Buonasera, Ho 40 anni e da 15 anni soffro di ansia e insonniq che si rivela principalmente quando m
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Buonasera,
Ho 40 anni e da 15 anni soffro di ansia e insonniq che si rivela principalmente quando mi trovo a dormire in un posto nuovo o non di routine. per lavoro ho sempre viaggiato spesso con trasferte anche lunghe e questo malessere dura generalmente per massimo una settimana. Dopo 7 notti di solito riprendo consapevolezza di me stesso nel nuovo spazio e l ansia si affievolisce. Durante questo periodo di stress iniziale, su consiglio del medico, ho assunto dapprima halcion, ora dopo 15 anni per assuefazione sto gradualmente passando a Xanax.ho anche intrapreso 4 anni fa un percorso psicologico che mi ha messo in luce le cause di questo tipo di ansia, ma non sono riuscito a risolvere il problema dell'insonnia. L approccio dello psicologo è di accettare lo status quo e viverlo con serenità, ma, quando entro in quella fase emotiva legata al posto nuovo, vivo molto negativamente, entro particolarmente in crisi. Inoltre, vorrei stoppare la mia dipendenza, seppur limitata nel tempo, da un farmaco. Vi chiedo pertanto consigli su esperienze simili. Grazie
Ho 40 anni e da 15 anni soffro di ansia e insonniq che si rivela principalmente quando mi trovo a dormire in un posto nuovo o non di routine. per lavoro ho sempre viaggiato spesso con trasferte anche lunghe e questo malessere dura generalmente per massimo una settimana. Dopo 7 notti di solito riprendo consapevolezza di me stesso nel nuovo spazio e l ansia si affievolisce. Durante questo periodo di stress iniziale, su consiglio del medico, ho assunto dapprima halcion, ora dopo 15 anni per assuefazione sto gradualmente passando a Xanax.ho anche intrapreso 4 anni fa un percorso psicologico che mi ha messo in luce le cause di questo tipo di ansia, ma non sono riuscito a risolvere il problema dell'insonnia. L approccio dello psicologo è di accettare lo status quo e viverlo con serenità, ma, quando entro in quella fase emotiva legata al posto nuovo, vivo molto negativamente, entro particolarmente in crisi. Inoltre, vorrei stoppare la mia dipendenza, seppur limitata nel tempo, da un farmaco. Vi chiedo pertanto consigli su esperienze simili. Grazie
Gentile utente, di certo fare chiarezza sulle cause dietro l'ansia che la tormenta da 15 anni è un grande passo in avanti! Purtroppo sintomi come l'insonnia legati anche a situazioni imprescindibili quali le condizioni di lavoro, non sono semplici da sdradicare del tutto, se queste non cambiano. Il nostro corpo fa del suo meglio per adattarsi alle varie situazioni che la vita ci presenta e le consiglierei in primis di essere più indulgente con questo. In secondo luogo, le consiglierei in aggiunta alla terapia farmacologica che già assume, di provare (sempre se non l'ha già fatto) anche strategie più prettamente psicocorporee e di rilassamento che la possano aiutare ad affrontare le crisi quotidiane e quindi aiutare il corpo a esplorare e trovare anche altri canali suoi di risoluzione. Il farmaco è comunque una soluzione che proviene dall'esterno, ma il nostro corpo è capace anche di trovare dentro di se le risorse necessarie ad affrontare una determinata situazione se gli diamo lo spazio e l'ascolto che merita. Un caro saluto, dott.ssa Annastella Garritano
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa continuare il suo percorso psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, immagino che la situazione non sia facile, per cui cercherò di chiarire qualche punto.
Lo xanax, così come gli altri psicofarmaci, sono da immaginare come le stampelle, qualcuno ne ha bisogno per tutta la vita, ma in generale è meglio imparare a starci senza. Smettere è una buona idea, sebbene comporti l'avere ansia.
La sensazione di ansia che le viene è del tutto normale, anzi, esporsi ad essa la riduce nel lungo periodo, nonostante sul subito dia parecchio fastidio.
Un buon lavoro che può fare col suo psicologo e sperimentare quell'ansia durante la seduta (magari con l'immaginazione) ed allenare tecniche di rilassamento (come il respiro) per imparare a starci.
Una volta allenato abbastanza alle situazioni che creano ansia, sarà in grado di gestirle ed infine, superarle.
Spero di esser stato utile, buona fortuna!
Lo xanax, così come gli altri psicofarmaci, sono da immaginare come le stampelle, qualcuno ne ha bisogno per tutta la vita, ma in generale è meglio imparare a starci senza. Smettere è una buona idea, sebbene comporti l'avere ansia.
La sensazione di ansia che le viene è del tutto normale, anzi, esporsi ad essa la riduce nel lungo periodo, nonostante sul subito dia parecchio fastidio.
Un buon lavoro che può fare col suo psicologo e sperimentare quell'ansia durante la seduta (magari con l'immaginazione) ed allenare tecniche di rilassamento (come il respiro) per imparare a starci.
Una volta allenato abbastanza alle situazioni che creano ansia, sarà in grado di gestirle ed infine, superarle.
Spero di esser stato utile, buona fortuna!
Gentile utente, comprendo il disagio che può vivere e trovo comprensibile e legittimo il suo desiderio di abbandonare i farmaci. Possono essere sicuramente un ottimo supporto in una fase iniziale di trattamento psicoterapeutico finalizzato alla risoluzione del problema non certo la soluzione. Da quello che descrive il problema sembrerebbe legato a un senso di "pericolo" che vive nell'affrontare le situazioni nuove quando viaggia e "7 notti" sembrerebbero rappresentare un periodo di tempo necessario ad acquistare più familiarità con la nuova situazione e di conseguenza un abbassamento del senso di allarme e quindi della sintomatologia ansiosa. L'indicazione fornita dal suo psicologo di "accettare lo status quo e viverlo con serenità" è sicuramente un approccio condivisibile ed essenziale come punto di partenza ma l'obiettivo della terapia dovrebbe essere rivolto ad imparare strategie più funzionali nella gestione e risoluzione del problema. L'approccio cognitivo comportamentale è la terapia di elezione per le sintomatologie ansiose e funziona anche molto bene per problematiche connesse all'insonnia, resto a sua disposizione se vorrà ricevere indicazioni in merito. Un cordiale saluto, Lucia Filippi
Gentile utente, grazie anzitutto per aver qui condiviso...
Sicuramente, un approccio anche psicoterapeutico potrà esserle d'aiuto...
Se già in passato aveva intrapreso il percorso, potrà valutare l'idea di intraprenderlo nuovamente, magari con uno psicoterapeuta ad indirizzo psicosomatico, che si avvale anche di tecniche specifiche per il trattamento dell'insonnia
Resto a disposizione, anche online
Cordialmente
Dr Eliana Nola
Sicuramente, un approccio anche psicoterapeutico potrà esserle d'aiuto...
Se già in passato aveva intrapreso il percorso, potrà valutare l'idea di intraprenderlo nuovamente, magari con uno psicoterapeuta ad indirizzo psicosomatico, che si avvale anche di tecniche specifiche per il trattamento dell'insonnia
Resto a disposizione, anche online
Cordialmente
Dr Eliana Nola
Caro utente, grazie per la sua condivisione. Una delle cause dell'insonnia è la paura di non riuscire ad addormentarsi soprattutto quando c'è un interesse prioritario ad avere una condizione di controllo e di piena integrità psicofisica. Tutto ciò crea un circolo vizioso di ansia che non le permette di rilassarsi e riuscire a prendere sonno. Ritengo importante comprendere le cause e non gli effetti del suo disturbo.
Cordiali saluti
Dott Paolo Lippi
Cordiali saluti
Dott Paolo Lippi
Buongiorno,
Se vuole c’è un protocollo specifico per l’insonnia formulato dalla terapia cognitivo comportamentale. Sicuramente può aiutarla a vivere meglio il suo rapporto con il sonno
Se vuole c’è un protocollo specifico per l’insonnia formulato dalla terapia cognitivo comportamentale. Sicuramente può aiutarla a vivere meglio il suo rapporto con il sonno
Car* utente, ha proprio ragione. L'ansia può essere davvero difficile da gestire in autonomia, e le sue conseguenze possono causarci non pochi problemi. Ad esempio può darci la percezione di trovarci bloccati in un circolo vizioso, impedire di farci dormire, e in men che non si dica ci si trova a prendere farmaci per molti anni. Tuttavia, c'è una soluzione. Esistono altre strategie oltre l'accettazione da lei descritta, e per il suo caso la formula perfetta sembra essere l'approccio cognitivo-comportamentale (CBT) unita al protocollo specifico per l'insonnia (CBT-I). Se lo desidera, possiamo incontrarci in un primo appuntamento online, oppure in presenza a Milano, per capire insieme come poter agire. Resto disponibile ad incontrarla, dott.ssa Eleonora Galletti
Buonasera e grazie per essersi rivolto a noi per un consiglio. Immagino il disagio che le causa questa situazione, soprattutto per il fatto che essendo trasferte di lavoro immagino non possa "evitare" queste occasioni di ansia spropositata. Il mio consiglio è di insistere con un altro percorso psicologico o psicoterapeutico per andare oltre la semplice consapevolezza che ha già ottenuto nel precedente ma che, evidentemente, non basta. Per quanto riguarda il discorso farmacologico esso deve servire come stabilizzatore al fine di darle un sostegno nei momenti critici ma non può sostituirsi in nessuna misura ad un percorso con un professionista; attraverso i farmaci agiamo sui sintomi ma non sulle cause che li generano.
Spero che questi miei consigli le risulteranno utili e in ogni caso rimango a disposizione per eventuali chiarimenti, non esiti a contattarmi.
Cordialmente, dottor Moraschini Mattia.
Spero che questi miei consigli le risulteranno utili e in ogni caso rimango a disposizione per eventuali chiarimenti, non esiti a contattarmi.
Cordialmente, dottor Moraschini Mattia.
Gentile, percepisco la sofferenza che esprime, mi dispiace davvero per la situazione che riporta e mi rendo conto di quanto possa essere complicato conviverci. La prima cosa che mi sento di consigliarle è un consulto psicologico, anche online, che possa aiutarla ad affrontare il disagio espresso al fine di ritagliarsi uno spazio per comprendere meglio ciò che prova e cosa potrà farla stare meglio, elaborare i pensieri e i vissuti emotivi rivolgendosi ad un esperto con un approccio che si basi sull’accoglienza e ciò che è utile per la persona, valorizzando le sue risorse personali, aiutandola così a divenire artefice del racconto della propria vita, dando al corpo lo spazio e l’ascolto che merita. Iniziare un percorso per sentirsi meglio richiede coraggio, ma è già un importante passo iniziale verso il cambiamento. Resto a disposizione per ulteriori indicazioni e ad incontrarla. Cordiali saluti dott. Paolo Notarangelo
Gentilissimo,
Il fatto che lei dopo così tanto tempo abbia preso in mano la situazione, rendendosi conto che c’è qualcosa di più rispetto a un semplice cambiamento fisiologico, è un grosso punto di consapevolezza. Complimenti.
Certamente c’è un qualcosa che ritorna sempre uguale, il punto non è accettare o togliere, il punto è capite cos’è che irrompe ogni volta. Certamente un percorso psicologico che esplori questa tematica potrebbe darle quello slancio che le permetta di andare oltre e vivere più serenamente questi aspetti della sua professione, beneficiando in tutto.
Spero di esserle stato utile
Se ha qualche domanda la leggo volentieri.
Cordiali saluti
Il fatto che lei dopo così tanto tempo abbia preso in mano la situazione, rendendosi conto che c’è qualcosa di più rispetto a un semplice cambiamento fisiologico, è un grosso punto di consapevolezza. Complimenti.
Certamente c’è un qualcosa che ritorna sempre uguale, il punto non è accettare o togliere, il punto è capite cos’è che irrompe ogni volta. Certamente un percorso psicologico che esplori questa tematica potrebbe darle quello slancio che le permetta di andare oltre e vivere più serenamente questi aspetti della sua professione, beneficiando in tutto.
Spero di esserle stato utile
Se ha qualche domanda la leggo volentieri.
Cordiali saluti
Salve buongiorno, le mostro la mia empatia nel sentire che ha sofferto di ansia e insonnia per così tanto tempo. È positivo che lei abbia intrapreso un percorso psicologico e che stia cercando di ridurre la sua dipendenza dai farmaci.
In generale, l'approccio psicologico per il trattamento dell'insonnia è noto come terapia cognitivo-comportamentale per l'insonnia (CBT-I). Questa forma di terapia si concentra su abitudini e comportamenti del sonno e può aiutare a migliorare la qualità del sonno e la riduzione dell'ansia correlata. La CBT-I è stata dimostrata essere efficace nella maggior parte dei casi per l'insonnia legata all'ansia, la quale io ho ampia esperienza nel mio curriculum.
Le consiglio di parlare con il suo medico o il suo psicologo riguardo a queste opzioni di trattamento. Potrebbero anche essere utili ulteriori valutazioni cliniche per valutare la tua situazione specifica e determinare il trattamento migliore per lei.
Inoltre, se decidesse di interrompere gradualmente l'uso del Xanax, è importante farlo sotto la supervisione del suo medico. La sospensione improvvisa di questi farmaci può causare sintomi di astinenza e altri problemi di salute.
Le auguro il meglio nel trovare una soluzione efficace per l'ansia e l'insonnia, resto a sua disposizione se volesse una seconda opinione. Dott.ssa Bachiorri
In generale, l'approccio psicologico per il trattamento dell'insonnia è noto come terapia cognitivo-comportamentale per l'insonnia (CBT-I). Questa forma di terapia si concentra su abitudini e comportamenti del sonno e può aiutare a migliorare la qualità del sonno e la riduzione dell'ansia correlata. La CBT-I è stata dimostrata essere efficace nella maggior parte dei casi per l'insonnia legata all'ansia, la quale io ho ampia esperienza nel mio curriculum.
Le consiglio di parlare con il suo medico o il suo psicologo riguardo a queste opzioni di trattamento. Potrebbero anche essere utili ulteriori valutazioni cliniche per valutare la tua situazione specifica e determinare il trattamento migliore per lei.
Inoltre, se decidesse di interrompere gradualmente l'uso del Xanax, è importante farlo sotto la supervisione del suo medico. La sospensione improvvisa di questi farmaci può causare sintomi di astinenza e altri problemi di salute.
Le auguro il meglio nel trovare una soluzione efficace per l'ansia e l'insonnia, resto a sua disposizione se volesse una seconda opinione. Dott.ssa Bachiorri
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Buongiorno, mi dispiace per la sua ansia. Bisognerebbe capire cosa rappresenta la sua ansia e il dormire fuori, nella sua vita. Comprendere questi significati potrebbe aiutare a vedere l'ansia con più consapevolezza.
Un caro saluto
Un caro saluto
Buonasera, avrei bisogno di ulteriori informazioni al fine di fornirle un consiglio o esprimere un opinione.
Sarebbe tuttavia consigliabile un percorso di E.M.D.R di tecniche di rielaborazione e desensibilizzazione di piccoli e grandi traumi.
Nel caso in cui non dovesse trarre beneficio , sarebbe consigliabile un percorso di psicoterapia sistemico relazionale al fine di prendere in considerazione anche il contesto in cui si manifestano i suoi malesseri.
Buona serata
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi
Sarebbe tuttavia consigliabile un percorso di E.M.D.R di tecniche di rielaborazione e desensibilizzazione di piccoli e grandi traumi.
Nel caso in cui non dovesse trarre beneficio , sarebbe consigliabile un percorso di psicoterapia sistemico relazionale al fine di prendere in considerazione anche il contesto in cui si manifestano i suoi malesseri.
Buona serata
Dott. Raffaello Di Monte
Dott.sa Luisa Anibaldi
Buonasera! Eh sì, un lavoro psicologico farebbe la differenza, in particolare degli orientamenti che danno attenzione al corpo e a tutta la totalità dell'essere (bioenergetica, biotransenergetica). Di modo da poter essere centrato e "a casa" in ogni posto in cui ti trovi, con attenzione al tuo respiro e a ciò che ogni nuovo ambiente ti comunica! Come un granchietto, o un paguro, che viaggiano nel mondo eppure nella propria intima casa!
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Buonasera gentile utente,
innanzitutto grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza.
Comprendo che per lei sia molto stressante dover affrontare il problema dell'insonnia ogni volta che si sposta da casa. Non sono del tutto convinta che la strategia migliore sia semplicemente accettare la cosa, per quanto mi renda conto che questa modalità possa servire per non ossessivizzare troppo e innescare una sorta di ansia anticipatoria quando sa di dover dormire fuori.
Probabilmente, con molta pazienza e ulteriore lavoro con uno psicoterapeuta, sarebbe possibile risolvere questo sintomo e capire meglio il suo significato.
Per quanto riguarda il senso di dipendenza che avverte dal farmaco, potrebbe consultare il medico che glielo prescrive e fargli presente questo suo stato di disagio, valutando eventualmente di interromperlo o, in alternativa, utilizzarlo in maniera il più possibile occasionale e limitata.
Un saluto cordiale,
Dott.ssa Federica Casale
innanzitutto grazie per aver condiviso con noi la sua esperienza.
Comprendo che per lei sia molto stressante dover affrontare il problema dell'insonnia ogni volta che si sposta da casa. Non sono del tutto convinta che la strategia migliore sia semplicemente accettare la cosa, per quanto mi renda conto che questa modalità possa servire per non ossessivizzare troppo e innescare una sorta di ansia anticipatoria quando sa di dover dormire fuori.
Probabilmente, con molta pazienza e ulteriore lavoro con uno psicoterapeuta, sarebbe possibile risolvere questo sintomo e capire meglio il suo significato.
Per quanto riguarda il senso di dipendenza che avverte dal farmaco, potrebbe consultare il medico che glielo prescrive e fargli presente questo suo stato di disagio, valutando eventualmente di interromperlo o, in alternativa, utilizzarlo in maniera il più possibile occasionale e limitata.
Un saluto cordiale,
Dott.ssa Federica Casale
Buonasera,
Per gli stati d'ansia e l'insonnia si consiglia un approccio cognitivo-comportamentale. In una prima fase si valutano i pensieri associati agli stati d'ansia e si utilizzano tecniche comportamentali In una seconda fase è opportuno indagare le emozioni e le relative cause, acquisendo una capacità di gestione. E' corretto che con il suo psicologo avete cercato di centrare il "qui e ora" e vivere con più serenità. Dato che lei continua a chiedere aiuto, le consiglio di riprendere il percorso psicologico. Dalla mia esperienza i pazienti che sono riusciti a lavorare bene sul proprio stato psicologico sono riusciti a distaccarsi dagli psicofarmaci. Saluti Dott.ssa Maria Luisa Strano
Per gli stati d'ansia e l'insonnia si consiglia un approccio cognitivo-comportamentale. In una prima fase si valutano i pensieri associati agli stati d'ansia e si utilizzano tecniche comportamentali In una seconda fase è opportuno indagare le emozioni e le relative cause, acquisendo una capacità di gestione. E' corretto che con il suo psicologo avete cercato di centrare il "qui e ora" e vivere con più serenità. Dato che lei continua a chiedere aiuto, le consiglio di riprendere il percorso psicologico. Dalla mia esperienza i pazienti che sono riusciti a lavorare bene sul proprio stato psicologico sono riusciti a distaccarsi dagli psicofarmaci. Saluti Dott.ssa Maria Luisa Strano
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Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Buonasera! Grazie per aver condiviso la tua esperienza. È chiaro che stai affrontando una situazione complessa e frustrante, e voglio sottolineare che la tua voglia di affrontare questi problemi è un passo importante. Vediamo di analizzare la tua situazione e offrire alcune idee e suggerimenti.
1. Ansia e Insonnia in Nuove Situazioni
È comune che l’ansia si manifesti in contesti non familiari, specialmente se hai una predisposizione a sentirti a disagio in nuove situazioni. I fattori scatenanti possono includere:
Incertezze Ambientali: La mancanza di familiarità con l'ambiente può aumentare il senso di vulnerabilità.
Routine Interrotta: Essere lontano dalle tue abitudini quotidiane può contribuire a sentimenti di ansia.
Preoccupazioni Legate al Lavoro: Le trasferte di lavoro possono comportare pressioni aggiuntive e responsabilità che influenzano il tuo stato emotivo.
2. Uso di Farmaci
È comprensibile che tu voglia ridurre o interrompere l'uso di farmaci come Xanax, soprattutto dopo un uso prolungato. È importante fare questa transizione sotto la supervisione del tuo medico. Ecco alcuni suggerimenti:
Piano Graduale: Segui un piano di riduzione graduale stabilito dal tuo medico per minimizzare i sintomi di astinenza.
Supporto Psicologico: Continua a lavorare con il tuo psicologo. Può aiutarti a trovare strategie per affrontare l’ansia e l’insonnia senza fare affidamento sui farmaci.
Tecniche di Gestione dello Stress: Esplora tecniche come la mindfulness, la meditazione o lo yoga. Queste pratiche possono aiutarti a gestire l’ansia in situazioni nuove.
3. Strategie per l'Insonnia
Ecco alcune strategie che potrebbero aiutarti a gestire l'insonnia, specialmente in nuove situazioni:
Creazione di un Ambiente Confortevole: Quando sei in viaggio, cerca di ricreare un ambiente confortevole e familiare. Porta con te oggetti che ti confortano, come coperte o cuscini.
Routine Pre-Sonno: Stabilire una routine rilassante prima di andare a letto, che possa includere attività come la lettura o l’ascolto di musica rilassante, può segnalare al tuo corpo che è tempo di dormire.
Tecniche di Rilassamento: Impara tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la visualizzazione o la meditazione guidata per aiutarti a calmare la mente prima di dormire.
4. Accettazione e Lavoro sullo Stato Emotivo
L’approccio del tuo psicologo, che incoraggia l’accettazione dello stato attuale, può essere utile, ma è anche importante esprimere e affrontare le tue emozioni. Considera di:
Esprimere le Emozioni: Parla apertamente delle tue ansie e preoccupazioni, sia con il tuo psicologo che con persone fidate. Non trattenere le emozioni può alleviare parte della pressione.
Esplorare le Radici dell’Ansia: Se il tuo percorso terapeutico ha già messo in luce alcune delle cause della tua ansia, potresti voler approfondire ulteriormente queste questioni con il tuo psicologo.
5. Condivisione di Esperienze
Cercare esperienze simili può essere utile. Ci sono molte persone che affrontano ansia e insonnia in situazioni di viaggio. Puoi cercare gruppi di supporto online o partecipare a forum dove condividere e ricevere consigli da chi vive esperienze simili.
Affrontare l’ansia e l’insonnia, specialmente in situazioni nuove, è una sfida, ma ci sono molte strategie e risorse disponibili per supportarti nel tuo percorso. Ricorda che ogni passo che fai verso la consapevolezza e la gestione dell’ansia è un progresso. Se senti di avere bisogno di supporto aggiuntivo, considera la possibilità di consultare un professionista esperto in tecniche di gestione dell’ansia o del sonno.
Rimanere aperti e continuare il lavoro con il tuo psicologo sarà fondamentale nel tuo percorso. Se hai ulteriori domande o hai bisogno di discutere ulteriormente, non esitare a chiedere.
1. Ansia e Insonnia in Nuove Situazioni
È comune che l’ansia si manifesti in contesti non familiari, specialmente se hai una predisposizione a sentirti a disagio in nuove situazioni. I fattori scatenanti possono includere:
Incertezze Ambientali: La mancanza di familiarità con l'ambiente può aumentare il senso di vulnerabilità.
Routine Interrotta: Essere lontano dalle tue abitudini quotidiane può contribuire a sentimenti di ansia.
Preoccupazioni Legate al Lavoro: Le trasferte di lavoro possono comportare pressioni aggiuntive e responsabilità che influenzano il tuo stato emotivo.
2. Uso di Farmaci
È comprensibile che tu voglia ridurre o interrompere l'uso di farmaci come Xanax, soprattutto dopo un uso prolungato. È importante fare questa transizione sotto la supervisione del tuo medico. Ecco alcuni suggerimenti:
Piano Graduale: Segui un piano di riduzione graduale stabilito dal tuo medico per minimizzare i sintomi di astinenza.
Supporto Psicologico: Continua a lavorare con il tuo psicologo. Può aiutarti a trovare strategie per affrontare l’ansia e l’insonnia senza fare affidamento sui farmaci.
Tecniche di Gestione dello Stress: Esplora tecniche come la mindfulness, la meditazione o lo yoga. Queste pratiche possono aiutarti a gestire l’ansia in situazioni nuove.
3. Strategie per l'Insonnia
Ecco alcune strategie che potrebbero aiutarti a gestire l'insonnia, specialmente in nuove situazioni:
Creazione di un Ambiente Confortevole: Quando sei in viaggio, cerca di ricreare un ambiente confortevole e familiare. Porta con te oggetti che ti confortano, come coperte o cuscini.
Routine Pre-Sonno: Stabilire una routine rilassante prima di andare a letto, che possa includere attività come la lettura o l’ascolto di musica rilassante, può segnalare al tuo corpo che è tempo di dormire.
Tecniche di Rilassamento: Impara tecniche di rilassamento come la respirazione profonda, la visualizzazione o la meditazione guidata per aiutarti a calmare la mente prima di dormire.
4. Accettazione e Lavoro sullo Stato Emotivo
L’approccio del tuo psicologo, che incoraggia l’accettazione dello stato attuale, può essere utile, ma è anche importante esprimere e affrontare le tue emozioni. Considera di:
Esprimere le Emozioni: Parla apertamente delle tue ansie e preoccupazioni, sia con il tuo psicologo che con persone fidate. Non trattenere le emozioni può alleviare parte della pressione.
Esplorare le Radici dell’Ansia: Se il tuo percorso terapeutico ha già messo in luce alcune delle cause della tua ansia, potresti voler approfondire ulteriormente queste questioni con il tuo psicologo.
5. Condivisione di Esperienze
Cercare esperienze simili può essere utile. Ci sono molte persone che affrontano ansia e insonnia in situazioni di viaggio. Puoi cercare gruppi di supporto online o partecipare a forum dove condividere e ricevere consigli da chi vive esperienze simili.
Affrontare l’ansia e l’insonnia, specialmente in situazioni nuove, è una sfida, ma ci sono molte strategie e risorse disponibili per supportarti nel tuo percorso. Ricorda che ogni passo che fai verso la consapevolezza e la gestione dell’ansia è un progresso. Se senti di avere bisogno di supporto aggiuntivo, considera la possibilità di consultare un professionista esperto in tecniche di gestione dell’ansia o del sonno.
Rimanere aperti e continuare il lavoro con il tuo psicologo sarà fondamentale nel tuo percorso. Se hai ulteriori domande o hai bisogno di discutere ulteriormente, non esitare a chiedere.
Buonasera e grazie per aver condiviso con tanta chiarezza la tua esperienza. Comprendo come la difficoltà a dormire in ambienti nuovi e il conseguente senso di ansia possono rappresentare un vero ostacolo, soprattutto quando influenzano così direttamente sul tuo benessere durante i viaggi di lavoro. Mi colpisce la tua determinazione nel cercare una soluzione che non miri solo a gestire l'ansia, ma che può anche ridurre la tua dipendenza dai farmaci.
Da quello che racconti, sembra che tu abbia già affrontato un percorso significativo nell'esplorare le radici di questa ansia e che hai fatto importanti passi per comprenderne le dinamiche. Tuttavia, la reazione di “crisi” al cambiamento ambientale continua a presentarsi, creando un disagio che risulta difficile da accettare. Potrebbe essere utile, a questo punto, valutare tecniche specifiche che hanno un focus pratico e strutturato sulla gestione dell'insonnia e dell'ansia associata agli ambienti nuovi, come ad esempio alcune forme di terapia mirate all'insonnia e all'ansia da adattamento.
Inoltre, potresti trovare vantaggioso lavorare su strategie di rilassamento e respirazione da attuare in modo preventivo prima delle trasferte, per rinforzare il tuo senso di stabilità. Anche l'ipnosi clinica o la mindfulness applicata in modo mirato potrebbero rappresentare supporti efficaci. Esistono percorsi integrati, inoltre, che affiancano al lavoro psicoterapeutico delle tecniche di gestione graduale della dipendenza farmacologica sotto la guida del medico, così da poter favorire una maggiore indipendenza nel tempo.
Da quello che racconti, sembra che tu abbia già affrontato un percorso significativo nell'esplorare le radici di questa ansia e che hai fatto importanti passi per comprenderne le dinamiche. Tuttavia, la reazione di “crisi” al cambiamento ambientale continua a presentarsi, creando un disagio che risulta difficile da accettare. Potrebbe essere utile, a questo punto, valutare tecniche specifiche che hanno un focus pratico e strutturato sulla gestione dell'insonnia e dell'ansia associata agli ambienti nuovi, come ad esempio alcune forme di terapia mirate all'insonnia e all'ansia da adattamento.
Inoltre, potresti trovare vantaggioso lavorare su strategie di rilassamento e respirazione da attuare in modo preventivo prima delle trasferte, per rinforzare il tuo senso di stabilità. Anche l'ipnosi clinica o la mindfulness applicata in modo mirato potrebbero rappresentare supporti efficaci. Esistono percorsi integrati, inoltre, che affiancano al lavoro psicoterapeutico delle tecniche di gestione graduale della dipendenza farmacologica sotto la guida del medico, così da poter favorire una maggiore indipendenza nel tempo.
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- Sono di San Giusto vicino a Torino e cerco psicologo/a che mi aiuti ad uscire da una situazione di difficoltà e a dimenticare una relazione finita mesi fa, ritrovare me stesso e soprattutto tranquillità interiore che è svanita da tempo e mai più recuperata.
- Salve, il mio compagno probabilmente sta passando un periodo non facile e per questo capita qualche giornata che abusi di alcol, degenerando successivamente... Con me o con la famiglia non riesce a parlare... ha bisogno di uno specialista con cui parlare per provare a risolvere il problema... Premetto…
- Buongiorno, Sono di San Giusto Canavese in provincia di Torino. Dopo un inizio anno molto difficile, ho conosciuto una persona alla quale mi sono aggrappato inconsciamente per occupare il vuoto creatosi. Questa persona decisamente sbagliata per i valori con i quali sono cresciuto ha in qualche modo…
- Il senso di colpa mi sta inghiottendo. Ci hanno scoperto dopo 4 anni di relazione extraconiugale. Siamo entrambi sposati con figli. Ci ha scoperto la moglie di lui io spaventata gli ho detto di non fare uscire nulla, non posso perdere la serenità di mio figlio e ho paura anche per tante altre cose che…
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