Buonasera, ho 39 anni, da circa un mese e mezzo soffro di dolori riconducibili, secondo il mio urolo
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Buonasera, ho 39 anni, da circa un mese e mezzo soffro di dolori riconducibili, secondo il mio urologo che mi ha fatto l’esplorazione rettale, ad una prostatite di natura
Batterica come poi confermato da una spermiocoltura dove è emerso lo Pseudomonas aeruginosa. Ho iniziato la cura con ciproxin 500 ogni 12 ore per 10 gg e sto proseguendo con iniezioni di repita per una settimana in base ai risultati dell’antibiogramma. Attualmente i dolori sono rimasti e sono variabili di intensità durante il giorno. È emersa anche una febbricola (37.3) che ogni tanto compare. Prendo anche integratori con serenoa repens da circa 20 giorni e ho fatto anche supposte di mictalase per una settimana. Volevo sapere cosa mi devo aspettare visto che dopo due antibiotici e tanto tempo non ci sono segni di miglioramento. Bisognerebbe fare approfondimenti diagnostici? Devo aspettarmi una lenta remissione della patologia? Oppure rassegnarmi a questo stato? Sono un po’ stanco e preoccupato e vorrei Capire meglio e avere maggiori informazioni su questa patologia e sulla sua cura , cosa
Che il mio urologo non mi da.
Grazie mille
Batterica come poi confermato da una spermiocoltura dove è emerso lo Pseudomonas aeruginosa. Ho iniziato la cura con ciproxin 500 ogni 12 ore per 10 gg e sto proseguendo con iniezioni di repita per una settimana in base ai risultati dell’antibiogramma. Attualmente i dolori sono rimasti e sono variabili di intensità durante il giorno. È emersa anche una febbricola (37.3) che ogni tanto compare. Prendo anche integratori con serenoa repens da circa 20 giorni e ho fatto anche supposte di mictalase per una settimana. Volevo sapere cosa mi devo aspettare visto che dopo due antibiotici e tanto tempo non ci sono segni di miglioramento. Bisognerebbe fare approfondimenti diagnostici? Devo aspettarmi una lenta remissione della patologia? Oppure rassegnarmi a questo stato? Sono un po’ stanco e preoccupato e vorrei Capire meglio e avere maggiori informazioni su questa patologia e sulla sua cura , cosa
Che il mio urologo non mi da.
Grazie mille
Premesso che la spermiocoltura non è l'esame ideale (spesso è inquinato) per la verifica della presenza batterica in sede prostatica, ma che serve la coltura del secreto prostatico estratto al meato dall'andrologo, ovviamente è utile una più articolata e completa valutazione sia delle condizioni prostatiche che del resto delle componenti genitali oltre ad una attenta valutazione delle sue condizioni complessive (stile di vita, nutrizione, ormoni, ossidazione, metabolismo). Se esisteva una condizione infettiva acuta con febbre era logica una terapia antibiotica utile ad arginare quella situazione, ma poi era ed è necessario passare alle necessarie valutazioni citate, altrimenti non risolverà nulla e trasformerà un evento acuto in un evento cronico con ciò che ne consegue. L'assunzione continua di antibiotici, antinfiammatori e antiandrogeni (serenoa) senza conoscere nulla secondo quanto citato sopra non porta da nessuna parte, come dimostra la persistenza del suo quadro. Cerchi un buon andrologo che riprenda in mano la situazione.
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