Buonasera inizio con il dire che io soffro di attacchi di panico da quando sono piccolo adesso ho 31
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Buonasera inizio con il dire che io soffro di attacchi di panico da quando sono piccolo adesso ho 31 anni... solo che diciamo che con la cura che sto facendo stavo meglio, la cura e il daparox 10 goccie a sera, solo che in questo periodo non lo so il perchè la mattina molto di meno ma arrivato il pomeriggio mi viene una forte ansia dentro, paura di impazzire, vampate di calore, sudorazione mani, quando mi vengono sti attacchi non riesco a stare ne seduto ne coricato, peso al petto, nodo alla gola ecc... ora la mia domanda perchè di mattina lo sento molto di meno arrivato il tardi pomeriggio mi sento cosi male?
Spero in una risposta grazie
Spero in una risposta grazie
Gentile utente,
la domanda che pone è interessante come, più in generale, comprendere il senso della sua ansia e degli attacchi di panico. Se veramente è interessato a comprendere meglio il suo disagio, che sembra avere un impatto molto forte nella sua vita, la invito a considerare la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico, per poter dare un senso ed un significato a ciò che le accade.
Cordialmente,
dr.ssa Francesca Ciuchi
la domanda che pone è interessante come, più in generale, comprendere il senso della sua ansia e degli attacchi di panico. Se veramente è interessato a comprendere meglio il suo disagio, che sembra avere un impatto molto forte nella sua vita, la invito a considerare la possibilità di intraprendere un percorso psicoterapeutico, per poter dare un senso ed un significato a ciò che le accade.
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Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Buonasera, ogni domanda posta trova risposta solo alla luce della sua storia personale e del contesto attuale di vita. I sintomi non sono mai scollegati ed il significato non può essere generalizzato. Anche l'aumento della intensità durante il giorno può essere collegato all'interno di ciò che accade in quell'arco temporale nella sua vita.
L'indicazione è quella di iniziare un percorso di psicoterapia che è sempre utile insieme alla terapia farmacologica per migliorare la sua condizione psicologica.
Resto a disposizione anche online.
Dott.ssa Camilla Ballerini
L'indicazione è quella di iniziare un percorso di psicoterapia che è sempre utile insieme alla terapia farmacologica per migliorare la sua condizione psicologica.
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Buonasera, grazie di aver condiviso la sua domanda perchè tornerà sicuramente utile a molte utenti. Che sia fisiologica o psicologica la ragione per la quale ha questo incremento ansioso durante lo scorrere delle giornate è molto importante che lei inizi un percorso psicologico da affiancare alla farmacoterapia che già assume e che non sembra avere un effetto soddisfacente. Fortunatamente ad oggi esistono protocolli molto efficaci per i disturbi ansiosi in generale e per il disturbo di panico in particolare.
La invito a scrivere altre domande e restando disponibile la saluto cordialmente
La invito a scrivere altre domande e restando disponibile la saluto cordialmente
Gentile utente, le ipotesi sul perchè l'ansia le arriva in maniera più intesa al pomeriggio rispetto che al mattino, andrebbe un po ricercate nei pensieri e nei comportamenti che ha durante il giorni. Andrebbero approfonditi i suoi pensieri e ciò che le accade in quei momenti. Se non fosse già in carica ad un professionista potrebbe valutare la possibilità di iniziare un per comprendere meglio tali vissuti. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè capisco quanto questa situazione possa impattare sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale innanzitutto che lei faccia chiarezza circa ciò che sente e ciò che prova verso questa persona, ritagliandosi uno spazio d'ascolto per elaborare pensieri e vissuti emotivi legati alla situazione descritta pertanto la invito a richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, il perché questo avviene andrebbe ricercato nei problemi che mantengono i sintomi che lei riconosce. Ha considerato la possibilità di iniziare un percorso di psicoterapia?
Caro utente, immagino che debba essere molto difficile per lei vivere questi momenti. La domanda che pone meriterebbe un più ampio spazio di comprensione. Oltre alla terapia farmacologica, sarebbe auspicabile uno spazio dove poter dare un senso e un significato a ciò che prova e sente.
Un caro saluto, Dott.ssa Emiliana Fariello
Un caro saluto, Dott.ssa Emiliana Fariello
Gentile utente, si percepisce dalle sue poche parole la presenza di una sofferenza che porta con sé da molto tempo. È comprensibile il tentativo che ha fatto finora di cercare di gestirla, con l'ausilio di un farmaco, che tuttavia è un elemento esterno che seppur di supporto non riesce a rispondere alla complessità delle domande che porta anche oggi qui. E son domande che ritornano e che forse si fanno sempre più assordanti più si tenta di gestirle e basta, piuttosto che ascoltarle e dargli spazio per comprenderle. Non può esserci una risposta univoca alle domande che pone su cosa le succede, è qualcosa di legato alla sua storia personale, ai significati specifici che può assumere per lei e anche se, per assurdo, qualcuno potesse darle una risposta così su due piedi, forse sarebbe l'ennesima risposta che le arriva dall'esterno, negando ulteriormente la possibilità di guardarsi dentro per trovare le sue di risposte. Forse è più questa la domanda che davvero sta ponendo, una domanda più profonda su di se, su chi sono io, perché funziono così, cosa sto cercando di dirmi con questo sintomo, e che meriterebbe il giusto luogo e il giusto spazio di ascolto. Non ho risposte, quindi, ma spero di averla aiutata nel ridefinire altri possibili significati sottesi alla sua domanda manifesta e per i quali certamente un percorso di psicoterapia potrebbe sostenerla a trasformare i sintomi in parole e significativi. I suoi, personali, la sua voce che chiede di essere ascoltata prima di tutto da lei. Un cordiale saluto
Gentile utente, non sempre il farmaco risolve alcune problematiche. Di sicuro migliora e fa scomparire alcuni sintomi; tuttavia i sintomi sono un modo tutto nostro di trovare un equilibrio di fronte ad una difficoltà. Il sintomo ci parla di noi, di qualcosa di importante. Le consiglio vivamente di intraprendere un percorso che possa aiutarla a stare meglio, una psicoterapia che le permetta di lavorare non solo sul sintomo (come giustamente fa il farmaco) ma anche sul suo significato!
Buongriono, purtroppo non c'è una risposta univoca alla sua domanda. Per comprendere meglio le ragioni dei suoi stati emotivi le suggerisco di intraprendere un percorso con un professionista.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Buongiorno, mi dispiace per la situazione che sta vivendo e grazie per la sua condivisione. Tuttavia non è possibile rispondere alla sua domanda in maniera esaustiva poichè mancano alcune informazioni per comprendere al meglio la problematica. Le consiglierei di integrare con la terapia farmacologica, un percorso di psicoterapia che possa aiutarla a comprendere l'origine e la causa di tale disagio. Saluti, resto a disposizione anche online.
Dott.ssa Di Gennaro Laura
Dott.ssa Di Gennaro Laura
Buongiorno e grazie per la sua condivisione. Posso immaginare il suo bisogno e la sua speranza di trovare una risposta o meglio "La" risposta alla sua domanda ma le posso assicurare che nessuno possa rispondervi in modo esauriente e realistico. Questo perché le motivazioni sottostanti ad essa sono estremamente soggettive e possono essere indagate solo attraverso un percorso con un professionista, psicologo o psicoterapeuta. Spero che con queste parole lei possa trovare il coraggio e la forza per poter iniziare un percorso di questo tipo. Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti, Cordialmente, dottor Moraschini.
Buongiorno,
Un motivo potrebbe essere che il mattino le gocce prese la sera stanno ancora facendo effetto mentre nel pomeriggio esso svanisce. Oppure potrebbe essere ciò che succede durante la giornata che "accende" l'ansia.
Detto questo, i farmaci eliminano la sintomatologia ma non risolvono il problema come invece farebbe una psicoterapia.
Dott. Marco Cenci
Un motivo potrebbe essere che il mattino le gocce prese la sera stanno ancora facendo effetto mentre nel pomeriggio esso svanisce. Oppure potrebbe essere ciò che succede durante la giornata che "accende" l'ansia.
Detto questo, i farmaci eliminano la sintomatologia ma non risolvono il problema come invece farebbe una psicoterapia.
Dott. Marco Cenci
Gentile utente, la situazione che lei racconta sembra essere difficile e invalidante. Probabilmente non c'è un'unica risposta giusta alla sua domanda, ci sono molti fattori che possiamo considerare: la sua storia personale, il farmaco che prende, i livelli di serotonina che cambiano durante la giornata, eventuali fattori di rischio e stressors che incontriamo quotidianamente. Bisognerebbe avere un quadro più completo per risponderle in modo esaustivo. A fronte del fatto che la letteratura ci dice che la terapia farmacologica da sola non è sufficiente e che i farmaci fungono solo da stampella temporanea, le consiglio di intraprendere parallelamente un percorso psicoterapeutico. L'approccio cognitivo-comportamentale propone i trattamenti e le tecniche più efficaci per la gestione dell'ansia. Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Savastio
Caro utente, trovare risposta ad ogni domanda posta richiede di considerare la propria storia personale e il contesto attuale di vita. I sintomi non possono essere considerati isolati, bensì devono essere valutati nel contesto specifico in cui si manifestano. Inoltre, non sempre sono completamente contenibili con la terapia farmacologica, di conseguenza sarebbe il caso di affiancare un percorso di psicoterapia. Resto a disposizione. Saluti, dott.ssa Marta Enrica Giordano
Gentile utente da quello che racconta risulta evidente quanto l'ansia abbia un impatto invalidante nella sua vita e quotidianità. La risposta alla sua domanda potrebbe non essere unica e dipendere da molteplici fattori. Preme dirLe quanto sia essenziale associare al trattamento farmaceutico un percorso psicologico per poter approfondire le sue difficoltà e trovare strategie più efficaci per farne fronte. Resto a sua disposizione nel caso in cui decidesse di iniziare un nuovo capitolo della sua vita. Dott.ssa Iolanda Lamanna
Buongiorno, le riporto una risposta già data ma che vale anche nel suo caso. Saluti:
Le sensazioni e i pensieri riportati sono tutti assolutamente tipici del disturbo da attacchi di panico. Inoltre è anche abbastanza frequente che l'ansia e l'angoscia, in questi casi sopraggiungano nei momenti serali in cui si va verso quegli orari che potrebbero essere più di inimità. Forse sente solitudine o inquietudine per qualcosa o qualcuno col quale non avere o cambiare rapporto. (ovviamente sono solo supposizioni).
Nonostante l'aiuto di natura biologica, che è validissimo, spesso alcune persone arrivano ad un punto in cui vogliono sciogliere i nodi che li portano al malessere e cogliere l'opportunità di un cambiamento profondo. I sintomi, in fondo, non sono che questo. Resto disponibile per qualsivoglia chiarimento in merito. Saluti, Marco Casella.
Le sensazioni e i pensieri riportati sono tutti assolutamente tipici del disturbo da attacchi di panico. Inoltre è anche abbastanza frequente che l'ansia e l'angoscia, in questi casi sopraggiungano nei momenti serali in cui si va verso quegli orari che potrebbero essere più di inimità. Forse sente solitudine o inquietudine per qualcosa o qualcuno col quale non avere o cambiare rapporto. (ovviamente sono solo supposizioni).
Nonostante l'aiuto di natura biologica, che è validissimo, spesso alcune persone arrivano ad un punto in cui vogliono sciogliere i nodi che li portano al malessere e cogliere l'opportunità di un cambiamento profondo. I sintomi, in fondo, non sono che questo. Resto disponibile per qualsivoglia chiarimento in merito. Saluti, Marco Casella.
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