buonasera mi sento spesso triste, pensando ai miei problemi di relazioni sociali con gli altri miei

50 risposte
buonasera mi sento spesso triste, pensando ai miei problemi di relazioni sociali con gli altri miei coetani. ho un bellissimo lavoro, ho 36 anni ma non ho rapporti sociali con le persone della mia eta'. esco poco, essendo solo e senza amici, le persone che conosco sono tutte adulte e sposate, altri fidanzati, e non stanno dietro a me. la solitudine mi sta facendo soffrire, mi sto deprimendo, volevo un consiglio se fare un primo colloquio con uno psicologo dei miei problemi. grazie perche' nn so che cosa fare
Buongiorno sicuramente parlare dei suoi problemi con uno psicologo può aiutarla a comprendere maggiormente se stesso e cosa non funziona nei rapporti con gli altri, potrebbero esserci modalità relazionali che contribuiscono ad allontanarla dalle persone a lei vicine. In ogni caso effettuare colloqui psicologici le sarà utile per capire cosa non va e cosa fare per apportare un cambiamento a questa situazione.
Buon proseguimento, un caro saluto
Dott.ssa Jessica Casella

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Buongiorno,
sicuramente iniziare un percorso di psicoterapia può aiutarla a stare meglio e ad avere una maggiore consapevolezza delle modalità relazionali che mette in gioco. La psicoterapia, inoltre, può aiutarla ad attuare piccoli cambiamenti che le permetteranno di stare meglio.
Cordiali saluti
Dott.ssa Barbara Rabù
La solitudine intesa come isolamento sociale, è una condizione di grande disagio e di sofferenza.
La persona può arrivare a sentirsi prigioniero di una condizione irrisolvibile, come se fosse rinchiuso in uno spazio piccolo e chiuso.
Non importa quanto si è capace in ambito lavorativo, o quanto si è brillanti in altri campi, la solitudine prolungata nel tempo diventa una sorta di circolo vizioso che si autoalimenta che la persona ha sempre più difficoltà a modificare.
Credo che sia molto importante rivolgersi ad uno psicoterapeuta che possa accogliere, ascoltare, aiutare a trovare le parole per ritrovare fiducia ed apertura verso il mondo esterno.
Salve, già il fatto che lei stesso abbia considerato la possibilità di un colloquio con uno psicologo è un primo importante segnale di apertura. Le consiglio di seguire questa ipotesi, anche perché l'alternativa di non provarci può solo contribuire ad alimentare i suoi interrogativi senza risultati funzionali. Comprendere, insieme al suo terapeuta, gli aspetti che si celano dietro la solitudine rappresenta un primo importante passo verso un miglior adattamento e una gestione efficace dei suoi vissuti emotivi.
Buongiorno. Immagino che già lo scrivere in questo sito possa rappresentare un'azione di richiesta di aiuto. È importante, visto che lei è un uomo e non un ragazzo adolescente, che se decide di mettersi in gioco attraverso un percorso psicologico, lo faccia perché realmente desidera cambiare alcuni aspetti della dimensione relazionale e non soltanto perché altri glielo raccomandano. Non esiste un modo "giusto" di stare al mondo, ma un bisogno personale di essere se stessi e star bene con gli altri
Quello che mi verrebbe da chiederele è secondo lei, a parte gli aspetti pratici organizzativi, cosa la tiene lontano dagli 'altri'? Cosa sente quando deve incontrare persone 'nuove' e soprattutto donne? Quali emozioni la convincono che è meglio allontanarsi?
Buon pomeriggio,

Parlare di ciò che ci fa soffrire con una persona esperta e preparata a gestire la sofferenza altrui, non è mai un'idea sbagliata.
Inoltre, da quello che dice, la situazione di solitudine e sofferenza che descrive sta andando avanti da tempo: dare voce alla parte di lei che vuol uscire da questa situazione di inerzia ed isolamento può essere la giusta risposta.

Nello specifico, la psicoterapia analitica interpersonale permette di lavorare attraverso il rapporto con un terapeuta, proprio sulle relazioni e su quelle modalità relazionali che abbiamo costruito nel tempo e/o ereditato, che non necessariamente si rivelano funzionali o adeguate, se rigide e poco flessibili.
Rimango a disposizione per qualsiasi dubbio o informazione.

Un caro saluto.

Dott.ssa Elisabetta Giuli
Carissimo la invito ad andare a parlare con uno/a psicologo/a e raccontare un po' la sua vita , qualche frammento, come ha fatto scrivendoci . Ciò dovrebbe comportare alcuni piccoli effetti collaterali che potrebbero essere molto utili per rifare circolare la sua vita sociale che non è affatto secondaria rispetto alla sua vita professionale come lei si è accorto . Buone cose
Salve. Cosa altro potrei aggiungere?
Lei stesso è giunto a riflettere sulla opportunità di avviare una serie di colloqui.
Non può che stare meglio. Scelta il professionista in base al feeling che percepisce. Deve sentire piena fiducia in chi si affida.
Cordiali Saluti.
Buonasera, iniziare un percorso di psicoterapia e quindi affidarsi ad un’altra persona e condividere i suoi vissuti, sarebbe sicuramente un buon inizio per uscire dalla solitudine. Saluti. Dott.ssa Fregona
Salve, sarebbe bene sapere quando è cominciato questo periodo in cui lei ha cominciato ad avere questo suo ritiro sociale e che cosa è successo in quel periodo, cioè quale evento ha provocato questo suo stato. Già il fatto che lei è cosciente di aver bisogno di un aiuto, mi sembra molto importante. Le farebbe molto bene iniziare un percorso terapeutico, e capire che cosa nasconde questo suo ritiro sociale, le auguro di eseguire un buon percorso terapeutico, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli
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Da quello che scrive sembra che lei si trovi in una condizione di diversità rispetto ai coetanei, sposati o fidanzati e nella conseguente difficoltà di condividere con loro momenti e programmi per esigenze diverse e che questo la porti a una forma di isolamento sociale e alla tristezza che racconta. Sarebbe utile forse pensare di iniziare attività ricreative (palestra, corsi di interesse,...) che la portino fuori dai soliti ambienti e che le permettano di esplorare nuovi rapporti.
Parlare con uno psicologo potrebbe sicuramente aiutarla a costruire questo percorso di esplorazione.
Un cordiale saluto.
Fare un primo colloquio con uno psicologo è il consiglio che lei stesso si sta dando. Non le resta che contattarlo. Non potrà che acquisire utili informazioni per comprendere ciò che è meglio per lei per far sì che quel suo ‘mi sto deprimendo ‘ non diventi una sensazione più forte ed una sofferenza sempre più grande. Restando a disposizione la saluto cordialmente. Dott.ssa Daniela La Porta
Da quello che scrive si trova in uno stato esistenziale difficile e doloroso, che rischia di cronicizzarsi. Da soli infatti non è semplice fare fronte ed emozioni del genere. Però lei è sulla buona strada perché in qualche modo ha già maturato la decisione di rivolgersi ad un professionista. Spero che lo abbia fatto o che lo stia per fare in modo da avere uno spazio adeguato in cui poter parlare di quello che sente ed elaborarlo. Dott.ssa Alessandra Albani
Buonasera, può senz'altro rivolgersi ad uno psicologo per una consulenza psicologica. Potrà così esprimere il suo stato emotivo e comprendere insieme le motivazioni della sua difficoltà a socializzare. Sta attraversando un momento di difficoltà e affidarsi a un professionista potrebbe essere la strada giusta. Non si scoraggi. Resto a disposizione, cordiali saluti, dott.ssa Paola De Martino
Buongiorno, si rivolga senza esitazioni ad uno psicologo, è importante per lei in questo momento avere uno spazio consono, in cui poter valutare la sua situazione attuale e cercare di venir fuori da questa sua solitudine.
Buona fortuna, Dott. Andrea De Simone
Cominciare un percorso terapeutico è come decidere di partire per un viaggio, dentro se stessi, attraverso se stessi. Non ci sono soluzioni magiche, solo quelle che riusciamo a inventare per stare al mondo. Le auguro di trovare il desiderio di avventurarsi.
Gentile utente,
iniziare un percorso terapeutico è un viaggio verso se stessi che consente, con impegno e costanza, di poter tirar fuori la migliore espressione di se stessi. Ansie, Paure, Vissuti ma anche Punti di Forza, Risorse ed Obiettivi.
Mi metto a disposizione per riceverla nel mio studio o tramite Skype per conoscerci e comprendere al meglio le sue necessità.
Le auguro una buona giornata,
Dott.ssa Silvia Lancia.
Buongiorno. La risposta alla Sua domanda è positiva: comprendere i motivi della Sua solitudine, i contesti in cui si manifesta la tristezza, i modi di essere con l'Altro, è funzionale ad aprire nuove possibilità di sè e nuovi contesti relazionali. La psicoterapia permette tutto questo. Data la sofferenza che comporta questa situazione, e la limitazione esistenziale che percepisce nel non poter fare affidamento su un solido contesto relazionale, il consiglio è affidarsi già da ora a un terapeuta, attraverso la consulenza online. In bocca al lupo! A disposizione. DP
Gentile utente la sua riflessione e il suo rivolgersi in questo spazio è un buon punto di partenza.
Rivolgersi ad un terapeuta l'aiuterà a comprendere il perché delle sue difficoltà relazionali, quando sono iniziate, cosa accadeva, quale è il suo contesto familiare.
Un cordiale saluto
Dr.ssa Patrizia De Sanctis

Buonasera,
sicuramente l'incontro con uno psicologo potrebbe essere utile per affrontare i problemi di cui parla. In particolare per recuperare i rapporti con gli altri, importanti quanto il lavoro, per il nostro benessere personale.
E' questo un momento della sua vita in cui, come lei scrive, la maggior parte delle persone che conosce sono sposate o fidanzate e per questo, avendo situazioni diverse dalla sua, pensa che non possano stare dietro a lei. Si può uscire da questa sensazione di solitudine per ritrovare la serenità e un equilibrio, per questo è giusta la scelta di contattare uno psicologo. Un cordiale saluto
Buongiorno, sta facendo il primo passo per trovare un nuovo equilibrio.
Continui , un colloquio psicologico la aiutera'.
Un saluto
Salve, il riconoscere il problema e volerlo risolvere è il primo passo da compiere, sicuramente con l'appoggio di un professionista non potrà fare altro che autarla.
MMM
Caro utente, grazie per aver condiviso questo suo disagio con tutti noi. Probabilmente già è consapevole che intraprendere un colloquio psicologico è la scelta la scelta giusta e se ha maturato questa ipotesi, è perché si è già reso conto che a volte esistono dei disagi che non è per nulla facile affrontare da soli. Forse ciò che sta cercando in questo momento è una sicurezza, per prendere il coraggio di fare questa scelta. Quello che posso dirle è che questo tipo di percorso potrebbe fare tanto per lei, per fare emergere le risorse di cui ha bisogno per rendere la sua vita sociale soddisfacente. Scegliere di fare una consulenza psicologica è scegliere di volere stare bene, di volersi bene: una scelta che non potrà mai essere sbagliata.
Buongiorno, credo che l'ipotesi da lei avanzata di fare un primo colloquio psicologico possa esserle di grande aiuto per avvicinarsi a un maggior benessere. Resto a disposizione per domande e consulenze, anche online. Cordialmente, Dott.ssa Giancarli
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo che sta attraversando. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Buonasera, mi dispiace per il disagio che sta manifestando in questo momento della sua vita. Sarebbe utile interrogarsi rispetto a questo senso di solitudine, cercando di capire se in altri momenti della sua vita ha riscontrato emozioni o stati d'animo simili. E' abbastanza frequente che vissuti dolorosi nel presente abbiamo delle radici nel passato, che ci riattivano vissuti non ancora elaborati e molto dolorosi. Un percorso di psicoterapia può sicuramente aiutarla in questa indagine, con il fine di riconoscere le vere motivazione che la fanno stare male nel presente.
Un saluto,
Federica Miccichè
Non è così raro provare ansia di fronte le relazioni, siano esse amicali o sessuali. Gli altri sono 'altri', diversi da noi, in parte incomprensibili e imprevedibili. Possono generare fastidio, possono far emergere parti di noi che non amiamo inducendoci a ritirarci nella quieta solitudine. Ma questo non significa che gli altri non possano essere anche attraenti, interessanti, istruttivi.
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Salve, leggendo ciò che racconta mi viene da pensare che la risposta alla sua domanda sia già presente nelle sue ultime parole. A volte, sentiamo di dover chiedere ad altri risposte che siamo già in grado di produrre, ora mi sembra che il tema sia se lei seguirà o meno la sua intuizione. La sofferenza non sempre necessita di un sostegno psicologico, è l'emergere di questo bisogno che porta a richiedere un colloquio col professionista. Se lei sente che al momento questo è il suo bisogno, ha già la risposta alla sua domanda.
Avere relazioni sociali soddisfacenti è un tassello importante della vita di ciascuno/a, compresa la sua. Dal momento che la questione la fa soffrire e da solo non mi pare ne venga fuori, le consiglio una consulenza cosi che insieme al/alla professionista si valuti il da farsi.
Le auguro belle cose.
Buongiorno. Già scrivere in questo sito rappresenta un'azione di richiesta di aiuto. Credo che l'ipotesi da lei avanzata di fare un primo colloquio psicologico possa esserle di grande aiuto per avvicinarsi a un maggior benessere. Resto a disposizione anche per una consulenza online.
Buon pomeriggio, è giusto che nella vita ognuno segua il suo ritmo, incluso quello di costruirsi una famiglia, quello di non volerlo fare in assoluto o non sentirsi ancora pronti per farlo.
Detto ciò potrebbe essere una buona idea quella di non paragonarsi e cercare in queste persone le attenzioni che non possono darci. Volgere lo sguardo altrove e cercare nuovi luoghi ed attività dove è possibile trovare persone libere, con più momenti da dedicare agli hobby ed alle nuove relazioni può essere invece una soluzione migliore. È compito suo inoltre rendersi una persona desiderabile ed interessante in grado di allacciare nuove relazioni. Uno psicologo è sicuramente il professionista in grado di aiutarla ad entrare di nuovo in relazione ed in confidenza con persone nuove. Saluti
Buonasera, senz'altro richiedere una consulenza potrebbe esserle d'aiuto per comprendere di che cosa le parla la sua solitudine.
Sa Eugenio Borgna ha scritto un libro veramente bello su questo tema (La solitudine dell'anima) e afferma che la solitudine può manifestarsi nel suo duplice aspetto di isolamento e creatività.
Darle spazio, intraprendendo un percorso, può aiutarla ad entrare dentro gli aspetti dolorosi, per poterli risignificare, per potergli dare nuova apertura e quindi nuova vita.

Resto a disposizione, Dott.ssa Elisa Del Grosso
Buongiorno, la sofferenza è spesso legata al concetto di solitudine e al paragone con la vita delle persone che ci stanno vicino. Probabilmente sta per vivere un periodo di cambiamento negli equilibri della sua vita che sta iniziando a esprimersi con questa sensazione di sofferenza. Concordo con le per la possibilità di poter iniziare un percorso che faciliterà senza dubbio questo momento di crisi
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Buonasera, le consiglio di contattare un professionista per iniziare un percorso psicologico che la possa aiutare a condividere i suoi vissuti emotivi di sofferenza ed uscire dalla solitudine. Per il benessere psicologico è tanto importante il lavoro, quanto buoni rapporti con gli altri. Le farà bene parlare delle sue difficoltà a socializzare ed esplorare delle soluzioni efficaci.
Le auguro un buon viaggio verso Se stesso.
D.ssa Rita Messa
Mi dispiace sentire che stai attraversando un periodo di solitudine e tristezza a causa della mancanza di relazioni sociali con persone della tua età. Rivolgersi a uno psicologo potrebbe essere un passo positivo per affrontare questi problemi e trovare sostegno.

Uno psicologo può aiutarti ad esplorare le cause della tua solitudine e le dinamiche sociali che ti portano a sentirsi isolato. Potrebbe lavorare con te per comprendere meglio i tuoi schemi di pensiero e i comportamenti che potrebbero influenzare le tue relazioni sociali, aiutandoti a sviluppare nuove strategie per connetterti con gli altri e costruire amicizie significative.

Un primo colloquio con uno psicologo può fornirti uno spazio sicuro in cui esprimere le tue preoccupazioni e le tue emozioni. Potrai condividere la tua esperienza e lavorare insieme al professionista per individuare le possibili soluzioni.

È importante ricordare che la costruzione di relazioni sociali richiede tempo e impegno. Potrebbe essere utile esplorare diverse opportunità per incontrare nuove persone, come partecipare a gruppi di interesse o a eventi sociali, frequentare corsi o attività che ti appassionano o unirti a comunità online dedicate ai tuoi interessi. Inoltre, lavorare sulla tua autostima e sulla tua fiducia in te stesso potrebbe contribuire a migliorare le tue relazioni sociali.

Se senti che la tua solitudine sta influenzando negativamente la tua vita e il tuo benessere emotivo, uno psicologo può offrirti sostegno e aiutarti a sviluppare nuove strategie per superare questa situazione.

Ti incoraggio a cercare uno psicologo qualificato con esperienza nel trattamento delle difficoltà sociali e programmare un primo colloquio per discutere delle tue preoccupazioni. Insieme, potrete valutare la situazione e pianificare il percorso più adatto alle tue esigenze.

Ricorda che chiedere aiuto è un segno di forza e coraggio, e può essere il primo passo verso un cambiamento positivo. Spero che tu trovi il sostegno necessario per affrontare questa situazione e costruire relazioni sociali significative nella tua vita.Spero che la mia risposta le sia stata utile e le abbia fornito le informazioni di cui aveva bisogno.
Inoltre, se avesse ulteriori domande o desidera approfondire l'argomento in modo più dettagliato, la invito a contattarmi tramite chat privata. Sarà un piacere rispondere alle sue domande e fornirle ulteriori informazioni su ciò di cui ha bisogno.
Grazie ancora per aver condiviso la sua situazione, e spero di sentirla presto!
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Buonasera,

Grazie per aver condiviso le sue preoccupazioni. Sentirsi soli e tristi può essere molto difficile, ma è importante ricordare che non è solo in questo. Molti di noi affrontano sfide simili nella nostra vita sociale, specialmente quando le persone intorno a noi sembrano essere in fasi diverse della vita.

La sensazione di solitudine può avere molte origini diverse e può influenzare profondamente la nostra salute mentale. Uno psicologo può aiutare ad affrontare questi sentimenti, esplorando con lei le possibili cause e lavorando per sviluppare strategie per gestirle. Durante le sedute, potrebbe discutere di come sta affrontando la solitudine, esplorare le sue esperienze passate e presenti di relazioni sociali, e lavorare su modi per migliorare la sua autostima e la sua capacità di stabilire connessioni significative con gli altri.

Ricordi, non esiste una soluzione unica per tutti per queste sfide. Ognuno ha un percorso unico e, con il supporto giusto, può trovare il proprio percorso verso un benessere maggiore. Se sta considerando di cercare l'aiuto di un terapeuta, mi sento di incoraggiarla a farlo. Può essere un passo importante verso la comprensione e la gestione delle sue emozioni e il miglioramento della sua vita sociale.

Cordiali saluti.
Gentilissima, un ciclo di colloqui di consulenza psicologica potrebbe senz’altro darle dei benefici e permetterle di acquisire maggiore consapevolezza in merito al quesito che ha posto. Successivamente, insieme al professionista cui deciderà di rivolgersi, avrà modo di valutare se proseguire con un percorso psicoterapico e lavorare in modo più strutturato verso il raggiungimento di specifici obiettivi connessi al suo disagio attuale. Augurandole il meglio, la saluto cordialmente
Buonasera, la condizione che descrive di tristezza sembra essere molto pervasiva, siamo spesso portati a fare dei confronti con le persone che ci circondano e questa modalità non fa che aggravare la nostra situazione. Le consiglio in questo momento di ascoltare questo sintomo di tristezza perché potrebbe essere un buon modo per cominciare a cambiare le cose che non la rendono soddisfatta. La psicoterapia è un buon modo di cambiare una condizione di sofferenza che da soli non riusciamo a modificare. Per qualsiasi altra informazione, rimango a sua disposizione
Dott.ssa Salvati Lavinia
Salve, il suo problema potrebbe essere facilmente trattato in un percorso psicologico per affrontare e superare le sue difficoltà. Se è questa è la sua intenzione, sono disponibile a fornirle il mio supporto professionale. Le porgo i miei saluti. Dr. Giacomi
Buongiorno, rivolgersi ad un professionista della salute mentale può aiutarla a capire maggiormente sé stesso e cosa non funziona nel rapporto con l'altro. Resto a disposizione, un caro saluto, Dott.ssa Alice Iuso
Buongiorno. Certamente già aver considerato l'ipotesi di rivolgersi ad uno specialista è un primo passo significativo. Un primo colloquio conoscitivo può aiutarLa a capire quanto sia importante l'aiuto terapeutico per liberarsi dalle gabbie psicologiche entro le quali molto spesso imprigioniamo la nostra esistenza. Lei parla nel suo messaggio del bellissimo lavoro che svolge, che evidentemente le procura delle soddisfazioni: ecco, questo potrebbe essere un importante punto di partenza su cui lavorare, ovvero la consapevolezza di avere dei punti di forza, dei talenti, che possono rivelarsi degli ottimi strumenti di interazione sociale.
Gentile,
da quello che scrivi è chiaro che stai attraversando un periodo molto difficile, in cui forse ti senti escluso dal mondo che c’è fuori e diverso dagli altri tuoi coetanei. Questo ti crea frustrazione, che a sua volta ti porta a chiuderti ulteriormente in un circolo vizioso dal quale senti di non riuscire ad uscirne. Il fatto che tu abbia scritto per chiedere aiuto è già un primo passo, il successivo potrebbe essere quello di iniziare un percorso psicologico che ti aiuti a capire le possibili cause di questo isolamento e a trovare le giuste strategie per affrontarlo e per vivere una vita migliore!
Mi piacerebbe aiutarti. Se ti va, scrivimi.
Un abbraccio.
Dott.ssa Simona Di Napoli
Gentile utente, sicuramente parlare con un professionista della sua sofferenza può esserle d'aiuto per superare le difficoltà che ci ha descritto. Rimango disponibile per qualsiasi chiarimento. Saluti, Dott. Antonello Deriu
Salve, un percorso di psicoterapia ben strutturato potrà senz’altro metterla in condizione di gestire la sua vita relazionale e personale.
Provi a cercare il terapeuta che fa per lei ed inizi la sua terapia.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Buonasera! Mi dispiace sapere che ti senti triste e solo. È comprensibile che la mancanza di relazioni sociali con persone della tua età possa influenzare il tuo stato d'animo. La solitudine può essere molto pesante da affrontare e cercare aiuto è un passo importante e coraggioso.

Fare un colloquio con uno psicologo potrebbe essere una buona idea. Un professionista può offrirti un ascolto empatico, aiutarti a esplorare le tue emozioni e fornire strategie per affrontare la solitudine e migliorare le tue relazioni sociali. È importante anche lavorare sulla tua autostima e sulle abilità sociali, che possono facilitare la creazione di nuove connessioni.

Inoltre, potresti considerare di unirti a gruppi o attività che ti interessano, come corsi, sport o club, dove puoi incontrare persone con interessi simili. In questo modo, avrai l'opportunità di socializzare in un ambiente più naturale e meno pressante.

Ricorda che non sei solo e molte persone attraversano momenti difficili nelle loro relazioni sociali. Prendersi cura della propria salute mentale è fondamentale, e cercare supporto è un passo importante. Ti auguro il meglio e spero che tu possa trovare la serenità e le connessioni che desideri.
Cordiali saluti. Dott.ssa Paola Ferrazzi
Buonasera,
capisco quanto possa essere doloroso sentirsi soli, specialmente quando sembra che gli altri intorno a lei abbiano già trovato la loro strada nelle relazioni. Avere un buon lavoro è un grande traguardo, ma comprendo che la mancanza di legami sociali significativi possa rendere tutto più difficile e vuoto.

Il fatto che stia pensando di parlare con uno psicologo è un segno di grande consapevolezza di sé. Un primo colloquio potrebbe offrirle uno spazio sicuro per esplorare queste sensazioni di isolamento e comprendere meglio cosa le sta impedendo di connettersi con i suoi coetanei. A volte, queste difficoltà nascondono nodi più profondi legati alla nostra storia personale e al modo in cui ci relazioniamo con gli altri.

Non è mai facile aprirsi, ma potrebbe essere l'inizio di un percorso di trasformazione che le permetta di ritrovare la serenità e costruire nuove relazioni. La sua felicità e il suo benessere sono importanti, e non è mai troppo tardi per iniziare a prendersene cura. La sua sofferenza merita attenzione, e chiedere aiuto è un atto di grande forza.

Le auguro di trovare il supporto di cui ha bisogno.
Buonasera, sì potrebbe essere una buona idea.
Distinti Saluti
Dot.ssa Sarno
Buongiorno,
capisco quanto la situazione che descrive possa essere difficile e pesante da sostenere, soprattutto perché il bisogno di connessione sociale è fondamentale per il nostro benessere emotivo. Il fatto di trovarsi in una fase della vita dove gli altri sembrano avere dinamiche diverse dalle sue può facilmente far nascere sentimenti di solitudine e tristezza. Anche se ha un lavoro gratificante, la mancanza di rapporti con coetanei o amici può portare a sentirsi isolati e meno motivati a coltivare momenti di socialità e svago.
Parlare con uno psicologo potrebbe rappresentare un’opportunità preziosa per esplorare queste emozioni e comprendere meglio cosa la sta trattenendo dall’avvicinarsi agli altri. In un percorso di ascolto e riflessione, potrebbe scoprire modalità nuove per costruire legami e per migliorare la fiducia nelle relazioni. Lo psicologo potrà anche aiutarla a individuare attività o contesti dove può incontrare persone con interessi simili e con cui instaurare rapporti significativi.
Non esiti quindi a considerare un colloquio con un professionista: questa scelta può aprirle uno spazio in cui lavorare sulle sue difficoltà sociali e sulla gestione della solitudine, accompagnandola verso un cambiamento positivo nella sua vita relazionale e nel suo benessere complessivo.
Buonasera, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Sicuramente parlarne con uno psicologo psicoterapeuta l'aiuterà ad affrontare questi problemi. Resto a disposizione, cordali saluti, dott.ssa E. Piras

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