Buonasera ,ho mia figlia di 14 anni con problemi di obesità ,(noi genitori siamo normalissimi a) a 1
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Buonasera ,ho mia figlia di 14 anni con problemi di obesità ,(noi genitori siamo normalissimi a) a 12 anni pesava 60 kg e gia ci pareva tanto (anche perche il pediatra di allora ci parlava che era un po robusta piu del solito).L'abbiamo portata poi da 2..3 dietologi, diverse tutte brave ma il problema è sempre il solito segue un po e poi ricomincia di nascosto a mangiare ,sopratutto dolciumi vari merende mars ecc .Oggi è arrivata a 76 kg!! Le discussioni in caso ormai sono giornaliere anche accese perchè la vediamo in queste condizioni .Il medico di base mi consigliava tempo fa uno psicologo ,ma lei al solo sentirsi dire di andare da un medico psicologo la urta molto diventa irascibile a dir poco ,a casa nostra mangiamo in modo sanissimo .Avete qualche suggerimento ?
Grazie Emilio
Grazie Emilio
Discorso complesso e difficile da affrontare in un contesto simile.
La ragazza esprime un disagio ma forzarla puntando solo sull'aspetto nutrizionale sortisce spesso l'effetto opposto.
Il consiglio che do spesso ai genitori è di rallentare un attimo, di eseguire esami ematochimici periodicamente da far visionare al proprio medico curante (per appurare l'eventuale esordio di patologia metabolica) e di attendere che la ragazza prenda maggiore coscienza della situazione.
La ragazza esprime un disagio ma forzarla puntando solo sull'aspetto nutrizionale sortisce spesso l'effetto opposto.
Il consiglio che do spesso ai genitori è di rallentare un attimo, di eseguire esami ematochimici periodicamente da far visionare al proprio medico curante (per appurare l'eventuale esordio di patologia metabolica) e di attendere che la ragazza prenda maggiore coscienza della situazione.
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Ricevere l'invito ad andare da uno psicologo non è facile per un adulto, figuriamoci per una ragazza di 14 anni. Piuttosto che effettuare un braccio di ferro con la ragazza, opterei per un dialogo che le permetta di raccontare il suo disagio, senza centrare tutto sul peso o la dieta. Quando sarà pronta, consiglio uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale con esperienza su queste tematiche
Buongiorno. Pur non dubitando della competenza e professionalità dei colleghi nutrizionisti cui vi siete rivolti, per esperienza personale reputo che se non scatta l’”empatia” tra professionista e paziente, soprattutto in una fascia di età adolescenziale, non si instaura quel rapporto di fiducia che porta ai risultati attesi.
Tenterei un nuovo approccio facendo capire alla ragazza che è per il suo bene che agite, ma facendo in modo che sia lei a decidere di rivolgersi a uno specialista. Tanti cari auguri.
Tenterei un nuovo approccio facendo capire alla ragazza che è per il suo bene che agite, ma facendo in modo che sia lei a decidere di rivolgersi a uno specialista. Tanti cari auguri.
Buongiorno, discorso complesso e mi trovo perfettamente d’accordo con i colleghi che hanno risposto precedentemente . Non bisogna forzare la situazione ma aspettare che diventi una esigenza della ragazza . Vi consiglierei di non parlare più di diete e sovrappeso ma magari a tavola fare trovare più proteine e verdure piuttosto che carboidrati, condite e cucinate con olio d’oliva extravergine senza dosarlo ( in questo modo si rende più stabile l’equilibrio glicemico e insulinemico riducendo il senso di fame). Questa impostazione alimentare dovrebbe diventare una scelta di tutta la famiglia in modo che sa un passaggio naturale, inoltre evitate di comperare biscotti, merendine ecc. . Vi faccio i miei migliori auguri
Per gli adulti è difficile rispettare una dieta….figuriamoci per gli adolescenti!! Fatta questa premessa in base alla mia esperienza ritengo che il piano alimentare all'età di sua figlia debba essere innanzitutto piacevole, che tenga presente ed accontenti (nel limite giusto ovviamente) i gusti di sua figlia, le abitudini e non sia troppo privativo altrimenti rischia di non durare. Altro punto importantissimo è sapere quanto sia importante per sua figlia ottenere un risultato; mi spiego meglio: una ragazza non interessata a vedersi e sentirsi meglio, una ragazza non stanca di sentire di continuo commenti negativi sul suo aspetto, non avrà alcun motivo per accettare una privazione e quindi sarà un ulteriore fallimento. Provi a ricercare qualche appiglio su cui far presa per motivare sua figlia, la coinvolga ma non la obblighi, la faccia sentire bella, ma spieghi che potrebbe esserlo di più, le dica e le spieghi che DIETA non è ABBRUTIMENTO, ma imparare a mangiare nelle quantità e nei momenti giusti. Magari tutto questo è già stato da lei fatto nei confronti di sua figlia...ma forse ancora non è arrivato il "momento giusto" per la ragazza. Quello che auguro a sua figlia è di trovare professionisti seri che sappiano motivarla e non caricarla di attese al …"primo controllo in studio".
Salve Emilio, questa non è la sede per trattare argomenti complessi come quello che ha esposto. Trovare rifugio nel cibo esprime un disagio che poco ha a che fare con l'alimentazione; questa infatti è solo un mezzo per raggiungere uno scopo. E' bene che vostra figlia sia consapevole di ciò e l'unica cosa che potete fare è quella di supportarla in questo percorso con determinazione. Non colpevolizzatela circa il suo peso e non insistete troppo sul fatto che debba seguire un regime dietetico, cercate di capire ciò che effettivamente non va in modo da poter essere aiutati tutti a vostra volta dai professionisti più adatti nel vostro caso. Parlo al plurale poiché, in casi simili, affinché ci sia una buona riuscita è giusto coniugare le competenze di medico, psicologo e nutrizionista. Il plurale è rivolto anche alla vostra famiglia in quanto è un percorso che vi coinvolge tutti profondamente. Cordiali saluti.
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