Buonasera,ho avuto un’operazione nel mese di marzo per una frattura scomposta tibia e perone,esattam
11
risposte
Buonasera,ho avuto un’operazione nel mese di marzo per una frattura scomposta tibia e perone,esattamente dal
Mese di maggio faccio regolare e costante fisioterapia tre volte la settimana,ho ancora il piede gonfio all altezza del malleolo e dolori di vario genere ! Vorrei sapere se è tutto nella norma,grazie
Mese di maggio faccio regolare e costante fisioterapia tre volte la settimana,ho ancora il piede gonfio all altezza del malleolo e dolori di vario genere ! Vorrei sapere se è tutto nella norma,grazie
Buongiorno, edema e dolore sono del tutto fisiologici nel periodo successivo ad un intervento chirurgico. Se con le sedute riabilitative il dolore non dovesse ridursi dovrebbe valutare insieme al proprio fisioterapista una rimodulazione dei carichi di lavoro, al fine di assecondare la guarigione tissutale e non esacerbare ulteriormente i processi infiammatori.
A disposizione per ulteriori chiarimenti, cordiali saluti
A disposizione per ulteriori chiarimenti, cordiali saluti
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Buonasera, le dico che purtroppo non esiste una normalità, ossia ogni frattura ed ogni persona sono differenti! Però le direi di fare degli esami diagnostici di controllo, per vedere se la frattura ha consolidato bene o se i mezzi di sintesi usati stiano bene! Sicuramente essendo passato molto tempo la frattura avrà consolidato non si preoccupi! Poi molto importante vedrei un’osteopata come figura professionale, che le valuto però il funzionamento del suo organismo in generale per capire questi dolori di vario genere da dove vengono! Si affidi alle recensioni di questo sito che sono molto attendibili! Le auguro una pronta guarigione e buona serata! : )
Purtroppo dopo una frattura scomposta come la sua e dopo un intervento chirurgico ci sono dei tempi biologici per il corpo per guarire per cui é normale che ci sia ancora edema, gonfiore e dolore..
Deve prestare più attenzione a vedere se il percorso riabilitativo stia procedendo bene riuscendo ad aumentare i carichi, migliorare l articolaritá segno che non ci sono complicazioni in atto..
Ovviamente il tutto deve essere supportato da un riscontro radiografico che la frattura si sia consolidata
Deve prestare più attenzione a vedere se il percorso riabilitativo stia procedendo bene riuscendo ad aumentare i carichi, migliorare l articolaritá segno che non ci sono complicazioni in atto..
Ovviamente il tutto deve essere supportato da un riscontro radiografico che la frattura si sia consolidata
Buongiorno, purtroppo nel suo caso la risoluzione dell'edema é molto lenta. Oltre ad applicazione di ghiaccio, posizionare l'arto in scarico e applicare del tape neuromuscolari drenante potrebbe fare delle sedute di linfodrenaggio con beneficio garantito.
Salve! Conconrdo con i colleghi. Ogni corpo ha una propria ripresa. In caso avesse dubbi concordi insieme al fisioterapista un controllo dal chirugo per escludere complicanze e proseguire con il percorso fisioterapico.
Buonasera, dopo una frattura scomposta e interventi di riduzione chirurgica dolore e gonfiore sono fisiologici e quindi normali. Le consiglio di continuare con la fisioterapia e di fare attenzione che non ci siano peggioramenti ma, al contrario, possibilità di aumentare il carico, aumentare il range di movimento e, anche se lenta, progressiva diminuzione della sintomatologia che ha descritto. Cordiali saluti, Luca Baleani
Buongiorno
Quasi sempre, nel processo di terapia si sottovaluta il fatto che il truama interessi solo la zona lesa (tibia e perone nel suo caso). In realtà, il trauma ha coinvolto tutto il sistema, ovvero tutto il corpo e, mi permetta, anche la psiche (ha avuto paura durante il trauma?) epserieza assolutamente normale.
Per migliorare la sua condiione, le consiglio di rivolgersi a un terapeuta che possa effettuare una valutazione globale.
Cordialmente
Quasi sempre, nel processo di terapia si sottovaluta il fatto che il truama interessi solo la zona lesa (tibia e perone nel suo caso). In realtà, il trauma ha coinvolto tutto il sistema, ovvero tutto il corpo e, mi permetta, anche la psiche (ha avuto paura durante il trauma?) epserieza assolutamente normale.
Per migliorare la sua condiione, le consiglio di rivolgersi a un terapeuta che possa effettuare una valutazione globale.
Cordialmente
Buonasera, in seguito ad un intervento per osteosintesi di tibia e perone è assolutamente normale sviluppare rigidità, dolore e riduzione della forza/movimento, che dovranno progressivamente migliorare con la passare del tempo. I tempi di ripresa, come già detto dai colleghi, dipendono da molti fattori (oltre al tipo di frattura/intervento, anche la condizione del pz, l'età, le terapie effettuate ecc.), ma tendenzialmente si parla comunque di diversi mesi. Purtroppo dal form di Mio Dottore non si riesce a capire in quale mese sia stata inserita la sua domanda. Le consiglio comunque di continuare il percorso riabilitativo fino al recupero della massima funzionalità e di continuare con le visite di controllo fissate con gli ortopedici per controllare la situazione dal punto di vista radiografico. Cordialmente
Buonasera, mi dispiace per la situazione che stai affrontando a seguito dell'operazione. Dopo un intervento chirurgico per una frattura scomposta di tibia e perone, è comune sperimentare gonfiore ed edema, così come dolori vari durante il processo di guarigione e riabilitazione. Tuttavia, è importante monitorare questi sintomi per assicurarsi che siano all'interno dei limiti attesi di recupero.
L'edema agli arti inferiori, in particolare, può essere molto lento a riassorbirsi. Un metodo efficace per favorire il drenaggio della linfa e ridurre il gonfiore è utilizzare un cuscino sotto il materasso, anziché direttamente sotto i piedi. Posizionando il cuscino in questo modo, qualsiasi posizione assumerai durante il sonno, gli arti saranno sempre leggermente sopraelevati rispetto al bacino. Questa lieve inclinazione aiuta a facilitare il ritorno venoso e linfatico, contribuendo a ridurre l'edema.
Continuare con la fisioterapia regolare e costante, come stai facendo, è fondamentale per recuperare la forza, la mobilità e la funzionalità dell'arto colpito. È normale che il processo di recupero da un'operazione significativa come la tua possa richiedere tempo e, talvolta, può essere accompagnato da dolori e disagi vari.
Se il gonfiore o il dolore diventano più intensi o se noti qualsiasi cambiamento preoccupante, ti consiglio di rivolgerti al tuo medico o al chirurgo ortopedico che ha gestito il tuo caso. Potrebbe essere necessaria una valutazione per assicurarsi che non ci siano complicazioni e per verificare che il tuo piano di riabilitazione sia ancora il più adatto per le tue esigenze.
Ti auguro il meglio per il tuo recupero e spero che tu possa presto notare un miglioramento nel gonfiore e nei dolori che stai sperimentando.
L'edema agli arti inferiori, in particolare, può essere molto lento a riassorbirsi. Un metodo efficace per favorire il drenaggio della linfa e ridurre il gonfiore è utilizzare un cuscino sotto il materasso, anziché direttamente sotto i piedi. Posizionando il cuscino in questo modo, qualsiasi posizione assumerai durante il sonno, gli arti saranno sempre leggermente sopraelevati rispetto al bacino. Questa lieve inclinazione aiuta a facilitare il ritorno venoso e linfatico, contribuendo a ridurre l'edema.
Continuare con la fisioterapia regolare e costante, come stai facendo, è fondamentale per recuperare la forza, la mobilità e la funzionalità dell'arto colpito. È normale che il processo di recupero da un'operazione significativa come la tua possa richiedere tempo e, talvolta, può essere accompagnato da dolori e disagi vari.
Se il gonfiore o il dolore diventano più intensi o se noti qualsiasi cambiamento preoccupante, ti consiglio di rivolgerti al tuo medico o al chirurgo ortopedico che ha gestito il tuo caso. Potrebbe essere necessaria una valutazione per assicurarsi che non ci siano complicazioni e per verificare che il tuo piano di riabilitazione sia ancora il più adatto per le tue esigenze.
Ti auguro il meglio per il tuo recupero e spero che tu possa presto notare un miglioramento nel gonfiore e nei dolori che stai sperimentando.
Salve, se ha avuto una frattura nel mese di maggio 2024, anche se facendo fisioterapia, credo che il quadro descritto da lei sia più che normale. Purtroppo dopo un operazione del genere il ritorno alla normalità sia del sistema linfatico sia del movimento richiede tempo.
Buona giornata
Buona giornata
Buongiorno,
L'edema e il dolore post-operatorio sono risposte fisiologiche comuni dopo un intervento chirurgico. Questi sintomi possono derivare da processi infiammatori e da modifiche nel microambiente tissutale. È fondamentale monitorare l'evoluzione del dolore durante le sedute di riabilitazione, monitorando con il fisioterapista una rimodulazione dei carichi di lavoro e un incremento del range di movimento. Questo approccio mira a facilitare la guarigione tissutale e a prevenire l'aggravamento delle reazioni infiammatorie.
È importante sottolineare che non esiste un "normale" universale: ogni frattura presenta peculiarità uniche e ogni individuo reagisce in modo differente al trattamento. Ad ogni modo, potrebbe essere opportuno in accordo con l'equipe medica che la segue, effettuare esami diagnostici di controllo, come radiografie o risonanze magnetiche, per valutare il consolidamento della frattura e la posizione dei mezzi di sintesi utilizzati.
Inoltre, l'applicazione di tape neuromuscolare drenante potrebbe essere un'opzione utile per migliorare la circolazione linfatica e ridurre l'edema, così come le sedute di linfodrenaggio manuale, che possono facilitare il riassorbimento dei fluidi interstiziali.
Infine, in base alla tipologia dell'intervento e ai mezzi di sintesi impiegati, potrebbe essere vantaggioso esplorare ulteriori opzioni di terapia fisica, come terapia laser, ultrasuono o tecar.
Rimanendo a disposizione porgo gentili saluti.
L'edema e il dolore post-operatorio sono risposte fisiologiche comuni dopo un intervento chirurgico. Questi sintomi possono derivare da processi infiammatori e da modifiche nel microambiente tissutale. È fondamentale monitorare l'evoluzione del dolore durante le sedute di riabilitazione, monitorando con il fisioterapista una rimodulazione dei carichi di lavoro e un incremento del range di movimento. Questo approccio mira a facilitare la guarigione tissutale e a prevenire l'aggravamento delle reazioni infiammatorie.
È importante sottolineare che non esiste un "normale" universale: ogni frattura presenta peculiarità uniche e ogni individuo reagisce in modo differente al trattamento. Ad ogni modo, potrebbe essere opportuno in accordo con l'equipe medica che la segue, effettuare esami diagnostici di controllo, come radiografie o risonanze magnetiche, per valutare il consolidamento della frattura e la posizione dei mezzi di sintesi utilizzati.
Inoltre, l'applicazione di tape neuromuscolare drenante potrebbe essere un'opzione utile per migliorare la circolazione linfatica e ridurre l'edema, così come le sedute di linfodrenaggio manuale, che possono facilitare il riassorbimento dei fluidi interstiziali.
Infine, in base alla tipologia dell'intervento e ai mezzi di sintesi impiegati, potrebbe essere vantaggioso esplorare ulteriori opzioni di terapia fisica, come terapia laser, ultrasuono o tecar.
Rimanendo a disposizione porgo gentili saluti.
Esperti
Domande correlate
- buongiorno, il 29 settembre sono caduta e ho avuto una frattura scomposta del capitello radiale mi hanno ingessato in attesa del operazione che tutt oggi non e mai avvenuta, nel fratempo si e calcificato e mi hanno tolto il gesso(28 ottobre) indicandomi di cercare di recuperare il movimento e tornare…
- A seguito di caduta domiciliare ho subito una frattura trocanterica con rottura del piccolo trocantere. Con l’intervento mi hanno applicato un chiodo endomidollare. A distanza di circa nove mesi e dopo e era fatto cicli di fisioterapia avverto dolori all’inguine in fase di estensione e di sollevamento…
- Salve il 16 agosto sono caduta il 26 agosto ho fatto intervento chirurgico capitello radiale frattura scomposta ho messo le vite il 25 settembre ho tolto la stecca fasciatura ho iniziato fisioterapia ho la mano gonfia il polso e le dita non posso piegare il braccio ancora rigido e normale? Grazie mille.
- Buongiorno, sono stato operato il.18 ottobre ad una frattura bimalleolare del piede sinistro, mi hanno operato ed ho 10 viti ed una piastra sul malleolo esterno ed 1 vite trasversale sul malleolo interno. Attualmente indosso un tutore walker ed ho già levato i punti di sutura. Ortopedici mi dicono di…
- BUONGIORNO sono caduta il 31 agosto e mi sono fratturata il radio all'altezza del polso. Sono quasi 3 settimane che ho tolto il gesso è ho iniziato subito la fisioterapia 3 volte a settimana. Ma è giusto che le manipolazioni siano così dolorose..E opportuno rifare una nuova lastra?Per verificare se tutto…
- Buonasera ho 44 anni a causa di una caduta dall'alto mi hanno diagnosticato : presenza di Distacchi parcellari al bordo anterio-superiore del calcagno il 29 settembre la caduta il 2 ottobre doccia gessata e dopo una settima gesso completo ora controllo 23 ottobre toglierànno il gesso totalmente? E per…
- Buonasera. Ho subito un intervento chirurgico il 27 giugno di artrodesi della sottoastragalica secondo Grice e plastica della parete laterale del calcagno. Il 30 luglio sono stati rimossi i punti e rimesso gesso che dovro tenere fino al prossimo controllo il 3 settembre.. Le ferite erano ancora sanguinanti…
- Mia figlia di 11 anni a causa di una caduta ha subito l'infrazione del capitello sinistro. Il braccio non è stato ingessato bensì è stato immobilizzato con un tutore rigido fasciato. L'ortopedico le ha detto di tenerlo per 21gg. Era realmente necessario un tempo di 21gg per un'infrazione? E poi, sarà…
- A seguito di caduta domiciliare ho subito una frattura trocanterica con rottura del piccolo trocantere. Con l’intervento mi hanno applicato un chiodo endomidollare. A distanza di circa nove mesi e dopo e era fatto cicli di fisioterapia avverto dolori all’inguine in fase di estensione e di sollevamento…
- Buongiorno, il 21 giugno sono stato operato al femore per una frattura al collo del femore composta ingranata. La frattura si è saldata ma le tre viti che mi sono state applicate sporgono. Questa cosa può crearmi problemi????....i dolori di riabilitazione che sento potrebbero derivare da questo ?????
Vuoi inviare una domanda?
I nostri esperti hanno risposto a 534 domande su Frattura
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.