Buonasera,ho 30anni sono diventata mamma da 1anno...non a caso il mio cambiamento l ho avuto qlke gg
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Buonasera,ho 30anni sono diventata mamma da 1anno...non a caso il mio cambiamento l ho avuto qlke gg dopo il parto..sin da subito ho avuto sensazione di corpo estraneo in gola.. Ke mi faceva venite fame d aria...dopo qlke mese non riuscivo a mangiare piu nulla xkr avevo difficoltà ad ingoiare...piano piano cn qlkr cura del gastro (protezione, levair gocce e pepsino) ho iniziato a mangiate qlks...nel frattempo mi sentivo sempte stanca tra le nuvole, giramenti di testa e non stavo e nn sto mai bene .. da qlke mese invece nn riesco piu a stare in macchina mi so chiude la gola, nn ho piu saliva e faccio difficoltà a mandare giu la saliva stessa...da marzo ad aprile ho fatto sedute psicoterapeute ,ma da maggio ho questo problema..cosa mi consigliate? voglio tornate la ragazza solare do prima, ke viaggiava tranquillamente , cosa ad oggi impossibile..sono stanca ho sempre questo malessere giramenti di testa prendo integratori di carnitina vitamina b12 ecc ecc..prendo 5gocce di lexotan 3volte al gg...ma non ho nessun miglioramento...cosa posso prendere?a ki posso rivolgermi?grazie in anticipo
Salve, potrebbe rivolgersi direttamente al suo medico di fiducia. Inoltre, oltre all'assunzione dei farmaci, ha mai pensato di iniziare un percorso psicologico? Scrive di essere cambiata dopo il parto, forse è arrivata l'ora di comprendere l'origine del malessere che descrive.
Buona giornata.
Dott. Fiori
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Dott. Fiori
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Buongiorno, una volta escluse cause fisiologiche bisognerebbe concentrarsi su che cosa ha causato il sintomo. Lei dice di aver fatto delle sedute di psicoterapia, ma non si capisce se è ancor seguita. Nel caso stesse lavorando ancora con il suo terapeuta la invito a portare queste tematiche in terapia magari concentrandosi su quello che è avvenuto emotivamente dopo l'assunzione del ruolo di madre. Inoltre provi a pensare al suo bambino e se vi sono problematiche che la preoccupano o l'hanno preoccupata in riferimento a questo. A volte i grandi cambiamenti sono i più difficili da gestire o da accettare. Spero riesca a trovare la serenità che cerca. Buona giornata.
I grandi cambiamenti spaventano e a volte si vuole tornare indietro nel tempo nella fantasia di tornare a come le cose andavano prima. Il suo viaggio ora è cambiato, cerchi uno spazio terapeutico, uno specialista per poter vivere la sua nuova vita senza che l'ansia la ostacoli. I farmaci non le daranno indietro quell' idea che aveva di libertà, ora ha da cercare una nuova libertà. I miei migliori auguri per vivere questa trasformazione.
Buongiorno, lei racconta di assumere farmaci, provi a confrontarsi con il suo medico. Ha scritto di aver fatto alcune sedute di psicoterapia, se ancora in corso ne parli con il/la terapeuta che la segue. Saluti dott.ssa Troisi Annarita
Dalle sue parole sembra attraversare un momento davvero particolare che meriterebbe di essere condiviso. I suoi vissuti, anch'essi così importanti e delicati, necessiterebbero di essere ascoltati e approfonditi in un contesto terapeutico, certamente un percorso psicologico la aiuterebbe a fare chiarezza e ad affrontare questo momento. La psicoterapia è prima di tutto un viaggio, un'esplorazione di noi stessi con la compagnia di qualcuno a cui affidarsi e su cui poter contare che può aiutarci a conoscerci meglio, a sondare parti di noi emozioni, pensieri, prospettive ancora sconosciuti che è arrivato il momento di incontrare. Le suggerisco di valutare l'inizio di un percorso di terapia con la compagnia di qualcuno che si sintonizzi al meglio con le sue necessità e aspettative, in caso mi trova disponibile ad riceverla (attraverso la video-consulenza online) e, se mi permette, la invito con piacere a ritagliarsi qualche minuto per leggere la mia descrizione presente su questa piattaforma e farsi una prima idea di me del mio approccio; se la lettura le piacerà e se la motiverà a mettersi in gioco (scegliere di affrontare il nostro dolore è una scelta molto coraggiosa e una scommessa su noi stessi!), mi troverà felice di accoglierla. Resto a sua disposizione e, se vuole, la aspetto. Un gentile saluto
Gentile Utente, la gravidanza è un percorso di cambiamento, fisiologico e psicologico, che porta molto spesso ad essere vulnerabile allo stress e ad sviluppare disagi e disturbi di varia natura. Un valido percorso di terapia e supporto tenderebbe a valutare una volta eliminata la possibilità di cause mediche, di indagare i pensieri che la madre vive dopo la nascita del bambino, quelli pregressi, lo stato emotivo e rendere la donna consapevole delle proprie risorse, supportarla nel cambiamento e favorire il benessere per la donna, la coppia ed il bambino.
Cordiali saluti Dott.ssa Alessia Battista
Cordiali saluti Dott.ssa Alessia Battista
Gentile signora,
leggendo le parole che lei scrive sentirei anzitutto il bisogno di "dare un senso" al disagio personale e ai sintomi fisici che lei descrive: per questo motivo le suggerirei di consultare il proprio medico di base e, allo stesso tempo, di rivolgersi ad un professionista del benessere e della salute psicologica (magari con una certa esperienza nell'ambito della maternità) che possa offrirle uno spazio nel quale dedicarsi a sè. Credo infatti che, come lei stessa ha fatto notare, "diventare mamma" sia uno dei cambiamenti che maggiormente determinano una ri-definizione della nostra persona, del nostro ruolo e del nostro "modo di stare nel mondo" (mondo familiare, di coppia, lavorativo, sociale, ...): un cambiamento a volte tanto profondo che diventa necessario ri-conoscersi, nel senso autentico di conoscere di nuovo se stessi, le proprie emozioni e i propri desideri. Scegliere un professionista che possa accompagnarci in questa nuova scoperta di sè può essere il primo passo per tornare a guardarci con occhi curiosi, benevoli, persino fieri.
Rimango a sua disposizione e le faccio i miei auguri più sinceri.
Dott.ssa Sala Roberta
leggendo le parole che lei scrive sentirei anzitutto il bisogno di "dare un senso" al disagio personale e ai sintomi fisici che lei descrive: per questo motivo le suggerirei di consultare il proprio medico di base e, allo stesso tempo, di rivolgersi ad un professionista del benessere e della salute psicologica (magari con una certa esperienza nell'ambito della maternità) che possa offrirle uno spazio nel quale dedicarsi a sè. Credo infatti che, come lei stessa ha fatto notare, "diventare mamma" sia uno dei cambiamenti che maggiormente determinano una ri-definizione della nostra persona, del nostro ruolo e del nostro "modo di stare nel mondo" (mondo familiare, di coppia, lavorativo, sociale, ...): un cambiamento a volte tanto profondo che diventa necessario ri-conoscersi, nel senso autentico di conoscere di nuovo se stessi, le proprie emozioni e i propri desideri. Scegliere un professionista che possa accompagnarci in questa nuova scoperta di sè può essere il primo passo per tornare a guardarci con occhi curiosi, benevoli, persino fieri.
Rimango a sua disposizione e le faccio i miei auguri più sinceri.
Dott.ssa Sala Roberta
Salve. Ansia, paura e stress, collegate al parto potrebbero aver scatenato il problema che descrive. La paura di non essere all'altezza, il bisogno di dimostrare di... possono portare a reprimere le emozioni con contrazioni muscolari che stringono la gola con sensazioni di nodo in gola, difficoltà a respirare e problemi a deglutire. Poi alla base potrebbe esserci anche un problema deglutitorio che prima non si era manifestato. Una terapia miofunzionale potrebbe aiutarla ad affrontare il problema degluitorio con esercizi specifici per la deglutizione, se associata anche ad un percorso psicoterapeutico che l'aiuterà ad affrontare i vissuti emotivi, ancora meglio. Sono disponibile per approfondimenti. Distinti saluti
Diventare madri rappresenta un momento significativo della vita di una donna. Tanti i cambiamenti: fisici, ormonali, relazionali.
La vita quotidiana sembra assorbita completamente dalla cura di un altro essere umano. I nostri interessi e passioni messe da parte, fino a quando? Quando tutto tornerà alla normalità?
La genitorialità è per sempre e questo pensiero può generare angoscia. Non ha scritto se vive con un compagno, se è sposata.
Cosa le dicono le persone che le vogliono bene? sono preoccupate per lei? EMDR potrebbe aiutarla a completare elaborazione del parto. Cosa significa o ha significato per lei essere madre? che rapporto ha avuto con la sua? La sensazione che mi arriva è angoscia per il pensiero di una vita che non tornerà mai più (quella prima della gravidanza); forse è vero ma non lo è per tutti noi? nessun giorno è uguale all'altro, ogni attimo che viviamo consapevolmente arricchisce la nostra esperienza e la nostra vita. Forse condividere pensieri difficili senza vergogna e senza timore potrebbe aiutarla a liberarsi da qualche "rospo" bloccato in gola.
La vita quotidiana sembra assorbita completamente dalla cura di un altro essere umano. I nostri interessi e passioni messe da parte, fino a quando? Quando tutto tornerà alla normalità?
La genitorialità è per sempre e questo pensiero può generare angoscia. Non ha scritto se vive con un compagno, se è sposata.
Cosa le dicono le persone che le vogliono bene? sono preoccupate per lei? EMDR potrebbe aiutarla a completare elaborazione del parto. Cosa significa o ha significato per lei essere madre? che rapporto ha avuto con la sua? La sensazione che mi arriva è angoscia per il pensiero di una vita che non tornerà mai più (quella prima della gravidanza); forse è vero ma non lo è per tutti noi? nessun giorno è uguale all'altro, ogni attimo che viviamo consapevolmente arricchisce la nostra esperienza e la nostra vita. Forse condividere pensieri difficili senza vergogna e senza timore potrebbe aiutarla a liberarsi da qualche "rospo" bloccato in gola.
Buongiorno, la prima cosa che le chiederei sarebbe chi l'aiuta da quando è diventata mamma? Intendo da un punto di vista pratico, non medico. Quindi compagno, nonni, amici? Ha del tempo per se stessa? Poi le chiederei se ha allattato ? E le chiederei anche se ha terminato (o è venuta a mancare) qualche relazione importante recentemente. Ecco inizierei così un lavoro di psicoterapia con lei. E gli eventuali farmaci la inviterei a farli controllare da un collega psichiatra con esperienza nel post parto. Sperando di esserle stata utile le mando un caro saluto. F. F.
Buongiorno, mi spiace per lo stato di profonda sofferenza in cui si trova. come lei ha attentamente riportato, l'evento maternità certamente rappresenta un grande cambiamento e può avere un ruolo nella comparsa di questi sintomi. Posto che per la terapia farmacologica penso sia seguita da uno psichiatra, le auguro di poter proseguire con un percorso psicoterapeutico, immagino l'urgenza rispetto al desiderio di benessere e credo che se proseguirà nel percorso di aiuto non mancheranno gli effetti positivi dello stesso.
Un caro saluto
Un caro saluto
Cara ragazza,
divenire madri é una grandissima gioia ma rappresenta anche un cambiamento di vita di non poco conto. La propria vita cambia inevitabilmente, e si é costantemente in relazione con un neonato la cui dipendenza dalla mamma é assoluta nelle prime fasi. Questo può far sembrare che la propria vita non abbia via di uscita e evoca sensazioni di soffocamento per aver perso la precedente libertà pur avendo avuto il dono più bello che la vita potesse darle. Molto probabilmente il suo stato fisico e psichico potrebbe esser solo transitorio, ma allo stesso tempo la invito a non sottovalutare il disagio vissuto. In fondo il momento é particolare, é legittimo farsi aiutare dal proprio partner in questa fase e anche dalla famiglia più allargata laddove ci fosse la possibilità. Nel caso queste sensazioni da lei descritte dovessero perdurare nel tempo la invito a consultare uno specialista, magari il medesimo specialista con cui aveva intrapreso una psicoterapia. Con il tempo L’ elaborazione del cambiamento potrebbe aiutarla a star meglio e vivere con più serenità il suo esser divenuta madre.
Un caro saluto
Dottor. Diego Ferrara
divenire madri é una grandissima gioia ma rappresenta anche un cambiamento di vita di non poco conto. La propria vita cambia inevitabilmente, e si é costantemente in relazione con un neonato la cui dipendenza dalla mamma é assoluta nelle prime fasi. Questo può far sembrare che la propria vita non abbia via di uscita e evoca sensazioni di soffocamento per aver perso la precedente libertà pur avendo avuto il dono più bello che la vita potesse darle. Molto probabilmente il suo stato fisico e psichico potrebbe esser solo transitorio, ma allo stesso tempo la invito a non sottovalutare il disagio vissuto. In fondo il momento é particolare, é legittimo farsi aiutare dal proprio partner in questa fase e anche dalla famiglia più allargata laddove ci fosse la possibilità. Nel caso queste sensazioni da lei descritte dovessero perdurare nel tempo la invito a consultare uno specialista, magari il medesimo specialista con cui aveva intrapreso una psicoterapia. Con il tempo L’ elaborazione del cambiamento potrebbe aiutarla a star meglio e vivere con più serenità il suo esser divenuta madre.
Un caro saluto
Dottor. Diego Ferrara
Come mai ha interrotto la psicoterapia? Scrive che i intomi sono iniziati il mese dopo l'interruzione...potrebbe riprenderla magari con la stessa terapeuta con cui l'ha interrotta...
Buongiorno,
la maternità è un viaggio bellissimo, ma come ogni cambiamento porta con sè anche qualche paura. Le priorità e i punti di riferimento si modificano e ciò può portare spaesamento.
Parlarne con un terapeuta potrebbe aiutarla a dare un significato al suo stato di malessere e a trovare nuove possibilità, continuando il percorso iniziato o iniziandone uno nuovo.
la maternità è un viaggio bellissimo, ma come ogni cambiamento porta con sè anche qualche paura. Le priorità e i punti di riferimento si modificano e ciò può portare spaesamento.
Parlarne con un terapeuta potrebbe aiutarla a dare un significato al suo stato di malessere e a trovare nuove possibilità, continuando il percorso iniziato o iniziandone uno nuovo.
Gentile utente, come già scritto da qualche collega, dopo aver scartato problemi di tipo organico, è consigliabile che riprenda il percorso di psicoterapia perché si trova ad attraversare una fase molto delicata della sua vita, che per quanto possa portare tanta gioia, non esclude anche la possibilità di avere difficoltà ad adattarsi a questo grande cambiamento di vita. Quindi ciò che le consiglio, è di farsi supportare da uno specialista (psicologo/psicoterapeuta). Cordiali saluti Dott.ssa C. Papi
Buonasera, è in una fase di grande cambiamento e quindi è possibile che stia succedendo qualcosa dentro di lei. Questo va capito e individuato attraverso un percorso di psicoterapia. ripercorrere i suoi vissuti all’interno di uno spazio protetto la aiuterà senz’altro a stare meglio.
Saluti
Dott. ssa V. Barucci
Saluti
Dott. ssa V. Barucci
Salve, sicuramente il percorso di psicoterapia è una buona strada da percorrere per cercare di capire cosa le muove dentro. Dalla sua domanda non capisco se lo ha interrotto, comunque per ogni persona c'è un tempo per cui abbia cura di ascoltare il suo.
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