Buonasera. Ho commesso un errore sul posto di lavoro e ora sono terrorizzata dalla reazione che po
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Buonasera.
Ho commesso un errore sul posto di lavoro e ora sono terrorizzata dalla reazione che potrebbe avere il mio responsabile.
Premetto che lavoro in questo posto da poco tempo e sono ancora in formazione (inoltre è il mio primo lavoro). L'altro giorno ho commesso un errore. I miei colleghi mi hanno rassicurato e mi hanno detto che è un errore risolvibile, tuttavia con dei costi in piu' che non dovevano esserci. Devo spiegare la situazione al mio responsabile ma ho paura della sua reazione. Sono pronta a prendermi la responsabilità di ciò che è successo, è stato solo un mio errore e sono pronta a proporre delle soluzioni. Il mio responsabile ha un carattere molto forte e ho paura della sua reazione. Ho paura che non accetterà le mie scuse, ho paura che perda la fiducia che aveva in me. Ho paura di non trovarmi piu' bene sul posto di lavoro e di sentirmi continuamente a disagio con il responsabile. Sono giorni che piango per l'ansia e il senso di terrore. Cosa mi consigliate?
Ho commesso un errore sul posto di lavoro e ora sono terrorizzata dalla reazione che potrebbe avere il mio responsabile.
Premetto che lavoro in questo posto da poco tempo e sono ancora in formazione (inoltre è il mio primo lavoro). L'altro giorno ho commesso un errore. I miei colleghi mi hanno rassicurato e mi hanno detto che è un errore risolvibile, tuttavia con dei costi in piu' che non dovevano esserci. Devo spiegare la situazione al mio responsabile ma ho paura della sua reazione. Sono pronta a prendermi la responsabilità di ciò che è successo, è stato solo un mio errore e sono pronta a proporre delle soluzioni. Il mio responsabile ha un carattere molto forte e ho paura della sua reazione. Ho paura che non accetterà le mie scuse, ho paura che perda la fiducia che aveva in me. Ho paura di non trovarmi piu' bene sul posto di lavoro e di sentirmi continuamente a disagio con il responsabile. Sono giorni che piango per l'ansia e il senso di terrore. Cosa mi consigliate?
Buon pomeriggio, dalla sua descrizione si percepisce un forte timore legato all'affrontare il Suo superiore, probabilmente legato alla percezione della relazione come squilibrata, o a Sue caratteristiche di personalità.
Le consiglierei di farlo in maniera assertiva, e senza pensare alle possibili conseguenze catastrofiche, spiegando cosa è accaduto e come si sente a tal proposito; tenendo sempre presente, soprattutto per sè stessa, che l'errore è insito all'essere umani, per cui tutti ne siamo autori.
Rimango a disposizione qualora avesse altri dubbi o volesse affrontare il problema attraverso una Consulenza o un percorso.
Un caro saluto.
Dott.ssa Ilenia Caggiu
Le consiglierei di farlo in maniera assertiva, e senza pensare alle possibili conseguenze catastrofiche, spiegando cosa è accaduto e come si sente a tal proposito; tenendo sempre presente, soprattutto per sè stessa, che l'errore è insito all'essere umani, per cui tutti ne siamo autori.
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Buongiorno Gentile utente, mi dispiace per la situazione in cui si trova. Se i colleghi le sono di conforto rispetto a quanto accaduto forse si tratta realmente di una questione risolvibile. Comprendo la sua agitazione, ma mi chiedo quanto la figura del suo responsabile la condiziona sul posto di lavoro e se forse l'ansia sta diventando faticosa da gestire per lei. Qualora avesse necessità di un consulto mi rendo disponibile anche online.
Un caro saluto
Dott.ssa Maffioletti
Un caro saluto
Dott.ssa Maffioletti
Buonasera gentile utente, la paura è legittima e comprensibile ma gli errori sono umani. Non si può fare altro che accettarli, ammetterli e rimediare. Quello che colpisce è che più che paura lei parli di terrore e racconti di un malessere molto intenso. Non pensa che il suo responsabile possa apprezzare la sua disponibilità ad assumersi la responsabilità dell'errore e a rimediare? Mi chiedo anche da dove arrivi il suo terrore nei confronti dell'autorità.
Le suggerisco di non aspettare oltre e affrontare il suo responsabile! Andrà meglio di quanto si aspetta...
Dott.ssa Franca Vocaturi
Le suggerisco di non aspettare oltre e affrontare il suo responsabile! Andrà meglio di quanto si aspetta...
Dott.ssa Franca Vocaturi
Gentile utente buonasera, ciò che più mi colpisce della sua lettera è la paura che la domina. Mi chiedo quanto la sua ansia condizioni non solo il suo lavoro ma la sua vita in generale. L'ansia mal direzionata può compromettere la qualità della nostra vita in maniera importante. Se pensa che imparare a gestire l'ansia possa essere importante per lei mi chiami, approfondiremo il discorso. Un cordiale saluto, dott.ssa Manuela Leonessa
Buonasera, la ringrazio per la condivisione di un contenuto così doloroso per lei. Certamente commettere errori è parte integrante dell’essere umano, specialmente se ci si trova in una situazione ancora poco conosciuta come é quella che sta riportando lei. Comprendo come il confrontarsi con una figura professionalmente superiore a lei rispetto a questioni di questo tipo possa essere spaventoso. Da quanto dice l’errore pur avendo delle conseguenze potrebbe essere risolvibile, dunque, la inviterei a riflettere sull’importanza che questa persona ha effettivamente per lei, poiché, essendo un professionista, sarà certamente abituato a trattare con situazioni molto più complicate di un errore commesso umanamente. Qualora senta la necessità di discuterne più approfonditamente metto a disposizione il mio tempo. Le auguro una buona serata.
Buongiorno,
è più che lecito avere qualche timore in questa situazione, specialmente se si tratta del suo primo lavoro. Tuttavia se ritiene di aver bisogno di un supporto psicologico per superare senza ansie e paure situazioni simili a questa le consiglio di intraprendere un percorso presso un professionista.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Veronica Savio
è più che lecito avere qualche timore in questa situazione, specialmente se si tratta del suo primo lavoro. Tuttavia se ritiene di aver bisogno di un supporto psicologico per superare senza ansie e paure situazioni simili a questa le consiglio di intraprendere un percorso presso un professionista.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Veronica Savio
Buongiorno, capisco quanto la situazione sul lavoro possa essere stressante e preoccupante per lei. È normale sentirsi così quando si commette un errore sul posto di lavoro, soprattutto quando si è in formazione e si è impegnati a dare il meglio di sé.
Il suo desiderio di prendersi la responsabilità dell'errore e di proporre soluzioni è un buon passo da fare. Tenga presente che rispettarsi e prendersi la responsabilità per gli errori commessi è parte integrante del lavoro e contribuirà a costruire una relazione di fiducia con il suo responsabile.
È importante anche ricordare che ogni persona ha un proprio modo di reagire, e che la reazione del suo responsabile potrebbe essere diversa da come si aspetta. Potrebbe essere utile pianificare in anticipo cosa dire e le possibili soluzioni per risolvere il problema durante la conversazione con il suo responsabile. Questo potrebbe darle una maggiore sicurezza durante la conversazione e aiutarla ad affrontare eventuali reazioni negative.
Inoltre, potrebbe essere utile cercare sostegno dai suoi colleghi per condividere le preoccupazioni e trovare un modo per affrontare la situazione insieme. Potrebbe anche essere utile parlare con il tuo responsabile o con un responsabile più senior per comprendere meglio la natura dei problemi e per ricevere consigli su come evitare di ripetere gli stessi errori.
Infine, ricordi di avere fiducia in se stessa e di non farsi sconfiggere dal senso di paura e ansia. Cerchi di mantenere una prospettiva a lungo termine e di non lasciare che l'errore influenzi negativamente il suo lavoro e la sua vita. Se il suo senso di ansia continua ad essere molto forte e persistente, vorrei esplorare i suoi sentimenti e preoccupazioni riguardo la situazione e aiutarla a individuare strategie per gestirle in modo più efficace. Affronteremo la situazione sul lavoro in modo che lei possa trovare un modo per risolvere il conflitto e sentirsi a tuo agio sul lavoro.
Il suo desiderio di prendersi la responsabilità dell'errore e di proporre soluzioni è un buon passo da fare. Tenga presente che rispettarsi e prendersi la responsabilità per gli errori commessi è parte integrante del lavoro e contribuirà a costruire una relazione di fiducia con il suo responsabile.
È importante anche ricordare che ogni persona ha un proprio modo di reagire, e che la reazione del suo responsabile potrebbe essere diversa da come si aspetta. Potrebbe essere utile pianificare in anticipo cosa dire e le possibili soluzioni per risolvere il problema durante la conversazione con il suo responsabile. Questo potrebbe darle una maggiore sicurezza durante la conversazione e aiutarla ad affrontare eventuali reazioni negative.
Inoltre, potrebbe essere utile cercare sostegno dai suoi colleghi per condividere le preoccupazioni e trovare un modo per affrontare la situazione insieme. Potrebbe anche essere utile parlare con il tuo responsabile o con un responsabile più senior per comprendere meglio la natura dei problemi e per ricevere consigli su come evitare di ripetere gli stessi errori.
Infine, ricordi di avere fiducia in se stessa e di non farsi sconfiggere dal senso di paura e ansia. Cerchi di mantenere una prospettiva a lungo termine e di non lasciare che l'errore influenzi negativamente il suo lavoro e la sua vita. Se il suo senso di ansia continua ad essere molto forte e persistente, vorrei esplorare i suoi sentimenti e preoccupazioni riguardo la situazione e aiutarla a individuare strategie per gestirle in modo più efficace. Affronteremo la situazione sul lavoro in modo che lei possa trovare un modo per risolvere il conflitto e sentirsi a tuo agio sul lavoro.
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Buongiorno. Dice che lavora in quel posto da poco, quindi non ha ancora un'esperieza diretta di errori riportati a quel responsabile. Ciò che la spaventa, più che la reazione è il modo in cui si immagina la reazione, il diaologo che avviene per ora solo all'interno della sua mente. Provi a riconoscere quelli per ciò che sono, ossia pensieri e non un fatto reale.
Se vuole, può anche iniziare un percorso per scoprire perchè, in assenza di dati, la sua mente genera aspettative così spaventose.
Se vuole, può anche iniziare un percorso per scoprire perchè, in assenza di dati, la sua mente genera aspettative così spaventose.
Buongiorno gentile utente, grazie per aver condiviso le sue preoccupazioni in questo spazio.
Come hanno notato i miei colleghi precedentemente, dalle sue parole emerge una forte preoccupazione e ansia relativa all'errore da lei commesso e, soprattutto, nell'affrontare il suo capo.
A cosa è dovuta questa reazione così intensa? Certamente in parte è legata al fatto che, come lei ci ha scritto, è il suo primo lavoro e non ha esperienza; di questo il suo datore di lavoro certamente ne sarà a conoscenza e sarà più tollerante; ma, allo stesso tempo, mi sembra che la sua ansia sia superiore al reale pericolo e abbia radici più profonde. In che modo si rapporta agli altri e, nello specifico, come vive i confronti con quella che lei percepisce come autorità?
Le consiglio di porsi queste domande e cercare le risposte; se non dovesse trovarle da sola, le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per indagare questi aspetti.
Nel frattempo, le auguro il meglio, non solo in ambito lavorativo.
Resto a disposizione, anche online.
Dott.ssa Barbara Piscitelli
Come hanno notato i miei colleghi precedentemente, dalle sue parole emerge una forte preoccupazione e ansia relativa all'errore da lei commesso e, soprattutto, nell'affrontare il suo capo.
A cosa è dovuta questa reazione così intensa? Certamente in parte è legata al fatto che, come lei ci ha scritto, è il suo primo lavoro e non ha esperienza; di questo il suo datore di lavoro certamente ne sarà a conoscenza e sarà più tollerante; ma, allo stesso tempo, mi sembra che la sua ansia sia superiore al reale pericolo e abbia radici più profonde. In che modo si rapporta agli altri e, nello specifico, come vive i confronti con quella che lei percepisce come autorità?
Le consiglio di porsi queste domande e cercare le risposte; se non dovesse trovarle da sola, le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per indagare questi aspetti.
Nel frattempo, le auguro il meglio, non solo in ambito lavorativo.
Resto a disposizione, anche online.
Dott.ssa Barbara Piscitelli
Salve, la condivisione delle proprie emozioni, seppur negative e destabilizzanti, è un segnale di motivazione ad affrontare e risolvere il problema. Capita a volte di nascondersi dietro i propri errori e sperare che il tempo risolva le cose. Le consiglio di partire da un piccolo gesto di gentilezza verso se stessa, accettando senza giudizio di aver commesso un errore e che ciò rientra nella natura umana. Essere compassionevoli con se stessi senza cadere nell'autocritica ci può aiutare a relazionarci meglio con gli altri, anche con il suo responsabile. Anch'egli, glielo assicuro, non è immune dallo sbagliare, anzi tutt'altro. Il miglior modo di gestire un errore è analizzarlo e capire come si è verificato, dopo ciò avere l'onestà e quel briciolo di coraggio per raccontarlo al suo responsabile. Non dia eccessivo peso alle conseguenze, affronti una situazione alla volta. Come ha anticipato nella sua domanda, lei è in un periodo di formazione e proprio per questo il suo responsabile sarà molto più propenso ad accogliere le sue spiegazioni. Tutti abbiamo il diritto di sbagliare perché l'apprendimento passa attraverso gli errori. Spero di esserle stato di aiuto. Rimango a disposizione per eventuali altri suggerimenti sul da farsi. Dott. Antonio Cortese
Salve,
la sua agitazione è comprensibile, ma errare è umano e rientra tra i nostri diritti assertivi.
Purtroppo, le nostre esperienze e la cultura in cui viviamo ci portano ad interiorizzare delle regole poco funzionali.
Molti sono convinti che gli errori siano un comportamento sbagliato e che, se si sbaglia, ci si deve sentire in colpa. Al contrario, non occorre scusarsi necessariamente, ma basta semplicemente esprimere ciò che è successo ed eventualmente proporre una soluzione, come lei suggerisce.
Ad di là della situazione specifica, credo che potrebbe esserle utile un percorso psicologico improntato sull'assertività che la aiuti a comprendere i suoi diritti e a gestire al meglio non solo questa, ma anche altre situazioni che quotidianamente possono capitare, senza provare ansia o sensi di colpa.
Augurandole una buona giornata resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e, qualora volesse, per un colloquio conoscitivo.
Cordiali Saluti
la sua agitazione è comprensibile, ma errare è umano e rientra tra i nostri diritti assertivi.
Purtroppo, le nostre esperienze e la cultura in cui viviamo ci portano ad interiorizzare delle regole poco funzionali.
Molti sono convinti che gli errori siano un comportamento sbagliato e che, se si sbaglia, ci si deve sentire in colpa. Al contrario, non occorre scusarsi necessariamente, ma basta semplicemente esprimere ciò che è successo ed eventualmente proporre una soluzione, come lei suggerisce.
Ad di là della situazione specifica, credo che potrebbe esserle utile un percorso psicologico improntato sull'assertività che la aiuti a comprendere i suoi diritti e a gestire al meglio non solo questa, ma anche altre situazioni che quotidianamente possono capitare, senza provare ansia o sensi di colpa.
Augurandole una buona giornata resto a disposizione per ulteriori chiarimenti e, qualora volesse, per un colloquio conoscitivo.
Cordiali Saluti
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, intanto mi fa piacere che abbia scritto per avere un confronto. Da quello che racconta si coglie quanto lei tenga a questo suo nuovo inizio lavorativo e da una parte questo è lodevole. Da un punto di vista psicologico però mi sento di sottolineare quanto forse lei pretenda molto da se stessa, anche di più di quello che davvero ci si può aspettare dall'esterno, a maggior ragione essendo ancora in una fase di formazione per cui è prevedibile che una persona commetta degli errori: in fondo è dagli errori che si impara! Potrebbe essere che il suo ideale di far bene le si rivolti un po' contro facendola sentire insicura e quindi facendo emergere le paure da lei indicate, rinforzate inoltre dal fatto che questo suo responsabile potrebbe risuonare con qualche figura piuttosto severa e autoritaria del passato. Chissà, bisognerebbe stare un po' più in ascolto del suo sentire e della sua storia per poter far nascere qualche altro pensiero a proposito! Al momento direi che, considerando la sua onestà e la sua intenzione di riparare, ha tutte le carte in regola per tentare di procedere con la sua idea di chiarimento e confronto con il referente in questione! Se però sente che il carico emotivo è troppo forte e fonte di una sofferenza difficile da gestire, potrebbe rivolgersi ad un professionista per farsi supportare in queste dinamiche per lei così angosciose: le sue paure ed i suoi timori potrebbero giovare molto della possibilità di sentirsi accolti, compresi e contenuti, lasciandola più libera di muovere i suoi passi. Per qualsiasi altro chiarimento o necessità rimango a disposizione. Un cordiale saluto, Jessica Toccafondo
Buongiorno,
Io le consiglio di non attendere oltre a parlare con il suo responsabile per non peggiorare la sua situazione personale che lavorativa.
Io le consiglio di non attendere oltre a parlare con il suo responsabile per non peggiorare la sua situazione personale che lavorativa.
Buongiorno, commettere qualche errore sul lavoro, soprattutto se è il primo lavoro e si è nuovi nel contesto, è abbastanza "normale" e direi che fa parte del percorso di crescita professionale e dell'apprendimento delle competenze e capacità, tra cui rientra anche quella di sapersi relazionare in modo costruttivo con chi nell' organigramma aziendale ha "ruolo e responsabilità superiori". Per cui è importante che lei decida di affrontare il suo responsabile mettendolo al più presto al corrente dell'accaduto, dicendo in modo assertivo che è pronta ad assumersi le responsabilità ed immagino che la sua trasparenza e correttezza sarà apprezzata.
Nel caso non riesca a gestire l'ansia e il terrore di cui scrive può contattarmi per comprendere meglio cosa le accade nello specifico e valutare insieme la possibilità di intraprendere un percorso che le dia gli strumenti utili per imparare a farlo. Cordialmente dott.ssa Stefania Palmacci
Nel caso non riesca a gestire l'ansia e il terrore di cui scrive può contattarmi per comprendere meglio cosa le accade nello specifico e valutare insieme la possibilità di intraprendere un percorso che le dia gli strumenti utili per imparare a farlo. Cordialmente dott.ssa Stefania Palmacci
Buongiorno lei riporta di aver commesso un errore, e che ciò le sta provocando ansia e forte paura, in quanto non riesce a comunicarlo al suo responsabile, ciò mi fa dedurre che lei in questo momento stia vivendo un momento di difficoltà.
Mi chiedo se ciò che riporta abbia bisogno di un aiuto, no? Lei si potrà chiedere, in che modo si potrebbe affrontare tale situazione.
Ci possono essere diversi modi, tra i quali imparare a comunicare in modo assertivo un errore come nel suo caso, ovviamente bisognerebbe sviluppare delle competenze nel farlo e nel riuscire a gestire sia l’ansia pre che post. L’ansia si può apprendere a gestirla con diverse tecniche, come le visualizzazioni, tecniche di rilassamento e altro.
A volte non serve pensare e ripensare per prendere una decisione, ma comprendere tra le vaste soluzioni quale è la più adeguata da attuare, e farlo.
Per ulteriori approfondimenti, non esiti a contattarmi
Cordiali Saluti
Dr. Domenico Cafaro
Mi chiedo se ciò che riporta abbia bisogno di un aiuto, no? Lei si potrà chiedere, in che modo si potrebbe affrontare tale situazione.
Ci possono essere diversi modi, tra i quali imparare a comunicare in modo assertivo un errore come nel suo caso, ovviamente bisognerebbe sviluppare delle competenze nel farlo e nel riuscire a gestire sia l’ansia pre che post. L’ansia si può apprendere a gestirla con diverse tecniche, come le visualizzazioni, tecniche di rilassamento e altro.
A volte non serve pensare e ripensare per prendere una decisione, ma comprendere tra le vaste soluzioni quale è la più adeguata da attuare, e farlo.
Per ulteriori approfondimenti, non esiti a contattarmi
Cordiali Saluti
Dr. Domenico Cafaro
Gentile utente,
al netto che gli errori sul posto di lavoro possono configurarsi come fonte di disagio per molti, a volte si accompagnano a pezzi propri che vanno ben oltre la situazione in sé, che come lei stessa ha scritto è rimediabile. Potrebbe per lei essere un'occasione utile quella di affrontare il tema del 'timore di giudizio' in un percorso di terapia, partendo da questa situazione specifica si può scavare più a fondo per comprendere da dove nasce questo aspetto e capire che significato ha per lei il giudizio altrui, specialmente di superiori. Maggiore consapevolezza su questo tema potrebbe aiutarla in futuro a viversi meglio il contesto lavorativo e della performance.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Cordialmente,
Dott. Francesco Culcasi
al netto che gli errori sul posto di lavoro possono configurarsi come fonte di disagio per molti, a volte si accompagnano a pezzi propri che vanno ben oltre la situazione in sé, che come lei stessa ha scritto è rimediabile. Potrebbe per lei essere un'occasione utile quella di affrontare il tema del 'timore di giudizio' in un percorso di terapia, partendo da questa situazione specifica si può scavare più a fondo per comprendere da dove nasce questo aspetto e capire che significato ha per lei il giudizio altrui, specialmente di superiori. Maggiore consapevolezza su questo tema potrebbe aiutarla in futuro a viversi meglio il contesto lavorativo e della performance.
Rimango a sua disposizione, anche online.
Cordialmente,
Dott. Francesco Culcasi
Buonasera gentile utente, grazie per la sua condivisione. Riflettendo sul suo breve scritto posso immaginare la sua ansia e apprensione per il suo futuro, ma ritengo una risposta valida quella di affrontare il "toro per le corna". Così facendo, oltre ad evidenziare al suo capo la capacità a prendersi le sue responsabilità (note preziose e rare nel mondo del lavoro), potrà acquisire e sviluppare anche una sensibilità alla comunicazione con i propri superiori. Le auguro buona fortuna, cordialmente Dott. Claudio Pieroni
Buongiorno,
credo sia importante che lei vada a capire il perché il "giudizio" altrui la terrorizza così tanto.
Se è in formazione, gli errori ci sono...
Ma forse sono errori del passato che riecheggiano ad oggi?
Parlarne con un professionista la aiuterà a capire il perché di questa sua risposta emotiva.
Un caro saluto
Lavinia
credo sia importante che lei vada a capire il perché il "giudizio" altrui la terrorizza così tanto.
Se è in formazione, gli errori ci sono...
Ma forse sono errori del passato che riecheggiano ad oggi?
Parlarne con un professionista la aiuterà a capire il perché di questa sua risposta emotiva.
Un caro saluto
Lavinia
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