Buonasera, ho il dubbio di rientrare nello spettro autistico, tuttavia non saprei come spiegare ques

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Buonasera, ho il dubbio di rientrare nello spettro autistico, tuttavia non saprei come spiegare questa mia situazione. Diciamo che mi ritrovo in molte delle testimonianze di autistici che hanno scoperto di rientrare nello spettro da adulti. Tendenzialmente sono più portato nelle conversazioni con i singoli, le situazioni di gruppo mi generano più stress, non so quando è il mio momento di parlare, non so il mio turno, perchè ci sono troppe informazioni da assimilare. Vale lo stesso per gli eventi più caotici e più rumorosi, è come se ad un certo punto io necessitassi di ricaricare le pile. Vivo con molto stress questo, perchè non vengo capito da chi mi circonda, ma realmente il mio funzionamento è che i concerti, le discoteche, le cose incasinate mi stancano, tendenzialmente al momento le evito proprio per questo, alcune di queste cose tendenzialmente già non mi piacciono, non so se per carattere o per via sempre dello stress che mi apportano. Vivo molto a disagio l'ambiguità negli altri, che siano atteggiamenti o anche ambiguità di volto, dove non riesco realmente a trarne l'emozione, questo mi genera stress. Guardare negli occhi riesco a farlo, ma mi genera uno stress, ma so che a non farlo gli altri pensano che tu non sia sincero. Ho anche dei tic, mi mordo la lingua per concentrarmi meglio... mi tocco i capelli per alleviare le mie emozioni. E batto le mani quando vivo delle emozioni più intense, mi scarica un sacco! Non so se questi possano essere interpretabili come stimming... da piccolo qualcuno mi faceva notare avessi una camminata goffa, tuttora in palestra devo dire che sia stato richiamato per un mio modo di correre sul tapis roulant, come se il mio modo di appoggiare il piede non rispettasse l'appoggiare prima il tallone e poi la punta, ma tendessi ad appoggiare interamente il piatto, tuttavia era uno sforzo immane correggere questa mia modalità secondo ciò che mi affermasse il trainer, riuscivo a fatica, richiedeva un enorme sforzo mentale, non so se possa essere una disprassia comportamentale del movimento. Poi sospettavo anche l'ADHD per il mio procrastinare o aprire un numero di compiti concatenamente e in successione dimenticandomi dei precedenti o per dei momenti in cui sembrava avessi dell'energia infinita, di iperattività letteralmente, che potevano essere seguiti da momenti in cui dovevo ricaricare le pile come fossi completamente senza energie. A volte necessito di pensare, quindi mi estraneo necessariamente da un gruppo. Tutti questi atteggiamenti ne ero del tutto inconsapevole e ora che sono consapevole di averli posso anche sforzarmi di non averli ma questo per me è uno sforzo enorme, che mi fa stancare molto facilmente dall'avere troppo a che fare con il relazionarmi ad altri. Altro mio problema è che mi lascio facilmente travolgere dalle emozioni degli altri, nel senso che entro in empatia annullando me, molto spesso, indosso propriamente i panni dell'altro dimenticando come si torna nei miei. Mi è capitato spesso di far mirroring, per apparire normale, a questo punto essendone consapevole potrei dire per apparire ''normotipico'', anche se onestamente al termine normotipico e neurodiverso sono contrario... Essendo che io non riesco a dire bugie, credo che anche gli altri facciano lo stesso con me, praticamente credo a tutto, ritengo che ogni persona non affermi mai bugia e ciò mi porta a fidarmi anche delle persone che mi sfruttano facilmente, ma nonostante ciò non riesco a credere nella malignità di nessuno... Io non riesco a dire bugie, perchè mi sento in trappola quando le dico. La domanda che più mi infastidisce è:''Come stai?'' perchè non posso rispondere in maniera sincera e ciò mi manda in tilt, posso scegliere di non dire una verità, ma non di affermare una bugia. Sono molto ansioso, a volte è come se si attivasse il sistema simpatico senza una reale percezione di pericolo cosciente. Anche se sto imparando, risulta difficile cogliere l'ironia e in alcune richieste, per rispettare alla lettera, sbaglio perchè non ci avevo colto cosa intendesse l'interlocutore. Mi rendo conto di avere delle percezioni e sensazioni diverse rispetto a chi mi circonda, determinati suoni o pattern di suoni e melodie ben precise mi possono portare ad un preciso stato mentale, che vivo più intensamente, mi commuovo molto facilmente, anche in situazioni dove nessun altro lo fa, vivo male questo perchè non voglio essere il soggetto messo in attenzione per le mie emozioni(Devo dire che da piccolo ero l'opposto, molto logico e pragmatico, quasi assente di emozioni, come fossi un piccolo adulto, non ero per nulla in linea con l'età dei bambini attorno a me, le emozioni si sono accese improvvisamente tutte assieme a cominciare dalle superiori), alle medie ho subito bullismo, alle richieste degli altri di passare i compiti e di aiutarli non riuscivo a dir di no, bastava un tono di voce più alto per far in modo che io ubbidissi senza dire di no. Con determinati suoni o rumori non riesco a mantenere il focus di concentrazione su una discussione o su ciò che sto facendo, perchè il mio focus si sposta su quel rumore. I cambiamenti mi generano stress, anche se adesso ho imparato a gestire, sono e saranno sempre una fonte di grande stress, anche i più piccoli dei cambiamenti. Quando devo imparare qualcosa che mi dà noia proprio non riesco, quando si tratta di argomenti che mi interessano, dimostro di avere una grande memoria. Devo dire che a scuola sono sempre stato tra i migliori e ho avuto sempre un eloquio abbastanza pulito, tuttavia qualche sbavatura accidentale mi capitava sulle cose più stupide(almeno per gli altri), forse ciò non ha mai dato modo di attenzionare che fossi diverso, io ero diverso. Tuttavia sto imparando a essere me stesso e a non sentirmi sbagliato per questo, vorrei poter però imparare a gestire le mia possibile neurodiversità con uno schema cognitivo-comportamentale che mi possa imparare ad auto-gestirmi. Non so se possa centrare con ciò, ho fatto qualche ricerca in merito sul funzionamento diverso dell'amigdala che possa essere collegato a disfunzioni del sistema endocrino, nel senso che le due cose possano essere correlate, e bene io ho fatto un percorso di terapia con ormone GH della crescità, diciamo che la mia famiglia è una bomboniera di disturbi endocrini e dell'ansia, sospetto lo stesso funzionamento diverso anche su mio fratello e mio padre, per mia madre è un'assoluta stupidaggine. Vorrei una terapia psicologica che tratta sull'autismo e che possa individuarlo correttamente, per scelta personale preferirei un percorso psicoterapico al percorso psichiatrico, perchè ritengo di saper gestire la mia condizione senza farmaci, anzi ne temo la dipendenza, essendo che mia nonna è dipendente dalla benzodiazipene. Anche per altri miei trascorsi, temo i farmaci, pertanto vorrei mi consigliasse una psicoterapia che abbia la capacità di diagnosticare l'autismo.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.

Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Buongiorno,
dalle sue parole si comprende quanto sia importante per lei avere una diagnosi per poter dare un nome alle sue difficoltà e sapere su quali aspetti può lavorare.
Non ha specificato la città da cui scrive, io lavoro a Torino e in questo contesto si trovano diversi servizi che possono effettuare una diagnosi ed eventualmente erogare un trattamento. Tenga presente che non è necessario abbinare diagnosi e psicoterapia con lo stesso/a specialista: spesso è più facile rivolgersi in un Centro specializzato convenzionato per la diagnosi e trovare una/o psicoterapeuta che posso prendere in carico persone dello spettro.
Se dovesse aver bisogno di informazioni più specifiche può contattarmi in privato.
Cordialmente
D.ssa Simona Torrente
Psicologa e Psicoterapeuta - Torino
Buonasera, comprendo i suoi vissuti e incertezza. Le suggerisco di rivolgersi ad un professionista per una valutazione specifica. Io ne ho fatte in tal senso ma ricevo nelle Marche, non so da dove ci contatta, può cercare qualcuno nella sua zona. La valutazione richiede un lavoro in presenza. Un caro saluto
Gentil.mo,
ritengo positiva la sua volontà di capire e comprendere il suo stato cognitivo ed emotivo e sono concorde nell'efficacia di una terapia cognitivo-comportamentale che possa aiutarla a gestire e superare le modalità mentali, comportamentali e relazionali che le creano disagio e sofferenza.
A mio parere non emergono dal suo racconto particolari tratti di autismo, anzi.., tuttavia, nella concretezza, è necessario che si rivolga ad un servizio sanitario neurologico per una valutazione del caso completa, per confermare o escludere un qualsiasi disturbo neurologico, considerando che ve ne sono diversi e di vario grado. In seguito, avendo il quadro diagnostico più chiaro, potrà iniziare una psicoterapia cognitivo-comportamentale appropriata.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Claudia De Giuli
Gentile utente di mio dottore,
è comprensibile quanto sia importante per lei avere una diagnosi al fine di poter dare un nome al suo disagio. Trovi uno specialista nella sua zona che possa effettuare una valutazione diagnostica ed indicarle il trattamento più indicato per il suo caso.
Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buongiorno, tutte queste informazioni su di sé e la ricerca di elementi fisiologici dettagliati, denotano il bisogno di comprendere e la motivazione a farlo. Le suggerisco di rivolgersi ad un neuropsichiatra per una valutazione e in un secondo momento decidere il tipo di percorso psicoterapeutico più idoneo alla sua diagnosi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, solitamente la Asl delle principali province italiane ha un servizio per la diagnosi specifica di autismo dell' adulto, se così non fosse per la sua provincia può fare una ricerca specifica nel settore privato. Altra cosa è la psicoterapia, un percorso che a prescindere dalla diagnosi, ognuno può decidere di intraprendere per comprendere sé stesso e i propri desideri.
Buona ricerca
Un caro saluto
Dott.ssa Cristina Villa
Buonasera. Condivide una descrizione molto dettagliata di sé, delle proprie caratteristiche, difficoltà, ecc., ma soprattutto il dubbio di rientrare all'interno di una diagnosi compresa nello spettro dell'autismo e la richiesta di un percorso di psicoterapia che possa sia aiutarla a promuovere il proprio benessere che a diagnosticare in maniera corretta la propria problematica psicologica.
A mio avviso potrebbe scegliere diverse strade per occuparsi di sé, ad esempio, potrebbe rivolgersi al servizio pubblico territoriale chiedendo informazioni sui centri specialistici che si occupano di autismo presenti nella sua zona, oppure rivolgersi a centri specialisti equivalenti privati, o ancora ad un/a neuropsichiatra, valutando con questi professionisti sia gli aspetti diagnostici che il trattamento che può essere efficace in base alle proprie necessità. Un saluto, Dott. Felice Schettini
Gentile Amico,

perché rimanere con il dubbio? Esistono centri specializzati nella diagnosi dell'autismo. E' importante che ne cerchi uno e che proceda alla percorso di diagnosi, prima di intraprendere qualsiasi terapia di supporto. La neurodivergenza non è qualcosa da "curare" come fosse una malattia, ma una condizione che va supportata con interventi specifici e valorizzata nelle sue potenzialità. E' la bellezza di essere (per fortuna) tutti diversi!

con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buonasera, ho letto la sua richiesta. In realtà, non é l'unico in questo periodo che si pone tali domande sul proprio modo di comportarsi, pensare e a volte apprendere. Se le posso le vorrei chiedere quanto anni ha e come psicologa scolastica chiederle come ha 'funzionato" in tale ambito. Per il resto sono a disposizione per iniziare un percorso di psicoterapia. Nessun farmaco ma una relazione terapeutica adatta a lei. Cordiali Saluti
Buonasera e grazie per la sua condivisione che può essere di aiuto a molti.
Diagnosi e trattamento psicoterapeutico possono essere fatti sia da professioniste/i pubblici (in centri specializzati sul territorio), sia privati (urché abbiano una formazione specifica e soprattutto certificata).
Eaistono poi dei test on line, di autosomministrazione, studiati apposta per adulti. Chiaramente non sono sostituibili ad una valutazione clinica di un professionista, ma possono essere un buon metodo di suto-confronto con la diagnosi e lo spettro autistico Sono standardizzati e attingono ad una enorme casistica.
Non mi è possibile.copiare un link qui di seguito, ma se cerca su internet " test asperger adulti", viene fuori una pagina con differenti test, tutti gratuiti.
Resta sempre imprescindobile la diagnosi professionistica.
Un caro saluto.


Buon pomeriggio, le suggerisco di rivolgersi ad un centro specializzato che faccia valutazioni e diagnosi dello spettro dell’autismo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Buon giorno. In qualità di psicoterapeuta, le consiglierei di indagare anche oltre la condizione di autismo, per esempio sulla possibilità che il suo disagio possa essere un'impegnativa forma di ansia sociale. Questa verifica può essere effettuata con la collaborazione di un neuropsichiatra e un terapeuta cognitivo comportamentale. La saluto. Dott.ssa Agostini Maria Grazia
Salve, molte informazioni a cui è difficile dare una risposta puntuale. Vista l'importanza del suo racconto le suggerisco vivamente di parlarne con uno psicologo per definire, affrontare e risolvere quanto la turba. Non esiti. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Fare una diagnosi di autismo è un lavoro che richiede una serie di incontri presso uno psicologo ma , da quanto riferisce, non so se lei sia affetto da autismo o da un disturbo di personalità evitante , accompagnato da ansia sociale. Tutto ciò di fatto importa poco. Per sanare il suo stato di disagio e concedersi una vita più autentica, dovrebbe affrontare una psicoterapia che le offra strumenti per affrontare le situazioni in modo più realistico e funzionale.
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Salve, la sua descrizione è più che corposa, le devo però far notare che le diagnosi ufficiali le fanno solo i centri dedicati.
Se vuole avere un primo consulto informale sarebbe opportuno che si recasse da uno psicoterapeuta in modo da essere eventualmente correttamente indirizzato.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
Caro utente, la psicoterapia è un viaggio alla scoperta e alla conoscenza di se, a prescindere spesso da etichette e diagnosi. Sembra che il suo vissuto sia pregno di molti aspetti che forse potrebbe approfondire ed esternare iniziando un percorso che la possa aiutare a mettere insieme questi diversi punti.
Cordialmente, Dott.ssa Sara Molinaro

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