Buonasera,ho fatto eseguire a mio figlio 25enne test della disbiosi ed è risultato indicano a 157 e
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Buonasera,ho fatto eseguire a mio figlio 25enne test della disbiosi ed è risultato indicano a 157 e scatolo nella norma.Premetto che soffre di ansia e sta assumendo da quasi due mesi zoloft .Sto notando che riesce meglio a controllare gli attacchi di ansia e mi è sorto il dubbio proprio per questo motivo che avesse dei livelli di serotonina non nella norma e per questo gli ho fatto eseguire il test.Ora la mia domanda è. questa .Dobbiamo fare altre indagini o cercare di riequilibrare il microbiota intestinale direttamente e se si in che modo?Grazie a chi mi risponderà.
Buonasera, esistono ormai molte evidenze scientifiche che mettono in correlazione il microbiota intestinale con il sistema nervoso, secondo quello che prende il nome di "asse intestino-cervello". Sulla base di questo, è possibile che un'alterazione del microbiota intestinale possa in qualche modo influenzare l'asse di secrezione della serotonina così come può essere vero il contrario; spesso, questi sintomi sono associabili alla sindrome del colon irritabile, la quale può essere trattata con un'alimentazione specifica e degli integratori mirati a ristabilire l'equilibrio della flora batterica e la normale funzionalità intestinale. In particolare, da quanto emerge dai test da lei eseguiti, sembrerebbe che suo figlio abbia una disbiosi di tipo fermentativo, la quale può essere contrastata tramite un approccio alimentare a basso contenuto di FODMAP (fibre fermentabili) e un'integrazione a base di lactobacillus acidophilus. Sono convinto che con questo approccio integrato la disbiosi di suo figlio migliorerà e così, di conseguenza, anche il suo stato d'ansia. Per altre informazioni resto a disposizione, buona serata
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La disbiosi può derivare da diversi fattori, tra cui una scorretta alimentazione. Se mangiamo in maniera corretta nutriamo correttamente la nostra flora batterica intestinale e ne permettiamo un conseguente equilibrio. È possibile aiutare a prevenire o curare la disbiosi con l’integrazione di probiotici. Integrare con ceppi specifici di Bifidobatteri o Lattobacilli può essere un supporto per contrastare la disbiosi intestinale. In particolare i Bifidobatteri possono aiutare a contrastare la disbiosi putrefattiva, promuovono il corretto assorbimento, la produzione di alcuna vitamine ( tra cui vitamine del gruppo B) e difendono contro agenti nocivi; i lattobacilli possono supportare il nostro sistema immunitario a livello della mucosa intestinale ( aumentano infatti al produzione di linfociti B e T e migliorano la concentrazione di anticorpi IgM), favoriscono la digestione e prevengono al disbiosi fermentativa.
E’ possibile , inoltre, aiutare il nostro intestino anche con tecniche di respirazione, di rilassamento e meditazione, con l’attività fisica.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
E’ possibile , inoltre, aiutare il nostro intestino anche con tecniche di respirazione, di rilassamento e meditazione, con l’attività fisica.
Distinti saluti
Dr Luca Agostini
Gentilissimo paziente,
Mi dispiace sentire che suo figlio stia affrontando questo problema, ma mi fa piacere sapere che sta ottenendo un miglior controllo con l'assunzione di Zoloft. La relazione tra il microbiota intestinale e la salute mentale è un campo di ricerca interessante, ma al momento non ci sono ancora abbastanza prove per stabilire una connessione diretta tra i livelli di serotonina nel microbiota intestinale e l'ansia.
Se ha preoccupazioni riguardo al microbiota intestinale di tuo figlio, potrebbe considerare di consultare uno specialista in gastroenterologia o un nutrizionista. Questi professionisti possono valutare la situazione di suo figlio e fornire consigli specifici sul come migliorare la salute del microbiota intestinale.
Alcuni suggerimenti generali per promuovere un microbiota intestinale sano includono una dieta ricca di fibre, alimenti probiotici come lo yogurt e il kefir, e ridurre l'assunzione di cibi ad alta quantità di zucchero e grassi saturi. Inoltre, uno stile di vita sano che include il controllo dello stress, l'esercizio regolare e un adeguato riposo può anche contribuire al benessere generale.
È sempre importante consultare un professionista qualificato per consigli specifici.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Mi dispiace sentire che suo figlio stia affrontando questo problema, ma mi fa piacere sapere che sta ottenendo un miglior controllo con l'assunzione di Zoloft. La relazione tra il microbiota intestinale e la salute mentale è un campo di ricerca interessante, ma al momento non ci sono ancora abbastanza prove per stabilire una connessione diretta tra i livelli di serotonina nel microbiota intestinale e l'ansia.
Se ha preoccupazioni riguardo al microbiota intestinale di tuo figlio, potrebbe considerare di consultare uno specialista in gastroenterologia o un nutrizionista. Questi professionisti possono valutare la situazione di suo figlio e fornire consigli specifici sul come migliorare la salute del microbiota intestinale.
Alcuni suggerimenti generali per promuovere un microbiota intestinale sano includono una dieta ricca di fibre, alimenti probiotici come lo yogurt e il kefir, e ridurre l'assunzione di cibi ad alta quantità di zucchero e grassi saturi. Inoltre, uno stile di vita sano che include il controllo dello stress, l'esercizio regolare e un adeguato riposo può anche contribuire al benessere generale.
È sempre importante consultare un professionista qualificato per consigli specifici.
Cordialmente
Dott.ssa F.A.
Buonasera, le consiglio di rivolgersi ad un gastroenterologo che sarà in grado di fare una diagnosi accurata di una eventuale disbiosi per suo figlio, tenendo conto anche della sua condizione d'ansia e relativa terapia farmacologica in atto. A seguito della diagnosi, si potrà poi stabilire la terapia adeguata per il ripristino dell'eubiosi (equilibrio del microbiota) che può prevedere anche una terapia nutrizionale di supporto. In questo caso, poi le consiglio di rivolgersi ad un nutrizionista in grado di poter elaborare un piano alimentare per suo figlio a seguito di un'attenta anamnesi alimentare e dello stile di vita. Rimango a sua disposizione, cordiali saluti. Dott.ssa Alessia Oliani
Salve, condivido le risposte dei colleghi. Meglio rivolgersi ad un professionista e in caso valutare una terapia con probiotici e fermenti per sostenere la flora batterica intestinale diminuire i sintomi intestinali.
Un piano alimentare è chiaramente necessario, alla base di tutto. Ci sono protocolli ad hoc che vengono utilizzati in questi casi.
Rimango a disposizione, Dott.ssa Antonella Monteleone.
Un piano alimentare è chiaramente necessario, alla base di tutto. Ci sono protocolli ad hoc che vengono utilizzati in questi casi.
Rimango a disposizione, Dott.ssa Antonella Monteleone.
Buongiorno, la serotonina è un ormone che deriva dal triptofano, un aminoacido essenziale che quindi non riusciamo a sintetizzare. Fatta 100 la serotonina circolante, il 90% circa viene sintetizzato dal Sistema nervoso enterico, se il microbiota è corretto, l'altro 10 % dal cervello della teca cranica. Integri la dieta con cibi naturali contenenti triptofano. Non lo prenda come prodotto di farmacia; con l'alimentazione corretta ripristini il microbiota eubiotico e d elimini dalla dieta alimenti processati dall'industria alimentare. Mi faccia sapere.
Buona giornata
Buona giornata
Buongiorno, come detto dai miei colleghi, l'asse intestino-cervello è al momento studiato con molto interesse. Dalle ricerche emerge come questi due distretti corporei siano in grado di influenzarsi vicendevolmente, pertanto è molto importante non focalizzarsi su uno solo di essi. La cosa migliore da fare, a mio avviso, è una approfondita valutazione clinica con professionisti ad hoc (gastroenterologo, psicoterapeuta, psichiatra) per valutare sia la componente intestinale che lo stato di ansia. In questo modo un professionista dell'alimentazione potrà consigliarla e seguirla al meglio in base alla condizione specifica e alla strategia terapeutica definita con le altre figure professionali. Buona giornata, dottoressa Paola Zanetta
Gentile paziente, l'indicano elevato è indice di disbiosi di tipo fermentativo nel tenue, mentre il valore dello scatolo rialzato, che indica disbiosi putrefattiva, è meno comune. Dal momento che l'indicano è alto, sicuramente c'è una componente psicologica (asse intestino-cervello), ma è altrettanto certo che lo stato di salute intestinale non sia ottimale, ed è dunque necessario intrraprendere degli accorgimenti alimentari personalizzati poichè è probabile che vi sia un proncipio di permeabilità intestinale.
Rimango a disposizione, un cordiale saluto, Dr.ssa Giulia Martinelli
Rimango a disposizione, un cordiale saluto, Dr.ssa Giulia Martinelli
Gentile paziente, esistono evidenze scientifiche che correlano il microbiota intestinale con il sistema nervoso ("asse intestino-cervello"). E' possibile che un'alterazione del microbiota intestinale possa alterare i livelli di serotonina, così come il disturbo d'ansia può influenzare negativamente il microbiota intestinale.
L'indicano è un metabolita che si ritrova nelle urine e che deriva dal triptofano. Valori alti di indicano segnalano una disbiosi di tipo fermentativo.
A questo punto è bene valutare se la dieta è molto ricca in carboidrati che promuovono la fermentazione.
Consiglio quindi di rivolgersi ad un nutrizionista in grado di poter elaborare un piano alimentare per suo figlio a seguito di un'attenta anamnesi alimentare e dello stile di vita.
Cordiali saluti, Dott.ssa Vanessa Carletti
L'indicano è un metabolita che si ritrova nelle urine e che deriva dal triptofano. Valori alti di indicano segnalano una disbiosi di tipo fermentativo.
A questo punto è bene valutare se la dieta è molto ricca in carboidrati che promuovono la fermentazione.
Consiglio quindi di rivolgersi ad un nutrizionista in grado di poter elaborare un piano alimentare per suo figlio a seguito di un'attenta anamnesi alimentare e dello stile di vita.
Cordiali saluti, Dott.ssa Vanessa Carletti
Salve, mi dispiace che suo figlio stia attraversando un periodo così delicato. Sicuramente oggi si è sempre più coscienti del fatto che esista il così detto "asse-intestino-cervello" , cioè un asse che correla il nostro cervello con il nostro intestino e viceversa; per cui potrebbe essere molto utile consultare un professionista che l'aiuti nell'elaborazione di un piano alimentare equilibrato e magari supporti suo figlio con dei probiotici. Così come sarebbe altrettanto importante capire da cosa sono scaturiti questi attacchi ansiosi (sempre con l'aiuto di un professionista) per poterne ridurne la loro comparsa. Cordiali saluti. Dott.ssa Giuliana Tagliaferri
Salve, sicuramente fare un primo passaggio con un gastroenterologo può essere utile per avere un quadro più chiaro. Una volta capita meglio la situazione fare un consulto con un nutrizionista.
Spesso tante situazioni possono derivare da un alterata alimentazione, analizzare le abitudini alimentari e ristabilire un equilibrio può portare a notevoli giovamenti a livello di microbiota.
Oltre a ciò poi intervengono tutta una serie di fattori: attività fisica, stress ecc
Buona serata
Spesso tante situazioni possono derivare da un alterata alimentazione, analizzare le abitudini alimentari e ristabilire un equilibrio può portare a notevoli giovamenti a livello di microbiota.
Oltre a ciò poi intervengono tutta una serie di fattori: attività fisica, stress ecc
Buona serata
Buongiorno,
c'è una correlazione tra intestino-cervello. anche se gli esami effettuati risultano nella norma è necessaria una dieta e una integrazione specifica. sempre valida la regola delle R: ripulire, riparare, ripristinare.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Drssa G.Viviana Martiradonna
c'è una correlazione tra intestino-cervello. anche se gli esami effettuati risultano nella norma è necessaria una dieta e una integrazione specifica. sempre valida la regola delle R: ripulire, riparare, ripristinare.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Drssa G.Viviana Martiradonna
Salve signora, come le hanno già risposto i colleghi, l'associazione benessere intestinale-sistema nervoso è ampiamente dimostrato in letteratura scientifica, fermo restando che non abbiamo ancora dati certi e inconfutabili e chi è la causa certo di cosa. Il test positivo all'indicano ci da informazioni su uno stato di disbiosi intestinale ma è da immaginarlo se il ragazzo ha un comportamento alimentare disregolato per le motivazioni psicologiche note. E' positivo che il farmaco assunto sia riuscito a stabilizzarlo un poco, il consiglio che le posso dare è di farlo seguire da uno psicoterapeuta per la parte cognitiva-comportamentale e supportarlo così a gestire i sintomi ansiosi, mentre a livello alimentare di seguire un modello mediterraneo con la riduzione di prodotti ultraprocessati, dolci, junk food ed altro, senza però cadere nella restrizione eccessiva altrimenti al problema dell'ansia se ne potrebbe sommare un altro conseguente alla rigidità alimentare. Chiaramente il tutto dovrebbe essere valutato in modo strettamente personale su tutti i fronti.
Sicuramente bisogna in contemporanea riequilibrare il microbiota intestinale e segfuire un percorso nutrizionale mirato per risolvere il problema della disbiosi (disbiosi fermentativa a livello di intestinuo tenue poichè indicano e a 157 causata da assunzine cronica di carboidrati raffinati, zuccheri semplici) quindi probiotici mirati e dieta ricca di fibre, vitamine e carboidrati complessi
cari saluti
Tazzari Silvia
cari saluti
Tazzari Silvia
Cara Signora,
la disbiosi intestinale si può manifestare con diversi sintomi. Oltre ai test diagnostici si vanno a considerare le manifestazioni cliniche, come costipazione o diarrea, meteorismo, forte gonfiore addominale.. alvo alterno in generale
In generale comunque le consiglio una consulenza specialistica da un nutrizionista/dietista/dietologo/gastroenterologo. Insieme potrete valutare le manifestazioni cliniche di suo figlio e, eventualmente, nuove indagini da effettuare.
In bocca al lupo
A risentirla
la disbiosi intestinale si può manifestare con diversi sintomi. Oltre ai test diagnostici si vanno a considerare le manifestazioni cliniche, come costipazione o diarrea, meteorismo, forte gonfiore addominale.. alvo alterno in generale
In generale comunque le consiglio una consulenza specialistica da un nutrizionista/dietista/dietologo/gastroenterologo. Insieme potrete valutare le manifestazioni cliniche di suo figlio e, eventualmente, nuove indagini da effettuare.
In bocca al lupo
A risentirla
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