Buonasera mi chiamo Giorgia e ho 18 anni,sono fidanzata da due anni con un ragazzo che amo tantissim

19 risposte
Buonasera mi chiamo Giorgia e ho 18 anni,sono fidanzata da due anni con un ragazzo che amo tantissimo e ogni giorno che passo con lui è sempre bellissimo. Con lui ho sempre desiderato avere dei figli belli come lui e avere la nostra casa de sogni.. ma ho un problema che mi viene sempre ora mai ci soffro da un anno e non c’è la faccio più ho veramente bisogno di aiuto. Ho un pensiero fisso ovvero la paura di essere lesbica… io non lo voglio essere ho sempre avuto attrazioni verso i maschi o anche un attore, ma non capisco che mi succede.. quando ci sono due attrici che si baciano mi viene una paura enorme che non vi immaginate.. poi quando provo a parlare con una ragazza mi vengono istinti che non vorrei avere o pensieri intrusivi fastidiosi. Non so che fare veramente.. io amo il mio ragazzo mi piace stare con lui anche pk sono molto appiccicosa… ma anche gelosa possessiva.. (cosa che vorrei cambiare).. vi chie per favore un aiuto pk non c’è la faccio più sono stanca e sempre triste..
Buongiorno cara utente, mi dispiace per la situazione che descrive. Purtroppo sarebbe riduttivo darle una risposta o fare una qualsiasi ipotesi rispetto a ciò che racconta. Le consiglio però di rivolgersi ad uno specialista che la aiuti ad osservare da vicino questi pensieri che definisce intrusivi e fastidiosi per provare a comprenderne il significato. Cordialmente, Dott.ssa Angela Ricucci

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Gentile utente, mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Reputo che un consulto psicologico potrebbe esserle d’aiuto e le permetterebbe con il tempo, di risolvere i suoi dubbi e trovare nuove risposte.
Resto a disposizione, anche online.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Alessandra Barbera
Gentile Giorgia, esplorare le proprie paure in un contesto protetto insieme a un professionista potrebbe essere d'aiuto per essere accompagnata nel processo di introspezione, ottenendo così più elementi su cui fondare ipotesi e lavorare, valutando la presenza di eventuali significati profondi su cui possono poggiare questi pensieri ricorrenti, bisogni sommersi e aspetti personali che possono talvolta essere ignorati, spostati, distorti o semplicemente messi da parte.
Buon proseguimento di giornata, dott. V.Mangiameli
Gentile, percepisco la sofferenza che esprime e mi rendo conto che possa essere complicato conviverci. La prima cosa che mi sento di consigliarle è un consulto psicologico, anche online, che possa aiutarla ad affrontare il disagio espresso al fine di ritagliarsi uno spazio per comprendere meglio ciò che prova e cosa potrà farla stare meglio, elaborare i pensieri e i vissuti emotivi rivolgendosi ad un esperto con un approccio che si basi sull’accoglienza e ciò che è utile per la persona, valorizzando le sue risorse personali, aiutandola così a divenire artefice del racconto della propria vita, dando al corpo lo spazio e l’ascolto che merita. Iniziare un percorso per sentirsi meglio richiede coraggio, ma è già un importante passo iniziale verso il cambiamento. Resto a disposizione per ulteriori indicazioni e ad incontrarla. Cordiali saluti dott. Paolo Notarangelo
Comprendo che la situazione che sta vivendo sia estremamente difficile, e mi rendo conto che questi pensieri intrusivi e le paure che descrive possono causare molta ansia e stress. Desidero suggerire di parlare con uno psicologo specializzato in identità di genere e sessuologia, il quale sarà in grado di aiutarla ad esplorare questi pensieri e queste emozioni in modo più approfondito e individuare la migliore strategia di trattamento.
Potrebbe anche essere utile coinvolgere il suo partner in questo processo, creando un ambiente di apertura e comprensione per l'espressione di questi pensieri e preoccupazioni. La ricerca di supporto da amici e familiari può essere molto utile, poiché l'ansia può essere molto isolante e avere un supporto sociale può essere un grande aiuto per superare questo momento difficile.
Cordiali saluti, rimango a sua disposizione per ulteriori informazioni o suggerimenti. DM
Ciao Giorgia, mi permetto di darti del tu vista la tua giovane età. Purtroppo questo spazio è molto limitato e non è possibile aiutarti in questo contesto. Dal tuo post sento una grande confusione che genera paura e rigidità. Forse è il caso che tu prenda un considerazione l'idea di iniziare un percorso psicologico che ti aiuti a sciogliere questa paura e approfondire la questione. Nel caso, rimango a disposizione. Cordialmente, dott. Simeoni
Gentile Giorgia, credo sia utile indagare questi dubbi e la natura dei suoi pensieri intrusivi. Le suggerisco di avviare un percorso di consulenza psicologica; vedrà che riuscirà a comprendere meglio quanto le sta accadendo ed a risolvere i suoi problemi. Io sono a disposizione, se vuole, anche online. Cordiali saluti. Dottor Montanaro
Salve Giorgia, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua storia. Comprendo la sua difficoltà e il suo disagio. Mi sento di consigliarle di iniziare un percorso di sostegno psicologico o di psicoterapia in cui possa trovare uno spazio di ascolto in cui riflettere più approfonditamente su ciò che sta vivendo.
Dott. Iacopo Curzi
Buongiorno, comprendo che questi pensieri intrusivi ti possano generare ansia e confusione rispetto a te stessa.
Ti potrebbe essere utile parlare con uno psicologo per indagare più a fondo dentro di te, i tuoi vissuti, le tue emozioni e i tuoi pensieri, in modo da cercare di trovare le risposte ai tuoi dubbi.
Può succedere nella vita di trovarsi in situazioni particolari, che ci creano dei dubbi e malessere: puoi affrontarle e trovare quelle strategie e risorse personali per tornare a vivere più serenamente la tua vita.
Resto a disposizione per qualunque chiarimento un caro saluto dottoressa Paola De Martino
Buona sera Giorgia, anche io ci tengo a scriverle. Dal suo racconto non emerge chiaramente quale tipo di aiuto chieda e relativamente a che cosa e per questo motivo non posso magari darle indicazioni precise. Risulta chiaro però che ha una forte paura e vivendo con la paura ci si stanca. La tensione fisica, che di solito si avverte quando si prova paura, e i pensieri che ha definito "intrusivi fastidiosi" stancano, soprattutto se si provano da un anno. La stanchezza è la naturale conseguenza della paura. Sicuramente questo vissuto di paura che sente merita di essere ascoltato e approfondito, merita non perché grave ma semplicemente perché le crea disagio e un percorso psicologico con un professionista può aiutarla a fare questo lavoro su di sé, senza giudizi.
Accoglienza e rassicurazione sono due aspetti che può trovare nella relazione con un professionista, che può maturare poi anche all'interno di sé stessa. Sono aspetti fondamentali soprattutto a 18 anni, momento in cui è comprensibile un bisogno di definire sé stessi (sono lesbica o no? immagino che si faccia questa domanda) e proiettarsi con la fantasia in una visione futura (voglio figli, una relazione con un ragazzo o no? se sono lesbica allora che succede a tutti questi miei desideri e progetti?). Queste possono essere alcune domande che si starà facendo e probabilmente ne avrà altre. Credo che le possa essere di aiuto, mi ripeto, una relazione con un professionista colorata da accoglienza, rassicurazione, flessibilità e comprensione per esplorare tutte queste domande. Qui sta a lei decidere di fare un gesto di coraggio e iniziare a fare un percorso, iniziando anche solo da due o tre colloqui di consultazione, così da sondare il terreno. Se è arrivata a scrivere su questa piattaforma, immagino che sappia anche come prenotare una visita, quindi ok.
La incoraggio a fare questo primo passo verso la serenità, con sé stessa e la propria vita. Sono sicura che conoscendo meglio le sue paure, queste si riveleranno meno spaventose di quello che sembrano adesso. Coraggio Giorgia!
Salve Giorgia,
comprendo il disagio che questi pensieri intrusivi le procurano e quanto tutto ciò possa condizionare la sua quotidianità.
Probabilmente vorrebbe una risposta immediata alla sua domanda o rassicurazioni circa i suoi dubbi e questo è più che giustificato, data la sofferenza che riporta.
Tuttavia, quello che mi sento di consigliarle, visto anche il senso di stanchezza e la tristezza che riporta, è di valutare l'intrapresa di un percorso psicologico, in cui poter trovare risposta ai suoi interrogativi.
Queso perché, personalmente potrei essermi fatta un'idea circa la problematica che descrive, ma una giusta diagnosi merita prima un'accurata fase di raccolta di informazioni volta a conoscere la storia e le caratteristiche del problema presentato, le ricadute sulla sua vita quotidiana, e la sua storia personale, così da indirizzarsi verso il trattamento più adeguato.
Può valutare l'opportunità di un primo colloquio, anche online, e poi in tranquillità decidere se intraprendere o meno un percorso psicologico.
Augurandole una buona giornata, resto a disposizione.
Cordiali Saluti
Buonasera Giorgia, penso che sia stato importante poter iniziare a parlare di quello che vivi ed immagino che tu sia un po' spaventata da quello che ti accade. Io penso che se stiamo bene in una situazione ma c'è qualcosa che ci impedisce di vivercelo a pieno (come i pensieri che descrivi o la gelosia di cui parli) è importante poter trasformare queste situazioni che non ci fanno stare tranquille. Rispetto a quello che racconti è importante poterne parlare in un percorso psicologico, affrontando questi temi in uno spazio tuo in cui puoi comprendere perché accade tutto questo e arrivare a viverti il rapporto con il tuo ragazzo (e ciò che vorrai realizzare) in modo sereno. Spero che riuscirai a trovare le risposte che cerchi. Un saluto, Emanuela
Ciao Giorgia, capisco che questo pensiero fisso ti stia creando molta ansia e ti renda triste. È importante capire che l'orientamento sessuale è qualcosa che fa parte di te e non è qualcosa che puoi scegliere o controllare. Tuttavia, il fatto che tu abbia sempre avuto attrazione per i maschi e che ami il tuo ragazzo suggerisce che la tua paura di essere lesbica potrebbe essere un sintomo di ansia o di un disturbo ossessivo-compulsivo.

Sono certa di poterti aiutare a capire meglio il tuo pensiero fisso e fornirti supporto e consigli su come gestirlo. Inoltre, potrebbe essere utile parlare con il tuo ragazzo e spiegargli i tuoi pensieri e le tue paure, in modo che possa sostenerti e aiutarti.

Ricorda che non c'è nulla di sbagliato nell'essere lesbica o bisessuale, ma se questo non è il tuo orientamento sessuale, non c'è bisogno di preoccuparsi. Sii gentile con te stessa e cerca l'aiuto di un professionista per superare questo momento difficile. Voglio comprendere meglio le tue emozioni, i tuoi pensieri e i tuoi comportamenti, e svilupperemo strategie per gestirli in modo efficace. In particolare, affronteremo la paura di essere lesbica e capiremo se si tratta di una reale preoccupazione o di un'ossessione. Esploreremo la tua sessualità e capiremo meglio ciò che ti attrae e ciò che non ti attrae. Inoltre, lavoreremo sulla tua gelosia e possessività, e a svilupperemo strategie per gestirle in modo più sano e funzionale. Sono certa che ridurremo la tristezza e l'ansia che stai sperimentando. Qualora volesse orientarsi per una strategia differente mi può contattare con un messaggio privato.
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Cara Giorgia, grazie per la condivisione.
Mi spiace molto per la situazione che stai affrontando.
È evidente dal tuo racconto il disagio e la confusione che ti impediscono di stare bene con te stessa e nella relazione.
Ti consiglio di approfondire queste difficoltà con uno specialista per trovare delle risposte e individuare le strategie migliori per ritrovare il tuo benessere e la tua serenità.
Rimango a disposizione anche online per qualsiasi richiesta o dubbio.
Un carissimo saluto
Dott.ssa Federica Lanzafame
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Gentile Giorgia, mi spiace molto per la situazione che descrive e posso immaginare il disagio connesso a questi dubbi sulla sua identità. Vorrei tranquillizzarla sul fatto che interrogarsi su cosa ci piace, chi ci attrae o chi siamo sono domande che tutti si pongono, o quantomeno dovrebbero porsi. Più importante da capire è perchè certe risposte sembrano terrorizzarla così profondamente, perciò le suggerirei di valutare un consulto psicologico al fine di rielaborare il suo vissuto e le emozioni connesse, ricercando le risposte alle sue domande in uno spazio sicuro e con la supervisione di un professionista.
Nella speranza che questo confronto possa esserle utile, resto a disposizione anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Elena Sinistrero
Ciao Giorgia, capisco che stai vivendo una situazione difficile. È importante ricordare che l'orientamento sessuale non è qualcosa che si può controllare o cambiare volontariamente. Tuttavia, i pensieri e le paure che stai sperimentando potrebbero essere collegati all'ansia o ad altri fattori emotivi. Potresti considerare di parlare con un professionista della salute mentale specializzato in sessualità o in disturbi d'ansia per esplorare meglio questi sentimenti e ricevere un supporto adeguato. Ricorda che accettare te stessa e le tue emozioni è importante per il tuo benessere.
Buongiorno, la ringrazio per la condivisione e mi dispiace per la situazione che sta vivendo. Le consiglierei di parlare con uno psicologo di queste sue paure e di questi suoi pensieri intrusivi che le causano tristezza.
Rimango a disposizione, anche online. Un caro saluto. Dott.ssa Irene Moschini
Gentile Giorgia, è naturale attraversare momenti di confusione ed è già un grande traguardo il fatto che Lei si sia rivelata in grado di esplicitare le sue paure, i suoi dubbi, e di metterli per iscritto.
La sua domanda è già domanda di analisi. Le consiglio di non cercare risposte in siti non professionali (qualora lei pensasse di farlo), non si affidi alla giungla dei social, ma piuttosto cerchi buoni libri sull’argomento e, se lo ritiene utile e soprattutto se riesce a instaurare un rapporto di fiducia, può anche pensare di iniziare un percorso di psicoterapia con l’intento di arrivare ad una più profonda conoscenza di sé.
Le auguro di trovare le risposte che cerca e di trovare, nel suo cammino, altre domande che la conducano sempre fuori dai sentieri che gli altri hanno tracciato per noi. Ognuno trova il suo.
A presto. Dott.ssa Maria Greco

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