Buonasera. Ho 77 anni, dopo una visita neurologica per problemi di memoria che durano da tempo e ult
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Buonasera. Ho 77 anni, dopo una visita neurologica per problemi di memoria che durano da tempo e ultimamente leggero mal di testa con risveglio notturno e dolore al lobo occipitale destro, la RMN senza contrasto riferisce quanto segue:
Alcune areole di iperintensità nelle sequenze a TR lungo della sostanza bianca
sottocorticale e profonda biemisferica da riferire ad esiti gliotici da sofferenza cronica del
microcircolo.
Non aree di restrizione della diffusività protonica in DWI da riferire a lesioni ischemiche in
fase acuta.
Millimetrica areola di ipointensità in eco di gradiente in sede emisferica cerebellare
inferiore sinistra da riferire a verosimile angioma cavernoso/deposito emosiderinico.
Sistema ventricolare normodimensionato.
Spazi subaracnoidei della volta e della base di ampiezza regolare.
Condotti uditivi interni simmetrici e di calibro regolare con regolare segnale e spessore
dei pacchetti stato-acustici d'ambo i lati. Conservato il segnale in T2 delle strutture fluide
endo/perilinfatiche bilateralmente.
Regolare segnale e spessore dei tratti cisternali dei trigemini.
Conservata la morfostruttura dei cavi di Meckel.
Devo preoccuparmi?
Alcune areole di iperintensità nelle sequenze a TR lungo della sostanza bianca
sottocorticale e profonda biemisferica da riferire ad esiti gliotici da sofferenza cronica del
microcircolo.
Non aree di restrizione della diffusività protonica in DWI da riferire a lesioni ischemiche in
fase acuta.
Millimetrica areola di ipointensità in eco di gradiente in sede emisferica cerebellare
inferiore sinistra da riferire a verosimile angioma cavernoso/deposito emosiderinico.
Sistema ventricolare normodimensionato.
Spazi subaracnoidei della volta e della base di ampiezza regolare.
Condotti uditivi interni simmetrici e di calibro regolare con regolare segnale e spessore
dei pacchetti stato-acustici d'ambo i lati. Conservato il segnale in T2 delle strutture fluide
endo/perilinfatiche bilateralmente.
Regolare segnale e spessore dei tratti cisternali dei trigemini.
Conservata la morfostruttura dei cavi di Meckel.
Devo preoccuparmi?

Gentile signora, il referto indica alterazioni comuni per l'età, come gli esiti di sofferenza del microcircolo e un angioma cavernoso asintomatico. Non emergono lesioni acute o condizioni gravi. Tuttavia, sarebbe utile un confronto con il neurologo per chiarire eventuali implicazioni cliniche e definire eventuali accorgimenti. Se i problemi di memoria le causano disagio emotivo, una psicoterapia breve strategica potrebbe aiutarla a gestire meglio ansie o difficoltà quotidiane.
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Buonasera,
grazie per aver condiviso la sua storia e il suo referto. Io sono una neuropsicologa e mi occupo di valutare, trattare e potenziare le funzioni cognitive (memoria, attenzione, linguaggio, etc.). Provo a spiegare in modo più chiaro e dettagliato ciò che emerge dal referto, a mio parere.
Innanzitutto, il sistema ventricolare regolare e l’assenza di lesioni ischemiche acute sono elementi rassicuranti: non vi sono segni di patologie in fase acuta o di anomalie strutturali significative.
Le areole di iperintensità nella sostanza bianca sottocorticale e profonda rappresentano piccoli cambiamenti associati a una sofferenza cronica del microcircolo cerebrale. Questa condizione è abbastanza comune con l’avanzare dell’età e, per prevenirne ulteriori progressi, è importante mantenere sotto controllo fattori di rischio come pressione alta, diabete, colesterolo, fumo e sedentarietà.
La millimetrica areola di ipointensità in sede cerebellare è stata interpretata come un probabile angioma cavernoso o deposito di emosiderina. Si tratta di una lesione molto piccola che generalmente non provoca problemi. Su questo aspetto, tuttavia, il parere del neurologo è maggiormente determinante.
Per quanto riguarda i sintomi che descrive, in particolare i problemi di memoria, potrebbe essere utile approfondire il suo funzionamento cognitivo con una valutazione neuropsicologica. Questo tipo di analisi consente di comprendere meglio il funzionamento cerebrale, individuare eventuali difficoltà e proporre strategie per affrontarle, migliorando così la qualità della vita.
Se lo desidera, resto a disposizione per aiutarla con questo specifico approfondimento. Non esiti a contattarmi per qualsiasi dubbio o necessità.
grazie per aver condiviso la sua storia e il suo referto. Io sono una neuropsicologa e mi occupo di valutare, trattare e potenziare le funzioni cognitive (memoria, attenzione, linguaggio, etc.). Provo a spiegare in modo più chiaro e dettagliato ciò che emerge dal referto, a mio parere.
Innanzitutto, il sistema ventricolare regolare e l’assenza di lesioni ischemiche acute sono elementi rassicuranti: non vi sono segni di patologie in fase acuta o di anomalie strutturali significative.
Le areole di iperintensità nella sostanza bianca sottocorticale e profonda rappresentano piccoli cambiamenti associati a una sofferenza cronica del microcircolo cerebrale. Questa condizione è abbastanza comune con l’avanzare dell’età e, per prevenirne ulteriori progressi, è importante mantenere sotto controllo fattori di rischio come pressione alta, diabete, colesterolo, fumo e sedentarietà.
La millimetrica areola di ipointensità in sede cerebellare è stata interpretata come un probabile angioma cavernoso o deposito di emosiderina. Si tratta di una lesione molto piccola che generalmente non provoca problemi. Su questo aspetto, tuttavia, il parere del neurologo è maggiormente determinante.
Per quanto riguarda i sintomi che descrive, in particolare i problemi di memoria, potrebbe essere utile approfondire il suo funzionamento cognitivo con una valutazione neuropsicologica. Questo tipo di analisi consente di comprendere meglio il funzionamento cerebrale, individuare eventuali difficoltà e proporre strategie per affrontarle, migliorando così la qualità della vita.
Se lo desidera, resto a disposizione per aiutarla con questo specifico approfondimento. Non esiti a contattarmi per qualsiasi dubbio o necessità.

Buongiorno,
Mi dispiace tanto immagino che stia provando una grande preoccupazione riguardo a ciò. è importante che porti il referto al suo medico in modo tale da strutturare un percorso il più preciso possibile.
Le auguro una Buona giornata
Mi dispiace tanto immagino che stia provando una grande preoccupazione riguardo a ciò. è importante che porti il referto al suo medico in modo tale da strutturare un percorso il più preciso possibile.
Le auguro una Buona giornata

Salve, dovrebbe portare il referto dal suo medico di base e farsi spiegare bene, oppure procurarsi un appuntamento con un neurologo e chiedere diagnosi e prognosi. Un caro saluto.

Preliminarmente risultati della RMN e il quesito che pone deve rivolgerlo ad un medico, preferibilmente un neurologo, al fine di ottenere una opportuna e precisa valutazione.
In via del tutto generale, e a solo fine informativo, la presenza di areole di iperintensità nella sostanza bianca può essere dovuta a esiti gliotici (si tratta di un processo riparativo che una particolare categoria di cellule del sistema nervoso centrale, gli astrociti, mette in atto, mediante la formazione di una cicatrice a seguito di una sofferenza cronica del microcircolo). I fattori che possono determinarlo sono diversi, ad esempio l'età, fattori di rischio cardiovascolare, ipertensione, ecc.. E' fondamentale che si rivolga al suo medico che saprà consigliarla per il meglio. Per ciò che attiene alla millimetrica areola di ipointensità riferibile verosimilmente ad angioma cavernoso o deposito emosiderinico identificato in sede cerebellare inf. sinistra andrebbe monitorato. Anche questo aspetto necessità del parere medico.
Detto questo, i sintomi che lei riporta (mal di testa, risvegli notturni e dolore al lobo occipitale destro) meritano una particolare attenzione. E' importante che lei comunichi questi sintomi al suo medico e consulti un neurologo che le indicherà eventuali altre indagini o esami per una valutazione completa. Tenga, infine, presente, di migliorare il suo stile di vita evitando fumo e alcol, e gestisca opportunamente eventuali fattori di rischio per malattie neurologiche (ipertensione, alti livelli di colesterolo o diabete). Insisto nel consigliarle di rivolgersi ad uno specialista che possa fornirle una diagnosi precisa e un eventuale piano terapeutico opportuno. Saluti.
In via del tutto generale, e a solo fine informativo, la presenza di areole di iperintensità nella sostanza bianca può essere dovuta a esiti gliotici (si tratta di un processo riparativo che una particolare categoria di cellule del sistema nervoso centrale, gli astrociti, mette in atto, mediante la formazione di una cicatrice a seguito di una sofferenza cronica del microcircolo). I fattori che possono determinarlo sono diversi, ad esempio l'età, fattori di rischio cardiovascolare, ipertensione, ecc.. E' fondamentale che si rivolga al suo medico che saprà consigliarla per il meglio. Per ciò che attiene alla millimetrica areola di ipointensità riferibile verosimilmente ad angioma cavernoso o deposito emosiderinico identificato in sede cerebellare inf. sinistra andrebbe monitorato. Anche questo aspetto necessità del parere medico.
Detto questo, i sintomi che lei riporta (mal di testa, risvegli notturni e dolore al lobo occipitale destro) meritano una particolare attenzione. E' importante che lei comunichi questi sintomi al suo medico e consulti un neurologo che le indicherà eventuali altre indagini o esami per una valutazione completa. Tenga, infine, presente, di migliorare il suo stile di vita evitando fumo e alcol, e gestisca opportunamente eventuali fattori di rischio per malattie neurologiche (ipertensione, alti livelli di colesterolo o diabete). Insisto nel consigliarle di rivolgersi ad uno specialista che possa fornirle una diagnosi precisa e un eventuale piano terapeutico opportuno. Saluti.

Buonasera,
grazie per aver condiviso il referto della risonanza magnetica e i sintomi che sta vivendo. È comprensibile avere delle preoccupazioni, ma cercherò di spiegare in modo chiaro i punti principali del referto e cosa potrebbe significare per lei.
Riguardo al referto:
Iperintensità della sostanza bianca: Le areole di iperintensità rilevate sono spesso associate a esiti di microangiopatia cronica, ovvero piccoli danni ai vasi sanguigni cerebrali. Questo è abbastanza comune con l’avanzare dell’età e in presenza di fattori di rischio come ipertensione, diabete o dislipidemia. Questi segni indicano una sofferenza cronica del microcircolo ma non necessariamente un problema acuto.
Nessuna lesione ischemica acuta: Non ci sono segni di ischemia recente, il che è un elemento rassicurante.
Angioma cavernoso/deposito emosiderinico: La millimetrica areola individuata a livello cerebellare potrebbe essere un angioma cavernoso, una lesione benigna, o un deposito di emosiderina (una traccia di precedenti microemorragie). Questi riscontri richiedono monitoraggio nel tempo, ma in genere non causano problemi se non si associano a sintomi specifici.
Sistema ventricolare e altre strutture normali: È positivo che le altre strutture cerebrali siano nella norma e che non vi siano anomalie nei pacchetti acustici o nei trigemini.
Interpretazione e prossimi passi:
I sintomi che descrive (problemi di memoria, mal di testa e risvegli notturni con dolore al lobo occipitale) potrebbero essere legati sia alla microangiopatia che ad altri fattori, come stress, qualità del sonno, ansia o altre condizioni sottostanti. Tuttavia, è importante considerare questi sintomi nel loro insieme e monitorare eventuali cambiamenti.
Cosa fare:
Una valutazione neuropsicologica può essere utile per analizzare in dettaglio le sue funzioni cognitive (memoria, attenzione, linguaggio, ecc.) e comprendere l’impatto dei cambiamenti rilevati dalla RMN sul piano funzionale.
Le consiglio di fissare una consulenza con me. Possiamo approfondire i suoi sintomi, esplorare eventuali difficoltà cognitive e definire insieme un piano di monitoraggio e intervento.
Non esiti a contattarmi per organizzare un appuntamento. Sarò felice di supportarla e offrirle una valutazione personalizzata.
grazie per aver condiviso il referto della risonanza magnetica e i sintomi che sta vivendo. È comprensibile avere delle preoccupazioni, ma cercherò di spiegare in modo chiaro i punti principali del referto e cosa potrebbe significare per lei.
Riguardo al referto:
Iperintensità della sostanza bianca: Le areole di iperintensità rilevate sono spesso associate a esiti di microangiopatia cronica, ovvero piccoli danni ai vasi sanguigni cerebrali. Questo è abbastanza comune con l’avanzare dell’età e in presenza di fattori di rischio come ipertensione, diabete o dislipidemia. Questi segni indicano una sofferenza cronica del microcircolo ma non necessariamente un problema acuto.
Nessuna lesione ischemica acuta: Non ci sono segni di ischemia recente, il che è un elemento rassicurante.
Angioma cavernoso/deposito emosiderinico: La millimetrica areola individuata a livello cerebellare potrebbe essere un angioma cavernoso, una lesione benigna, o un deposito di emosiderina (una traccia di precedenti microemorragie). Questi riscontri richiedono monitoraggio nel tempo, ma in genere non causano problemi se non si associano a sintomi specifici.
Sistema ventricolare e altre strutture normali: È positivo che le altre strutture cerebrali siano nella norma e che non vi siano anomalie nei pacchetti acustici o nei trigemini.
Interpretazione e prossimi passi:
I sintomi che descrive (problemi di memoria, mal di testa e risvegli notturni con dolore al lobo occipitale) potrebbero essere legati sia alla microangiopatia che ad altri fattori, come stress, qualità del sonno, ansia o altre condizioni sottostanti. Tuttavia, è importante considerare questi sintomi nel loro insieme e monitorare eventuali cambiamenti.
Cosa fare:
Una valutazione neuropsicologica può essere utile per analizzare in dettaglio le sue funzioni cognitive (memoria, attenzione, linguaggio, ecc.) e comprendere l’impatto dei cambiamenti rilevati dalla RMN sul piano funzionale.
Le consiglio di fissare una consulenza con me. Possiamo approfondire i suoi sintomi, esplorare eventuali difficoltà cognitive e definire insieme un piano di monitoraggio e intervento.
Non esiti a contattarmi per organizzare un appuntamento. Sarò felice di supportarla e offrirle una valutazione personalizzata.

Buonasera Gentile Paziente,
La ringrazio per aver condiviso la sua esperienza e le sue preoccupazioni. Capisco che ricevere il referto di una risonanza magnetica possa generare ansia e incertezza, soprattutto di fronte a termini medici complessi.
Da quanto descrive, i suoi sintomi legati alla memoria e al mal di testa sono già stati valutati da un neurologo, che avrà considerato il quadro generale per fornirle le indicazioni più appropriate. In questo momento, la cosa più importante è confrontarsi direttamente con il neurologo che ha richiesto l’esame, affinché possa spiegarle il significato clinico del referto ed eventualmente suggerire approfondimenti o strategie di gestione.
Dal punto di vista psicologico, è del tutto comprensibile provare preoccupazione in situazioni come questa. L’incertezza sulla propria salute può attivare ansia e pensieri ricorrenti, portando a uno stato di allerta che, paradossalmente, potrebbe influenzare negativamente la percezione della memoria e del benessere generale.
Per affrontare questa fase con maggiore serenità, potrebbe essere utile:
Prendere un appuntamento con il neurologo per ricevere un chiarimento completo sul referto e sulle eventuali indicazioni terapeutiche;
Osservare come si sente giorno per giorno, cercando di ridurre il livello di stress con tecniche di rilassamento o attività che favoriscano il benessere mentale;
Monitorare le proprie emozioni e il modo in cui sta affrontando questa situazione, per evitare che la preoccupazione prenda il sopravvento e amplifichi eventuali sintomi;
Se questa situazione le sta causando un disagio emotivo significativo o sta influenzando la sua qualità di vita, potrebbe essere utile un supporto psicologico per aiutarla a gestire le emozioni e trovare strategie per affrontare questo momento con maggiore tranquillità. Può tranquillamente discuterne con il suo neurologo di riferimento o con il medico di base, che potranno aiutarla a individuare la figura di supporto più adatta a lei. Questa potrebbe essere fornita dal sistema sanitario pubblico (ASL, ospedale, o associazioni), o, se preferisce, da un professionista privato.
Le auguro il meglio e spero che possa presto ricevere risposte chiare e rassicuranti dal medico di riferimento.
Un caro saluto,
Dott.ssa Irini Tikhonova
La ringrazio per aver condiviso la sua esperienza e le sue preoccupazioni. Capisco che ricevere il referto di una risonanza magnetica possa generare ansia e incertezza, soprattutto di fronte a termini medici complessi.
Da quanto descrive, i suoi sintomi legati alla memoria e al mal di testa sono già stati valutati da un neurologo, che avrà considerato il quadro generale per fornirle le indicazioni più appropriate. In questo momento, la cosa più importante è confrontarsi direttamente con il neurologo che ha richiesto l’esame, affinché possa spiegarle il significato clinico del referto ed eventualmente suggerire approfondimenti o strategie di gestione.
Dal punto di vista psicologico, è del tutto comprensibile provare preoccupazione in situazioni come questa. L’incertezza sulla propria salute può attivare ansia e pensieri ricorrenti, portando a uno stato di allerta che, paradossalmente, potrebbe influenzare negativamente la percezione della memoria e del benessere generale.
Per affrontare questa fase con maggiore serenità, potrebbe essere utile:
Prendere un appuntamento con il neurologo per ricevere un chiarimento completo sul referto e sulle eventuali indicazioni terapeutiche;
Osservare come si sente giorno per giorno, cercando di ridurre il livello di stress con tecniche di rilassamento o attività che favoriscano il benessere mentale;
Monitorare le proprie emozioni e il modo in cui sta affrontando questa situazione, per evitare che la preoccupazione prenda il sopravvento e amplifichi eventuali sintomi;
Se questa situazione le sta causando un disagio emotivo significativo o sta influenzando la sua qualità di vita, potrebbe essere utile un supporto psicologico per aiutarla a gestire le emozioni e trovare strategie per affrontare questo momento con maggiore tranquillità. Può tranquillamente discuterne con il suo neurologo di riferimento o con il medico di base, che potranno aiutarla a individuare la figura di supporto più adatta a lei. Questa potrebbe essere fornita dal sistema sanitario pubblico (ASL, ospedale, o associazioni), o, se preferisce, da un professionista privato.
Le auguro il meglio e spero che possa presto ricevere risposte chiare e rassicuranti dal medico di riferimento.
Un caro saluto,
Dott.ssa Irini Tikhonova

Buona pomeriggio
Porti tutto al suo medico che le suggerisce una visita neurologica delle valutazioni dal neuropsicologo oppure gliele farà lui per conoscere il suo stato attuale..
Porti tutto al suo medico che le suggerisce una visita neurologica delle valutazioni dal neuropsicologo oppure gliele farà lui per conoscere il suo stato attuale..
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