo dopo passo.
Dottoressa Elisabetta Pati
Buonasera gentile Utente, posso immaginare il periodo particolarmente stressante, ma un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a comprendere meglio tutto ciò che le sta accadendo. Rimango a disposizione anche online. La ringrazio. Cordiali saluti.
Dott. Roberto Gungui
Gentile utente, immagino il periodo molto stressante che sta attraversando. Un percorso di psicoterapia la potrebbe aiutare a gestire i suoi pensieri catastrofici ed esplorare la sua paura di sbagliare. Rimango a disposizione
Cordialmente Dott.ssa Valentina Biddau
Salve, esatto, dovunque lei andrà porterà dietro se stessa,
Quindi sarebbe opportuno che potesse iniziare una psicoterapia che, unitamente al trattamento del suo problema la mettesse in condizioni di trovare morbidezza ed accoglienza per se stessa.
Essere troppo duri con i nostri errori non ci aiuta affatto a stare meglio, per cui si dia una mano in questo aspetto della sua vita.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Buon pomeriggio.
Grazie per aver scritto, spiacente per quanto riporta. Posso capire che il desiderio di mollare voglia essere una soluzione al carico che riferisce.
In questi contesti di incertezza il tentativo di "controllare" quanto più possibile illude di poter gestire al meglio il tutto, ma in realtà sovraccarica la mente e il corpo costruendo maggiori probabilità di errore e forti tensioni. Non trovo corretto sbilanciarsi con indicazioni terapeutiche (per cui Le consiglio una presa in carico), ma pensare a quanto sopra scritto Le potrà essere utile. La gestione funzionale prevede uno spazio - cuscinetto di errore contemplato dal soggetto.
"Siamo perfettibili e non perfetti" e come noi anche il nostro operato.
Saluti

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