Buonasera, Ho una domanda. Io e la mia famiglia siamo stati invitati a un matrimonio all’estero e m

19 risposte
Buonasera,
Ho una domanda. Io e la mia famiglia siamo stati invitati a un matrimonio all’estero e mio marito per problemi di lavoro non vuole andare, quindi gli ho detto che andrei io con mia madre e con i nostri 2 bambini piccoli. Questa cosa a lui non sta bene e dicendo che non vuole che i bambini vadano all’estero senza di lui. Molto strano perché noi non siamo una coppia dove ci impediamo di fare cose quindi sono rimasta molto stranita. Comunque sia ne abbiamo parlato 2/3 volte e la cosa non cambia e dice di no.. a cosa è dovuto? Cosa potrei fare? È normale che io come madre non possa viaggiare con i suoi figli senza il padre?
Grazie mille
Buongiorno, Capisco che questa situazione possa essere fonte di confusione e frustrazione per lei. Il comportamento di suo marito potrebbe derivare da diverse ragioni, che potrebbero non essere immediatamente evidenti. È possibile che dietro il suo rifiuto di far viaggiare i bambini all'estero senza di lui ci siano preoccupazioni riguardo alla sicurezza, un senso di protezione, o persino ansie legate al fatto di essere lontano dai figli per un periodo prolungato. È importante esplorare queste possibilità attraverso una comunicazione aperta e non conflittuale. Potrebbe essere utile chiedere a suo marito di esprimere più chiaramente le sue preoccupazioni: cosa esattamente lo preoccupa? C'è qualcosa di specifico che lo fa sentire a disagio riguardo al viaggio? Assicurandosi di comprendere la radice del problema, sarà più facile trovare un punto di incontro. In situazioni del genere, può anche essere utile rassicurarlo, spiegando in dettaglio come intende affrontare il viaggio, quali misure prenderà per garantire la sicurezza dei bambini e magari discutere insieme di alternative che potrebbero mettere entrambi a proprio agio.
Le auguro di riuscire a trovare una soluzione che soddisfi entrambi e possa garantire serenità a tutta la famiglia.
Resto a disposizione.

Cordialmente,
Dott.ssa Allario Federica

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Buongiorno,
immagino il suo smarrimento di fronte alla negazione di suo marito di poter portare i figli all'estero per il matrimonio.
Suo marito avrà delle ragioni per rispondere in tale modo, ragioni che lei può condividere e appoggiare oppure ragioni contrastanti alle sue idee. L'importante però è comunicare: sedersi e affrontare il discorso con toni pacati e con l'obiettivo di ascoltarsi a vicenda e comprendere la prospettiva e la veduta dell'altra persone per il bene dei figli e della coppia in sè.
Proponga a suo marito di parlarne in un momento in cui sapete di essere tranquilli e prendetevi spazio e tempo per ascoltarvi e comunicarvi ciò che avete da dire in modo tale da andare oltre al "no".
Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Fontanella
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile Utente,
sarebbe da chiedere a suo marito i motivi di questo diniego, motivi a cui lei non fa cenno. Mi chiedo se ne avete parlato in modo esaustivo, altrimenti la comunicazione tra voi non sarebbe fluida. Di motivi potrebbero essercene tanti e magari alcuni da considerarsi validi, occorrerebbe capire qual é il pensiero di suo marito a tale proposito per poter avere un dialogo franco a tale proposito e trovare magari dei compromessi. Un cordiale saluto
Dott.ssa Marina Bonadeni
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Gentile utente, non c'è un giusto o uno sbagliato. Ci sono diversi punti di vista sostenuti da motivazioni. Lei scrive che il marito non vuole venire al matrimonio, non ha scritto "non può". Anche questo andrebbe chiarito. L'unica cosa che posso suggerirle è di affrontare con calma e senza polemica, suo marito e chiedergli punto per punto la ragione del suo rifiuto. Per capire e comprendersi e vedere se si può arrivare ad una negoziazione. Un cordiale saluto dott.ssa Silvia Ragni
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Gentile utente grazie per aver condiviso la sua situazione. Dietro il rifiuto di suo marito di far viaggiare all'estero i suoi figli senza di lui potrebbero esserci varie ragioni (timore, preoccupazione, timore di solitudine senza di loro). Sarebbe opportuno approfondire il discorso ascoltandovi reciprocamente, senza barriere o muri tra di voi e cercando di comprendere ciascuno le ragioni dell'altro. Una comunicazione franca, aperta e cordiale. Vedrà che se riuscirete a comunicare serenamente tutto sarà più chiaro per entrambi e troverete anche una soluzione condivisa.
Un caro saluto. Dott. Stefano Recchia
Salve, ha provato a chiedere a suo marito quale sia la sua difficoltà?
Forse il dialogo che state conducendo non tiene conto dei reali pensieri che suo marito si tiene dentro.
Suo marito ha mai avuto problemi a prendere un aereo, riesce a stare da solo,ha timori di altro tipo?
Si ponga queste domande e provi a vedere che cosa riesce a cogliere.
Saluti,dott.ssa Sandra Petralli
Buongiorno comprendo la sua difficoltà ed il suo disagio in questa situazione. Potrebbe essere utile trovare un modo per instaurare un dialogo chiarificatore sui dubbi, le perplessità e le preoccupazioni di suo marito, In quali rapporti è suo marito con chi vi ha invitato? siete una coppia con nazionalità e culture diverse? in questo periodo siete in disaccordo su qualche aspetto legato alla relazione tra di voi o con amici e parenti, o ancora all'educazione dei figli ? Queste sono solo alcuni aspetti che potrebbero necessitare di un approfondimento ed eventuali chiarimenti. Alla base credo sia importante una comunicazione aperta e fiduciosa, su cui potreste avere bisogno di un sostegno di coppia.
Saluti Dott.ssa Paola Baldo
Gentile,
molto spesso, dietro ad un netto rifiuto, si cela sempre qualcosa. Ha provato a parlare con suo marito e a chiedergli il motivo del suo rifiuto così netto, senza possibilità di negoziazione? Le consiglio di trovare un momento per voi due in cui esporre questa problematica al fine di trovare un compromesso che possa far felice lei e tranquillo lui.
Un saluto,
Dr.ssa Veronica Pacifici
Gentilissima, quello che riporta sembra essere un elemento di novità che non si aspettava e che interrompe probabilmente la modalità consueta di prendere decisioni e approcciarvi alle problematiche. Se il suo disorientamento va in questa direzione, vuol dire che solitamente è stato possibile confrontarsi e agevolarvi l'uno con l' altra come lei stessa descrive. Cosa impedisce alla vostra coppia di raggiungere lo stesso livello comunicativa e la stessa sicurezza psicologica di altre volte? Come sicuramente suggerito da altri colleghi, esplorare questi argomenti con suo marito per comprendere le rispettive ragioni, le emozioni e i pensieri che sono alla base di una presa di posizione piuttosto che l'altra vi potrebbe aiutare ad uscire dall'impasse ma aggiungerà sicuramente altro valore alla coppia stessa.
Qualora queste difficoltà continuassero o si estendessero ad altri temi, potrebbe essere opportuno cercare uno spazio protetto per affrontare le difficoltà insieme. I colloqui di coppia mirano a offrire questo spazio di crescita per la coppia stessa.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Maria Ciaramella
Salve, ho letto nel comportamento di suo marito una reazione istintiva di protezione, tutela nei confronti suoi e dei suoi figli. Capisco che da donna emancipata le resti difficile accettare una negazione di tale genere, ma ritengo che suo marito senta di avere la responsabilità di tenere al sicuro la sua famiglia, è il ruolo che si attribuisce e non poterlo esercitare in quell'occasione potrebbe farlo sentire inutile. Sarebbe opportuno approfondire con lui le motivazioni di questa sua reazione e riflettere se in passato avete avuto occasioni simili, ossia viaggi anche in zona affrontati solo da lei e i suoi figli. Quale è stata la sua reazione?
Gentile utente, in relazione alla situazione che presenta credo che il modo migliore per poter chiarire i suoi dubbi sia comunicare con suo marito cercando una comprensione più approfondita di quali stati mentali lo stanno portando a questo tipo di decisione così netta. Cercherei di capire se il suo comportamento è mosso dal timore che qualcosa possa accadere a lei ed ai bambini o se ci sono altre motivazioni sottostanti. Allo stesso modo anche lei desidera partecipare al matrimonio e non vede perchè non possa andarvi senza di lui. Non credo si possa parlare di normalità o anormalità, la inviterei a capire che cosa c'è sotto le vostre decisioni e cercare una soluzione costruttiva che non limiti le sue possibilità e faccia sentire sicuro suo marito.
Un caro saluto, Dott. Marco Squarcini
Buongiorno,
Non possiamo sapere come mai suo marito non voglia... L'unico modo per scoprirlo è chiederlo direttamente a lui.
Dott. Marco Cenci
È possibile che il comportamento di tuo marito sia influenzato da una serie di fattori emotivi e pratici. Potrebbe sentirsi preoccupato per la sicurezza dei bambini o per la distanza che li separerebbe da lui. A volte, quando ci troviamo di fronte a situazioni che ci fanno sentire impotenti o esclusi, possiamo reagire in modi che sembrano irrazionali o fuori dal carattere.

È importante cercare di comprendere le sue preoccupazioni senza giudicarle. Potrebbe chiedergli di spiegare più dettagliatamente cosa lo preoccupa riguardo al viaggio. Forse ha timori specifici che non ha ancora espresso chiaramente. Allo stesso tempo, è fondamentale che lei esprima i suoi sentimenti e il suo desiderio di partecipare al matrimonio, sottolineando l’importanza dell’evento per lei e per la sua famiglia.

La comunicazione aperta e onesta è essenziale in queste situazioni. Cercate di trovare un compromesso che possa soddisfare entrambi. Ad esempio, potreste considerare di fare il viaggio più breve o di prendere ulteriori precauzioni per rassicurarlo sulla sicurezza dei bambini.

Infine, è normale che ci siano disaccordi in una coppia, soprattutto su questioni che riguardano i figli. L’importante è affrontarli con empatia e rispetto reciproco, cercando di comprendere le motivazioni dell’altro e lavorando insieme per trovare una soluzione che funzioni per entrambi. Se la situazione rimane irrisolta e continua a causare tensioni, potrebbe essere utile consultare un professionista per esplorare più a fondo le dinamiche e trovare modi efficaci per comunicare e risolvere i conflitti.
Buongiorno, solo da queste parole è difficile capire le motivazioni di suo marito, il mio consiglio è di chiedere a lui direttamente, in modo tranquillo senza accuse o giudizi. Non è detto che sia sfiducia nei suoi confronti, magari è sempliceemente preoccupato per la lontananza.
Se lo desidera, io sono a disposizione anche online
Dott.sa Elena Bonini
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Buongiorno Gentile Utente, comprendo che si trovi in una situazione che può apparire insolita e frustrante, soprattutto considerando le sfaccettature di apertura e collaborazione che appaiono dalla descrizione della vostra relazione. Il comportamento di suo marito, in questo caso, sembra divergente rispetto alla consueta dinamica di coppia, ed è naturale che lei si senta confusa, non conoscendolo nel dettaglio potrei ipotizzare (senza certezza) possibili spiegazioni per la reazione di suo marito:
1) Preoccupazioni per la sicurezza: suo marito potrebbe avere delle preoccupazioni legate alla sicurezza dei bambini durante un viaggio all'estero senza di lui. Queste preoccupazioni, sebbene non espresse chiaramente, potrebbero derivare da un senso di responsabilità o da ansie che non ha ancora condiviso in modo aperto.
2) Bisogno di controllo o protezione: Potrebbe esserci un desiderio di proteggere la famiglia in una situazione che percepisce come potenzialmente fuori dal suo controllo. Questo non implica necessariamente una mancanza di fiducia nei suoi confronti, ma piuttosto un bisogno di assicurarsi che tutto vada per il meglio.
3) Dinamiche familiari o emotive: A volte, reazioni come questa possono emergere da dinamiche emotive o relazionali non completamente espresse. È possibile che ci siano sentimenti o preoccupazioni sottostanti che non sono ancora emersi nelle conversazioni precedenti.

Per affrontare questa situazione, le suggerirei di considerare i seguenti passi:
- Ascolto attivo e dialogo aperto: Potrebbe essere utile continuare il dialogo con suo marito, cercando di approfondire le sue preoccupazioni in modo empatico. Cercare di capire da dove provengano le sue riserve potrebbe facilitare una conversazione più costruttiva.
- Rassicurazioni e compromessi: Potrebbe valere la pena di rassicurarlo rispetto alla sicurezza e alla gestione del viaggio, magari proponendo di discutere insieme i dettagli del viaggio per trovare un compromesso che possa tranquillizzarlo.
- Riflessione personale: È importante anche che lei rifletta sui suoi bisogni e desideri in questa situazione, considerando quanto sia importante per lei partecipare a questo evento e come bilanciare le sue esigenze con le preoccupazioni di suo marito.
- Supporto esterno: Se la situazione continua a rimanere tesa, potrebbe essere utile considerare l'idea di parlare con un consulente familiare o un terapeuta di coppia per facilitare una comunicazione più profonda e risolutiva.

Infine, è assolutamente normale che una madre possa viaggiare con i propri figli senza la presenza del padre, soprattutto in una famiglia in cui vi è fiducia reciproca. Tuttavia, è fondamentale che entrambe le parti si sentano a proprio agio con le decisioni prese, per il benessere di tutta la famiglia.

Per ulteriori consigli o per intraprendere un percorso di supporto psicologico resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
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La reazione del tuo marito potrebbe derivare da una combinazione di preoccupazioni legate alla sicurezza dei bambini, alla mancanza di controllo sulla situazione e forse a sentimenti di esclusione nel prendere decisioni familiari importanti. È importante comunicare apertamente per comprendere meglio le sue preoccupazioni e trovare un compromesso che tenga conto di entrambe le prospettive. Rimango a disposizione. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Gentile,
percepisco la Sua sofferenza rispetto questa situazione che sta vivendo e immagino possa crearLe confusione e incomprensione. Talvolta è complicato comprendere le motivazioni dell'altra persona e forse tramite un supporto di un terzo esperto, è possibile cercare di vedere una via di azione alternativa che incroci le due a disposizione.
Rimango a disposizione.
La situazione che sta descrivendo tocca temi legati alla fiducia, alle dinamiche di coppia e alle paure personali, tutti aspetti che possono essere molto sensibili. Anche se lei e suo marito non avete mai avuto problemi nel concedervi reciproca libertà nelle decisioni, questo rifiuto da parte sua potrebbe avere delle radici emotive o pratiche che è importante esplorare insieme.
Viaggiare all'estero con i bambini piccoli può generare ansia in alcuni genitori, soprattutto se non possono essere presenti per assicurarsi personalmente che tutto vada bene. Forse suo marito ha delle preoccupazioni riguardo la sicurezza o la gestione pratica del viaggio, come la logistica o il fatto di non essere lì per prendersi cura dei figli.
Anche se lui non può partecipare per motivi di lavoro, potrebbe sentirsi escluso dal viaggio o dagli eventi importanti della famiglia. La sua resistenza potrebbe derivare dal timore di perdere dei momenti preziosi con i figli o dalla frustrazione di non poter condividere l'esperienza.
Anche se di solito siete una coppia flessibile, le situazioni nuove o impreviste possono far emergere emozioni che non erano mai apparse prima. Questo potrebbe essere un caso isolato, ma vale la pena esplorare insieme se c’è qualcosa di più profondo che potrebbe stare influenzando la sua reazione.
Anche se avete già parlato dell'argomento diverse volte, potrebbe essere utile affrontarlo con un tono diverso. Potrebbe provare a chiedergli cosa lo preoccupa esattamente, senza giudizio, e cercare di comprendere se ci sono specifiche paure o preoccupazioni dietro il suo "no". Forse non si sente ascoltato o ha difficoltà ad esprimere pienamente ciò che lo turba.
Potrebbe provare a porgli una soluzione che lo rassicuri. Ad esempio, potresbbe offrirgli di mantenere un contatto costante durante il viaggio, dandogli aggiornamenti regolari sui bambini.
Se la sua risposta le sembra particolarmente fuori dal normale, potrebbe esserci qualcosa di più grande in gioco (stress lavorativo, tensioni nella coppia, paure non espresse). Potrebbe essere utile esplorare queste possibilità con delicatezza, magari chiedendogli se c'è qualcos'altro che lo preoccupa o se sente il bisogno di affrontare qualche questione più ampia.

Dott.ssa Evelina Andreeva

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