Buonasera. Mi chiamo Giorgia ho 30 anni e una bimba di 9 mesi. Diciamo che da sempre ho avuto le ide

21 risposte
Buonasera. Mi chiamo Giorgia ho 30 anni e una bimba di 9 mesi. Diciamo che da sempre ho avuto le idee chiare nel avere solo un figlio. Da quando è arrivata la bimba continuo a avere da parte dei miei suoceri, un continuo insistere che devo fare il secondo...tanto che arrivo a pensare di "essere" una mamma sbagliata nel decidere di avere un figlio solo..
"Così poi rimane sola""Un figlio solo è poco" queste sono le frasi più ripetute...
Gent.ma un figlio è un dono, non è un dovere morale
Esistono infiniti modi di amare, tra cui la maternità, ma non è l'unico!!.Un figlio non è un oggetto della nostra collezione narcisistica ma una libertà incondizionata.
La sua bimba di 9 mesi ha bisogno di presenza e di sicurezza. Si viva questo rapporto come unico e come naturale. Non possiamo seguire un programma stabilito. Se decidera' di avere una seconda gravidanza la.cosa fondamentale sarà il sentirla sinceramente desiderata

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Gentilissima Giorgia, ogni donna ha il diritto di scegliere se fare o meno i figli e quanti. Non deve sentirsi una madre sbagliata per la scelta di volere un figlio solo, non c'è la scelta giusta, c'è solo quello che si sente di fare. In ogni caso quello che mi sembra importante è il suo dolore, o comunque malessere, quando qualcuno giudica in maniera negativa questa sua scelta. Credo che il nodo importante sia il potere che lei lascia agli altri, a tal punto da mettere in discussione l'immagine di sé. Le consiglio di farsi sostenere da uno specialista, soprattutto perchè per una neo mamma, il prima anno di vita del bambino è faticoso, da tutti i punti di vista, anche per la parte emotiva.
Un caro saluto
Dott.ssa Alessandra Contiero
Carissima, capisco la pressione a cui è sottoposta, soprattutto in un periodo delicato come il primo anno di vita di un figlio. Lei sta scoprendo un mondo nuovo legato alla maternità, alle responsabilità e al mediare l'oggi con il suo sè precedente. Quindi ci sono tante emozioni che agiscono e si è particolarmente vulnerabili. Anche perchè si ritrova a vivere qualcosa di nuovo ed altamente dirompente e il sostegno della famiglia è importante. Ma il sostegno può tramutarsi anche in invasione del proprio spazio, come sta avvenendo nel suo caso. In lei non leggo confusione sul da farsi, perchè è convinta di volere solo un figlio, ma sente di dover dare una spiegazione plausibile al contesto familiare altrimenti rischia di sentirsi sbagliata. Questo mi fa capire che comunque la sua famiglia è molto presente nel quotidiano e quindi può condizionare.
Io le consiglierei di fare qualche seduta di sostegno psicologico, semplicemente per centrare di più se stessa in questo momento di profondi cambiamenti e capire la giusta distanza tra bisogno di sostegno ed invasione. Se ha bisogno di me, possiamo organizzarci online. Un caro saluto.
Gentilissima Giorgia,
come le hanno già detto le colleghe, la scelta di avere un figlio o più di uno dovrebbe essere frutto di un movimento interiore libero e spontaneo. Spesso la società e, purtroppo, anche le persone a noi vicine, che dovrebbero sostenerci, spingono per farci aderire ad un ipotetico modello nei vari campi di vita, tra cui la genitorialità. Ma ognuno di noi è unico, con bisogni e desideri non per forza simili a quelli altrui. Ha parlato dell'insistenza dei suoi suoceri, ma non ha nominato il padre della bambina e la sua posizione al riguardo. Credo sarebbe giusto far presente prima di tutto a lui quanto le pesino queste pressioni e trovare insieme a lui il modo di arginare l'invadenza dei suoi genitori in un campo così intimo e delicato, ancor più in questi primi mesi dalla nascita di vostra figlia.
Resto a sua disposizione per eventuali ulteriori confronti.
Dott.ssa Manuela Aloni
Buonasera Giorgia, credo sia superfluo parlare della scelta assolutamente personale di avere un figlio. non credo abbia bisogno di un "consiglio" né da parte dei suoi suoceri, né tanto meno da parte di noi terapeuti. Quello su cui mi soffermerei a questo punto è la natura della sua domanda: perché era così ferma nel ritenere di voler avere solo un figlio? Quali pensieri si collegano a questo? Quali esperienze? Perchè sente così insidiosa la richiesta esterna? Forse ragionare su questi temi le sarebbe più utile.
Un saluto,
Dott.ssa Genitore
Buon giorno Giorgia essere madre è un diritto, un desiderio ma non un dovere!La invito a riflettere su come mai sente così tanta pressione dalle richieste altrui, tanto da sentirsi "sbagliata", è la prima volta che le capita?Oppure è qualcosa di noto? Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento. Dott.ssa Valentina Ferrarelli
Salve Giorgia, non permetta che le parole e i giudizi esterni mettano in dubbio il suo valore di mamma. Una donna può decidere o meno di avere figli e, quindi , di essere madre e non per questo deve essere oggetto di critiche dagli altri.
Diventare genitori poi è un desiderio della coppia, come anche il decidere quanti figli si vorrebbero avere.
Mettere al mondo un secondo figlio deve venire dal suo cuore, si concentri sulla sua bambina e si goda l'avventura di essere mamma.
Cordialmente, Dott.ssa Polizzi
Salve,
immagino le "pressioni" che lei riceve dai suoi suoceri, ma cerchi di fare soltanto ciò che sente e di seguire il suo istinto di mamma nel prendersi cura nel migliore dei modi della sua piccola. Se dovesse avere difficoltà a staccarsi dall'opinione che gli altri hanno su di lei, allora si rivolga ad uno psicoterapeuta che possa sostenerla e che l'aiuti a rafforzare l'immagine che lei ha di sè.
Saluti.
Salve, è comprensibile il suo pensiero, viste le continue affermazioni dei suoi suoceri, ma non è il numero dei figli a far di una donna una brava madre.
Si prenda tutto il tempo di cui ha bisogno e faccia la cosa che più la rende serena, insieme a suo marito.
Cerchi di capire perché ha da sempre avuto l'idea di avere solo un figlio, ascolti se stessa.
Buonasera , lei non è affatto una madre sbagliata. Spetta ai genitori decidere quanti figli avere. Quando i suoi suoceri le dicono certe frasi pensi che non è il numero dei figli a fare una buona madre ; infatti non ci sono prove reali che chi ha 3 figli è sicuro una buona madre o una madre migliore di chi ne ha uno. Un caro saluto
Buonasera Giorgia, di fronte al perpetuarsi di affermazioni che minano una sfera così intima lei ha tutte le ragioni di sentirsi in difficoltà. L'orizzonte della maternità rappresenta un tema assolutamente personale che tocca, seppur con risvolti a volte molto differenti, ogni donna nel corso della sua esistenza. Il progetto di avere un figlio rimane una scelta non paragonabile probabilmente a nessun'altra in termini di investimento personale, una volta genitori lo si è per sempre! E scegliere di esserlo una o più volte è nuovamente una decisione personale che, in quanto tale, deve riguardare lei e lei soltanto. Un progetto così importante può chiaramente modificarsi nel corso di una vita, l'importante è che sia sempre vissuto in modo identitario, e non certo mosso da semplice volontà altrui.
Immagino non sia affatto facile affrontare questa pressione in un momento delicato come quello che sta attraversando, fatto sicuramente di emozioni forti e continue scoperte...un pò di insicurezza fa parte del gioco! Si goda la sua piccola, avrà tempo per valutare ogni cosa... A disposizione, Un saluto AC
Buonasera Giorgia,
mi chiedo se questa sensazione di "essere sbagliata" la colleghi solo al fatto di non avere un secondo figlio o le capita/è capitato anche in altri momenti della vita o per altri aspetti del suo essere donna/lavoratrice/moglie/figlia etc. Questa a mio avviso sarebbe una tematica interessante da approfondire: se così non fosse, i suoi suoceri avrebbero davvero un ascendente a dir poco potente per farla sentire così (altra spunto sul quale ragionare). Così come, potrebbe esserle utile ragionare sul perchè è sempre stata convinta di avere un solo figlio (assolutamente legittimo come pensiero, ma a volte le convinzioni assolute nascondono qualcosa di altro).
Uno psicoterapeuta può aiutarla nell'affrontare tutto questo. Un caro saluto
Buonasera Giorgia, non è lei sbagliata ma è l'insistenza altrui uno sbaglio.

Deve solo sviluppare una capacità assertiva per far rispettare le sue scelte che sono soggettivamente giuste per lei e non compiacere bisogni o ansie di parenti. Si goda questa nuova fase di vita.
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Cara Giorgia, credo Lei riconosca che l'insistenza del contesto familiare su ciò che Lei dovrebbe fare del Suo corpo e della Sua vita è inopportuna. Il punto, secondo me, è il motivo per il quale questa insistenza, che "razionalmente" Lei coglie come non adatta, la metta in scacco al punto da farLa dubitare di sè stessa. Quali sono le Alterità significative che La fanno sentire inadeguata? In che modo Lei può riposizionarsi in merito ad esse, e sentirsi indipendentemente da ciò che Le rimandano? E soprattutto, quale progetto per Lei è identitario? essere madre di una bimba o di più bimbi? Lei in questo momento ri-conosce poco sè stessa: era sempre stata decisa ma adesso dubita di sè... il progetto diviene più confuso, meno chiaro, si colora di tinte negative come vergogna e inadeguatezza. La tematica è importante e coinvolge sia la Sua vita futura sia quella di altri (figlia, eventuali figli) e merita tempo e spazio che non possono essere accordati da poche righe scritte online; valuterei, forse, un consulto psicologico per comprendere quale futuro Le appartenga e come mai queste Alterità sono così definenti da modificare il progetto di sè e farLa sentire così inadeguata. Esistono percorsi anche online (forse più comodi con una bimba così piccola) e potrebbero fare al caso Suo. In bocca al lupo! A disposizione. DP
Buongiono Giorgia, questa cosa la sento spesso, non sei la sola ad avere questo problema. Posso dire che succede un pò a tutti quando si diventa genitori, specie per la prima volta, i suoceri...parenti cominciano a minare le nostre insicurezze. Effettivamente la nascita di un figlio è sconvolgente, e ci fa sentire insicuri di ciò che facciamo...cominciamo a pensare "sarò capace'"...in realtà non esiste un protocollo di genitore perfetto, ogni genitore crescerà il proprio figlio in base alle sua esperienza, personalità...E' importante non permettere agli altri di minare la nostra sicurezza e capacità . Se non riusciamo a fare questa cosa possiamo farci aiutare da uno psicologo ...anche con la consulenza online ...buona giornata...
Gentile Signora, il racconto della sua esperienza come "mamma sbagliata" mi fa pensare a quanto pesante possa essere convivere con un pensiero critico che giudica continuano i propri passi. Il problema di fondo non sta nella persona che le dice di essere una madre "egoista" o "inadeguata", ma risiede nelle sue convinzioni e credenze di base: sono o non sono una buona madre? Non lasci che la risposta a questa domanda sia influenzata dal giudizio di persone esterne, che pensano e agiscono secondo modi di essere personali e culturali. Legga, piuttosto, la risposta nei suoi bisogni, nei suoi desideri di madre e accetti il fatto che lei non sarà una madre "perfetta", ma semplicemente è la mamma della sua bambina, e si sa che per i bambini non c'è altro bene prezioso che avere attorno a sé una mamma e un papà che li amino incondizionatamente.
Per ulteriori chiarimenti non esiti a contattarmi.

Le auguro una buona giornata
Dott.ssa Cuscinà Nathalie
Gentile mamma,
la maternità è un processo e non dovrebbe diventare l'esaudimento di un desiderio espresso da terzi. Mi permetto di dirle che, nella maggior parte dei casi, i consigli offerti su tali tematiche sarebbe meglio rispedirli al mittente. Le auguro il meglio.
Saluti.
Dr. Antonio Raia
Centro Psicologico del Sannio
Buona sera,
se gira un po' in internet sui vari social troverà tante mamme che fanno video affrontando proprio questa tematica...I consigli non richiesti.
Lei deve seguire il suo cuore è farà le scelte che è pronta a portare avanti...
Ogni figlio è un atto d'amore non egoistico , se lei al momento non ritiene di potersi investire emotivamente e fisicamente in una nuova gravidanza e poi in un altro bambino, allora non lo faccia.
Suo figlio troverà amici che saranno come fratelli al di fuori della sua casa , non si preoccupi.
Secondo il mio punto di vista sarebbe più grave fare un altro figlio solo per non lasciare solo il Primo. Ogni figlio ha un unicità data dal nascere prima nel cuore dei genitori e poi farsi corpo e anima nel ventre della mamma.
Le auguro tutto il bene del mondo e ricordi a sua suocera che consigli non richiesti sono consigli non graditi . Un bacione
Gentile Giorgia, mi sembra che la sua domanda possa fare emergere un conflitto tra le richieste e le necessità espresse dall'ambiente e i desideri autentici che lei sente di avere. Al contempo, sarebbe importante comprendere quali affetti, pensieri e sentimenti questa situazione smuova dentro di lei, alla luce dei rapporti che lei ha con le persone a lei vicine.
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Buonasera Giorgia, non è chiara quale sia la sua domanda. Posso immaginare che comunque non stia vivendo un periodo semplice, sta anche mettendo in dubbio il suo essere madre in un momento in cui dovrebbe ricevere sostegno più che accuse. Avevate mai parlato dei vostri progetti con il suo compagno? Qualora volesse, mi contatti. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
Salve,
assertività non è aggressività.
Si rivolga a un professionista per comprendere il suo stato attuale e agire per il meglio.
Un saluto,
MMM

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