Buonasera, ho sempre pensato di essere un ragazzo geloso ma che la situazione dopo la mia prima ex f

23 risposte
Buonasera, ho sempre pensato di essere un ragazzo geloso ma che la situazione dopo la mia prima ex fosse totalmente cambiata, con lei di fatti ero abbastanza paranoico immotivatamente. Ci siamo lasciati in ottimi rapporti nonostante io inizialmente ho fatto grandissima fatica ad accettare di essere stato lasciato, dopo un paio di mesi però tutto era alle spalle o quasi. Sono stato single per un anno e mezzo, periodo nel quale ho frequentato parecchie ragazze ma senza mai legarmi minimamente… ad Agosto invece mi sono innamorato di nuovo e sembrava andare tutto benissimo, pensavo di essermi lasciato alle spalle quella parte di me e invece dopo un mio periodo di depressione (che probabilmente sto attraversando tuttora ma in forma più lieve) sono tornati quei pensieri paranoici e ne ho parlato con la mia nuova fidanzata chiedendole di lasciarmi… lei non lo vuole fare, dice che riuscirò grazie all’aiuto di una terapia ad essere finalmente felice in una relazione, davvero provo un senso di angoscia continuo e quando non ci vediamo la situazione peggiora e piango spesso sentendomi in colpa per non riuscire a stare bene con me stesso.
Si può risolvere davvero questa situazione e non rovinare il rapporto con la mia ragazza?
Buongiorno, mi spiace per la sua situazione. Le propongo di approfondire le sue difficoltà. La depressione di cui parla le è stata diagnosticata? Da dove vengono questi pensieri paranoidei, l'angoscia, la profonda tristezza, la paura di perdere l'altro? Dove si collocano nella sua storia personale, familiare?
Le auguro di approfondire in una stanza delle parole
Prenota subito una visita online: Primo colloquio psicologico - 40 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Caro utente,
grazie per la tua condivisione. Tra le righe che hai scritto traspare una sensazione di malessere e tristezza, ma anche una grande richiesta di aiuto perché desideri stare bene con te stesso e con la tua fidanzata. Credo che possa essere utile dedicarti del tempo e quindi iniziare un percorso di psicoterapia che possa darti l'opportunità di conoscerti più nel profondo. La terapia ci insegna quali sono i nostri punti di debolezza, ma ci ricorda anche quali sono le nostre risorse per poter far fronte alle difficoltà che incontriamo nei diversi ambiti di vita.
Accogli il consiglio della tua ragazza e accetta il supporto che ti vuole dare. Avete un obiettivo comune: stare bene.

Un caro saluto
Dott.ssa Claudia Fontanella
Buongiorno, immagino sia molto difficile dover fronteggiare questi vissuti dolorosi che descrive, il senso di angoscia, quello di colpa e la tristezza che ci racconta sembrano infatti invadere la sua quotidianità. Credo sarebbe importante capire meglio gli eventi della sua vita recente, in quanto da agosto ad oggi ha provato una vasta gamma di emozioni, dall'innamoramento alla depressione ai pensieri paranoici di cui scrive. Tuttavia mi sembra che la sua ragazza dia valore a questi sentimenti e nel suo non volerla lasciare esprime l'importanza che può avere la vostra relazione e lei come fidanzato. Un percorso psicologico credo potrebbe aiutarla ad avere una visione di insieme di tutto questo, a cercare di ritrovare un senso di fiducia in sé stesso che in alcuni momenti sembra vacillare e lasciare spazio all'angoscia.
Un caro saluto.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, è comprensibile che in questo periodo si senta angosciato e preoccupato per la situazione che sta vivendo. Mi sembra importante che lei abbia iniziato a prendere maggiore consapevolezza di se stesso nel corso del tempo, e potrebbe utilizzare questo periodo di disagio per esplorare in modo più approfondito le dinamiche personali e relazionali che ne sono alla base.
La sua capacità di mettersi in discussione, la sensibilità verso l’altro e il valore che lei dà alla relazione potrebbero essere un buon punto di partenza. Un cordiale saluto
Gentile utente buongiorno.
E' un buon segnale che lei abbia consapevolezza della sua tendenza ad essere molto geloso, anche in modo immotivato. Un altro buon segnale è che lei veda nell'intervento psicologico un'opportunità per migliorare il suo equilibrio emotivo e gestire meglio la sua gelosia.

La sua attuale ragazza le sta dando fiducia, sicuramente le sta dimostrando affetto e empatia. Lavorando psicologicamente su sé stesso avrà la possibilità di ricambiarla con il medesimo affetto e una capacità relazionale sana e sincera.

La gelosia è parente stretta dell'essere possessivi e ciò è sempre una deriva pericolosa e fonte di malessere per entrambe le componenti della coppia (non a caso lei ha parlato anche di sintomi depressivi).
Ma la gelosia si può imparare a conoscerla e gestirla in un percorso con uno psicologo. Spesso essa nasce da insicurezze personali, da mancanza di equilibrio emotivo e di soddisfazione di vita. Allora si tende ad investire tutto sul rapporto, come se fosse l'unico motivo di felicità. L'idea stessa che il rapporto finisca fuori controllo, determina la gelosia, la perdita delle certezze sul comportamento della persona amata. Ma quella persona non è un "possesso", non è una proprietà. La relazione va vissuta in modo da rispettare sempre le reciproche libertà di esseri umani.

Non lasci che la sua indole la trascini in comportamenti di cui debba pentirsi e che possono causare sofferenza nelle altre persone e in lei stesso.
Si rivolga subito a uno psicologo e cominci un percorso di crescita personale e di gestione emotiva. Se vuole, sono a disposizione per fornirle ulteriori informazioni e chiarimenti sul tipo di intervento di cui potrebbe beneficiare, anche con consulenza online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Gentile utente, la consapevolezza delle proprie aree di vulnerabilità è un punto di partenza davvero importante. Lei riconosce questo aspetto di sè (la gelosia) e lo percepisce come un limite, un vincolo, un aspetto su cui poter lavorare per non mettere a rischio le sue relazioni. Peraltro, suppongo le procuri notevole disagio e sofferenze. Questa gelosia trova sicuramente delle radici nella sua storia personale, nei suoi apprendimenti, nelle sue esperienze pregresse, vale proprio la pena approfondire e lavorarci, grazie a un percorso di psicoterapia al quale ha già pensato come possibile soluzione. Parla inoltre di depressione, sarebbe importante capire come si sente e quali conseguenze produce nella sua vita. Sia fiducioso, investa su se stesso, si rivolga a un/una professionista. In bocca al lupo
Gentile utente,
Credo che un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla ad approfondire il suo malessere e le ragioni di questa gelosia, che le fa sentire di mettere a rischio relazioni che sente nutrienti ed importanti per lei.
Certamente la sua capacità di mettersi in discussione e la sua intenzione di prendersi cura sia di sé stesso che della relazione con la sua fidanzata, saranno delle risorse utili per affrontare il problema in una psicoterapia.
Buongiorno, si può risolvere a patto che si impegni e si sforzi, potrebbe darsi una possibilità intraprendendo un percorso di psicoterapia per capire meglio cosa e perchè la porta a provare troppa gelosia immotivatamente ma soprattutto per lavorare su se stesso per risolvere il problema dell'umore basso.
Gentilissimo, quanto riporta riflette un profondo disagio interiore. E bisogna partire da qui. La gelosia infatti è spesso legata a fattori quali una scarsa autostima, ansia e insicurezza emotiva.
Con l'aiuto di un professionista può capire da dove nasca la sua gelosia così da poterci fare i conti e non ultimo, rafforzare la sua autostima.
Nell'augurarle quindi un buon lavoro su di sé la saluto cordialmente
dott.ssa Chiara Barlucchi
Buongiorno,
si può risolvere attraverso un percorso di psicoterapia, ma la motivazione ad intraprenderlo è importante venga da lei e non sia influenzata da altre persone.
È un lavoro costante di conoscenza di sé stessi, entrando in contatto con la propria persona, svolto con una figura professionista.
Le auguro che possa stare meglio e godersi con serenità la sua attuale relazione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Giorgia Colombo
Buongiorno, mi dispiace molto per il senso di angoscia che sta vivendo e come sta passando questa relazione, che dovrebbe darle solo gioia, calore e benessere. Sicuramente c'è qualcosa del suo passato che la turba e non è riuscito a comprendere e ad affrontare. La relazione si può migliorare e lei può vivere in modo sereno la sua vita insieme alla sua ragazza, che a quanto dice tiene a lei e vuole continuare il rapporto. La cosa importante è capire cosa le scatena questo suo essere geloso, paranoico e anche triste.
Se ha piacere affrontare le sue difficoltà rimango a disposizione. Un caro saluto, Giada
Gentile utente, il suo profondo senso di angoscia che sente, e che ci descrive andrebbe approfondito per comprenderne le origine e le cause. Lavorando sul miglioramento del suo modo di vedere sé, gli altri ed il mondo. La terapia sicuramente potrà aiutarla ad elaborare i suoi vissuti. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Salve,

sicuramente un consulto con uno specialista la aiuterebbe ad inquadrare meglio la situazione che descrive. Le problematiche di cui parla potrebbero avere a che fare con una bassa autostima; su questo potrebbe lavorarci iniziando un percorso di psicoterapia.
Contatti quanto prima uno psicoterapeuta, magari attraverso l aiuto di mio dottore, potrà trovare le risposte che cerca.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno. È importante che la motivazione ad un percorso di supporto psicologico parta da lei. Nella stanza di terapia poi è possibile affrontare come lo psicologo possa esserle utile per concordare degli obiettivi di cui lavorare.
L’efficacia di un supporto o di una psicoterapia dipende sia dalla relazione che si crea sia da quanto la persona è in grado di far fuori, nella sua quotidianità.
Può esserle utile condividere il suo malessere con un professionista in modo tale da esplorare meglio la flessione dell’umore e le difficoltà che sta affrontando nella sua attuale relazione sentimentale.
Una maggior consapevolezza di sé e una maggior capacità di regolare e stare a contatto con i propri mentali sono risorse da allenare in terapia. Quindi esplorare come lo stare in relazione le fa emergere pensieri disturbanti? Come la fanno sentire? Come si aspetta che la terapia la possa aiutare?
Rimango a sua disposizione, anche online.
Un caro saluto, Dottoressa Martina Orzi
Buongiorno, è molto bello che la sua ragazza voglia supportarla nel superamento di questo aspetto, tutto dipende da lei se lo ritiene un problema e vuole affrontarlo. Con impegno, dedizione, volontà e pazienza si possono cambiare aspetti che ritiene problematici e fastidiosi per la sua vita.
Prenota subito una visita online: Colloquio psicologico clinico - 60 €
Per prenotare una visita tramite MioDottore, clicca sul pulsante Prenota una visita.
Certo che si può! Segui il consiglio della tua ragazza, inizia un percorso psicologico e datti modi di stare bene, con te e quindi in coppia! In bocca al lupo, un saluto
Buongiorno, mi dispiace per questa angosciosa situazione. Sicuramente le consiglio di vedere uno psicoterapeuta quantomeno inizialmente per far luce sulle motivazioni del suo malessere, per poter poi identificare le migliori strategie di intervento e permetterle di vivere meglio questa situazione e vivere con serenità la sua relazione. Resto a disposizione, Dott. Andrea Albertazzi.
La ringrazio per aver condiviso parte del suo vissuto.
Condividere la propria sofferenza, conoscerla e comprenderla è sicuramente un buon inizio. Dove conduce tale esplorazione di sé non si può sapere a priori, ma può aiutare a fare spazio allo stare bene sia con sé stessi che con l'altro.
Le auguro di trovare uno spazio in cui si senta di poterlo fare.
Buongiorno,
Direi che la motivazione per affrontare questi aspetti in un percorso di terapia è presente.
Mi pare infatti come siamo presenti elementi in lei che, a prescindere dalla relazione specifica in cui si trova, si riattivano andando poi a danneggiare il rapporto.
Un percorso di psicoterapia breve potrebbe aiutarla a capire da quali paure si difende tramite questi pensieri, da quali bisogni sente quindi la necessità di difendersi.

Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero
Buongiorno. Immagino quanto debba essere davvero dura per lei voler restare con la sua ragazza, avere così paura di perderla e sentirsi talmente terrorizzato da decidere di chiedere a lei di andare via. La invito ad approfondire le radici di questa sofferenza con un professionista. In bocca al lupo.
Gentilissimo, mi sembra di percepire dalle sue parole un forte malessere ma anche un altrettanto forte desiderio di star bene, con se stesso e con la sua fidanzata. Mi sembra importante che abbia preso consapevolezza di tanti aspetti di sé, e trovo coraggioso il fatto che sia riuscito a condividere ciò che sente con la sua fidanzata. Lei dice che dopo un periodo di depressione sono tornati i pensieri paronoici...ecco a volte ci sono degli eventi che accadono nella nostra vita che possono renderci più vulnerabili o riattivare alcuni "schemi". Parlare con un professionista di ciò che le succede credo possa aiutarla a fare chiarezza e a trovare la strada migliore per lei per stare meglio. Il desiderio di benessere che sente, e che l'ha "mosso" anche a condividere in questo spazio il suo sentire, credo che sia una preziosa risorsa. Resto a disposizione. Un caro saluto
Dott.ssa Francesca Loddo
Buonasera, credo che certe parti di lei, più fragili e nascoste, vengano fuori in modi differenti: umore depresso, paranoie, gelosie, chiedere alla ragazza di essere lasciato...penso che forse sia giunto il momento di svoltare e chiedere aiuto. Ha a fianco una ragazza che le vuole stare accanto in un momento delicato. Lavori su di sé e vedrà che la relazione e la sua vita in genere ne trarrà giovamento.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati, richieste di una seconda opinione o suggerimenti in merito all'assunzione di farmaci e al loro dosaggio
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.