Buonasera, ho un problema con il mio percorso di studi poiché ho frequentato per 2 anni una facoltà

20 risposte
Buonasera, ho un problema con il mio percorso di studi poiché ho frequentato per 2 anni una facoltà che non mi interessa pur mantenendo una buona media.
Quando ho acquisito la consapevolezza che il percorso di studi che stavo frequentando non era di mio interesse, non mi piaceva e non era ciò che avrei voluto fare in una vota futura, ho parlato con i miei genitori della mia intenzione di cambiare corso.
Nonostante io abbia espresso chiaramente le mie intenzioni (cambiare facoltà) e il mio rifiuto al proseguimento di questa laurea, loro continuano ad essere convinti che la mia sia una "stupidata" e che non sia possibile perdere due anni della mia vita senza conseguire un titolo. Potete darmi un consiglio su come comportarmi? Dovrei seguire quello che vogliono loro o le mie volontà?
Grazie
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Comprendo la difficoltà della scelta tuttavia è lei che poi deve mettersi a studiare per cui nessuno può sapere quale sarà la scelta migliore ma ritengo che un supporto psicologico possa aiutarla in questa scelta che, ripeto, spetta solo a lei.
Resto a disposizione anche online Cordialmente dott FDL

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Salve cara ragazza mi dispiace per la sua situazione attuale ma capita nella vita di avere dubbi ed indecisioni. Solitamente io suggerisco per avere il quadro più chiaro di compilare il foglio dei pro e dei contro e poi analizzarlo. Lo vorrebbe fare?
Mi allineo a quanto espresso dal collega: la scelta spetta a lei e a lei soltanto, indipendentemente da quale sarà. Penso pertanto che sia molto difficile poterle dare un parere che possa rivelarsi umanamente e professionalmente corretto. Darsi uno spazio in cui ascoltarsi ed in cui sentirsi ascoltato, tuttavia, potrebbe essere di aiuto a trovare la risposta che cerca andando a porre l'accento sul suo sentire di fronte a questo percorso di studi ed alla situazione che si è creata in famiglia di fronte alla sua richiesta. Sperando che possa fare la scelta migliore per sè, resto a sua disposizione. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
Buongiorno, mi spiace molto per l'incertezza che sta vivendo.
Purtroppo nessuno di noi potrà indirizzarla verso la "giusta" decisione da prendere riguardo il suo futuro, solo lei può scegliere.
Dalle sue parole mi sembra che non si tratti di una decisione affrettata o non ragionata, ma capisco la difficoltà del farla accettare ai suoi genitori.
Quello che può essere utile per lei è parlarne in consulto, esplorando i vari aspetti della questione per tentare di giungere ad una soluzione "giusta" per lei.
Si potrebbero anche ipotizzare degli incontri con i suoi genitori presenti, in modo da coinvolgerli nella sua riflessione e renderli consapevoli dei suoi sentimenti.
Augurandole il meglio per il suo futuro, la saluto.
Dott.ssa Claudia Torrente Cicero
Buonasera, le consiglio di riflettere sulle scelte della sua vita, che è appunto la sua vita. La responsabilità della sua felicità e del suo percorso è tutto suo, e nessuno può sostituirsi a lei, né ha senso investire tempo ed energia in una strada che non sente propria. Potrebbe costarle più di 2 anni "persi". Se crede, può cercare un aiuto psicologico per provare a valutare la situazione e magari trovare il modo migliore per relazionarsi con i suoi genitori. Il mio consiglio spassionato (da persona prima che da psicologa), in questo caso e nella vita in generale, è di essere (e cercare) sé stessa evitando di seguire le volontà di altre persone, soprattutto per quanto riguarda questo tipo di decisioni. In bocca alla lupa!
Non è facile decidere di rinunciare a 2 anni di università. I suoi genitori le vogliono bene e anche se magari non lo stanno facendo nel modo più motivante, cercano di supportarla affinchè porti a termine la sua laurea. Non ha fornito informazioni chiare sul percorso che sta svolgendo, quindi le consiglio di fare una lista di pro e di contro sia per la scelta di proseguire che per quella di cambiare, così da avere davanti a sé scenari chiari da valutare. In ogni caso non si arrenda e segua i suoi sogni! Per esempio, può sempre proseguire terminando la triennale (sicuramente acquisirà abilità trasversali che le saranno utili in futuro) e poi cambiare con il corso che desidera alla magistrale. Esistono tante possibilità, la scelta resta sempre la sua, il compito di un terapeuta è aiutare la persona anche a decidere ragionando su ogni possibilità.
Quindi resto a disposizione.
Cari saluti.
Dott.ssa Ilaria La Mura, psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.
Gentile utente,
non sempre si riesce ad imboccare la giusta strada al primo colpo, siamo chiamati presto a fare questa scelta, e non c'è nulla di male nel cambiare direzione a metà percorso. Lei, dal canto suo, è stat* coraggios* a fermarsi a riflettere e capire cosa desidera davvero e ci vuole ancora più coraggio nel prendere una decisione a riguardo, qualunque essa sia. I genitori spesso non assecondano le nostre scelte pensando di fare il nostro bene, eppure ritengo molto importante che sia lei a decidere perchè la vita è sua! Forse quello che cerca è il modo più efficace per farlo comprendere ai suoi genitori, impresa difficile... Se ritiene di averne bisogno, la invito a chiedere aiuto. Rimango a sua disposizione augurandole un percorso sereno e soddisfacente
Un saluto!
Buongiorno, leggo che lei si è resa/o conto di non fare ciò che vorrebbe dopo due anni. Significa che a un dato momento ha avuto quasi un risveglio o una lucidità, improvvisa o graduale, su ciò che volesse o meno. È sempre difficile e tormentato il percorso verso il proprio desiderio, inconscio perché non lo conosciamo o riconosciamo a volte per tanto tempo. Momenti di crisi fanno parte di un cambiamento che si assume su di sé, di una responsabilità di scelta, dunque, verso di sé, e sono portatori di sano. I genitori non sanno a volte, ci comunicano cosa vorrebbero, anche senza sapere di farlo. Si preoccupano che la scelta sia logica con un futuro sostenibile dal punto di vista economico e lavorativo. Ed è giusto, ma non tiene conto del proprio desiderio. Le direi senz’altro di seguire ciò che lei sente, dentro di sé, prendendosi il suo tempo, il tempo che le necessita, per capire bene verso cosa e come, perché riguarda il suo futuro, e andare avanti sapendo di avere sbagliato nei suoi confronti la porterebbe a un senso di colpa costante. Si prenda uno spazio terapeutico, anche breve, per acquisire sicurezza e chiarezza sul da farsi, evitando scelte affrettate o sbagliate. Resto a disposizione, cordialmente
Dott.ssa Michela Gorini
Gentile utente, se le dicessi io cosa fare in qualche modo si riproporrebbe la stessa situazione, in cui non è lei a scegliere. Temo che dovrà rischiare prendendosi la responsabilità della sua scelta. Perché in fondo lei sa cosa vuole fare. Deve solo legittimarselo.
Resto a disposizione per un consulto, Un caro saluto
Dott.ssa Francesca Froiio
Buongiorno,
deve essere difficile trovarsi in questa situazione di conflitto. Dalle sue parole mi sembra di capire che lei tenga molto in considerazione l'opinione dei suoi genitori ed è quindi lecito avere il dubbio "seguo quello che voglio io o quello che vogliono loro?". Le consiglio di riflettere su entrambe le alternative considerando le possibili conseguenze positive e negative di ogni scelta e domandandosi quale delle due alternative la avvicina di più ai suoi desideri e agli obiettivi che si è posto/a per il suo futuro.
Gentile Utente, alle volte è difficile anche solo capire ciò che vogliamo, figuriamoci sentircelo rifiutare dopo averlo espresso. È importante il cambio di rotta che si chiede, ma incuriosisce il meccanismo che la porta a dubitare delle sue scelte se incontrano opposizione nei suoi genitori. In parte è naturale, certo, ma su cosa hanno potere esattamente con la loro critica al punto di farle temere di commettere una “stupidata” pur essendo convinto sia la scelta giusta? Un caro augurio di buona fortuna
Fermo restando che la scelta spetta a lei, la invito ad intraprendere un percorso che la aiuti a maturare una scelta consapevole. Si tratta pur sempre di due anni della sua vita che ha già investito in questi studi. Sarebbe il caso di valutare da dove nasce questa spinta a cambiare facoltà e se sia effettivamente una scelta in linea con il suo desiderio. Eventualmente la invito a contattarmi se fosse interessata alla possibilità di effettuarle un percorso online.
A presto
Dott. Vito Mingolla
Salve
Capisco la delicatezza della questione. Seguire i propri obiettivi è sicuramente prioritario e piu sano rispetto alla continuazione di un percorso di laurea che non le dà soddisfazione. E' comprensibile però anche la reazione dei suoi genitori: nonostante non sia emotivamente adeguata, ponendosi in un'ottica di rifiuto anziché confronto, è possibile che l'imprevisto da lei presentato abbia fatto scattare una reazione "di pancia".
In realtà ci sono diverse variabili che andrebbero approfondite.
Ad esempio: se lei è al secondo anno di una triennale, le consiglierei di terminare, prendersi una laurea e poi intraprendere un nuovo percorso. Le consiglierei di intraprendere un percorso di sostegno con un professionista per considerare questo tipo di variabili e prendere una scelta consapevole, mantenendo una comunicazione efficace con i suoi genitori.
Rimango a disposizione se vuole contattarmi.
GM
Penso che nessuno possa consigliarle nettamente con certezza cosa fare. Quello che mi sento di consigliarti è pensa sia alla tua decisione, facendo una bella lista di pro e contro, di perchè sceglieresti in un modo e nell'altro. Ma allo stesso tempo pensa bene al fatto che i tuoi genitori certamente consigliano per il tuo bene, non vorrebbero mai nuocerti. Scegli in serenità e cercando di accettare piccoli compromessi se necessario, se possono far stare meglio sia te che i tuoi genitori.
In bocca al lupo!
Gentile utente, penso che possa essere importante esplorare le tue scelte e le tue motivazioni, a prescindere dalle indicazioni dei tuoi genitori. Solamente in seguito, una volta chiarito il tuo percorso, puoi trovare una modalità per mediare la comunicazione ed esprimere il tuo vissuto con loro. Spesso i genitori non si "arrendono" alle prime titubanze, per una eccessiva tutela.
Potresti esplorare il tutto con uno psicologo e trovare una chiave di lettura nuova.
In bocca al lupo
Dott.ssa Costanza Zanini
Comprendo la tua situazione e la difficoltà nel gestire le aspettative dei tuoi genitori rispetto al tuo percorso di studi. È importante ricordare che la tua felicità e il tuo futuro professionale sono decisioni che dovresti prendere tu, poiché sei tu a dover vivere la tua vita e svolgere un lavoro che ti appassioni. È naturale che i genitori vogliano il meglio per i propri figli, ma è fondamentale che tu segua le tue passioni e i tuoi interessi. Cerca di avere una conversazione aperta e sincera con i tuoi genitori, spiegando loro come ti senti e l'importanza di seguire la tua vocazione. Se necessario, potresti coinvolgere un consulente scolastico o un professionista per avere un supporto nel comunicare le tue intenzioni. Ricorda che la tua felicità e il tuo successo sono più importanti di qualsiasi titolo accademico e che è possibile trovare un percorso che ti appaghi anche dopo aver cambiato facoltà.
Dott.ssa Francesca Gottofredi
Gentile utente, le consiglio di concedersi uno spazio individuale in cui con l'aiuto di un professionista prendere in considerazione tutti i possibili scenari: non è mai semplice prendere decisioni di fronte ad un bivio, tanto meno quando chi amiamo e ci vuole bene ci mette in difficoltà definendo quella che per noi è una presa di consapevolezza, una stupidata. La scelta è unicamente sua, metterla a fuoco con più chiarezza attraverso un lavoro di approfondimento la renderà più sicuro\a nella gestione delle conseguenze, anche emotive e di relazione con i suoi. Un caro saluto
Gentile utente, non sono nella posizione di poterle dare un consiglio in quanto è una decisione che non spetta a me, ne a nessun altro pilotare in alcun modo.
Sarebbe però importante prendersi uno spazio per capire meglio che cosa è scattato in modo tale che qualunque decisione lei scelga di prendere sia quella più adeguata per come si sente. Inoltre uno spazio di sostegno potrebbe esserle molto utile anche nell'affrontare le eventuali conseguenze di una decisione che è lontana da quella che è l'ottica dei suoi genitori. Un saluto
Buongiorno, mi spiace moltissimo per la situazione di incertezza e di sconforto che sta vivendo attualmente. Sfortunatamente non esiste una scelta "giusta", ma esiste la scelta che per lei risulta essere la più giusta e questa la può prendere solo lei. Da quanto emerge dal suo messaggio ha già ragionato ampiamente sull'argomento, ma comprendo a fondo la difficoltà di opporsi ai suoi genitori e di riuscire a fargli comprendere e accettare la sua scelta.
Potrebbe essere utile per lei parlare di questo argomento in sedute di supporto psicologico, esplorando i vari aspetti della questione per giungere appunto alla soluzione "giusta" per lei. Si potrebbero anche ipotizzare degli incontri con i suoi genitori presenti, in modo da favorire la comunicazione e coinvolgerli nella sua riflessione e renderli consapevoli dei suoi sentimenti.
Augurandole il meglio per il suo futuro,
Cordialmente,
Dott.ssa Claudia Valeria Ninci
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Buongiorno, capisco la difficoltà della situazione che sta vivendo. Condivido quanto espresso dai colleghi sul fatto che la scelta spetta solamente a lei. La possibilità di darsi uno spazio di riflessione in un contesto di ascolto e privo di giudizio potrebbe aiutarla ad orientarsi sia rispetto ai suoi desideri/bisogni sia a poter comunicare, condividere e confrontarsi con la sua famiglia.
Un caro saluto,
Dott.ssa Ramona Freti
Non sono mai “io” che decido il “mio” desiderio, ma è il desiderio che decide di me, che mi ustiona, mi sconvolge, mi rapisce, mi entusiasma, mi inquieta, mi anima, mi strazia, mi potenzia, mi porta via. - Massimo Recalcati

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