Buonasera. Ho 30 anni e 4 mesi fa durante una piroette a danza ho subito una frattura trimalleolare
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Buonasera. Ho 30 anni e 4 mesi fa durante una piroette a danza ho subito una frattura trimalleolare del piede dx. Dopo avermi fatto la manovra per sintetizzare la frattura ho portato il gesso per 4 giorni poi subito un'operazione di osteosintesi con una placca e 8 viti al malleolo peroneale più un chiodo nel malleolo tibiale. Convivo ancora con parestesie e dolori locali, dopo una ventina di sedute ho tolto le stampelle e iniziato idrokinesiterapia. Ad oggi, dopo 4 mesi, conseguentemente a gonfiore e tumefazione, si è aperta la ferita del malleolo peroneale (ho la caviglia molto fina) ma si gonfia subito e probabilmente con lo sfregamento la pelle si è aperta causando infezione (si presume). Mi hanno detto che se non riusciamo a curarla (per ora mi hanno messo l'argento) dovremmo rimuovere i mezzi di sintesi in anticipo, quindi a 4 mesi dal primo intervento. Da rx la frattura è consolidata sufficientemente per poterlo fare ma inizialmente mi avevano detto di rimuoverli dopo un anno. A cosa vado incontro? La mia flessione è molto limitata ed è inimmaginabile riprendere una vita normale. Con la rimozione dei mezzi si riuscirà a risolvere? Chiedo anche per il dolore, che è diventato incessantemente insopportabile. Sarà possibile nel tempo una ripresa totale?
Ringrazio per l'attenzione
Ringrazio per l'attenzione
Sicuramente una brutta frattura, tuttavia occorre considerare che la guarigione di una caviglia richiede spesso molto tempo! Anche oltre la semplice guarigione ossea! Pertanto se a 4 mesi ancora non sta bene e ha dolore, posso dirle che potrebbe essere normale.
Invece il problema della ferita va affrontato e risolto: è possibile che la rimozione del ferro sia la cosa utile da fare. (una volta che la frattura è consolidata i ferri non servono più). Le pomate solitamente sono poco utili. E' essenziale prima raggiungere la guarigione della cute, poi si parla del resto.
Ovviamente per dirle di più dovrei vedere la caviglia e le radiografie. Tuttavia la invito a non scoraggiarsi. Spesso il percorso di guarigione è lungo. Se ancora ha dolore e l'articolazione si muove poco, eviti di far forzare l'articolazione: può aggravare l'irritazione dei tessuti e peggiorare la situazione (e rallentare la guarigione). Provveda lei da sola a muoverla, con dolcezza quel che viene. Una volta che sarà guarita, la motilità riprenderà pian piano. E al termine potrà fare il rinforzo vero e proprio.
Invece il problema della ferita va affrontato e risolto: è possibile che la rimozione del ferro sia la cosa utile da fare. (una volta che la frattura è consolidata i ferri non servono più). Le pomate solitamente sono poco utili. E' essenziale prima raggiungere la guarigione della cute, poi si parla del resto.
Ovviamente per dirle di più dovrei vedere la caviglia e le radiografie. Tuttavia la invito a non scoraggiarsi. Spesso il percorso di guarigione è lungo. Se ancora ha dolore e l'articolazione si muove poco, eviti di far forzare l'articolazione: può aggravare l'irritazione dei tessuti e peggiorare la situazione (e rallentare la guarigione). Provveda lei da sola a muoverla, con dolcezza quel che viene. Una volta che sarà guarita, la motilità riprenderà pian piano. E al termine potrà fare il rinforzo vero e proprio.
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