Buonasera, ho un'encefalo mielite disseminata acuta da 15anni con poussè ricorrenti, ora mi trovo in

21 risposte
Buonasera, ho un'encefalo mielite disseminata acuta da 15anni con poussè ricorrenti, ora mi trovo in uno di questi momenti e ho continui pensieri suicidi e di estrema tristezza, cosa posso fare?
Buonasera, mi spiace molto per la sua situazione.
Ne parli con i medici che la seguono il prima possibile. In associazione alla terapia medico-farmacologica, pensi di fare delle sedute psicoterapeutiche al fine di gestire e monitorare questi pensieri suicidari e depressivi.

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Buonasera, confermo quanto precedentemente detto dal mio collega. E' importante che non si isoli e che si rivolga subito a medici fidati che possano indirizzarla verso uno specialista della salute mentale, di modo da poter comprendere e monitorare tali pensieri e i vissuti ad essi associati in un percorso psicoterapeutico.
Concordo con i colleghi e la invito a prendersi cura di se stesso! se, visto il periodo, non trovasse dei colleghi che possano sostenerla, le consiglio di accedere al pronto soccorso e farsi ricoverare in sua tutela!
Le faccio un gran in bocca al lupo!
Dott.ssa Federica Serafini Psicologa Psicoterapeuta
Salve, sono d’accordo con i colleghi anche sull’eventualità, di chiedere un ricovero a sua tutela in un periodo di ferie estive. Inoltre Può chiedere ai medici che la seguono se c’è la possibilità di attivare servizi di assistenza a domicilio, sono risorse che possono essere di supporto in senso generale anche dopo le dimissioni se la sua patologia le impedisce di muoversi in maniera autonoma ci sono colleghi che fanno interventi psicologici a domicilio; nel caso di patologie organiche gravi e di lunga durata o croniche il sostegno psicologico è molto importante per affrontare la malattia e le cure. Le mando davvero un caro saluto.
Moira Tomei
Buonasera, avere dei pensieri ed emozioni negative in seguito a malattie importanti come la sua è frequente. In ogni caso si rivolga ad uno psicoterapeuta e nel frattempo interrompa il pensiero negativo facendo attività/azioni concrete: esempio telefonare ad un amico, uscire a buttare la spazzatura, tutte attività che possano aiutarla a distrarsi da tale attività di pensiero ed emozionale.
Buonasera, la precisione con la quale descrive anche in poche righe la sua malattia fa pensare che lei sia seguito in un ospedale . Solitamente in questo tipo di reparti c’e un’equipe in cui è presente anche un collega psicologo e vengono organizzati dei gruppi di sostegno, finalizzati alla conoscenza e alla condivisione. Altrimenti ci sono colleghi più specializzati di altri in certi tipi di malattie. Cordialmente.
Buona sera, concordo con i colleghi e le dico che la cosa più importante è prendersi cura di se stesso! Ora deve trovare il modo migliore tutelarsi, cerchi di non isolarsi e si rivolga quanto prima a medici che possano indirizzarla verso uno specialista della salute mentale, per poter comprendere e monitorare tali pensieri e i vissuti ad essi associati in un percorso di sostegno psicologico.
Salve, noto che la sua diagnosi è molto specifica. Le alterazioni neurologiche possono provocare degli stati emotivi depressivi.
Dico questo perchè non necessariamente questi stati emotivi disagevoli le appartengono pienamente dal punto di vista psicologico ma possono essere l'esito dell'encefalo mielite. Quanto prima ovviamente racconti nel dettaglio i sintomi attuali allo staff che l'ha in cura e consideri comunque l'eventualità di un supporto psicologico unito alla riabilitazione neuropsicologica; parallelamente le consiglio di non isolarsi ma piuttosto di far leva sulle relazioni importanti che popolano la sua vita
Cordialmente
Buongiorno, immagino sia stata seguita a lungo dal punto di vista medico e che lo sia tutt'ora, sarebbe molto importante prendere in considerazione di unire la parte medica ed eventualmente farmacologica alla terapia che si occupa della psiche, la psicoterapia, sia come sostegno che come elaborazione di quanto sta vivendo. Posso anche immaginare come questo lungo periodo di malattia possa essere stato logorante e faticoso senza i necessari aiuti esterni, nonostante lei fin'ora abbia fatto un ottimo lavoro nel prendersi cura di sé, però alle volte bisogna prendere delle decisioni necessarie per migliorare le proprie condizioni di vita. Le faccio un grosso augurio di riuscire a trovare la serenità. Dott.ssa Valentina Compierchio
Buona sera, mi dispiace tanto per la sua lunga sofferenza. Concordo con i colleghi nel ritenere utile e necessario intervenire su un doppio binario, medico (e quindi corporeo) da un lato, e psicologico/ psicoterapeutico (nonché psichico, emotivo) dall'altro. Spesse volte una patologia organica diviene così logorante da assorbire tutte le nostre risorse mentali. Al fine di perseverare in questa coraggiosa e ardua lotta contro il suo disagio, la invito caldamente ad intraprendere un percorso di psicoterapia, facendole un grande in bocca al lupo.
Dott.ssa Silvia Findanno
Buongiorno, in accordo con i colleghi che le hanno precedentemente risposto, consiglio vivamente di affiancare al percorso medico che già sta affrontando un intervento combinato a livello psicologico e, se le sue condizioni mediche lo consentono, psicofarmacologico.
Le auguro di poter ritrovare al più presto un po' di serenità. Saluti, Giulia Ferrari
Buonasera! Le variazioni di umore possono essere conseguenti alla sua diagnosi. Potrebbe esserle di aiuto affiancare un percorso di psicoterapia al fine di controllare i pensieri suicidari.
In bocca al lupo
Dott.ssa Valeria Randisi
Sono d'accordo con i colleghi colleghi che mi hanno preceduto, la invito a sentire fin da subito l'opinione di uno psichiatra e, qualora i tempi di attesa fossero sostenuti, passerei ad un consulto presso il CSM dell'ASL. La tutela dell'integrità innanzitutto.

Un caro saluto e forza!

Massimiliano Trossello
Gentile Utente,
mi dispiace per la sofferenza che sta provando. Avere sentimenti di forte tristezza e pensieri legati al suicidio, possono essere la conseguenza della lunga malattia con cui deve convivere e delle difficoltà che comporta. Le consiglio di non affrontare questa sofferenza da solo, ma di contattare il prima possibile un professionista. È importante che si tuteli e si confronti con un professionista riguardo al rischio di compiere un gesto estremo, inoltre svolgere un percorso psicologico la può aiutare a trovare maggiore serenità.
Cordiali saluti, dott.ssa Irene Capello.
Buongiorno. Mi dispiace molto per la sua condizione medica e mi auguro che lei sia seguita da uno specialista per questo. Per quanto riguarda il suo umore triste e i suoi pensieri rivolti al suicidio, le consiglio di chiedere un sostegno farmacologico a uno psichiatra (nel caso non ne avesse già contattato uno, chieda al suo medico di base un'impegnativa per una prima visita: nel suo stato i tempi d'attesa dovrebbero essere brevi, in caso contrario può sentirne uno in libera professione) e intraprendere un percorso di psicoterapia con uno psicologo psicoterapeuta che la aiuti a risollevare il suo triste umore e ad accompagnarla a vivere la sua vita con maggiore serenità senza sentirsi sminuita e asservita alla sua patologia neurologica.
Rimango a disposizione. Distinti saluti.
Dott.ssa Mariavittoria Zanchetta
Mi dispiace profondamente per la patologia neurologica che lei soffre,la quale necessità una terapia farmacologica mirata con
vari farmaci diversi tra di loro. In parallelo lei si rivolga ad uno psicoterapeuta che la potrebbe aiutare a gestire meglio il suo umore e le sue difficoltà in generale. Cordiali saluti
Salve, le emozioni ed i pensieri di cui parla sono importanti e sicuramente vanno considerate. Riporti questi vissuti ai professionisti che la stanno seguendo in modo da poterli inquadrare all'interno di un ampia cornice ed insieme valutate se sia il caso di intraprendere un percorso di psicoterapia per gestire questi pensieri e dar voce a queste emozioni.
Buonasera, si rivolga ai medici che la seguono e inizi un percorso di psicoterapia, vedrà che le sarà molto utile.
Ottime cose, Dottor Andrea De Simone
Salve, le consiglio vivamente di rivolgersi al suo medico di fiducia e di iniziare un percorso di psicoterapia.
Le cose miglioreranno.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve, ne parli con il medico che la segue. Probabilmente occorre, se già non c'è, uno psichiatra che la segua.
Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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