Buonasera, ho un quesito riguardo l’ambito dei disturbi psicologici. Premetto che dell’aspetto tecni
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Buonasera, ho un quesito riguardo l’ambito dei disturbi psicologici. Premetto che dell’aspetto tecnico della terapia ne sono molto poco. Ho un blocco assai indisponente per cui non riesco ad affrontare un colloquio con uno specialista. Ci ho provato ma è stata un’esperienza molto negativa. Il mio ragazzo sospetta che io soffra di un disturbo d’ansia e forse anche di quello depressivo. Io però mi rifiuto di affrontare una terapia. È possibile effettuare un test senza tenere sedute conoscitive prima o è necessario che la diagnosi sia formata anche da ciò che viene tirato fuori faccia a faccia?
Grazie in anticipo
Grazie in anticipo
Gentile utente, i test psicodiagnostici rappresentano solo un complemento ad una diagnosi che viene guidata prevalentemente dai contenuti emersi durante i colloqui. Cosa ancora più importante è l'aspetto terapeutico, che, a prescindere dalla diagnosi, senza uno scambio diretto con il terapeuta viene meno. L'alleanza terapeutica si costruisce lentamente, ognuno ha i suoi tempi, e anche il blocco di cui lei parla può trovare spazio in un rapporto terapeutico e può dire qualcosa di importante su di lei, non credo sia necessario vederlo soltanto come un ostacolo.
Un caro saluto
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Buongiorno, mi dispiace dell'esperienza negativa avuta in precedenza con qualche collega. è senz'altro possibile effettuare dei test per verificare la presenza di un disturbo d'ansia o depressivo, sebbene sia necessario almeno un primo colloquio per ottenere alcune informazioni importanti come l'esordio, la sintomatologia, le difficoltà nella vita quotidiana e via dicendo. La diagnosi finale dovrà tener conto di una serie di aspetti fondamentali che la sola somministrazione di test non permette. Tuttavia, la invito a riflettere anche sul motivo di questo blocco: probabilmente con il collega precedente non ha avuto modo di creare una buona alleanza, aspetto necessario per affrontare un percorso insieme. Resto a disposizione per qualsiasi domanda, anche online o in presenza. Un caro saluto
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di approfondire la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla a identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto. Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso con la genesi della sofferenza in atto. Resto a disposizione, anche online. Cordialmente, dott FDL
Buongiorno,
l’utilizzo dei test senza un colloquio clinico non riesce a dare una risposta esaustiva al quesito diagnostico.
Mi spiace per l’esperienza negativa con il collega ma non posso fare altro che consigliarle di valutare un nuovo consulto. La scelta di un terapeuta può richiedere una buona dose di pazienza e di tempo per trovare la persona con cui sentirsi a proprio agio.
Un cordiale saluto.
Dr.ssa Loredana Beligni
l’utilizzo dei test senza un colloquio clinico non riesce a dare una risposta esaustiva al quesito diagnostico.
Mi spiace per l’esperienza negativa con il collega ma non posso fare altro che consigliarle di valutare un nuovo consulto. La scelta di un terapeuta può richiedere una buona dose di pazienza e di tempo per trovare la persona con cui sentirsi a proprio agio.
Un cordiale saluto.
Dr.ssa Loredana Beligni
Salve, da quello che scrive mi sembra di capire che il suo blocco nel confronto con un terapeuta abbia a che far col fatto che lei, in fondo, si rifiuta di affrontarlo.
Riflettere sul perchè si rifiuta sarebbe un buon punto di partenza.
Un saluto
Lamberto Maioli
Riflettere sul perchè si rifiuta sarebbe un buon punto di partenza.
Un saluto
Lamberto Maioli
Buongiorno, non è facile affrontare un percorso ed esporsi con un professionista, in questo la sua domanda è comprensibile. Tuttavia, concordo con i colleghi quando le dicono che un test psicodiagnostico non può essere somministrato senza dei colloqui che, anzi, rappresentano il principale metodo. Sarebbe come cercare di dare senso ad un dettaglio di un quadro senza osservare l'intera immagine. Forse potrebbe aiutarla iniziare un percorso di qualche colloquio con il solo scopo di identificare il problema, sarà poi lei a decidere se iniziare una vera e propria psicoterapia (laddove sia necessaria) o meno, dopo aver conosciuto il terapeuta.
Un saluto, Luca Belotti
Un saluto, Luca Belotti
Buongiorno provi a darsi un’altra opportunità. Non è detto che lei non possa trovarsi bene e sentirsi a suo agio con un’altro collega.
Resto a disposizione.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Resto a disposizione.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Daniela Chieppa
Buonasera, per poter fare una diagnosi oltre ai test nel mio mondo di operare ritengo imprescindibile anche il colloquio. Tuttavia qualora volesse solo ottenere un profilo descrittivo ci sono diversi test che si possono fare senza colloquio. Un caro saluto
Buongiorno, una valutazione psicodiagnostica richiede delle sedute conoscitive, sia perché i test vanno interpretati in base alla persona, sia perché è indispensabile una parte di inchiesta che apre una finestra sulla storia e sui vissuti del paziente. Inoltre, una diagnosi serve a poco se non si è disposti ad una relazione terapeutica.
Lei chiede di non fare una seduta conoscitiva, ma io le consiglierei di poter prendersi il tempo di conoscere il professionista al quale si rivolge. Può darsi che lei abbia bisogno di più tempo per aprirsi. Tenga conto inoltre che con una persona ci si può sentire più a proprio agio rispetto ad un altra. Si permetta di cercare qualcuno con cui si sente bene. In nessun lavoro tutto può andare bene da subito, senza intoppi. A maggior ragione, in un ambito così delicato, in cui l'alleanza tra paziente e psicologo è indispensabile , bisogna darsi il giusto tempo per sperimentare e potersi abituare.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cari saluti
Dottoressa Lorena Menoncello
Lei chiede di non fare una seduta conoscitiva, ma io le consiglierei di poter prendersi il tempo di conoscere il professionista al quale si rivolge. Può darsi che lei abbia bisogno di più tempo per aprirsi. Tenga conto inoltre che con una persona ci si può sentire più a proprio agio rispetto ad un altra. Si permetta di cercare qualcuno con cui si sente bene. In nessun lavoro tutto può andare bene da subito, senza intoppi. A maggior ragione, in un ambito così delicato, in cui l'alleanza tra paziente e psicologo è indispensabile , bisogna darsi il giusto tempo per sperimentare e potersi abituare.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Cari saluti
Dottoressa Lorena Menoncello
Gentile utente, penso che la sua richiesta abbia senso per diversi motivi.
Proporle il colloquio come conditio sine qua non nel suo caso significa chiederle di fare a ogni costo ciò che non riesce a fare. In questo modo non la si aiuta! Esistono tantissimi strumenti psicodiagnostici standardizzati e affidabili (anche autosomministrati) che danno un primo orientamento diagnostico. Giusto per citarne un test, La SCL-90-R è un questionario autosomministrato che valuta un ampio spettro di problemi psicologici e di sintomi psicopatologici, misurando tanto i sintomi internalizzanti (depressione, somatizzazione, ansia) che quelli esternalizzanti (aggressività, ostilità, impulsività) di pazienti psichiatrici, di medicina generale e soggetti non clinici.
Una volta che il terapeuta condivide con lei il risultato del test capirete insieme cosa eventualmente indagare in sede di colloquio per comprendere il motivo per cui prova disagio. In sintesi, lei arriverà al colloquio con la consapevolezza e la motivazione a conoscere.
Restodi sponibile per ulteriori informazioni.
Cordiali saluti
Dott.ssa Silvana Zito
Proporle il colloquio come conditio sine qua non nel suo caso significa chiederle di fare a ogni costo ciò che non riesce a fare. In questo modo non la si aiuta! Esistono tantissimi strumenti psicodiagnostici standardizzati e affidabili (anche autosomministrati) che danno un primo orientamento diagnostico. Giusto per citarne un test, La SCL-90-R è un questionario autosomministrato che valuta un ampio spettro di problemi psicologici e di sintomi psicopatologici, misurando tanto i sintomi internalizzanti (depressione, somatizzazione, ansia) che quelli esternalizzanti (aggressività, ostilità, impulsività) di pazienti psichiatrici, di medicina generale e soggetti non clinici.
Una volta che il terapeuta condivide con lei il risultato del test capirete insieme cosa eventualmente indagare in sede di colloquio per comprendere il motivo per cui prova disagio. In sintesi, lei arriverà al colloquio con la consapevolezza e la motivazione a conoscere.
Restodi sponibile per ulteriori informazioni.
Cordiali saluti
Dott.ssa Silvana Zito
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Buonasera, credo che un incontro con un terapeuta implichi entrare in relazione. Bisognerebbe comprendere cosa la turbi, lo sguardo? L incontro di persona? Purtroppo ho pochi elementi per aiutarla. Più che un test proverei qualche colloquio on line oppure almeno telefonico per iniziare. Un caro saluto
Dott.ssa Cristina Villa
Dott.ssa Cristina Villa
Se vuole avere un riscontro sulla presenza di disturbi d'ansia o depressione è possibile con specifici test che le danno un riscontro molto preciso anche in un solo colloquio (anche on line).
Intanto può ascoltare il Podcast Le Stanze della Paura, disponibile gratuitamente su diverse piattaforme on line.
E' un Podcast rivolto alle persone che soffrono di disturbi d'ansia e ai loro famigliari.
Troverà informazioni, approfondimenti e strumenti di auto aiuto per la gestione di stati d'ansia.
Buona serata. Bruno Ramondetti
Intanto può ascoltare il Podcast Le Stanze della Paura, disponibile gratuitamente su diverse piattaforme on line.
E' un Podcast rivolto alle persone che soffrono di disturbi d'ansia e ai loro famigliari.
Troverà informazioni, approfondimenti e strumenti di auto aiuto per la gestione di stati d'ansia.
Buona serata. Bruno Ramondetti
Gentile utente di mio dottore,
in ambito psichiatrico esistono dei test per poter vagliare la personalità di un individuo e i possibili segni di un malessere. Premesso questo, lei facilmente può accorgersi se in questo momento sta vivendo un momento di malessere oppure no. Nel caso il suo malessere richieda l'intervento di uno specialista, non esiti a chiedere aiuto e ad iniziare un percorso di psicoterapia, vedrà che col tempo potrà star meglio.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
in ambito psichiatrico esistono dei test per poter vagliare la personalità di un individuo e i possibili segni di un malessere. Premesso questo, lei facilmente può accorgersi se in questo momento sta vivendo un momento di malessere oppure no. Nel caso il suo malessere richieda l'intervento di uno specialista, non esiti a chiedere aiuto e ad iniziare un percorso di psicoterapia, vedrà che col tempo potrà star meglio.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, dovrebbe riflettere sul perché non riesce ad affrontare uno specialista, quali sentimenti prova e/o quali fantasie crea nella sua mente. Questo sarebbe un buon punto di partenza. I test da soli non sono sufficienti ad una diagnosi, è necessario qualche colloquio per conoscere altro di lei, ascoltarla, comprenderla e poi riassumere il tutto in una valutazione finale. Può provare anche online se la cosa la può far stare meglio. Se si troverà bene con il dottore scelto, le verrà naturale parlare.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente, per un'indagine psicologica approfondita sarebbe necessario valutare anche gli aspetti emotivi e relazionali tramite i colloqui. Potrebbe provare online, come suggerito da alcuni colleghi, se questo può aiutarla.
cordiali saluti
AV
cordiali saluti
AV
Salve, il colloquio é necessario indubbiamente, tuttavia può seguire strade diverse.
Al contatto telefonico può specificare il suo disagio,e magari la prima volta potrebbe chiedere al suo ragazzo di accompagnarla, giusto per rompere il ghiaccio.
Oppure potrebbe chiedere di fare il test subito per esempio.
Però si ricordi che è di fronte ad un professionista che saprà comprenderla.
Saluti, dott.ssaSandra Petralli
Al contatto telefonico può specificare il suo disagio,e magari la prima volta potrebbe chiedere al suo ragazzo di accompagnarla, giusto per rompere il ghiaccio.
Oppure potrebbe chiedere di fare il test subito per esempio.
Però si ricordi che è di fronte ad un professionista che saprà comprenderla.
Saluti, dott.ssaSandra Petralli
Gentile Utente,
L’incontro con un terapeuta è sicuramente un incontro carico di emozioni e di tanta paura.
Forse potrebbe iniziare portando questa fatica e questa preoccupazione e potrebbe affrontarla insieme alla persona che avrà scelto per lei. I test sono parte (non obbligatoria) dell’incontro terapeutico e hanno lo scopo di conoscersi meglio. Se è arrivata a scrivere qua c’è qualcosa che la muove, un desiderio di prendersi cura, insieme alla paura.
Un caro saluto
Sara Genny Chinnici
L’incontro con un terapeuta è sicuramente un incontro carico di emozioni e di tanta paura.
Forse potrebbe iniziare portando questa fatica e questa preoccupazione e potrebbe affrontarla insieme alla persona che avrà scelto per lei. I test sono parte (non obbligatoria) dell’incontro terapeutico e hanno lo scopo di conoscersi meglio. Se è arrivata a scrivere qua c’è qualcosa che la muove, un desiderio di prendersi cura, insieme alla paura.
Un caro saluto
Sara Genny Chinnici
Buonasera, mi dispiace sapere che ha avuto una prima esperienza negativa con la terapia e capisco come questo possa aver aumentato il suo blocco nel cercare nuovamente aiuto.
Per rispondere alla sua domanda, esistono certamente test standardizzati che possono aiutare a identificare sintomi di ansia o depressione. Tuttavia, un colloquio diretto con uno specialista permette di approfondire meglio la situazione personale, comprendere il contesto in cui i sintomi si manifestano e valutare se ci sono altri fattori che potrebbero non emergere da un semplice test.
Vorrei anche aggiungere che avere dei risultati attraverso un test rischierebbe di concretizzare la difficoltà attuale, facendole sperimentare ulteriori preoccupazioni. Invece, un approccio terapeutico potrebbe aiutarla a stare meglio e offrirle un sostegno, al di là di qualsiasi etichetta diagnostica.
Detto ciò, ci sono approcci che potrebbero rendere l’inizio del percorso meno impegnativo per lei. Ad esempio, potrebbe essere utile iniziare con un incontro conoscitivo più leggero, anche online, senza l’aspettativa di entrare subito nel vivo della terapia. Questo potrebbe aiutarla a sentirsi più a suo agio ed esplorare la possibilità di ricevere un supporto in modo graduale, senza sentirsi sotto pressione.
Resto a disposizione per eventuali altre domande o se volesse discutere di come affrontare la situazione in maniera che rispetti il suo tempo e i suoi ritmi.
Un saluto, Dott. Gianluca Pignatelli
Per rispondere alla sua domanda, esistono certamente test standardizzati che possono aiutare a identificare sintomi di ansia o depressione. Tuttavia, un colloquio diretto con uno specialista permette di approfondire meglio la situazione personale, comprendere il contesto in cui i sintomi si manifestano e valutare se ci sono altri fattori che potrebbero non emergere da un semplice test.
Vorrei anche aggiungere che avere dei risultati attraverso un test rischierebbe di concretizzare la difficoltà attuale, facendole sperimentare ulteriori preoccupazioni. Invece, un approccio terapeutico potrebbe aiutarla a stare meglio e offrirle un sostegno, al di là di qualsiasi etichetta diagnostica.
Detto ciò, ci sono approcci che potrebbero rendere l’inizio del percorso meno impegnativo per lei. Ad esempio, potrebbe essere utile iniziare con un incontro conoscitivo più leggero, anche online, senza l’aspettativa di entrare subito nel vivo della terapia. Questo potrebbe aiutarla a sentirsi più a suo agio ed esplorare la possibilità di ricevere un supporto in modo graduale, senza sentirsi sotto pressione.
Resto a disposizione per eventuali altre domande o se volesse discutere di come affrontare la situazione in maniera che rispetti il suo tempo e i suoi ritmi.
Un saluto, Dott. Gianluca Pignatelli
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