Buonasera, mi chiamo Fabiola, ho 58 anni , ho una figlia di 29 anni che fino allo scorso anno non mi

21 risposte
Buonasera, mi chiamo Fabiola, ho 58 anni , ho una figlia di 29 anni che fino allo scorso anno non mi ha mai dato problemi, ma è da circa un anno che si comporta come un’adolescente in piena crisi ormonale, si è iscritta in un sito di incontri e usciva spesso con ragazzi diversi, poi ha conosciuto un altro ragazzo con il quale si scambiavano foto osè e si faceva fare pure foto spinte. Forse ho sbagliato io che le ho sempre detto di non andare a letto con i ragazzi e quindi ora da donna adulta sta facendo tutto quello che non ha fatto in adolescenza, ma so solo che non la riconosco più e non so come farla tornare in se, mi sento distrutta.
Dott.ssa Alessandra Domigno
Psicoterapeuta, Psicologo clinico, Psicologo
Roma
Buonasera cara Fabiola, comprendo quanto da lei scritto e l'ansia che emerge parlando di sua figlia. Mi chiedo però perchè tutta questa agitazione? Sua figlia è ormai una donna adulta e forse in questo momento di vita sta attraversando un periodo più leggero e ovviamente non posso sapere il perché. Lei non ha fiducia nelle azioni di sua figlia? Come mai è così preoccupata? Se ha desiderio di condividere e provare a comprendere come mai è emersa tutta questa ansia, che magari ha origini lontane, può consultarmi. A disposizione, invio cordiali saluti. Dott.ssa Alessandra Domigno

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Dott. Francesco Damiano Logiudice
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Roma
Salve, Mi spiace molto per la situazione che descrive e comprendo il disagio risposte alimentare. Ritengo importante che voi possiate instaurare un dialogo schietto e sincero affinché possiate scambiarvi pareri ed opinioni in merito a questa situazione e possiate Provate a delle soluzioni che soddisfino le esigenze di tutti. In secondo luogo Ritengo comunque fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti e motivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare Quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendo il benessere desiderato. Resto a disposizione, che online. Cordialmente, dott FDL
Buonasera Fabiola,
comprendo l’angoscia che come madre prova per le scelte di sua figlia. Scelte che non comprende, e che probabilmente disapprova. Per quale motivo? Teme che dietro ad esse ci sia un disagio che sua figlia non riesce ad esprimere in altro modo? Ci scrive che fino all’anno scorso la ragazza non dava problemi e ora è cambiata. In che senso? Forse sua figlia ha sempre aderito ai modelli educativi che lei le proponeva mentre ora pare voglia rifiutarli? E il dialogo tra di voi come va? Perdoni se le faccio tutte queste domande ma l’impressione è che dietro la questione da lei propostaci ci siano tanti dubbi sottesi. I figli non sono nostri e bisogna imparare a lasciarli andare. Questo non significa che sia facile e soprattutto che esista un unico modo per farlo. Nel processo di affrancamento di sua figlia pare che qualcosa tra voi due si sia rotto. Si tratta di capire cosa e trovare il modo di riaggiustarlo. Mi chiami se desidera approfondire. Un caro saluto, dott.ssa Manuela Leonessa
Dott.ssa Sara Bachiorri
Psicologo, Psicologo clinico
Milano
Gent.ma Fabiola grazie per la sua condivisione e per l'opportunità di darle supporto. Non riconoscere più una figlia è una frase tipica delle famiglie con figli che stanno vivendo una fase di transizione, in qualsiasi momento della vita. Questo momento critico coinvolge tutti i membri del sistema familiare e presuppone una ristrutturazione del modo di relazionarsi, dei compiti e dei diritti di ciascun componente. Purtroppo credo che sua figlia in questo momento la stia facendo sentire inadeguata, sbagliata, cattiva e retrograda. Il buon esito di questa transizione dipende molto dall’evoluzione delle fasi precedenti ovvero se la coppia genitoriale è riuscita a costruire un fronte comune nell’esercizio delle funzioni genitoriali sia a livello educativo che affettivo. Qualora volesse condividere questi dettagli in un contesto protetto come la psicoterapia per garantire una buona relazione con sua figlia resto a sua disposizione. Cordialmente dott.ssa Bachiorri Sara
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Dott. Antonio Panza
Psicoterapeuta, Psicologo
Marano di Napoli
Buongiorno Fabiola, comprendo le ragioni del suo disagio e ne sono dispiaciuto. Tuttavia qualsiasi ipotesi formulata sulla base delle sole informazioni presenti nel suo scritto sarebbe a mio avviso riduttivo a fronte di una situazione complessa come la sua (tutte quelle che riguardano il vissuto umano lo sono). La invito per questo a contattarmi in privato, anche con un semplice messaggio se vuole; mi limiterei a farle solo qualche ulteriore domanda in modo da offrirle una consulenza più accurata. Cordiali saluti Dott. Antonio Panza.
Dr. Giorgio Gualazzi
Psicoterapeuta, Psicologo, Professional counselor
Urbino
Salve. A me sembra che sua figlia si comporti da donna adulta e che sia lei a considerarla un'adolescente, anzi, una bambina, che non è ancora pronta ad avere relazioni intime. Se la vita adulta di sua figlia la distrugge è bene che ne parli con qualcuno che l'aiuti a capire perché questo accade, non crede? Cordiali saluti.
Dott. Gabriele Scortichini
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Melegnano
Buongiorno, sua figlia sta problematizzando la sua vita affettivo sessuale? Se non fosse così, sarebbe utile capire perché la preoccupa e la fa stare così male.
Dott.ssa Barbara Brega
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buongiorno Fabiola,
capisco la sua frustrazione di madre che oggi vede improvvisamente qualcosa che fino adesso non riusciva e non accettava di vedere rispetto a se stessa e a sua figlia, ma voglio proporle che: è proprio questo suo “nuovo vedere” che accettato, dentro di lei, le permetterà di trasformare il suo sentirsi distrutta in un sentire diverso, più affettivo, più morbido, meno accusatorio che sia conoscenza, comprensione e rapporto.
Accettando dentro di lei questa se stessa con occhi nuovi, potrà, non solo rendersi conto che sua figlia ha sì tutta una serie di difficoltà di sessualità parziale, come dice lei giustamente, adolescenziale, molto legata alla materialità del corpo e all’esibizionismo, ma riuscirà anche a vedere la parte di sua figlia umana di crescita alla disperata ricerca di sé e della sua identità.
Seppure non nel modo giusto e in maniera anacronistica, sono d’accordo con lei, però forse accettando i suoi occhi nuovi, più morbidi, più vedenti, riuscirà a proporle un rapporto affettivo madre-figlia, diverso, più valido.
Mi piacerebbe aiutarla e parlarne ancora insieme spero presto.
Per ora la saluto.
Barbara Brega
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Dott.ssa Alessandra Ciriaci
Psicologo, Psicologo clinico
Ceccano
Salve signora, comprendo il suo malessere, le sembra di avere di fronte a sé una figlia che non riconosce, come se improvvisamente fosse un'altra. Sarebbe importante capire cosa questo significa per lei, se ad esempio possa sentirsi responsabile di tale cambiamento, visto che a quanto sembra per sua figlia la questione non costituisce un problema. Non esiti a contattarmi. Un caro saluto
Dott.ssa Alessandra Ciriaci
Dott.ssa Anna Russo
Psicoterapeuta, Psicologo, Psicologo clinico
Napoli
Buonasera cara signora, capisco la sua preoccupazione da mamma. L'eccessivo amore verso i figli spesso fa correre il rischio di proteggerli troppo, ed essere accoglienti al punto tale da chiedersi "sono stata una bava mamma?". Essere genitori non è semplice, è un percorso che dura tutta la vita e cambia in base al momento e all'età reciproca. Sicuramente sua figlia sta attraversando un periodo di cambiamento, è normale durante la crescita. Non si senta in colpa per le scelte relazionali di sua figlia. Cordialmente, Dott.ssa Anna Russo
Dott. Mattia Moraschini
Psicologo, Psicologo clinico
Fano
Buonasera Fabiola e grazie per averci contattati. Dal suo racconto emerge una grande ansia legata alle scelte di vita di sua figlia; scelte che non riesce a comprendere e che non condivide. Tutto ciò può sembrare apparentemente fisiologico ma quello che non mi torna è questa sua grande agitazione e preoccupazione per una donna di 29 anni; forse, e qui oso spingermi in acque tortuose, è lei che sta trattando sua figlia come un'adolescente, tanto da arrivare a dire che non la riconosce più e non sa come farla tornare in sé.
Il mio modesto consiglio è quello di lasciarle vivere la propria vita, lasciare che sbagli e che impari dai propri errori, se di errori si tratta; inoltre, può prendere in considerazione di portare questi vissuti e questo disagio ( "sono distrutta") all'interno di un percorso con un professionista, psicologo/a o psicoterapeuta, al fine di dare un significato a queste dinamiche vissute come spiacevoli.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti o per un colloquio online, non esiti a contattarmi se ne sentirà il bisogno.
Cordialmente, dottor Moraschini.
Dott. Francesco De Biase
Psicologo, Psicologo clinico
Albano Laziale
buonasera, il comportamento di sua figlia poteva essere preoccupante qualora sua figlia fosse stata in adolescenza, ma, avendo quasi 30 anni, è giusto che cominci a esplorare la propria sessualità come meglio crede.
Immagino che da madre non sia facile accettare e vivere questi cambiamenti di sua figlia e che ciò la fa stare preoccupata. Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento o curiosità, cordiali saluti.
Dott.ssa Antea Viganò
Psicologo, Psicoterapeuta, Psicologo clinico
Pessano con Bornago
Buongiorno gentilissima, grazie per la condivisione. Capisco la sua preoccupazione, e comprendo l'apprensione nonostante sua figlia sia una donna ormai. Credo che potrebbe aiutarla intraprendere dei colloqui di terapia, in modo da comprendere le motivazioni sottostanti il suo malessere al riguardo.
Resto a disposizione!
AV
Dott.ssa Erica Farolfi
Psicologo, Psicologo clinico
Forlì
Buongiorno Fabiola, mi spiace per come si sente, forse sua figlia ora sta cercando e trovando se stessaa, è adulta non è suo compito farla tornare in se ma accettarla ed assecondarla per com'è, cercando sempre di comunicare apertamente con lei. Allo stesso tempo capisco che non sia facile accettare un tale cambiamento oppure fase che sia, le consiglierei vivamente un supporto psicologico per comprendere come andare avanti in questa situazione. Rimango disponibile se vuole.
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Dott.ssa Ilaria De Pretto
Psicologo, Psicologo clinico
Roma
Buonasera Fabiola,

comprendo la preoccupazione e la confusione che sta provando di fronte al cambiamento di comportamento di sua figlia. È normale essere preoccupati quando vediamo una persona a cui vogliamo bene intraprendere comportamenti che ci sembrano fuori dal carattere o dall'abitudine.

È importante ricordare che la fase giovanile e il passaggio all'età adulta possono essere periodi di esplorazione e scoperta per molti giovani. Il comportamento di sua figlia potrebbe riflettere il suo desiderio di esplorare la propria identità, specialmente dopo aver ricevuto alcuni messaggi contrastanti riguardo ai comportamenti sessuali.

È comprensibile che le sue preoccupazioni siano basate sull'amore che prova per sua figlia e sulla voglia di proteggerla. In situazioni come questa, la comunicazione aperta e non giudicante può essere fondamentale. Trovare momenti tranquilli per parlare con sua figlia, ascoltarla e cercare di comprendere il suo punto di vista può essere un primo passo per ristabilire un legame.

È anche importante considerare l'idea di coinvolgere uno psicologo o uno psicoterapeuta specializzato in questioni familiari o nell'adolescenza. Questi professionisti possono offrire un ambiente neutrale in cui sia lei che sua figlia possono esplorare insieme le dinamiche che stanno influenzando il suo comportamento e il suo stato d'animo.

Ricordo che ogni persona è un individuo unico con il proprio percorso di crescita e sviluppo. Non è sempre facile comprendere completamente le scelte di un'altra persona, ma con supporto e comprensione si possono fare passi avanti per aiutare sua figlia a ritrovare equilibrio e benessere.

Resto a disposizione per ulteriori domande o per offrire ulteriore supporto.

Cordiali saluti,
Ilaria
Dott.ssa Carlotta Perucca
Psicologo, Psicologo clinico
Torino
Cara Fabiola, porsi delle domande da "mamma" è naturale, ma le colpe che ci si addossa forse sarebbe interessante condividerle con qualcuno per poterle guardare da un altro punto di vista. Sua figlia sta vivendo la sua vita a suo piacere.. sarà faticoso comprendere come adesso ci si relaziona e ci si conosce, ma i tempi sono cambiati. Resto a disposizione. Le auguro ogni bene, Dott.ssa Carlotta Perucca
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Psicologo, Psicologo clinico
Bologna
È comprensibile che Lei sia preoccupata e afflitta per il comportamento della Sua figlia. Tuttavia, è essenziale comprendere che ogni individuo ha il proprio percorso di crescita e sperimentazione. Conversare con calma e comprensione, senza giudizio, potrebbe aiutare a stabilire un dialogo aperto. Se le preoccupazioni persistono, potrebbe essere utile considerare una consulenza familiare per affrontare insieme la situazione. Dott.ssa Francesca Gottofredi
Dott. Daniele D'Amico
Psicologo, Psicologo clinico
Torre del Greco
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Dott.ssa Elisa Fiora
Psicologo, Psicologo clinico
Legnano
Buongiorno Fabiola,
comprendo la grande fatica di questo momento, in relazione soprattutto all'aspetto di cambiamento della vita di sua figlia rispetto al passato. I cambiamenti, soprattutto se non voluti da noi, possono essere complessi da affrontare. E' utile comprendere il perchè questo cambiamento in sua figlia, susciti questo tipo di disagio in lei. E' consigliabile dunque rivolgersi ad un professionista col quale indagare più a fondo questo aspetto e il suo significativo vissuto di disagio.
Cordialmente,
Dott.ssa Elisa Fiora
Dott.ssa Aurora Quaranta
Psicologo, Psicologo clinico
Vimodrone
Capisco molto bene il tuo stato d’animo e la confusione che può derivare dal desiderio di scrivere un messaggio alla madre del tuo ex. In momenti come questo, dove ci sono tanti sentimenti in gioco, è naturale cercare un supporto o una conferma da parte di persone che stimiamo, come sua madre. Tuttavia, prima di inviare un messaggio, ci sono alcune riflessioni che potrebbero aiutarti a chiarire meglio la situazione.

1. Riflettere sulle tue motivazioni:
Chiediti cosa ti spinge a scrivere questo messaggio. È il desiderio di ricevere conforto e comprensione, o pensi di voler affrontare la situazione direttamente con lei? È importante che tu comprenda se stai cercando una forma di supporto emotivo o se il messaggio è finalizzato a ottenere delle risposte che potrebbero non arrivare facilmente.

Se il tuo obiettivo è capire come sta realmente il tuo ex o se lei ha un’opinione che potrebbe chiarirti delle cose, è importante tenere presente che le sue risposte potrebbero non risolvere la situazione come speri, e potrebbero creare più confusione.

2. Rispettare il processo di separazione:
Considerando che il tuo ex ti ha lasciato perché sta attraversando un periodo difficile, potrebbe essere un momento delicato per entrare in contatto con la sua famiglia. La sua madre potrebbe essere di supporto, ma potrebbe anche sentirsi divisa, dato che il suo ruolo di madre può influenzare la sua visione della situazione. Rispetta il processo di separazione e il suo bisogno di spazio per lavorare su se stesso. È possibile che scrivere alla madre possa sembrare un modo per accorciare questo spazio, ma potrebbe non essere la soluzione migliore per te o per lui.

3. Considerare i confini:
La tua domanda riguarda una relazione ormai conclusa, quindi anche se la sua famiglia ti ha detto di essere vicina a te, è importante considerare se inviare un messaggio a sua madre rispetta davvero i confini che devono essere mantenuti. Potresti rischiare di complicare ulteriormente le cose, sia per te stessa che per la sua famiglia, specialmente se le tue intenzioni non sono chiare o se ti senti confusa riguardo al futuro di questa relazione.

4. Pensare a te stessa:
Infine, è importante pensare a cosa sia meglio per te in questo momento. Mentre scrivere alla madre potrebbe sembrare un modo per alleviare il dolore e la solitudine, potresti anche riflettere se questo messaggio ti aiuterà davvero a trovare una chiusura o se rischi di riaprire delle ferite che ancora non sono state guarite.

Conclusioni:
In generale, se senti che questo messaggio ti aiuterà a trovare chiarezza o a sentirti più in pace, potresti volerlo fare, ma fallo solo se sei sicura delle tue motivazioni e senza aspettarti risposte che potrebbero non arrivare come desideri. Altrimenti, potrebbe essere più utile riflettere ulteriormente su come trovare il supporto di cui hai bisogno senza fare troppo affidamento sulla sua famiglia, ma concentrandoti su te stessa e sul tuo percorso di guarigione.

Se ti sembra che tu stia cercando risposte che non possono essere date o che rischiano di portare a più confusione, potrebbe essere meglio rimandare il messaggio e concederti più tempo per elaborare i tuoi sentimenti.

Se vuoi parlarne ulteriormente o hai bisogno di più supporto, sono qui per aiutarti!







Hai detto:
Buonasera, mi chiamo Fabiola, ho 58 anni , ho una figlia di 29 anni che fino allo scorso anno non mi ha mai dato problemi, ma è da circa un anno che si comporta come un’adolescente in piena crisi ormonale, si è iscritta in un sito di incontri e usciva spesso con ragazzi diversi, poi ha conosciuto un altro ragazzo con il quale si scambiavano foto osè e si faceva fare pure foto spinte. Forse ho sbagliato io che le ho sempre detto di non andare a letto con i ragazzi e quindi ora da donna adulta sta facendo tutto quello che non ha fatto in adolescenza, ma so solo che non la riconosco più e non so come farla tornare in se, mi sento distrutta.
ChatGPT ha detto:
ChatGPT
Ciao Fabiola, capisco quanto possa essere difficile affrontare un cambiamento improvviso nel comportamento di tua figlia, specialmente se il suo comportamento ti sembra tanto distante da quella che era in passato. È naturale che tu senta preoccupazione e frustrazione in questo momento, e ti ringrazio per aver condiviso la tua esperienza. Provo a darti alcuni spunti che potrebbero aiutarti a capire meglio la situazione e a gestire la relazione con tua figlia.

1. Cercare di comprendere il suo punto di vista:
Il comportamento di tua figlia potrebbe riflettere una fase di esplorazione e di ricerca della sua identità adulta. A 29 anni, molte persone si trovano ad affrontare una fase di transizione in cui cercano di fare esperienza di cose che magari non avevano avuto la possibilità di vivere precedentemente. Può darsi che, a causa dei tuoi consigli precedenti, abbia sentito una sorta di "ritardo" nella sua vita emotiva e stia cercando di recuperare quella libertà che magari non aveva avuto in passato.

Questo non significa che tu abbia sbagliato nel volerle trasmettere determinati valori, ma può anche essere utile cercare di comprendere cosa sta cercando attraverso questo comportamento. Potresti iniziare una conversazione con lei, cercando di capire cosa la spinge a comportarsi in questo modo e cosa ci sta dietro. Spesso, quando ci sentiamo giudicati o non compresi, la reazione di chi ci sta vicino è quella di difendersi o di agire in modo da non sentirsi in gabbia.

2. Non perdere la comunicazione:
Anche se è difficile, cerca di mantenere un dialogo aperto. Evita di fare accuse o di criticare direttamente i suoi comportamenti, poiché potrebbe aumentare la sua resistenza e impedirti di entrare in contatto emotivo con lei. Prova a parlarle senza giudicare, chiedendole come si sente e se c'è qualcosa che la preoccupa o che la fa sentire insicura. Un approccio più empatico e meno conflittuale potrebbe aiutarla a condividere le sue emozioni e i suoi pensieri con te, rendendo più facile capire se c'è qualcosa che la spinge a comportarsi in modo diverso.

3. Riconoscere i cambiamenti nella sua vita:
A volte, quando una persona inizia a cambiare comportamento in modo improvviso, ciò può essere legato anche a eventi o esperienze che non sono immediatamente evidenti. Ad esempio, potrebbe aver vissuto situazioni di insicurezza, una delusione sentimentale o una crisi personale che la sta spingendo a cercare approvazione o a sperimentare nuove cose per colmare un vuoto emotivo. Potrebbe essere utile chiedere se ci sono stati eventi che l'hanno influenzata o che l'hanno fatta sentire diversa.

4. Stare accanto senza forzare:
La tua preoccupazione è comprensibile, ma è importante ricordare che anche quando i figli diventano adulti, hanno bisogno di sentirsi liberi di prendere le proprie decisioni, anche se alcune di queste possono sembrare sbagliate. La chiave potrebbe risiedere nel rimanere accanto a lei, offrendo supporto e consigli senza imporli, ma facendo comunque presente le tue preoccupazioni. Mostrare che le vuoi bene e che ti importa della sua felicità potrebbe aiutarla a sentirsi meno sola in questo periodo di esplorazione.

5. L'importanza dei limiti e del rispetto reciproco:
Sebbene il tuo desiderio di proteggerla e di guidarla sia comprensibile, è importante stabilire dei limiti che non siano troppo rigidi o che possano portare a conflitti. Invece di giudicare direttamente i suoi comportamenti, prova a sottolineare i valori che ritieni importanti, come il rispetto di sé e degli altri, l'importanza di relazioni sincere e il rispetto dei propri confini. Tieni presente che la situazione potrebbe evolversi nel tempo, e che la tua figlia potrebbe aver bisogno di tempo per riflettere su ciò che sta facendo.

6. Cerca supporto per te stessa:
Gestire un rapporto con un figlio adulto che sta passando attraverso una fase di cambiamento può essere molto emotivamente impegnativo. Potresti trovare utile parlare con un professionista, come uno psicologo o un consulente familiare, per esplorare come puoi gestire al meglio la situazione, senza perdere di vista il tuo benessere emotivo. Avere uno spazio in cui esprimere le tue preoccupazioni e trovare supporto per te stessa può aiutarti a restare lucida e a reagire in modo più equilibrato.

Conclusioni:
C'è una forte spinta da parte tua a proteggere tua figlia e a vederla crescere in modo sano, ma ogni persona attraversa fasi di crescita e cambiamento, e a volte, questo comporta sperimentare e fare scelte che potrebbero non essere facilmente comprensibili per chi ci sta vicino. La cosa migliore che puoi fare è mantenere la comunicazione aperta, cercando di comprenderla senza giudicare, e offrirle il tuo supporto in modo amorevole ma fermo. È una fase difficile per entrambi, ma con il giusto approccio, puoi trovare un equilibrio che permetta a tua figlia di fare esperienza senza compromettere i valori su cui si basa la vostra relazione.

Spero che queste riflessioni ti siano utili e se hai bisogno di continuare a parlare, sono qui per ascoltarti!






Dott.ssa Francesca Cilento
Psicologo, Psicologo clinico
Buccinasco
Gentile Fabiola, mi spiace sentirla così affranta. Dalla sua mail si evice che sua figlia è cresciuta e sta semplicemente prendendo decisioni con la sua testa e non più seguendo esclusivamente i dettami che le sono stati insegnati. comprendo la sua frustrazione perchè evidentemente non condivide queste scelte, ma lei può offrire il suo punto di vista, ma occorre accettare il fatto che lei è questa donna al momento. Vuole farla tornare in sè; e se questa fosse la vera "Sè" di sua figlia. le ha chiesto se è felice e soddisfatta di questi incontri? cosa la gratifica inviare quei messaggi? Forse scoprirà che ci sono motivazioni diverse da quelle che pensa. Mi spiace non poterle dare una bacchetta magica per cambiare una persona, ma se ci fosse forse sua figlia vorrebbe cambiare lei e il suo punto di vista. Lo troverebbe giusto? o, pur nella difficoltà, impariamo ad accettare l'altro e le sue scelte diverse restandogli accanto? è una brava madre e saprà accogliere sua figlia!
francesca cilento

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