Buonasera, Ho 31 anni. Nella vita mi sono sempre considerata spiccatamente etero, anche se periodi
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Buonasera,
Ho 31 anni. Nella vita mi sono sempre considerata spiccatamente etero, anche se periodicamente mi prendevo delle cotte per alcune donne con caratteristiche molto specifiche. Non comprendevo affatto la natura della mia attrazione verso le donne: mi sembrava romantica ma non realmente sessuale. Comunque, quest’anno ho incontrato una donna di quasi cinquant’anni, etero ma che mi mandava costanti segnali d’interesse, e non appena gliel’ho proposto, anche se ha finto di cadere dalle nuvole, ha comunque accettato immediatamente (ed entusiasticamente) di avere un’esperienza con me. Non so cosa la trasportasse realmente, se curiosità o desiderio. Abbiamo iniziato una specie di storia, in cui facevamo di tutto insieme (compreso il sesso). Lei sembrava felice tanto quanto me, salvo che io in un mese e mezzo io mi sono completamente innamorata, innamorata pazzamente, e lei, non appena lo ha saputo/intuito/capito, ha messo le mani avanti dicendo “Io di una donna non credo di potermi innamorare. Non mi è mai successo. Ti amo, ma non sono innamorata”. Non so quale fosse la sua proposta, a quel punto. Mi è sembrato che lei volesse restare nel presente e non vedesse il futuro. Comprenderete che il mio cuore è andato in mille milioni di pezzi. Adesso mi sto riprendendo, e mi segue una terapista ; non per indagare la mia sessualità (con la quale non ho alcun problema, io) ma per aiutarmi a superare lo scombussolamento psicologico che questa esperienza mi ha causato. Devo dire che né mi sono mai sentita così felice con qualcuno, né mi ero mai sentita così eccitata a letto. Forse è più preciso dire che non mi ero mai sentita così connessa con qualcuno, prima di lei. Mi pongo la domanda, ogni tanto, se sono diventata o sono sempre stata più omosessuale che eterosessuale, ma la verità è che non mi importa saperlo. Sono felice così e basta. Mi chiedo però, se la mia lei ormai perduta, sostenesse una tesi credibile: si può provare attrazione sessuale e psicologica verso qualcuno, averci una storia, ma essere certi di non potersene innamorare solo perché è (in questo caso) del sesso opposto al nostro orientamento “predominante”? Anche se ho accettato questa scomoda posizione, mi riesce ancora difficile credere che questa “impossibilità” poggi su basi reali. Grazie
Ho 31 anni. Nella vita mi sono sempre considerata spiccatamente etero, anche se periodicamente mi prendevo delle cotte per alcune donne con caratteristiche molto specifiche. Non comprendevo affatto la natura della mia attrazione verso le donne: mi sembrava romantica ma non realmente sessuale. Comunque, quest’anno ho incontrato una donna di quasi cinquant’anni, etero ma che mi mandava costanti segnali d’interesse, e non appena gliel’ho proposto, anche se ha finto di cadere dalle nuvole, ha comunque accettato immediatamente (ed entusiasticamente) di avere un’esperienza con me. Non so cosa la trasportasse realmente, se curiosità o desiderio. Abbiamo iniziato una specie di storia, in cui facevamo di tutto insieme (compreso il sesso). Lei sembrava felice tanto quanto me, salvo che io in un mese e mezzo io mi sono completamente innamorata, innamorata pazzamente, e lei, non appena lo ha saputo/intuito/capito, ha messo le mani avanti dicendo “Io di una donna non credo di potermi innamorare. Non mi è mai successo. Ti amo, ma non sono innamorata”. Non so quale fosse la sua proposta, a quel punto. Mi è sembrato che lei volesse restare nel presente e non vedesse il futuro. Comprenderete che il mio cuore è andato in mille milioni di pezzi. Adesso mi sto riprendendo, e mi segue una terapista ; non per indagare la mia sessualità (con la quale non ho alcun problema, io) ma per aiutarmi a superare lo scombussolamento psicologico che questa esperienza mi ha causato. Devo dire che né mi sono mai sentita così felice con qualcuno, né mi ero mai sentita così eccitata a letto. Forse è più preciso dire che non mi ero mai sentita così connessa con qualcuno, prima di lei. Mi pongo la domanda, ogni tanto, se sono diventata o sono sempre stata più omosessuale che eterosessuale, ma la verità è che non mi importa saperlo. Sono felice così e basta. Mi chiedo però, se la mia lei ormai perduta, sostenesse una tesi credibile: si può provare attrazione sessuale e psicologica verso qualcuno, averci una storia, ma essere certi di non potersene innamorare solo perché è (in questo caso) del sesso opposto al nostro orientamento “predominante”? Anche se ho accettato questa scomoda posizione, mi riesce ancora difficile credere che questa “impossibilità” poggi su basi reali. Grazie
Gentile ragazza,
il suo stato d'animo e le sue perplessità sono ben comprensibili.
Tuttavia le motivazioni per cui la sua partner ha espresso il desideriodi non proseguire nella vostra relazione dandole una prospettiva futura possono essere molteplici.
Come lei può ben comprendere la mente umana è molto complessa particolarmente nel campo delle relazione affettive, in tutte le loro sfaccettature sia fisiche che psico/emotive.
Si potrebbe pensare che per lei sia stato solo il desiderio di un'esperienza diversa, ma verso la quale non aveva apettative diverse dal godere del presente, senza coinvolgimenti emotivi.
Purtroppo non è possibile entrare nella mente altrui.
E' quindi necessario accettare per quanto possibile con serenità la decisione senza voler dare ad ogni costo una spiegazione che sta solo nell'animo della sua ex partner.
Cordiali saluti
dott. Piergiorgio Biondani.
il suo stato d'animo e le sue perplessità sono ben comprensibili.
Tuttavia le motivazioni per cui la sua partner ha espresso il desideriodi non proseguire nella vostra relazione dandole una prospettiva futura possono essere molteplici.
Come lei può ben comprendere la mente umana è molto complessa particolarmente nel campo delle relazione affettive, in tutte le loro sfaccettature sia fisiche che psico/emotive.
Si potrebbe pensare che per lei sia stato solo il desiderio di un'esperienza diversa, ma verso la quale non aveva apettative diverse dal godere del presente, senza coinvolgimenti emotivi.
Purtroppo non è possibile entrare nella mente altrui.
E' quindi necessario accettare per quanto possibile con serenità la decisione senza voler dare ad ogni costo una spiegazione che sta solo nell'animo della sua ex partner.
Cordiali saluti
dott. Piergiorgio Biondani.
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Buonasera signora, comprendo la sua sofferenza di fronte a una decisione non condivisa. Che sia "reale" o meno quanto detto dalla sua ex, non cambia il corso degli eventi. Credo possa essere più produttivo lavorare sul suo dolore e sulla frustrazione che sta vivendo.
Un caro saluto
Un caro saluto
Buongiorno, è complicato capire se per la sua ex-compagna fosse reale o meno tale motivazione, tuttavia cerco di darle una risposta teorica, che non ha la pretesa ne di inquadrare la sua situazione ne tantomeno per tale motivo di essere esaustiva. Nell'orientamento sessuale ci sono molteplici dimensioni, tra le quali l'attrazione e l'etichetta che ci si attribuisce, piuttosto che l'orientamento romantico vs quello sessuale. A volte queste dimensioni vanno di pari passo altre volte no, e alcune persone possono dare più o meno importanza o sentirsi e percepirsi in modi diversi rispetto a tali dimensioni.. quello che potrebbe succedere è quindi che sì, può essere possibile una distinzione tra attrazione e comportamento sessuale, e attrazione e comportamento romantico, ma può anche essere che non vi sia un'accettazione nel vivere una storia che non corrisponde a ciò in cui ci si è sempre/ci si identifica.
Spero di esserle stata utile, resto a disposizione! Cordiali saluti!
Spero di esserle stata utile, resto a disposizione! Cordiali saluti!
Buon giorno leggo che è già seguita da una terapista, immagino Psicoterapeuta, il sesso è una delle tante espressioni che si possono portare dentro una relazione, provi a portare dentro la terapia quanto ha scritto su questa App, se ha difficoltà penso sia uno spunto di riflessione.Le auguro il meglio Dott. essa Maura R. Parroni
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