Buonasera ho 37 anni ( normopeso BMi a 23 prima della gravidanza, aumento di peso da inizio gravidan

1 risposte
Buonasera ho 37 anni ( normopeso BMi a 23 prima della gravidanza, aumento di peso da inizio gravidanza a 31+0, 3kg)sono alla seconda gravidanza(1 figlio nato di 3.1kg a 39+2 e non feci la curva da carico). Questa volta nonostante le glicemie a digiuno sono sempre state inferiori a 80mg/dl, nonostante la mancanza di familiarità e aumento considerevole di peso mi viene prescritta la curva da carico che riporta:
- valore a digiuno 4.4 mmol/L
- valore a 60’ 9.8mmol/L
- valore a 120’ 8.6mmol/L ( fuori range max di 0.1mmol/L)

Vengo mandata in diabetologia, mi viene data una dieta da seguire e la misurazione da fare a casa ( a digiuno valori tra 79-81mg/dl e 1h dal pasto valori sempre inferiori ai 105mg/dl).
In più mi vengono segnati ulteriori esami del sangue tra cui l’emoglobina glicata che risulta 31mmol/mol, glucosio a 76mg/dl,p-creatinina a 53umol/L,u-microalbumina a 2.19mg/l, u-creatinina a 0.64g/L, RaC (urine) <30mg/g, assenza di glucosio nelle urine).

Mi chiedo visto che il giorno in cui ho eseguito la curva da carico non stavo bene ( avevo mal di stomaco giramenti e nausee), visti gli esami a corredo e’ corretto continuare a trattarmi come un paziente con diabete gestazionale?

Ps da quando seguo la dieta ho iniziato a perdere anche peso.
Grazie
Gentilissima, per la diagnosi di Diabete Gestazionale è sufficiente anche un singolo valore diagnostico; la sua curva da carico è risultata debolmente positiva al tempo 120', pertanto indicativa di Diabete Gestazionale.
Sebbene i suoi valori glicemici in corso di terapia comportamentale risultino ottimali, considerato che anche lievi iperglicemie misconosciute in corso di gravidanza potrebbero causare complicanze materne/fetali/neonatali, sarebbe opportuno continuare con la terapia dietetica e il monitoraggio glicemico, per riconoscere rapidamente eventuali iperglicemie e scongiurare eventuali problematiche. Qualora i suoi valori glicemici si dovessero mantenere tali, su consiglio del suo diabetologo, si potrebbe pensare di ridurre l'intensità dell'automonitoraggio o rimodulare la terapia dietetica.

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